Settanta e che coinvolgono le arti visive in genere. L'esperienza di gruppo riuscì a prevalere sulle differenze di tecnica, provenienza o età per cui ogni individualità artistica si distingueva. Il nucleo romano è formato da Ugo Attardi, Ennio Calabria, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Renzo Vespignani e dai critici Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Duilio Morosini. Intorno al gruppo degli artisti "romani" (per origine, per adozione, per affinità, o semplicemente perché scelsero la città come luogo dove lavorare), è incentrata la mostra presentata a Roma nelle sale del Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro. La mostra è promossa dal Comune di Roma, Assessorato alla Cultura e dal consigliere comunale On. Claudio Santini, è curata da Sergio Troisi ed organizzata a Roma da Gloria Porcella della Galleria Cà d'Oro e dalla Eikon Srl. Si rinnova il dialogo con la città dove l'intero gruppo espose nel 1963 e 1964 alla galleria il Fante di Spade;due momenti fondamentali nella vicenda del Pro e il Contro, non soltanto per le opere esposte ma anche per i dibattiti e le testimonianze pubblicate nei cataloghi.
La mostra oltre che per le opere pregevoli, suscita interesse per le tematiche sociali promosse dal gruppo, la ricerca di un legame tra artista e società affrontata con un atteggiamento critico e 'attenzione agli eventi della storia