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Il nudo nell’incisione d’arte del XX° secolo
Da Bonnard a Bacon, da Cassinari a Vespignani, da Crepax a Klossowski, da Bellmer a Man Ray, da De Carolis a Carrà, da Masson a Picasso, da Greco a Manzù, da Maillet a Moore, e molti altri. Un panorama non esaustivo ma significativo di una quarantina di fogli, di diverse dimensioni, di varie tecniche, su carte di vario tipo.
Comunicato stampa
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Brevi cenni sugli autori presenti in mostra
Ugo Attardi (Genova 1923)
Vive a Roma, artista di formazione romana aderì alla Scuola Romana (Forma 1, ’48); è pittore scultore e incisore. Presentiamo una litografia a colori su pietra del 1968, “Braccio di ferro”.
Francis Bacon (1909/92)
Nato a Dublino, artista inglese famoso per le sue figure inquietanti, visse a Londra dopo un soggiorno a Berlino. Questa acquatinta a colori, un nudo al lavabo, una fra le prime per qualità tecnica, fu eseguita nell’Atelier Visat di Parigi e fa parte della cartella Requiem pour la fin des temps, che conteneva anche lavori di Hartung, Matta e Moore.
Hans Bellmer (1902/75)
Artista tedesco – pittore, scultore famoso per la sua Pupée, incisore e fotografo - nato a Katowice, città oggi polacca, è poi vissuto e scomparso a Parigi. Le due acquaforti sono tratte dalla serie Les anagrammes du corps, (1972) tirata ed edita a Parigi dall’Atelier calcografico Visat.
Renzo Biasion (1914/96)
L’artista nato a Treviso, vissuto a Bologna, è stato anche scrittore (famosi i suoi racconti della guerra in Grecia, col titolo Sagapò), critico d’arte e giornalista. Fu un incisore fine, di cui esponiamo un nudino all’acquaforte.
Pierre Bonnard (1867/1947)
Del famoso pittore francese, che fu anche grande litografo, questa lito su pietra “Le bain”, datata circa 1925, proviene da una tiratura alta, ma in maggior parte andata distrutta in un bombardamento del 1945; reca anche il timbrio a secco della Galerie des peintres graveurs.
Bruno Bruni (Gradara PU, 1935)
L’artista marchigiano vive già da molto tempo prevalentemente in Germania, dove è amico personale del premier Schroeder. Le due litografie a colori sono del 1969 e del 1972, provengono da raccolte dell’atelier romano Il Torcoliere, patrocinate dal settimanale l’Espresso.
Carlo Carrà (1881/1966)
L’artista italiano viaggiatore prima a Parigi e Londra, si iscrisse poi all’Accademia di Brera; passò varie fasi, dal futurismo alla metafisica alle figure di Valori plastici. Questa litografia su zinco a due colori del 1961 fu edita dal Bisonte di Firenze.
Bruno Cassinari (1912/92)
Piacentino, di scuola e vita milanese, fece parte di “Corrente”, del “Fronte nuovo delle arti” e parallelamente alla pittura praticò varie tecniche incisorie. I due fogli all’acquaforte e acquatinta sono del ’56 e ’63, stampatore De Tullio di Roma.
Guido Crepax (1933/2003)
Disegnatore milanese, lavorò per Linus, dando vita alla fortunata Valentina, personaggio di successo, raffigurata anche nella piccola acquaforte esposta.
Adolfo De Carolis (1874/1928)
L’artista ascolano, dopo gli studi a Bologna (dove poi affrescò il Palazzo del Podestà), si trasferì a Roma; pittore e illustratore dedito spesso alla xilografia, tecnica di cui presentiamo L’arciere, foglio a colori del 1917.
Paul Delvaux (1897/1994)
Grande artista belga, partecipò con Magritte al Surrealismo; delle tecniche incisorie, frequentò soprattutto la litografia, mentre noi presentiamo la rara acquaforte La visite del 1968, tirata nell’atelier Lacourière di Parigi, presente anche nella Collezione Tabarroni ed esposta nel 2003 nella mostra L’Europa a Bologna.
Benvenuto Disertori (1887/1969)
Artista e letterato nato a Trento, studiò a Venezia e Monaco, dedicandosi con successo anche alle tecniche incisorie, di cui fu docente all’Accademia di Brera; fu disegnatore, xilografo, specialista di ex-libris: ne presentiamo un esemplare di cui esistono tre disegni preparatori.
André Dunoyer de Segonzac (1884/1974)
Pittore, illustratore e prolifico incisore francese con ascendenze cubiste, poi cézanniane, fu influenzato anche da Courbet. Dalla sua opera grafica, catalogata da Liore e Cailler in ben otto volumi, esponiamo i numeri 135 e 769, due acquaforti del ’24 e ’35.
Dario Fo (Leggiuno VA, 1926)
Dell’attore e commediografo milanese, premio Nobel per la letteratura, in realtà diplomato dell’Accademia di Brera, esponiamo un’acquaforte delineata proprio a Stamparte durante la mostra personale del 1982.
Franco Gentilini (1909/81)
Nato a Faenza, di studi bolognesi, si trasferì a Roma, dove fu influenzato dall’ambiente di Scipione e Mafai. Si dedicò all’illustrazione letteraria con grafica di successo: esponiamo un’acquaforte a colori del 1978, dal canto XXVIII dell’Orlando Furioso.
Emilio Greco (1913/95)
Scultore di fama, nativo di Catania, autore di vari monumenti, incisore soprattutto all’acquaforte, in cui è ricorrente il nudo femminile, di cui c’è nella nostra mostra un esemplare del 1974, tirato su fondino di carta pelure Cina incollata.
Rudolf Grossmann (1882/1941)
Di questo artista tedesco di Friburgo in Bresgovia, grande illustratore di opere letterarie e incisore, esponiamo una fine litografia, che raffigura una figura femminile seduta.
Renato Guttuso (1912/87)
Pittore siciliano trasferito a Roma subito dopo gli studi, attraversò diverse fasi mantenendo sempre fede al realismo più o meno esplicito. Incise conoscendo le tecniche principali, tra cui la litografia, di cui presentiamo un nudo femminile del 1982.
Pierre Klossowski (1905/2001)
Personalità complessa e inquietante, di origini polacche, scrittore e artista, fratello di Balthus, è stato anche disegnatore e poeta. Presentiamo una litografia tratta da un quadro di proprietà del pittore italiano Guarienti, “L’umiliazione preventiva”, datata 1974.
Mino Maccari (1898/1989)
Pittore scrittore polemista vignettista di grande verve, passò dal “Selvaggio” al “Mondo” di Pannunzio, restando sempre fedele al suo mestiere per tutta la vita. Della sua vasta attività di incisore in tutte le tecniche, presentiamo una piccola acquaforte eseguita per una mostra pubblica di Cittadella.
Léo Maillet (1902/90)
Tedesco di Francoforte Leopold Mayer ebbe due vite: braccato dai nazisti, iniziò la seconda gettandosi dal treno che lo portava al lager e riparò in Svizzera dove visse, lavorò e fece mostre col nuovo nome, fino alla morte sopraggiunta un mese prima della programmata mostra a Stamparte del ’90. Incisore e illustratore, di lui presentiamo due fogli in acquaforte puntasecca e ritocchi a matita.
Man Ray (1890/1976)
Americano di Filadelfia, con questo pseudonimo Emmanuel Radnitzky arrivò a Parigi per viverci la stagione del Surrealismo, di cui fu grande esponente dopo una partenza dadaista. Famoso anche per le sue “Rayografie”, fu creatore di oggetti, fece grafica utilizzando varie tecniche e il collage. Esponiamo qui una rara incisione, Opus del 1970.
Alberto Manfredi (1930/2001)
L’artista reggiano dedicò particolare attenzione alla figura femminile sia in pittura che nell’incisione, di cui fu docente all’Accademia di Firenze; da noi è presente una piccola acquaforte con due tipiche figure in interno.
Giacomo Manzù (1908/91)
Manzù è pseudonimo derivante dalla crasi di Manzoni, il suo vero cognome bergamasco. Questo scultore giunto ai massimi vertici del ‘900 apprese il mestiere “a bottega” da alcuni artigiani e studiò poi a Verona “sul campo”, fu docente a Milano e si dedicò all’incisione con alcuni cicli editi anche all’estero, cui appartiene un’incisione americana che qui presentiamo.
Marino Marini (1901/80)
Questo grande scultore toscano di Pistoia fu anche appassionato pittore ed incisore; il taglio moderno delle sue forme era influenzato da riferimenti all’antichità romana ed etrusca. Presentiamo un’acquaforte di figure di longilinea sobrietà.
André Masson (1896/1987)
E’ forse il massimo esponente francese del Surrealismo in pittura, cui aderì dopo simpatie cubiste. Tendenzialmente astratto, influenzato dall’arte primitiva, è stato un illustratore e incisore molto apprezzato: il nudo dell’acquaforte che presentiamo è tipico ma non abituale.
Henry Moore (1898/1986)
E’ stato uno dei massimi e più innovativi scultori del ‘900, già famoso quando nel 1972 fu celebrato dalla grande e suggestiva mostra al Forte Belvedere di Firenze. Si dedicò con passione anche a diverse tecniche incisorie, delineando le sue figure tipiche, come anche studi del teschio dell’elefante, serie di pecore e d’altri animali. Come per Bacon, pesentiamo un’immagine in acquaforte dalla cartella di Visat Requiem pour la fin des temps.
Ennio Morlotti (1910/92)
Inizialmente influenzato a Parigi da Courbet, poi dal Guernica di Picasso, l’artista lecchese studiò all’Accademia di Brera; nella maturità la sua pittura informale giunse all’ultimo naturalismo, così definito da Arcangeli. Presentiamo qui un nudo a colori del ’78 in vernice molle, tecnica incisoria in quel periodo adatta alle sue esigenze.
Nemesio Orsatti (1912/88)
Artista ferrarese, studiò all’Accdemia di Bologna, scolaro di Morandi al corso di tecniche dell’incisione. Una figura dopo il bagno è il soggetto dell’acquaforte databile intorno al ’70 che presentiamo in questa mostra.
Pablo Picasso (1881/1973)
Poliedrico artista, versatile in ogni genere, ha raggiunto presto la vetta incontrastata dell’arte del XX secolo. Si è dedicato all’incisione con grande passione e assiduità fin da giovane, raggiungendo spesso gli antichi maestri. Diversi e famosi sono i suoi cicli: dal penultimo e straordinario del 1968, quando in meno di cinque mesi incise 347 lastre, spesso note come “Serie erotica”, esponiamo due fogli, uno grande e uno piccolo, di pari fascino, un nudo femminile che si specchia e una Celestine.
Ernesto Treccani (Milano 1920)
Dopo l’adesione al gruppo di “Corrente”, è approdato a contenuti politico-sociali, con venature tipicamente lombarde. A Milano ha aperto il suo studio-museo. Abbiamo in mostra un nudo all’acquaforte realizzato per l’Istituto del libro di Urbino.
Jean Pierre Velly (1943/90)
Questo artista francese ha amato molto l’Italia, tanto che vi si era trasferito per viverci, ma è tragicamente e prematuramente scomparso; ha già catalogata la sua opera grafica, specialmente a bulino, di cui ospitiamo “Vieille femme”, un’incisione del 1966.
Renzo Vespignani (1924/2001)
Il pittore romano, dopo il debutto sotto i bombardamenti, è rimasto fedele ai temi del realismo e dell’oggettività. Ospitiamo un’incisione datata 1980 circa, oggetto d’un articolo del collezionista M. F. che la possiede, sul periodico specialistico Grafica d’arte, essendo sfuggita al catalogo generale dell’opera grafica.
Paul Wunderlich (Berlino 1927)
Questo artista tedesco, che fin da giovane ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti anche in Italia, è un abile incisore in varie tecniche; abbiamo in mostra una litografia a colori datata ’70.
Tono Zancanaro (1906/85)
L’artista padovano, fedele alla sua terra anche nei temi del suo lavoro, famoso per i racconti del Gibbo, personaggio della satira politica, ha spaziato dall’acquaforte alla litografia: di questa esponiamo un soggetto del 1967, dal Paradiso di Dante.
Ugo Attardi (Genova 1923)
Vive a Roma, artista di formazione romana aderì alla Scuola Romana (Forma 1, ’48); è pittore scultore e incisore. Presentiamo una litografia a colori su pietra del 1968, “Braccio di ferro”.
Francis Bacon (1909/92)
Nato a Dublino, artista inglese famoso per le sue figure inquietanti, visse a Londra dopo un soggiorno a Berlino. Questa acquatinta a colori, un nudo al lavabo, una fra le prime per qualità tecnica, fu eseguita nell’Atelier Visat di Parigi e fa parte della cartella Requiem pour la fin des temps, che conteneva anche lavori di Hartung, Matta e Moore.
Hans Bellmer (1902/75)
Artista tedesco – pittore, scultore famoso per la sua Pupée, incisore e fotografo - nato a Katowice, città oggi polacca, è poi vissuto e scomparso a Parigi. Le due acquaforti sono tratte dalla serie Les anagrammes du corps, (1972) tirata ed edita a Parigi dall’Atelier calcografico Visat.
Renzo Biasion (1914/96)
L’artista nato a Treviso, vissuto a Bologna, è stato anche scrittore (famosi i suoi racconti della guerra in Grecia, col titolo Sagapò), critico d’arte e giornalista. Fu un incisore fine, di cui esponiamo un nudino all’acquaforte.
Pierre Bonnard (1867/1947)
Del famoso pittore francese, che fu anche grande litografo, questa lito su pietra “Le bain”, datata circa 1925, proviene da una tiratura alta, ma in maggior parte andata distrutta in un bombardamento del 1945; reca anche il timbrio a secco della Galerie des peintres graveurs.
Bruno Bruni (Gradara PU, 1935)
L’artista marchigiano vive già da molto tempo prevalentemente in Germania, dove è amico personale del premier Schroeder. Le due litografie a colori sono del 1969 e del 1972, provengono da raccolte dell’atelier romano Il Torcoliere, patrocinate dal settimanale l’Espresso.
Carlo Carrà (1881/1966)
L’artista italiano viaggiatore prima a Parigi e Londra, si iscrisse poi all’Accademia di Brera; passò varie fasi, dal futurismo alla metafisica alle figure di Valori plastici. Questa litografia su zinco a due colori del 1961 fu edita dal Bisonte di Firenze.
Bruno Cassinari (1912/92)
Piacentino, di scuola e vita milanese, fece parte di “Corrente”, del “Fronte nuovo delle arti” e parallelamente alla pittura praticò varie tecniche incisorie. I due fogli all’acquaforte e acquatinta sono del ’56 e ’63, stampatore De Tullio di Roma.
Guido Crepax (1933/2003)
Disegnatore milanese, lavorò per Linus, dando vita alla fortunata Valentina, personaggio di successo, raffigurata anche nella piccola acquaforte esposta.
Adolfo De Carolis (1874/1928)
L’artista ascolano, dopo gli studi a Bologna (dove poi affrescò il Palazzo del Podestà), si trasferì a Roma; pittore e illustratore dedito spesso alla xilografia, tecnica di cui presentiamo L’arciere, foglio a colori del 1917.
Paul Delvaux (1897/1994)
Grande artista belga, partecipò con Magritte al Surrealismo; delle tecniche incisorie, frequentò soprattutto la litografia, mentre noi presentiamo la rara acquaforte La visite del 1968, tirata nell’atelier Lacourière di Parigi, presente anche nella Collezione Tabarroni ed esposta nel 2003 nella mostra L’Europa a Bologna.
Benvenuto Disertori (1887/1969)
Artista e letterato nato a Trento, studiò a Venezia e Monaco, dedicandosi con successo anche alle tecniche incisorie, di cui fu docente all’Accademia di Brera; fu disegnatore, xilografo, specialista di ex-libris: ne presentiamo un esemplare di cui esistono tre disegni preparatori.
André Dunoyer de Segonzac (1884/1974)
Pittore, illustratore e prolifico incisore francese con ascendenze cubiste, poi cézanniane, fu influenzato anche da Courbet. Dalla sua opera grafica, catalogata da Liore e Cailler in ben otto volumi, esponiamo i numeri 135 e 769, due acquaforti del ’24 e ’35.
Dario Fo (Leggiuno VA, 1926)
Dell’attore e commediografo milanese, premio Nobel per la letteratura, in realtà diplomato dell’Accademia di Brera, esponiamo un’acquaforte delineata proprio a Stamparte durante la mostra personale del 1982.
Franco Gentilini (1909/81)
Nato a Faenza, di studi bolognesi, si trasferì a Roma, dove fu influenzato dall’ambiente di Scipione e Mafai. Si dedicò all’illustrazione letteraria con grafica di successo: esponiamo un’acquaforte a colori del 1978, dal canto XXVIII dell’Orlando Furioso.
Emilio Greco (1913/95)
Scultore di fama, nativo di Catania, autore di vari monumenti, incisore soprattutto all’acquaforte, in cui è ricorrente il nudo femminile, di cui c’è nella nostra mostra un esemplare del 1974, tirato su fondino di carta pelure Cina incollata.
Rudolf Grossmann (1882/1941)
Di questo artista tedesco di Friburgo in Bresgovia, grande illustratore di opere letterarie e incisore, esponiamo una fine litografia, che raffigura una figura femminile seduta.
Renato Guttuso (1912/87)
Pittore siciliano trasferito a Roma subito dopo gli studi, attraversò diverse fasi mantenendo sempre fede al realismo più o meno esplicito. Incise conoscendo le tecniche principali, tra cui la litografia, di cui presentiamo un nudo femminile del 1982.
Pierre Klossowski (1905/2001)
Personalità complessa e inquietante, di origini polacche, scrittore e artista, fratello di Balthus, è stato anche disegnatore e poeta. Presentiamo una litografia tratta da un quadro di proprietà del pittore italiano Guarienti, “L’umiliazione preventiva”, datata 1974.
Mino Maccari (1898/1989)
Pittore scrittore polemista vignettista di grande verve, passò dal “Selvaggio” al “Mondo” di Pannunzio, restando sempre fedele al suo mestiere per tutta la vita. Della sua vasta attività di incisore in tutte le tecniche, presentiamo una piccola acquaforte eseguita per una mostra pubblica di Cittadella.
Léo Maillet (1902/90)
Tedesco di Francoforte Leopold Mayer ebbe due vite: braccato dai nazisti, iniziò la seconda gettandosi dal treno che lo portava al lager e riparò in Svizzera dove visse, lavorò e fece mostre col nuovo nome, fino alla morte sopraggiunta un mese prima della programmata mostra a Stamparte del ’90. Incisore e illustratore, di lui presentiamo due fogli in acquaforte puntasecca e ritocchi a matita.
Man Ray (1890/1976)
Americano di Filadelfia, con questo pseudonimo Emmanuel Radnitzky arrivò a Parigi per viverci la stagione del Surrealismo, di cui fu grande esponente dopo una partenza dadaista. Famoso anche per le sue “Rayografie”, fu creatore di oggetti, fece grafica utilizzando varie tecniche e il collage. Esponiamo qui una rara incisione, Opus del 1970.
Alberto Manfredi (1930/2001)
L’artista reggiano dedicò particolare attenzione alla figura femminile sia in pittura che nell’incisione, di cui fu docente all’Accademia di Firenze; da noi è presente una piccola acquaforte con due tipiche figure in interno.
Giacomo Manzù (1908/91)
Manzù è pseudonimo derivante dalla crasi di Manzoni, il suo vero cognome bergamasco. Questo scultore giunto ai massimi vertici del ‘900 apprese il mestiere “a bottega” da alcuni artigiani e studiò poi a Verona “sul campo”, fu docente a Milano e si dedicò all’incisione con alcuni cicli editi anche all’estero, cui appartiene un’incisione americana che qui presentiamo.
Marino Marini (1901/80)
Questo grande scultore toscano di Pistoia fu anche appassionato pittore ed incisore; il taglio moderno delle sue forme era influenzato da riferimenti all’antichità romana ed etrusca. Presentiamo un’acquaforte di figure di longilinea sobrietà.
André Masson (1896/1987)
E’ forse il massimo esponente francese del Surrealismo in pittura, cui aderì dopo simpatie cubiste. Tendenzialmente astratto, influenzato dall’arte primitiva, è stato un illustratore e incisore molto apprezzato: il nudo dell’acquaforte che presentiamo è tipico ma non abituale.
Henry Moore (1898/1986)
E’ stato uno dei massimi e più innovativi scultori del ‘900, già famoso quando nel 1972 fu celebrato dalla grande e suggestiva mostra al Forte Belvedere di Firenze. Si dedicò con passione anche a diverse tecniche incisorie, delineando le sue figure tipiche, come anche studi del teschio dell’elefante, serie di pecore e d’altri animali. Come per Bacon, pesentiamo un’immagine in acquaforte dalla cartella di Visat Requiem pour la fin des temps.
Ennio Morlotti (1910/92)
Inizialmente influenzato a Parigi da Courbet, poi dal Guernica di Picasso, l’artista lecchese studiò all’Accademia di Brera; nella maturità la sua pittura informale giunse all’ultimo naturalismo, così definito da Arcangeli. Presentiamo qui un nudo a colori del ’78 in vernice molle, tecnica incisoria in quel periodo adatta alle sue esigenze.
Nemesio Orsatti (1912/88)
Artista ferrarese, studiò all’Accdemia di Bologna, scolaro di Morandi al corso di tecniche dell’incisione. Una figura dopo il bagno è il soggetto dell’acquaforte databile intorno al ’70 che presentiamo in questa mostra.
Pablo Picasso (1881/1973)
Poliedrico artista, versatile in ogni genere, ha raggiunto presto la vetta incontrastata dell’arte del XX secolo. Si è dedicato all’incisione con grande passione e assiduità fin da giovane, raggiungendo spesso gli antichi maestri. Diversi e famosi sono i suoi cicli: dal penultimo e straordinario del 1968, quando in meno di cinque mesi incise 347 lastre, spesso note come “Serie erotica”, esponiamo due fogli, uno grande e uno piccolo, di pari fascino, un nudo femminile che si specchia e una Celestine.
Ernesto Treccani (Milano 1920)
Dopo l’adesione al gruppo di “Corrente”, è approdato a contenuti politico-sociali, con venature tipicamente lombarde. A Milano ha aperto il suo studio-museo. Abbiamo in mostra un nudo all’acquaforte realizzato per l’Istituto del libro di Urbino.
Jean Pierre Velly (1943/90)
Questo artista francese ha amato molto l’Italia, tanto che vi si era trasferito per viverci, ma è tragicamente e prematuramente scomparso; ha già catalogata la sua opera grafica, specialmente a bulino, di cui ospitiamo “Vieille femme”, un’incisione del 1966.
Renzo Vespignani (1924/2001)
Il pittore romano, dopo il debutto sotto i bombardamenti, è rimasto fedele ai temi del realismo e dell’oggettività. Ospitiamo un’incisione datata 1980 circa, oggetto d’un articolo del collezionista M. F. che la possiede, sul periodico specialistico Grafica d’arte, essendo sfuggita al catalogo generale dell’opera grafica.
Paul Wunderlich (Berlino 1927)
Questo artista tedesco, che fin da giovane ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti anche in Italia, è un abile incisore in varie tecniche; abbiamo in mostra una litografia a colori datata ’70.
Tono Zancanaro (1906/85)
L’artista padovano, fedele alla sua terra anche nei temi del suo lavoro, famoso per i racconti del Gibbo, personaggio della satira politica, ha spaziato dall’acquaforte alla litografia: di questa esponiamo un soggetto del 1967, dal Paradiso di Dante.
02
febbraio 2004
Il nudo nell’incisione d’arte del XX° secolo
Dal 02 febbraio al 26 marzo 2004
disegno e grafica
Location
STAMPARTE GALLERIA
Bologna, Via Morandi, 4, (BOLOGNA)
Bologna, Via Morandi, 4, (BOLOGNA)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì, dalle 16 alle 19,
oppure e meglio, sempre su appuntamento