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Il pianeta proibito
Il 22 Ottobre verrà inaugurata presso la Fondazione Bartoli Felter la mostra degli artisti Francesca Randi e Max Mazzoli dal titolo IL PIANETA PROIBITO.
In questa doppia personale saranno esposti dei lavori inediti sul tema a loro caro del sogno e di una dimensione metafisica dell’esistenza.
Comunicato stampa
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“IL PIANETA PROIBITO”
Il 22 Ottobre alle ore 18.00 verrà inaugurata presso il Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter (via 29 Novembre 3, Cagliari) la mostra degli artisti Francesca Randi e Max Mazzoli dal titolo "IL PIANETA PROIBITO " promossa dalla Fondazione Bartoli-Felter a cura di Anna Rita Punzo. Un gradito ritorno per questi Artisti che hanno già esposto in precedenza. In questa personale "a quattro mani" saranno esposti dei lavori inediti sul tema a loro caro del sogno e di una dimensione metafisica dell'esistenza. Visitabile da lunedì a venerdì dalle ore 17:00 alle 19:30 , festivi esclusi, sino al 5 Novembre.
Scrive la Curatrice:
Al di là delle barriere mentali innalzate dalla logica e dalla ragione, oltre i limiti dell'esperienza possibile e percepibile, si sviluppano e avviluppano i sentieri tracciati da coloro che hanno voluto e saputo violare le prescrizioni del finito, animati e sospinti dall'esigenza di assoluto, dal bisogno di perdersi in orizzonti vietati, dalla necessità di sondare il subconscio, di esplorare l'invisibile e il suo dove. Il complesso retaggio surrealista, semiotico e simbolico, che caratterizza le opere di Max Mazzoli e Francesca Randi è espressione paradigmatica della comune volontà di tradurre in immagini le rispettive incursioni nella dimensione più intima e onirica del proprio Io. Il doppio registro narrativo che ne deriva, coerente e unitario, è ripartito in un susseguirsi di frame ermetici e asintattici, ora fotografici ora pittorici, attraversati dalla medesima energia visionaria e immaginifica, caratterizzati dallo stesso approccio denotativo e connotativo di luci e ombre, ambienti e ambientazioni, figure e corpi. Come l'omonimo film del 1956 anche il Pianeta proibito di Mazzoli e Randi da forma al sogno, al desiderio rimosso, alla volontà latente, e offre una variazione interpretativa delle teorie psicoanalitiche dell'Io e dell'Id di freudiana memoria; se però la pellicola diretta da Fred M. Wilcox guardava al futuro e alle frontiere spaziali, i due artisti innescano un cortocircuito temporale e orientano la propria riflessione verso gli anni 50' e 60' che rivivono nelle atmosfere crepuscolari, nelle auto d'epoca, negli abiti indossati dalle criptiche e seducenti figure femminili. L'osservatore fuori campo, che assume il ruolo di voyeur, contempla gli intrighi, le passioni, i riti e le trame che si consumano nella notte senza che i protagonisti ne siano consapevoli; ogni visione è un organismo vivo, pregno di solitudine, intriso di erotismo, trasuda odori, umori, rumori. Il linguaggio filmico evocato dalla pittura di Mazzoli e dalla fotografia di Randi si traduce in atmosfere tese, malinconiche, sospese, le inquadrature passano velocemente da situazioni tipicamente metropolitane a intime esplorazioni di interni casalinghi, da remote strade di periferia a cupi paesaggi boschivi. L'uso della luce e delle luci rivela un attento e scrupoloso studio delle infinite possibilità espressive di uno strumento capace di veicolare stati d'animo, articolare forme architettoniche, definire contrasti netti, accarezzare forme sinuose, svelare lunari pallori alabastrini. Il Pianeta proibito è dunque la realtà altra in cui istinti primitivi e impulsi repressi fecondano il seme dell'immaginazione posto a dimora nel fertile ventre della psiche, da essa nascono prodigi, mostri e creature di tenebra capaci di incarnare l'essenza più oscura dell'animo umano, per affrontarli non occorre compiere avveniristici viaggi intergalattici ma scavare nel profondo del proprio animo.
Anna Rita Punzo
Il 22 Ottobre alle ore 18.00 verrà inaugurata presso il Temporary Storing della Fondazione Bartoli Felter (via 29 Novembre 3, Cagliari) la mostra degli artisti Francesca Randi e Max Mazzoli dal titolo "IL PIANETA PROIBITO " promossa dalla Fondazione Bartoli-Felter a cura di Anna Rita Punzo. Un gradito ritorno per questi Artisti che hanno già esposto in precedenza. In questa personale "a quattro mani" saranno esposti dei lavori inediti sul tema a loro caro del sogno e di una dimensione metafisica dell'esistenza. Visitabile da lunedì a venerdì dalle ore 17:00 alle 19:30 , festivi esclusi, sino al 5 Novembre.
Scrive la Curatrice:
Al di là delle barriere mentali innalzate dalla logica e dalla ragione, oltre i limiti dell'esperienza possibile e percepibile, si sviluppano e avviluppano i sentieri tracciati da coloro che hanno voluto e saputo violare le prescrizioni del finito, animati e sospinti dall'esigenza di assoluto, dal bisogno di perdersi in orizzonti vietati, dalla necessità di sondare il subconscio, di esplorare l'invisibile e il suo dove. Il complesso retaggio surrealista, semiotico e simbolico, che caratterizza le opere di Max Mazzoli e Francesca Randi è espressione paradigmatica della comune volontà di tradurre in immagini le rispettive incursioni nella dimensione più intima e onirica del proprio Io. Il doppio registro narrativo che ne deriva, coerente e unitario, è ripartito in un susseguirsi di frame ermetici e asintattici, ora fotografici ora pittorici, attraversati dalla medesima energia visionaria e immaginifica, caratterizzati dallo stesso approccio denotativo e connotativo di luci e ombre, ambienti e ambientazioni, figure e corpi. Come l'omonimo film del 1956 anche il Pianeta proibito di Mazzoli e Randi da forma al sogno, al desiderio rimosso, alla volontà latente, e offre una variazione interpretativa delle teorie psicoanalitiche dell'Io e dell'Id di freudiana memoria; se però la pellicola diretta da Fred M. Wilcox guardava al futuro e alle frontiere spaziali, i due artisti innescano un cortocircuito temporale e orientano la propria riflessione verso gli anni 50' e 60' che rivivono nelle atmosfere crepuscolari, nelle auto d'epoca, negli abiti indossati dalle criptiche e seducenti figure femminili. L'osservatore fuori campo, che assume il ruolo di voyeur, contempla gli intrighi, le passioni, i riti e le trame che si consumano nella notte senza che i protagonisti ne siano consapevoli; ogni visione è un organismo vivo, pregno di solitudine, intriso di erotismo, trasuda odori, umori, rumori. Il linguaggio filmico evocato dalla pittura di Mazzoli e dalla fotografia di Randi si traduce in atmosfere tese, malinconiche, sospese, le inquadrature passano velocemente da situazioni tipicamente metropolitane a intime esplorazioni di interni casalinghi, da remote strade di periferia a cupi paesaggi boschivi. L'uso della luce e delle luci rivela un attento e scrupoloso studio delle infinite possibilità espressive di uno strumento capace di veicolare stati d'animo, articolare forme architettoniche, definire contrasti netti, accarezzare forme sinuose, svelare lunari pallori alabastrini. Il Pianeta proibito è dunque la realtà altra in cui istinti primitivi e impulsi repressi fecondano il seme dell'immaginazione posto a dimora nel fertile ventre della psiche, da essa nascono prodigi, mostri e creature di tenebra capaci di incarnare l'essenza più oscura dell'animo umano, per affrontarli non occorre compiere avveniristici viaggi intergalattici ma scavare nel profondo del proprio animo.
Anna Rita Punzo
22
ottobre 2021
Il pianeta proibito
Dal 22 ottobre al 05 novembre 2021
doppia personale
Evento online
Link di partecipazione
Orario di apertura
da lunedì a venerdì dalle ore 17 alle 19:30
Vernissage
22 Ottobre 2021, ore 18:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico