Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il paesaggio e la paura
Composta da opere inedite realizzate appositamente, la mostra è stata allestita seguendo il comun denominatore della suggestione cromatica, del binomio linguistico e del rapporto esterno/interno.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 27 novembre alle ore 18, s’inaugura presso la galleria Arteincontri di Vignola (Modena) la mostra “Il paesaggio e la paura” sull’idea di paesaggio come rappresentazione simbolica delle ansie e delle paure dell’uomo contemporaneo.
I quattro artisti invitati a sviluppare il tema – Angelo Davoli, Luca Piovaccari, Andrea Razzoli, Fabio Torre – hanno creato con le loro opere fotografiche e pittoriche un dialogo corale sulle relazioni instauratesi tra le diverse forme del paesaggio odierno e il sentimento ormai diffuso di paura, di precarietà dell’esterno, dell’estraneo, dell’altro.
Sono stati presi in considerazione soprattutto il rapporto tra il vuoto (l’isolamento, la solitudine) e il pieno (la folla, la massa indistinta) del paesaggio, il dilagare dei non luoghi come metafora della perdita d’identità, la dimensione ambigua e ambivalente del progresso tecnologico che ridisegna il paesaggio reale e virtuale, la percezione dello spazio come rappresentazione della dimensione interiore.
Composta da opere inedite realizzate appositamente, la mostra è stata allestita seguendo il comun denominatore della suggestione cromatica, del binomio linguistico e del rapporto esterno/interno.
Al pianoterra il colore domina la scena: i cieli tersi, irreali, e le architetture livide dipinte da Angelo Davoli per rappresentare un progresso in delirio dialogano con le grandi fotografie di Andrea Razzoli, interni oscuri e deserti dove una luce abbacinante rivela la fragilità e la solitudine dell’uomo. Al primo piano della galleria, invece, una dimensione “noir” aleggia nelle fotografie su lucido trasparente di Luca Piovaccari e nelle astrazioni pittoriche di Fabio Torre: il rigoroso bianco e nero di entrambi massimizza lo spaesamento emotivo dei paesaggi periferici del primo, mentre le fredde geometrie dei parcheggi e dei ponti dipinti dal secondo diventano “altro”, immagini ambigue in bilico tra la realtà e la proiezione mentale.
I quattro artisti invitati a sviluppare il tema – Angelo Davoli, Luca Piovaccari, Andrea Razzoli, Fabio Torre – hanno creato con le loro opere fotografiche e pittoriche un dialogo corale sulle relazioni instauratesi tra le diverse forme del paesaggio odierno e il sentimento ormai diffuso di paura, di precarietà dell’esterno, dell’estraneo, dell’altro.
Sono stati presi in considerazione soprattutto il rapporto tra il vuoto (l’isolamento, la solitudine) e il pieno (la folla, la massa indistinta) del paesaggio, il dilagare dei non luoghi come metafora della perdita d’identità, la dimensione ambigua e ambivalente del progresso tecnologico che ridisegna il paesaggio reale e virtuale, la percezione dello spazio come rappresentazione della dimensione interiore.
Composta da opere inedite realizzate appositamente, la mostra è stata allestita seguendo il comun denominatore della suggestione cromatica, del binomio linguistico e del rapporto esterno/interno.
Al pianoterra il colore domina la scena: i cieli tersi, irreali, e le architetture livide dipinte da Angelo Davoli per rappresentare un progresso in delirio dialogano con le grandi fotografie di Andrea Razzoli, interni oscuri e deserti dove una luce abbacinante rivela la fragilità e la solitudine dell’uomo. Al primo piano della galleria, invece, una dimensione “noir” aleggia nelle fotografie su lucido trasparente di Luca Piovaccari e nelle astrazioni pittoriche di Fabio Torre: il rigoroso bianco e nero di entrambi massimizza lo spaesamento emotivo dei paesaggi periferici del primo, mentre le fredde geometrie dei parcheggi e dei ponti dipinti dal secondo diventano “altro”, immagini ambigue in bilico tra la realtà e la proiezione mentale.
27
novembre 2004
Il paesaggio e la paura
Dal 27 novembre 2004 al 09 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
ARTEINCONTRI
Vignola, Via Ponte Muratori, 1, (Modena)
Vignola, Via Ponte Muratori, 1, (Modena)
Orario di apertura
sabato e festivi 15,30 – 19,30, giorni feriali per appuntamento
Vernissage
27 Novembre 2004, ore 18
Curatore