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Il patrimonio perduto nelle fotografie di Federico Zeri
L’esposizione intende sottolineare l’importanza dell’archivio fotografico della Fondazione Federico Zeri per la documentazione del patrimonio artistico italiano presentando alcune rare immagini che raffigurano opere d’arte perdute o disperse durante il secolo scorso.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’esposizione intende sottolineare l'importanza dell’archivio fotografico della Fondazione Federico Zeri per la
documentazione del patrimonio artistico italiano presentando alcune rare immagini che raffigurano opere d’arte
perdute o disperse durante il secolo scorso.
Grazie all’instancabile azione di raccolta e ordinamento di fotografie, campagne o raccolte fotografiche appartenute a
collezionisti e studiosi, Federico Zeri ha costituito, attraverso la propria fototeca, un'eccezionale mappatura dell'arte
italiana. Tra le 290.000 fotografie da lui raccolte, circa metà delle quali databili agli anni precedenti la Seconda Guerra
Mondiale, si ritrovano testimonianze di opere oggi disperse, talvolta non documentate altrove: dipinti e sculture
distrutti, opere rubate o fuoriuscite definitivamente dal territorio nazionale in occasione di vendite e aste che
portarono allo smembramento di intere collezioni. In alcuni casi si tratta di fotografie antiche che rivestono
un'importanza anche per la storia della fotografia, oltre che per la storia dell’arte.
Nelle bacheche sono esposte circa 60 fotografie di opere di area emiliana e bolognese. Tra queste: stampe
all’albumina e al carbone raffiguranti dipinti distrutti nei bombardamenti del 1945 a Berlino e a Dresda; foto di
affreschi perduti, come quelli del XIV secolo nella Chiesa di S. Maria in Porto Fuori a Ravenna; testimonianze di opere
già in collezioni storiche, come la Collezione Guidi di Faenza e la Collezione Gozzadini di Bologna, disperse
rispettivamente nel 1902 e nel 1906.
La selezione di fotografie esposte costituisce anche l’anteprima di un volume sulla fotografia di documentazione
storico-artistica curato dalla Fondazione Federico Zeri, in corso di pubblicazione.
documentazione del patrimonio artistico italiano presentando alcune rare immagini che raffigurano opere d’arte
perdute o disperse durante il secolo scorso.
Grazie all’instancabile azione di raccolta e ordinamento di fotografie, campagne o raccolte fotografiche appartenute a
collezionisti e studiosi, Federico Zeri ha costituito, attraverso la propria fototeca, un'eccezionale mappatura dell'arte
italiana. Tra le 290.000 fotografie da lui raccolte, circa metà delle quali databili agli anni precedenti la Seconda Guerra
Mondiale, si ritrovano testimonianze di opere oggi disperse, talvolta non documentate altrove: dipinti e sculture
distrutti, opere rubate o fuoriuscite definitivamente dal territorio nazionale in occasione di vendite e aste che
portarono allo smembramento di intere collezioni. In alcuni casi si tratta di fotografie antiche che rivestono
un'importanza anche per la storia della fotografia, oltre che per la storia dell’arte.
Nelle bacheche sono esposte circa 60 fotografie di opere di area emiliana e bolognese. Tra queste: stampe
all’albumina e al carbone raffiguranti dipinti distrutti nei bombardamenti del 1945 a Berlino e a Dresda; foto di
affreschi perduti, come quelli del XIV secolo nella Chiesa di S. Maria in Porto Fuori a Ravenna; testimonianze di opere
già in collezioni storiche, come la Collezione Guidi di Faenza e la Collezione Gozzadini di Bologna, disperse
rispettivamente nel 1902 e nel 1906.
La selezione di fotografie esposte costituisce anche l’anteprima di un volume sulla fotografia di documentazione
storico-artistica curato dalla Fondazione Federico Zeri, in corso di pubblicazione.
17
settembre 2014
Il patrimonio perduto nelle fotografie di Federico Zeri
Dal 17 settembre al 28 novembre 2014
fotografia
Location
FONDAZIONE FEDERICO ZERI
Bologna, Piazzetta Giorgio Morandi, 2, (Bologna)
Bologna, Piazzetta Giorgio Morandi, 2, (Bologna)
Vernissage
17 Settembre 2014, h 17
Curatore