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Il nostro pittore fiamengo
La mostra approfondisce la figura di Giovanni Caracca, detto anche Jan Kraeck, pittore di corte del ducato sabaudo dal 1568 al 1607
Comunicato stampa
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La mostra approfondisce la figura di Giovanni Caracca, detto anche Jan Kraeck, pittore di corte del ducato sabaudo dal 1568 al 1607, che si distinse al servizio di Emanuele Filiberto e di Carlo Emanuele I di Savoia sia nella pittura religiosa che nella ritrattistica e fu impegnato nei cantieri di maggior rilievo promossi dalla dinastia. L’esposizione, che sarà visitabile in Galleria Sabauda dal 21 settembre 2005 all’8 gennaio 2006, si propone di analizzare i diversi ambiti della produzione del pittore che i duchi chiamavano affettuosamente “il bendiletto... nostro pittore fiamengo”.
Benché di origini olandesi, così come si deduce dall’iscrizione su uno dei suoi dipinti su tavola, la Sacra Famiglia con san Giovanni Battista della chiesa di Saint-Maurice ad Annecy, in cui si dichiara cittadino di Harlem, negli atti di contabilità e nei documenti che ne attestano la presenza in Piemonte il Caracca viene definito “fiamengo” in varie occasioni, qualifica che derivava forse da una sua possibile formazione e dai contatti, anche in qualità di intermediario per l’acquisto di dipinti da parte del duca, con l’ambiente anversano.
Il dipinto francese, firmato e datato 1578, costituisce il punto fermo per la ricostruzione della produzione a soggetto religioso del pittore, al quale sono state accostate la Madonna del Popolo della Santissima Trinità di Torino, copia dell’icona bizantineggiante all’altare della cappella Paolina nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, una Sacra Famiglia e una tavola con i Tre armati in preghiera davanti alla Vergine oggi in Galleria Sabauda. Il nucleo di opere si confronta con le testimonianze figurative di altri comprimari del panorama piemontese, tra cui il faentino Alessandro Ardente (Natività della chiesa di Santa Maria della Scala a Moncalieri), l’alessandrino Giorgio Soleri, Giacomo Rossignolo, le cui opere saranno affiancate a quelle del Caracca. In particolare, si segnala la Presentazione al tempio acquistata nel 2002 dal Museo Civico d’Arte Antica, proveniente dalla chiesa di San Domenico a Torino, che presenta affinità stilistiche con le opere del Rossignolo (in particolare con la Resurrezione del Duomo di Torino).
La produzione ritrattistica del pittore ducale, già avviata durante il soggiorno in Savoia ed in particolare a Chambéry, fu fortemente condizionata dall’incontro diretto con gli artisti della corte di Filippo II, con i quali Caracca poté confrontarsi durante viaggio in Spagna al seguito del corteo nuziale di Carlo Emanuele I, sposo nel 1585 dell’infanta Caterina Micaela. Saranno esposti in questa sezione, insieme ad altri esempi della ritrattistica in auge presso le corti europee, alcuni ritratti ufficiali del duca riferiti all’artista olandese (quello del 1580 del Museo di Chambéry, quello del Musée d’Art et d’Histoire di Givevra, e quello di Casa Cavassa a Saluzzo), della sua consorte (la tela di Casa Cavassa a Saluzzo che fa da pendant al precedente) e dei principini sabaudi (i ritratti della principessina Margherita di Savoia, futura duchessa di Mantova, e del terzogenito Emanuele Filiberto poi vicerè di Sicilia, acquistati nell’aprile 2005 all’asta della collezione di Maria Beatrice di Savoia, rispettivamente dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT e concessi in deposito alla Galleria Sabauda).
La mostra prevede infine una sezione incentrata sulla produzione grafica ed incisoria dove, insieme al disegno con il ritratto di Carlo Emanuele I affiancato da un leone della Biblioteca Nazionale di Torino, al ritratto equestre del Duca del museo di Chambéry e alle riproduzioni fotografiche ottocentesche di un album di disegni con ritratti ducali disperso nell’incendio della stessa Biblioteca avvenuto nel 1904, di recente rinvenimento, troveranno collocazione anche miniature ed oggetti preziosi (segnaliamo la lastra in ardesia incisa con il ritratto di Carlo Emanuele I entro la croce dei santi Maurizio e Lazzaro, del Museo Civico, e i due cammei intagliati con i profili di Margherita di Valois e Carlo Emanuele I, acquistati dal Museo Civico alla menzionata asta di Beatrice di Savoia).
Benché di origini olandesi, così come si deduce dall’iscrizione su uno dei suoi dipinti su tavola, la Sacra Famiglia con san Giovanni Battista della chiesa di Saint-Maurice ad Annecy, in cui si dichiara cittadino di Harlem, negli atti di contabilità e nei documenti che ne attestano la presenza in Piemonte il Caracca viene definito “fiamengo” in varie occasioni, qualifica che derivava forse da una sua possibile formazione e dai contatti, anche in qualità di intermediario per l’acquisto di dipinti da parte del duca, con l’ambiente anversano.
Il dipinto francese, firmato e datato 1578, costituisce il punto fermo per la ricostruzione della produzione a soggetto religioso del pittore, al quale sono state accostate la Madonna del Popolo della Santissima Trinità di Torino, copia dell’icona bizantineggiante all’altare della cappella Paolina nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, una Sacra Famiglia e una tavola con i Tre armati in preghiera davanti alla Vergine oggi in Galleria Sabauda. Il nucleo di opere si confronta con le testimonianze figurative di altri comprimari del panorama piemontese, tra cui il faentino Alessandro Ardente (Natività della chiesa di Santa Maria della Scala a Moncalieri), l’alessandrino Giorgio Soleri, Giacomo Rossignolo, le cui opere saranno affiancate a quelle del Caracca. In particolare, si segnala la Presentazione al tempio acquistata nel 2002 dal Museo Civico d’Arte Antica, proveniente dalla chiesa di San Domenico a Torino, che presenta affinità stilistiche con le opere del Rossignolo (in particolare con la Resurrezione del Duomo di Torino).
La produzione ritrattistica del pittore ducale, già avviata durante il soggiorno in Savoia ed in particolare a Chambéry, fu fortemente condizionata dall’incontro diretto con gli artisti della corte di Filippo II, con i quali Caracca poté confrontarsi durante viaggio in Spagna al seguito del corteo nuziale di Carlo Emanuele I, sposo nel 1585 dell’infanta Caterina Micaela. Saranno esposti in questa sezione, insieme ad altri esempi della ritrattistica in auge presso le corti europee, alcuni ritratti ufficiali del duca riferiti all’artista olandese (quello del 1580 del Museo di Chambéry, quello del Musée d’Art et d’Histoire di Givevra, e quello di Casa Cavassa a Saluzzo), della sua consorte (la tela di Casa Cavassa a Saluzzo che fa da pendant al precedente) e dei principini sabaudi (i ritratti della principessina Margherita di Savoia, futura duchessa di Mantova, e del terzogenito Emanuele Filiberto poi vicerè di Sicilia, acquistati nell’aprile 2005 all’asta della collezione di Maria Beatrice di Savoia, rispettivamente dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT e concessi in deposito alla Galleria Sabauda).
La mostra prevede infine una sezione incentrata sulla produzione grafica ed incisoria dove, insieme al disegno con il ritratto di Carlo Emanuele I affiancato da un leone della Biblioteca Nazionale di Torino, al ritratto equestre del Duca del museo di Chambéry e alle riproduzioni fotografiche ottocentesche di un album di disegni con ritratti ducali disperso nell’incendio della stessa Biblioteca avvenuto nel 1904, di recente rinvenimento, troveranno collocazione anche miniature ed oggetti preziosi (segnaliamo la lastra in ardesia incisa con il ritratto di Carlo Emanuele I entro la croce dei santi Maurizio e Lazzaro, del Museo Civico, e i due cammei intagliati con i profili di Margherita di Valois e Carlo Emanuele I, acquistati dal Museo Civico alla menzionata asta di Beatrice di Savoia).
20
settembre 2005
Il nostro pittore fiamengo
Dal 20 settembre 2005 all'otto gennaio 2006
arte antica
Location
GALLERIA SABAUDA
Torino, Via Dell'accademia Delle Scienze, 6, (Torino)
Torino, Via Dell'accademia Delle Scienze, 6, (Torino)
Orario di apertura
martedì e da venerdì a domenica 8,30-14; mercoledì 14-18,30; giovedì 10-18,30; lunedì chiuso
Vernissage
20 Settembre 2005, ore 17
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