Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive
Negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo apre al pubblico la collettiva “Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive” a cura di Davide Caroli. La mostra si innesta nella programmazione triennale dedicata al paesaggio che caratterizza la proposta culturale del 2023.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 17 dicembre 2022 alle ore 18, negli spazi del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, apre al pubblico la mostra collettiva Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive, a cura di Davide Caroli.
L’esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine, si innesta nella programmazione triennale dedicata al paesaggio, tema sul quale verterà la proposta culturale della città di Bagnacavallo fino al 2024.
La mostra, in programma dal 17 dicembre 2022 al 5 marzo 2023, intende concentrarsi sulle due declinazioni previste per il 2022 – Paesaggio naturale – e 2023 – Paesaggio urbano –, e presentare una lettura contemporanea della raffigurazione del tema paesaggistico, con particolare attenzione agli esempi più interessanti emergenti a livello nazionale.
L’ecologia, l’ecologismo, lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente hanno portato questo tema ad essere in evidenza e in tendenza nella discussione politica, sociale e generazionale per l’urgenza con cui ad esempio si stanno rivelando avviati su un piano inclinato le mutazioni del clima che avranno ripercussioni anche sulle nostre società.
La discussione su cosa sia oggi il paesaggio, sulle sue precarie condizioni, dovute non unicamente al cambiamento climatico, alla sua considerazione a livello urbano, sociale e anche umano, ai tentativi messi in campo per tracciarne una documentazione e indirizzarne l’evoluzione su binari più rispettosi, sono piani paralleli e argomenti su cui si stanno sviluppano studi, ricerche e approfondimenti che negli ultimi anni stanno arrivando a conclusioni tanto raffinate quanto affascinanti.
Non pare quindi banale affrontare il discorso sul paesaggio anche dal versante culturale e artistico e portare contributi alla discussione partendo dalla visione di chi, attraverso un punto di osservazione meno strettamente scientifico, può offrire uno strumento prospettico per analizzare questo tema con occhi diversi.
La mostra, un percorso non cronologico ma tematico e stilistico per suggerire rimandi e affinità, immaginata come una vera e propria passeggiata, si apre con una prima sezione nella quale la strada è indicata da alcuni maestri del Novecento che hanno tracciato le linee lungo le quali si è sviluppata l’arte del XX secolo, Carlo Carrà, William Congdon, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Mario Schifano, Mario Sironi.
Seguono poi 2 sezioni dedicate agli elementi che costituiscono il paesaggio naturale:
Acqua, nella quale sono presenti opere di Ermes Bajoni, Luca Barberini, Ettore Frani, Guido Guidi, Virgilio Guidi, Federica Giulianini, Roberto Pagnani, Marco Palmieri, Marina Paris, Armando Pizzinato;
Terra, con opere di Paola Babini, Giulia dall’Olio, Massimiliano Fabbri, Andrea Francolino, Takako Hirai, Ernesto Treccani, Giorgia Severi.
Una successiva sezione racconta il Sogno del paesaggio e vede esposte opere di CaCo3, Andrea Chiesi, Josè D’apice, Eron, Filippo Farneti, Enrico Lombardi, Giuseppe Maestri, Enrico Minguzzi, Enzo Morelli, Mattia Moreni, Marco Neri, Massimo Pulini, Giulio Ruffini, Salvo, Tono Zancanaro, Carlo Zauli.
Chiude la mostra un’ultima sezione con un ulteriore elemento naturale: Aria nella quale si fronteggiano un’opera di aeropittura futurista di Tato e un dipinto di Fabio Giampietro, a chiudere il cerchio spaziale e temporale del percorso.
Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo che include le immagini di tutte le opere e i testi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, del Prof. Mario Angelo Neve, professore di Geografia presso l’Università di Bologna - Campus di Ravenna dal titolo: Ecologia dell’arte, ecologia della mente: il paesaggio, ed un saggio del Prof. Stefano Bruzzese, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal titolo Il paesaggio nell’opera di Pier Paolo Pasolini.
L’esposizione, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine, si innesta nella programmazione triennale dedicata al paesaggio, tema sul quale verterà la proposta culturale della città di Bagnacavallo fino al 2024.
La mostra, in programma dal 17 dicembre 2022 al 5 marzo 2023, intende concentrarsi sulle due declinazioni previste per il 2022 – Paesaggio naturale – e 2023 – Paesaggio urbano –, e presentare una lettura contemporanea della raffigurazione del tema paesaggistico, con particolare attenzione agli esempi più interessanti emergenti a livello nazionale.
L’ecologia, l’ecologismo, lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente hanno portato questo tema ad essere in evidenza e in tendenza nella discussione politica, sociale e generazionale per l’urgenza con cui ad esempio si stanno rivelando avviati su un piano inclinato le mutazioni del clima che avranno ripercussioni anche sulle nostre società.
La discussione su cosa sia oggi il paesaggio, sulle sue precarie condizioni, dovute non unicamente al cambiamento climatico, alla sua considerazione a livello urbano, sociale e anche umano, ai tentativi messi in campo per tracciarne una documentazione e indirizzarne l’evoluzione su binari più rispettosi, sono piani paralleli e argomenti su cui si stanno sviluppano studi, ricerche e approfondimenti che negli ultimi anni stanno arrivando a conclusioni tanto raffinate quanto affascinanti.
Non pare quindi banale affrontare il discorso sul paesaggio anche dal versante culturale e artistico e portare contributi alla discussione partendo dalla visione di chi, attraverso un punto di osservazione meno strettamente scientifico, può offrire uno strumento prospettico per analizzare questo tema con occhi diversi.
La mostra, un percorso non cronologico ma tematico e stilistico per suggerire rimandi e affinità, immaginata come una vera e propria passeggiata, si apre con una prima sezione nella quale la strada è indicata da alcuni maestri del Novecento che hanno tracciato le linee lungo le quali si è sviluppata l’arte del XX secolo, Carlo Carrà, William Congdon, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Mario Schifano, Mario Sironi.
Seguono poi 2 sezioni dedicate agli elementi che costituiscono il paesaggio naturale:
Acqua, nella quale sono presenti opere di Ermes Bajoni, Luca Barberini, Ettore Frani, Guido Guidi, Virgilio Guidi, Federica Giulianini, Roberto Pagnani, Marco Palmieri, Marina Paris, Armando Pizzinato;
Terra, con opere di Paola Babini, Giulia dall’Olio, Massimiliano Fabbri, Andrea Francolino, Takako Hirai, Ernesto Treccani, Giorgia Severi.
Una successiva sezione racconta il Sogno del paesaggio e vede esposte opere di CaCo3, Andrea Chiesi, Josè D’apice, Eron, Filippo Farneti, Enrico Lombardi, Giuseppe Maestri, Enrico Minguzzi, Enzo Morelli, Mattia Moreni, Marco Neri, Massimo Pulini, Giulio Ruffini, Salvo, Tono Zancanaro, Carlo Zauli.
Chiude la mostra un’ultima sezione con un ulteriore elemento naturale: Aria nella quale si fronteggiano un’opera di aeropittura futurista di Tato e un dipinto di Fabio Giampietro, a chiudere il cerchio spaziale e temporale del percorso.
Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo che include le immagini di tutte le opere e i testi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, del Prof. Mario Angelo Neve, professore di Geografia presso l’Università di Bologna - Campus di Ravenna dal titolo: Ecologia dell’arte, ecologia della mente: il paesaggio, ed un saggio del Prof. Stefano Bruzzese, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal titolo Il paesaggio nell’opera di Pier Paolo Pasolini.
17
dicembre 2022
Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive
Dal 17 dicembre 2022 al 05 marzo 2023
arte contemporanea
Location
MUSEO CIVICO LE CAPPUCCINE
Bagnacavallo, Via Vittorio Veneto, 1a, (Ravenna)
Bagnacavallo, Via Vittorio Veneto, 1a, (Ravenna)
Orario di apertura
martedì e mercoledì 15.00-18.00
giovedì 10.00-12.00 / 15.00-18.00
venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00 / 15.00-19.00
chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
Vernissage
17 Dicembre 2022, 18
Sito web
Ufficio stampa
Sara Zolla | Ufficio stampa e comunicazione
Autore
Curatore