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Il Paese delle Terre d’Oltremare. Architettura di cemento e cartapesta: restaurare l’irrestaurabile
Passeggiata collettiva alla Mostra d’Oltremare di Napoli, per ripercorrere, evocare e performare la storia architettonica e urbanistica, nonché la formazione culturale sottesa, di quella che può essere considerata come una vera e propria “città di fondazione” moderna e coloniale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Paese delle Terre d’Oltremare. Architettura di cemento e cartapesta: restaurare l’irrestaurabile
da un progetto di Filomena Carangelo e Alessandra Cianelli
Giornata di avvio del progetto
7 luglio 2013, ore 12-20
Mostra d’Oltremare, Napoli
Il progetto è focalizzato sulla Mostra (Triennale delle Terre) d’Oltremare di Napoli (Fuorigrotta) – monumentale complesso espositivo, archivio materiale, vegetale/di pietra, che apre il 9 maggio 1940 con finalità didattiche/auto-celebrative/propagandistiche per la costruzione della “coscienza coloniale degli italiani”, e chiude il 10 giugno dello stesso anno, quando l’Italia entra in guerra.
Il patrimonio architettonico e botanico preservato costituisce oggi uno straordinario catalogo di tecniche, materiali e visioni, ma evoca anche fantasmi di idee irrestaurabili e immaginari scomodi da ri-agire e risignificare.
Obiettivo generale del progetto è quello di ripercorrere, evocare e performare la storia architettonica e urbanistica, nonché la formazione culturale sottesa, di quella che può essere considerata come una vera e propria “città di fondazione” moderna e coloniale.
A partire da uno sguardo critico su ciò che resta dell’intero impianto fanta-futurista della Mostra, si prevede un programma di attività di studio e ricerca, di discussione allargata, di pratiche performative intorno al complesso intreccio di temi che connotano la vicenda dell’ideazione, della realizzazione e dell’abbandono di uno degli esempi più controversi di “messa in scena” di una prassi di governo.
Il progetto si svilupperà nell’arco di un anno, a partire dal 7 luglio 2023 e fino alla primavera/estate del 2024 (preferibilmente intorno a una delle due date simboliche connesse al luogo in cui stiamo lavorando: 9 maggio 1940 apertura Mostra / 9 giugno 1940 chiusura per guerra). La sua realizzazione prenderà forma grazie a una serie di scambi e incontri volti a mettere a punto una modalità curatoriale collettiva.
Cosa succede il 7 luglio
L’evento è concepito come una passeggiata scandita da tappe. Per ciascuna tappa è prevista una conversazione tematica, legata tanto al luogo in cui ci si ferma quanto alle prospettive, riflessioni ed esperienze della/delle persone che da quel punto enunceranno le proprie visioni.
Le voci che accompagneranno il percorso sono in larga misura quelle del gruppo curatoriale, ancora aperto e in definizione dal marzo 2023, costituitosi per affinità e vicinanza affettiva e di pensiero, attraverso incontri e scambi di riflessioni, a cui si sono aggiunte alcune figure legate al mondo della produzione culturale e artistica contemporanea che, in affinità con lo spirito ricercante/militante/praticante del progetto, offrono ulteriori esperienze e punti di vista.
La dinamica che si immagina è quella di un laboratorio/brainstorming di critica e fertilizzazione reciproca, di racconti e riflessioni su teorie e pratiche che guardano all’architettura, all’urbanistica, all’arte, alla natura e al paesaggio, alle nuove ecologie economiche e culturali, alla costruzione di comunità, all’attivismo, al patrimonio/bene comune, all’abitare lo spazio pubblico, al diritto alla città.
Voci
Nicola Capone, Filomena Carangelo, Iain Chambers, Alessandra Cianelli, Laura Cuomo, Alessandra Ferlito, Alessandra Ferrini, Mario Gabola, Alessandro Gallicchio, Tiziana Terranova, Opher Thomson, Laura Travaglini, Kathryn Weir.
Con la partecipazione delle ragazze/i di Officine Gomitoli.
La curatela “scientifica” si deve attribuire a un “collettivo curatoriale” (per usare tra virgolette, il linguaggio corrente nel sistema dell’arte e nel sistema dell’accademia) poiché le idee a cui le voci danno corpo si sono sviluppate attraverso una riflessione collettiva in relazione costante e ininterrotta tra Laura Travaglini, Iain Chambers, Alessandra Cianelli, Alessandra Ferlito, Alessandra Ferrini, Alessandro Gallicchio, Opher Thomson, Filomena Carangelo.
L’evento è organizzato, comunicato e curato da Alessandra Cianelli, Alessandra Ferlito, Marta Ferrara, Andrea Saladino, Federico Guadagno, Marianna Sepe.
INFO
L’esplorazione inizierà alle ore 12 all’ingresso della Mostra d’Oltremare (Viale Kennedy)
Alle 13.30 si svolgerà una lunga pausa pranzo in forma di picnic.
Dalle 18,30 ci sarà un momento di restituzione in forma di assemblea plenaria, che servirà a rielaborare i nodi critici emersi durante la passeggiata e immaginare insieme gli sviluppi futuri del progetto.
Per info e richieste:
Marta Ferrara
Segreteria organizzativa
dormirefondazione@gmail.com
Progetto dell’Associazione Culturale Dormire
Il Progetto è realizzato con il contributo della Regione Campania - Direzione Generale Governo del Territorio, vincitore del bando QA22-Promozione della cultura, della ricerca e dell’innovazione dell'architettura moderna e contemporanea in Campania, ai sensi della Legge Regionale 19/2019.
Con il supporto di Centro Studi Postcoloniali e di Genere (CSPG), Dipartimento di Scienze umane e sociali (DSUS), Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Mostra d’Oltremare S.p.A.
Matronato Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Patrocinio Goethe Institut Neapel
da un progetto di Filomena Carangelo e Alessandra Cianelli
Giornata di avvio del progetto
7 luglio 2013, ore 12-20
Mostra d’Oltremare, Napoli
Il progetto è focalizzato sulla Mostra (Triennale delle Terre) d’Oltremare di Napoli (Fuorigrotta) – monumentale complesso espositivo, archivio materiale, vegetale/di pietra, che apre il 9 maggio 1940 con finalità didattiche/auto-celebrative/propagandistiche per la costruzione della “coscienza coloniale degli italiani”, e chiude il 10 giugno dello stesso anno, quando l’Italia entra in guerra.
Il patrimonio architettonico e botanico preservato costituisce oggi uno straordinario catalogo di tecniche, materiali e visioni, ma evoca anche fantasmi di idee irrestaurabili e immaginari scomodi da ri-agire e risignificare.
Obiettivo generale del progetto è quello di ripercorrere, evocare e performare la storia architettonica e urbanistica, nonché la formazione culturale sottesa, di quella che può essere considerata come una vera e propria “città di fondazione” moderna e coloniale.
A partire da uno sguardo critico su ciò che resta dell’intero impianto fanta-futurista della Mostra, si prevede un programma di attività di studio e ricerca, di discussione allargata, di pratiche performative intorno al complesso intreccio di temi che connotano la vicenda dell’ideazione, della realizzazione e dell’abbandono di uno degli esempi più controversi di “messa in scena” di una prassi di governo.
Il progetto si svilupperà nell’arco di un anno, a partire dal 7 luglio 2023 e fino alla primavera/estate del 2024 (preferibilmente intorno a una delle due date simboliche connesse al luogo in cui stiamo lavorando: 9 maggio 1940 apertura Mostra / 9 giugno 1940 chiusura per guerra). La sua realizzazione prenderà forma grazie a una serie di scambi e incontri volti a mettere a punto una modalità curatoriale collettiva.
Cosa succede il 7 luglio
L’evento è concepito come una passeggiata scandita da tappe. Per ciascuna tappa è prevista una conversazione tematica, legata tanto al luogo in cui ci si ferma quanto alle prospettive, riflessioni ed esperienze della/delle persone che da quel punto enunceranno le proprie visioni.
Le voci che accompagneranno il percorso sono in larga misura quelle del gruppo curatoriale, ancora aperto e in definizione dal marzo 2023, costituitosi per affinità e vicinanza affettiva e di pensiero, attraverso incontri e scambi di riflessioni, a cui si sono aggiunte alcune figure legate al mondo della produzione culturale e artistica contemporanea che, in affinità con lo spirito ricercante/militante/praticante del progetto, offrono ulteriori esperienze e punti di vista.
La dinamica che si immagina è quella di un laboratorio/brainstorming di critica e fertilizzazione reciproca, di racconti e riflessioni su teorie e pratiche che guardano all’architettura, all’urbanistica, all’arte, alla natura e al paesaggio, alle nuove ecologie economiche e culturali, alla costruzione di comunità, all’attivismo, al patrimonio/bene comune, all’abitare lo spazio pubblico, al diritto alla città.
Voci
Nicola Capone, Filomena Carangelo, Iain Chambers, Alessandra Cianelli, Laura Cuomo, Alessandra Ferlito, Alessandra Ferrini, Mario Gabola, Alessandro Gallicchio, Tiziana Terranova, Opher Thomson, Laura Travaglini, Kathryn Weir.
Con la partecipazione delle ragazze/i di Officine Gomitoli.
La curatela “scientifica” si deve attribuire a un “collettivo curatoriale” (per usare tra virgolette, il linguaggio corrente nel sistema dell’arte e nel sistema dell’accademia) poiché le idee a cui le voci danno corpo si sono sviluppate attraverso una riflessione collettiva in relazione costante e ininterrotta tra Laura Travaglini, Iain Chambers, Alessandra Cianelli, Alessandra Ferlito, Alessandra Ferrini, Alessandro Gallicchio, Opher Thomson, Filomena Carangelo.
L’evento è organizzato, comunicato e curato da Alessandra Cianelli, Alessandra Ferlito, Marta Ferrara, Andrea Saladino, Federico Guadagno, Marianna Sepe.
INFO
L’esplorazione inizierà alle ore 12 all’ingresso della Mostra d’Oltremare (Viale Kennedy)
Alle 13.30 si svolgerà una lunga pausa pranzo in forma di picnic.
Dalle 18,30 ci sarà un momento di restituzione in forma di assemblea plenaria, che servirà a rielaborare i nodi critici emersi durante la passeggiata e immaginare insieme gli sviluppi futuri del progetto.
Per info e richieste:
Marta Ferrara
Segreteria organizzativa
dormirefondazione@gmail.com
Progetto dell’Associazione Culturale Dormire
Il Progetto è realizzato con il contributo della Regione Campania - Direzione Generale Governo del Territorio, vincitore del bando QA22-Promozione della cultura, della ricerca e dell’innovazione dell'architettura moderna e contemporanea in Campania, ai sensi della Legge Regionale 19/2019.
Con il supporto di Centro Studi Postcoloniali e di Genere (CSPG), Dipartimento di Scienze umane e sociali (DSUS), Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.
Mostra d’Oltremare S.p.A.
Matronato Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Patrocinio Goethe Institut Neapel
07
luglio 2023
Il Paese delle Terre d’Oltremare. Architettura di cemento e cartapesta: restaurare l’irrestaurabile
07 luglio 2023
altro
Location
SEDI VARIE – Napoli
Napoli, (Napoli)
Napoli, (Napoli)
Orario di apertura
12-20
Sito web
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