Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Mondo Esterno – Olivo Barbieri
A quale realtà, a quale mondo l¹arte oggi si rivolge? Da sempre l¹arte ha incluso nella propria ricerca il mondo esterno, da sempre lo ha indagato e rappresentato: ma oggi questo mondo sembra diventato solo documentabile.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
In altre parole l¹arte pare nella maggior parte dei casi limitarsi ad assumere il reale come fatto, registrandolo e mostrandolo nella sua cruda oggettività, un¹oggettività che però difetta di concretezza, confluendo invece nella immaterialità della finzione.
In alcuni casi lo sguardo dell¹arte si rivolge ai fatti quotidiani, individuali o collettivi; in altri, alla finzione che coinvolge non solo il nostro agire, ma anche la nostra stessa identità; in altri ancora l¹arte cerca un confronto fra il mondo interiore, intimo e privato, e tutto ciò che ad esso è esterno.
Gli artisti che la Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea invita al nuovo ciclo di conferenze appartengono a svariati ambiti di ricerca quali la pittura, il video, il teatro, la fotografia, tutti però impegnati ad individuare la dimensione in cui collocare ciò che è esterno.
Incontro con il fotografo
OLIVO BARBIERI
Dal 2003 Olivo Barbieri sorvola le città dell¹Europa, dell¹Asia, del Nord America, ad un altezza compresa tra i 300 e i 500 piedi.
Grazie all¹elicottero Barbieri ritrova nell¹aria quella libertà di scelta del punto di vista negata al suolo dai sempre più numerosi accidenti fisici. Grazie al suo banco ottico, e ai processi di messa a fuoco, o fuori fuoco, descrive il territorio urbano come un unico, grande modello, raccontando la realtà contemporanea come se fosse un progetto ancora da realizzare, o una ricostruzione fantastica di qualcosa ormai scomparso.
Questo processo di miniaturizzazione del mondo cancella i consueti rapporti di scala e i tradizionali punti di vista, permettendo di comprendere meglio ciò che ogni città, metropoli, o territorio avrebbe voluto essere.
³Realizzai la mia prima fotografia aerea da bambino, la prima volta che volai con un piccolo aereo. Da quella volta però per molti anni pochi aerei e poche fotografie. La feci con una macchina fotografica biottica, e per arrivare al finestrino dovetti capovolgerla. Erano poche fotografie in bianco e nero, e ricordo ancora lo stupore del fotografo di quartiere che le sviluppò, quando vide l'immagine della piazza della nostra città. Di quei tempi era normale sorvolare centri storici a bassa quota anche se credo fosse proibito fotografare.
Mai come negli ultimi venti anni ci si è preoccupati di raccontate le città, è un'ondata di idee e considerazioni che dall'Europa, dal Nord America, dal Giappone e ora da quasi tutto l'oriente, ci sommerge ossessivamente.
Dall'undici di settembre però sembra che quanto prima di allora espresso perda di incisività. Un velo indeciso si è messo tra i nostri pensieri e il mondo. Con il progetto site specific, guardo oltre questo velo.²
Nel suo ultimo lavoro, Site specific 03/04, un work in progress che coinvolgerà parecchie aree del pianeta, Barbieri cerca perciò di guardar oltre questo velo.
In particolare in Site Specific_roma04, progetto commissionatogli per l¹edizione 2004 del Festival della Fotografia, Barbieri prende le distanze dalle memorie dei luoghi di Roma, soggetto della manifestazione, proprio perchè essi si modificano e cambiano di forma. Città della storia, ma anche luogo della contemporaneità, tutta Roma entra in una specie di installazione temporanea: vista da lontano, appare come un grande plastico in scala, dominata da un tempo immobile che pure è il nostro presente, identità duratura e parte fondante del nostro senso di appartenenza.
Mutare il punto di vista della rappresentazione e avere una postazione ³fluttuante², vuol dire per Barbieri aprire un nuovo cassetto di significati e limitare il rischio di visioni obbligate e previste. Ecco perchè per esempio il Pantheon appare come un disco volante in bilico sul mondo.
Note Biografiche
Olivo Barbieri (Carpi, Modena 1954) inizia l¹attività espositiva nel 1978. Dal 1989 viaggia regolarmente in Oriente e particolarmente in Cina. Nel 1993, 1995 e 1997 partecipa alla Biennale di Venezia e a numerosi eventi internazionali dedicati alle arti visive. Nel 1996 ha una retrospettiva al Folkwang Museum di Essen. Opere di Barbieri sono conservate nelle principali istituzioni museali e universitarie in Italia e all¹estero. Parallelamente parecchi volumi sono dedicati al suo lavoro: Paesaggi in Miniatura, Ar/Ge Kunst, Bolzano 1991. Notte, Art&, Udine 1991. Olivo Barbieri seit 1978, Museum Folgwan, Essen 1996. Virtual Truths, Silvana Editoriale, Milano 2001. Notsofareast, Donzelli Editore, Roma 2002. Site Specific_Roma 04, Zoneattive, Roma 2004.
_________________________________________________________________________________
Prossimi appuntamenti
sabato 20 novembre ore 17.00, Liliana Moro: inaugurazione della mostra e presentazione del libro ³Liliana Moro. La fidanzata di Zorro², a cura di Loredana Parmesani e Cecilia Casorati, edito da Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea Skira, 2004;
giovedì 16 dicembre ore 20.30, Giuseppe Baresi, regista, conferenza ³Il mondo esterno².
In alcuni casi lo sguardo dell¹arte si rivolge ai fatti quotidiani, individuali o collettivi; in altri, alla finzione che coinvolge non solo il nostro agire, ma anche la nostra stessa identità; in altri ancora l¹arte cerca un confronto fra il mondo interiore, intimo e privato, e tutto ciò che ad esso è esterno.
Gli artisti che la Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea invita al nuovo ciclo di conferenze appartengono a svariati ambiti di ricerca quali la pittura, il video, il teatro, la fotografia, tutti però impegnati ad individuare la dimensione in cui collocare ciò che è esterno.
Incontro con il fotografo
OLIVO BARBIERI
Dal 2003 Olivo Barbieri sorvola le città dell¹Europa, dell¹Asia, del Nord America, ad un altezza compresa tra i 300 e i 500 piedi.
Grazie all¹elicottero Barbieri ritrova nell¹aria quella libertà di scelta del punto di vista negata al suolo dai sempre più numerosi accidenti fisici. Grazie al suo banco ottico, e ai processi di messa a fuoco, o fuori fuoco, descrive il territorio urbano come un unico, grande modello, raccontando la realtà contemporanea come se fosse un progetto ancora da realizzare, o una ricostruzione fantastica di qualcosa ormai scomparso.
Questo processo di miniaturizzazione del mondo cancella i consueti rapporti di scala e i tradizionali punti di vista, permettendo di comprendere meglio ciò che ogni città, metropoli, o territorio avrebbe voluto essere.
³Realizzai la mia prima fotografia aerea da bambino, la prima volta che volai con un piccolo aereo. Da quella volta però per molti anni pochi aerei e poche fotografie. La feci con una macchina fotografica biottica, e per arrivare al finestrino dovetti capovolgerla. Erano poche fotografie in bianco e nero, e ricordo ancora lo stupore del fotografo di quartiere che le sviluppò, quando vide l'immagine della piazza della nostra città. Di quei tempi era normale sorvolare centri storici a bassa quota anche se credo fosse proibito fotografare.
Mai come negli ultimi venti anni ci si è preoccupati di raccontate le città, è un'ondata di idee e considerazioni che dall'Europa, dal Nord America, dal Giappone e ora da quasi tutto l'oriente, ci sommerge ossessivamente.
Dall'undici di settembre però sembra che quanto prima di allora espresso perda di incisività. Un velo indeciso si è messo tra i nostri pensieri e il mondo. Con il progetto site specific, guardo oltre questo velo.²
Nel suo ultimo lavoro, Site specific 03/04, un work in progress che coinvolgerà parecchie aree del pianeta, Barbieri cerca perciò di guardar oltre questo velo.
In particolare in Site Specific_roma04, progetto commissionatogli per l¹edizione 2004 del Festival della Fotografia, Barbieri prende le distanze dalle memorie dei luoghi di Roma, soggetto della manifestazione, proprio perchè essi si modificano e cambiano di forma. Città della storia, ma anche luogo della contemporaneità, tutta Roma entra in una specie di installazione temporanea: vista da lontano, appare come un grande plastico in scala, dominata da un tempo immobile che pure è il nostro presente, identità duratura e parte fondante del nostro senso di appartenenza.
Mutare il punto di vista della rappresentazione e avere una postazione ³fluttuante², vuol dire per Barbieri aprire un nuovo cassetto di significati e limitare il rischio di visioni obbligate e previste. Ecco perchè per esempio il Pantheon appare come un disco volante in bilico sul mondo.
Note Biografiche
Olivo Barbieri (Carpi, Modena 1954) inizia l¹attività espositiva nel 1978. Dal 1989 viaggia regolarmente in Oriente e particolarmente in Cina. Nel 1993, 1995 e 1997 partecipa alla Biennale di Venezia e a numerosi eventi internazionali dedicati alle arti visive. Nel 1996 ha una retrospettiva al Folkwang Museum di Essen. Opere di Barbieri sono conservate nelle principali istituzioni museali e universitarie in Italia e all¹estero. Parallelamente parecchi volumi sono dedicati al suo lavoro: Paesaggi in Miniatura, Ar/Ge Kunst, Bolzano 1991. Notte, Art&, Udine 1991. Olivo Barbieri seit 1978, Museum Folgwan, Essen 1996. Virtual Truths, Silvana Editoriale, Milano 2001. Notsofareast, Donzelli Editore, Roma 2002. Site Specific_Roma 04, Zoneattive, Roma 2004.
_________________________________________________________________________________
Prossimi appuntamenti
sabato 20 novembre ore 17.00, Liliana Moro: inaugurazione della mostra e presentazione del libro ³Liliana Moro. La fidanzata di Zorro², a cura di Loredana Parmesani e Cecilia Casorati, edito da Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea Skira, 2004;
giovedì 16 dicembre ore 20.30, Giuseppe Baresi, regista, conferenza ³Il mondo esterno².
18
novembre 2004
Il Mondo Esterno – Olivo Barbieri
18 novembre 2004
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE AMBROSETTI – PALAZZO PANELLA
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Giacomo Matteotti, 53, (Brescia)
Vernissage
18 Novembre 2004, ore 20.30
Curatore