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il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia
Una mostra per celebrare i 125 anni de il Resto del Carlino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia
Una mostra per celebrare i 125 anni de il Resto del Carlino
La mostra racconta le vicende di un quotidiano che ha scritto la Storia attraverso le sue prime pagine
Fra le firme eccellenti
Giovanni Spadolini, Sergio Zavoli, Indro Montanelli,
e ancora Albert Einstein, Luigi Einaudi, Thomas Mann, Giosué Carducci, Ingrid Bergman, Pier Vittorio Tondelli e una schiera di giornalisti e personalità in ogni ambito della cultura, scienza, economia e politica
La mostra, arricchita da approfondimenti locali, segue un percorso itinerante
in 28 città dell’Emilia Romagna e delle Marche per tutto il 2010
La fisicità di un giornale che attraverso le sue pagine scolpisce e dà notizia dei fatti in maniera diretta e rigorosa, mentre le immagini video, dal passato al presente, trasportano il visitatore a ritroso negli anni. La cronaca così diventa storia.
125 anni de “il Resto del Carlino” raccontati dalle prime pagine più rappresentative, una pagina per ogni anno, suddivise in decadi e contestualizzate da una introduzione storica, resa emozionante e articolata con un contributo video realizzato selezionando dagli archivi del quotidiano foto e immagini.
La mostra il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia dà voce alla tradizione di uno dei più antichi quotidiani d’Italia, al vissuto dei suoi lettori e accompagna il visitatore lungo 125 anni di notizie, di cambiamenti dell’immaginario, dei costumi e delle sensibilità culturali. Un evento capace di cogliere le declinazioni e le suggestioni più attraenti della sua doppia anima: quotidiano di informazione nazionale caratterizzato da una forte attenzione alla cronaca locale.
La mostra, inaugurata a Bologna il 12 marzo 2010, prevede ventotto località fra Emilia Romagna, Marche, e Rovigo (ovvero le città nelle quali vengono realizzate le edizioni locali de il Resto del Carlino). Nelle diverse tappe l’allestimento sarà arricchito da un nucleo di prime pagine che raccontano la cronaca della città ospite.
CALENDARIO DELLE MOSTRE (calendario dettagliato e aggiornato in allegato o sul sito di mostra):
le prossime città che saranno visitate sono, per l’Emilia Romagna: Sestola e Lugo ad agosto, Carpi e Rovigo a settembre, Parma e Reggio Emilia a ottobre, Forlì, Ferrara e Cesena a novembre, Cento a dicembre. Per le Marche: San Benedetto del Tronto a luglio, Senigallia ad agosto, Fermo a settembre, Fabriano a ottobre, Macerata a novembre, Urbino a dicembre.
Mentre sono già state visitate Faenza ad aprile, Imola a maggio, Modena e Sassuolo a giugno e ancora Ancona e Jesi ad aprile, Ascoli Piceno e Pesaro a maggio, Fano a giugno, Civitanova Marche e Rimini a luglio, mentre Ravenna è in corso fino al 27 luglio.
LA MOSTRA
Per guidare i visitatori attraverso la storia i 125 anni sono stati suddivisi in decadi. Il decennio viene rappresentato da dieci prime pagine, scelte tra quelle che hanno raccontato alcuni degli eventi più significativi dei dieci anni presi in esame
In apertura delle decadi due pagine redatte da Alberto Malfitano, studioso di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Bologna: la prima con un inquadramento storico del periodo, la seconda raffigurante la linea temporale, oltre a un pannello per fornire brevi informazioni sui fatti più significativi della decade accaduti a livello nazionale e internazionale da una parte, e quelli di cronaca locale dall’altra.
Ad arricchire di suggestioni il percorso, un video che narra in rapida sequenza alcuni fatti storici che hanno caratterizzato ciascun decennio. Il visitatore viene così catturato dai flussi della storia fra passato e presente. In sottofondo un particolare effetto sonoro.
Una sintesi storica di forte impatto, in cui alle immagini e ai testi si affiancano suoni, musiche e rumori d'epoca.
A coronamento del progetto, un libro per approfondire il tema della mostra: le firme del passato in dialogo con editoriali appositamente redatti, oggi, per comprendere al meglio l’evoluzione della Storia, integrati da schede di approfondimento e materiale fotografico. Il libro il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia sarà in distribuzione in tutte le edicole.
“Un giorno indimenticabile per il Carlino, che esordiva in società, quel sabato di 125 anni fa. Rigiro fra le mani quel primo numero e mi viene la pelle d’oca per l’emozione e mi scivolano davanti agli occhi le pagine che hanno raccontato la cronaca che si è fatta storia. A Bologna, in Italia, nel Mondo. Che onore poter continuare a portare avanti una impresa così antica e tuttavia fresca e proiettarla nel XXI secolo, il primo del Terzo Millennio, così come altri trentasei direttori hanno fatto nel XIX e XX secolo, gli ultimi del Secondo Millennio”, spiega Pierluigi Visci, Direttore de “il Resto del Carlino”.
“Questi brevi cenni ci fanno già apprezzare la lunga storia di questo foglio che da 125 anni ogni mattina viene scelto da decine di migliaia di bolognesi, emiliani, romagnoli, marchigiani, veneti – continua Visci - Era nato come il Resto...del Carlino, con i puntini di sospensione e nella testata una bella donna col sigaro fumante dalla bocca. Un segno di emancipazione e di modernità, per l’epoca.”
LA STORIA IN PILLOLE DE “IL RESTO DEL CARLINO”
Le origini: il nome
Il Resto del Carlino nacque nel 1885, il 21 marzo primo giorno di primavera, e i suoi quattro fondatori gli imposero un nome che era una divertita dichiarazione di intenti: dare il resto del carlino significava infliggere una lezione, regolare i conti e, per estensione, pungolare i potenti e fustigare i prepotenti.
Questo modo di dire non deriva dal nome del giornale, come molti pensano, ma era stato generato dalle numerose monete che per quasi sei secoli avevano riempito i borsellini di tutta la penisola italiana.
Il nuovo giornale si impose subito alla curiosità e all’attenzione dei bolognesi: quando i sigari costavano meno di un carlino, il resto(2 centesimi) era appunto il prezzo quotidiano, nato per offrire in maniera nuova ed esaustiva il racconto di ciò che succedeva nel mondo, con riprese puntuali dalle agenzie e dalle testate giornalistiche di Parigi, Londra, Vienna, ma al tempo stesso con un occhio vigile su ciò che succedeva in città.
Da quotidiano cittadino a quotidiano locale/nazionale
Dalle origini, “il Resto del Carlino”, è sinonimo di Bologna, tanto il quotidiano s'identifica con la sua città d'origine e ne interpreta lo spirito.
Ma non è solo bolognese, invece, il gruppo delle firme che vi scrivono, fra cui alcune delle eccellenze delle diverse epoche, per fare qualche nome: Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Prezzolini, Curzio Malaparte, Giovanni Spadolini. (Elenco dettagliato in cartella stampa)
Oggi, con le sue numerose edizioni locali (16 in totale) va ben oltre i confini cittadini, spaziando in tre regioni. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso infatti la famiglia Monti Riffeser, ha messo in sinergia il Carlino con altri due quotidiani: il fiorentino La Nazione e il milanese Il Giorno nel sistema QN - Quotidiano Nazionale. QN Quotidiano Nazionale pubblica l’informazione nazionale ed internazionale; ogni quotidiano integra un dorso di cronaca locale.
*********
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
I PATROCINI: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per le Politiche Giovanili, Ministero per le Politiche Europee, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni, Ministero per il Turismo, Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare, Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna.
COMITATO D’ONORE: Presidente Marisa Monti Riffeser Presidente Poligrafici Editoriale, Renato Schifani Presidente del Senato della Repubblica, Gianfranco Fini Presidente della Camera dei Deputati,Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio dei Ministri, Mariastella Gelmini Ministro dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, Michela Vittoria Brambilla Ministro del Turismo, Giorgia Meloni Ministro per le Politiche Giovanili, Andrea Ronchi Ministro per le Politiche Europee, Vasco Errani Presidente Regione Emilia Romagna, Gian Mario Spacca Presidente Regione Marche, Beatrice Draghetti Presidente Provincia di Bologna, Patrizia Casagrande Presidente Provincia di Ancona, Sonia Masini Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Anna Maria Cancellieri Commissario Straordinario del Comune di Bologna, Fiorello Gramillano Sindaco del Comune di Ancona, Giorgio Pighi Sindaco del Comune di Modena, Massimo Pironi Sindaco del Comune di Riccione, Lucia Aleotti Consigliera di A. Menarini, Industrie Farmaceutiche, Nerio Alessandri Presidente Technogym e Wellness Foundation, Michele G. Ambrosini Presidente Banca Marche, Patrizia Angelini Presidente Italian Women in the World, Andrea Babbi Amministratore Delegato APT Servizi, Lorenzo Cagnoni Presidente di RiminiFiera, Aristide Canosani Presidente Unicredit Banca, Filippo Cavazzuti Presidente Consorzio PattiChiari, Andrea Ceccherini Presidente Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Claudia Cremonini Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne Gruppo Cremonini, Giuseppe Feliziani Direttore Regionale Carisbo - E/R, Marche, Abruzzo e Molise, Tomaso Grassi Presidente di Hippogroup Cesenate, Franco Manfredini Presidente Confindustria Ceramica, Anna Marchetti Presidente Anna Marchetti Group, Giuseppe Mussari Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena, Antonio Patuelli Presidente Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna, Andrea Riffeser Monti Amministratore Delegato Poligrafici Editoriale, Fabio Alberto Roversi Monaco Presidente BolognaFiere, Carlo Sangalli Presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia, Pierluigi Stefanini Presidente Uipol Gruppo Finanziario, Tomaso Tommasi di Vignano Presidente Gruppo Hera, Graziano Verdi Presidente Gruppo Graniti Fiandre e AD Gruppo Iris, Fabrizio Viola Amministratore Delegato Gruppo BPER, Pierluigi Visci Direttore Responsabile di QN il Resto del Carlino.
CHI HA VOLUTO E CHI HA RESO POSSIBILE LA MOSTRA
La mostra si inserisce nella nutrita serie di eventi organizzati per festeggiare i 125 anni del quotidiano ed è sostenuta da UniCredit Banca, Banca Marche, Confcommercio Imprese per l’Italia.
La mostra nasce dalla volontà de il Resto del Carlino/Gruppo Monrif, sviluppata da un’idea di Gabriella Castelli di Laboratorio delle Idee e realizzata da Comunicazionivisive.net. La produzione delle strutture allestitive (pannelli e totem) è a cura di Modular.
Una mostra per celebrare i 125 anni de il Resto del Carlino
La mostra racconta le vicende di un quotidiano che ha scritto la Storia attraverso le sue prime pagine
Fra le firme eccellenti
Giovanni Spadolini, Sergio Zavoli, Indro Montanelli,
e ancora Albert Einstein, Luigi Einaudi, Thomas Mann, Giosué Carducci, Ingrid Bergman, Pier Vittorio Tondelli e una schiera di giornalisti e personalità in ogni ambito della cultura, scienza, economia e politica
La mostra, arricchita da approfondimenti locali, segue un percorso itinerante
in 28 città dell’Emilia Romagna e delle Marche per tutto il 2010
La fisicità di un giornale che attraverso le sue pagine scolpisce e dà notizia dei fatti in maniera diretta e rigorosa, mentre le immagini video, dal passato al presente, trasportano il visitatore a ritroso negli anni. La cronaca così diventa storia.
125 anni de “il Resto del Carlino” raccontati dalle prime pagine più rappresentative, una pagina per ogni anno, suddivise in decadi e contestualizzate da una introduzione storica, resa emozionante e articolata con un contributo video realizzato selezionando dagli archivi del quotidiano foto e immagini.
La mostra il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia dà voce alla tradizione di uno dei più antichi quotidiani d’Italia, al vissuto dei suoi lettori e accompagna il visitatore lungo 125 anni di notizie, di cambiamenti dell’immaginario, dei costumi e delle sensibilità culturali. Un evento capace di cogliere le declinazioni e le suggestioni più attraenti della sua doppia anima: quotidiano di informazione nazionale caratterizzato da una forte attenzione alla cronaca locale.
La mostra, inaugurata a Bologna il 12 marzo 2010, prevede ventotto località fra Emilia Romagna, Marche, e Rovigo (ovvero le città nelle quali vengono realizzate le edizioni locali de il Resto del Carlino). Nelle diverse tappe l’allestimento sarà arricchito da un nucleo di prime pagine che raccontano la cronaca della città ospite.
CALENDARIO DELLE MOSTRE (calendario dettagliato e aggiornato in allegato o sul sito di mostra):
le prossime città che saranno visitate sono, per l’Emilia Romagna: Sestola e Lugo ad agosto, Carpi e Rovigo a settembre, Parma e Reggio Emilia a ottobre, Forlì, Ferrara e Cesena a novembre, Cento a dicembre. Per le Marche: San Benedetto del Tronto a luglio, Senigallia ad agosto, Fermo a settembre, Fabriano a ottobre, Macerata a novembre, Urbino a dicembre.
Mentre sono già state visitate Faenza ad aprile, Imola a maggio, Modena e Sassuolo a giugno e ancora Ancona e Jesi ad aprile, Ascoli Piceno e Pesaro a maggio, Fano a giugno, Civitanova Marche e Rimini a luglio, mentre Ravenna è in corso fino al 27 luglio.
LA MOSTRA
Per guidare i visitatori attraverso la storia i 125 anni sono stati suddivisi in decadi. Il decennio viene rappresentato da dieci prime pagine, scelte tra quelle che hanno raccontato alcuni degli eventi più significativi dei dieci anni presi in esame
In apertura delle decadi due pagine redatte da Alberto Malfitano, studioso di Storia Moderna e Contemporanea dell’Università di Bologna: la prima con un inquadramento storico del periodo, la seconda raffigurante la linea temporale, oltre a un pannello per fornire brevi informazioni sui fatti più significativi della decade accaduti a livello nazionale e internazionale da una parte, e quelli di cronaca locale dall’altra.
Ad arricchire di suggestioni il percorso, un video che narra in rapida sequenza alcuni fatti storici che hanno caratterizzato ciascun decennio. Il visitatore viene così catturato dai flussi della storia fra passato e presente. In sottofondo un particolare effetto sonoro.
Una sintesi storica di forte impatto, in cui alle immagini e ai testi si affiancano suoni, musiche e rumori d'epoca.
A coronamento del progetto, un libro per approfondire il tema della mostra: le firme del passato in dialogo con editoriali appositamente redatti, oggi, per comprendere al meglio l’evoluzione della Storia, integrati da schede di approfondimento e materiale fotografico. Il libro il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia sarà in distribuzione in tutte le edicole.
“Un giorno indimenticabile per il Carlino, che esordiva in società, quel sabato di 125 anni fa. Rigiro fra le mani quel primo numero e mi viene la pelle d’oca per l’emozione e mi scivolano davanti agli occhi le pagine che hanno raccontato la cronaca che si è fatta storia. A Bologna, in Italia, nel Mondo. Che onore poter continuare a portare avanti una impresa così antica e tuttavia fresca e proiettarla nel XXI secolo, il primo del Terzo Millennio, così come altri trentasei direttori hanno fatto nel XIX e XX secolo, gli ultimi del Secondo Millennio”, spiega Pierluigi Visci, Direttore de “il Resto del Carlino”.
“Questi brevi cenni ci fanno già apprezzare la lunga storia di questo foglio che da 125 anni ogni mattina viene scelto da decine di migliaia di bolognesi, emiliani, romagnoli, marchigiani, veneti – continua Visci - Era nato come il Resto...del Carlino, con i puntini di sospensione e nella testata una bella donna col sigaro fumante dalla bocca. Un segno di emancipazione e di modernità, per l’epoca.”
LA STORIA IN PILLOLE DE “IL RESTO DEL CARLINO”
Le origini: il nome
Il Resto del Carlino nacque nel 1885, il 21 marzo primo giorno di primavera, e i suoi quattro fondatori gli imposero un nome che era una divertita dichiarazione di intenti: dare il resto del carlino significava infliggere una lezione, regolare i conti e, per estensione, pungolare i potenti e fustigare i prepotenti.
Questo modo di dire non deriva dal nome del giornale, come molti pensano, ma era stato generato dalle numerose monete che per quasi sei secoli avevano riempito i borsellini di tutta la penisola italiana.
Il nuovo giornale si impose subito alla curiosità e all’attenzione dei bolognesi: quando i sigari costavano meno di un carlino, il resto(2 centesimi) era appunto il prezzo quotidiano, nato per offrire in maniera nuova ed esaustiva il racconto di ciò che succedeva nel mondo, con riprese puntuali dalle agenzie e dalle testate giornalistiche di Parigi, Londra, Vienna, ma al tempo stesso con un occhio vigile su ciò che succedeva in città.
Da quotidiano cittadino a quotidiano locale/nazionale
Dalle origini, “il Resto del Carlino”, è sinonimo di Bologna, tanto il quotidiano s'identifica con la sua città d'origine e ne interpreta lo spirito.
Ma non è solo bolognese, invece, il gruppo delle firme che vi scrivono, fra cui alcune delle eccellenze delle diverse epoche, per fare qualche nome: Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Prezzolini, Curzio Malaparte, Giovanni Spadolini. (Elenco dettagliato in cartella stampa)
Oggi, con le sue numerose edizioni locali (16 in totale) va ben oltre i confini cittadini, spaziando in tre regioni. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso infatti la famiglia Monti Riffeser, ha messo in sinergia il Carlino con altri due quotidiani: il fiorentino La Nazione e il milanese Il Giorno nel sistema QN - Quotidiano Nazionale. QN Quotidiano Nazionale pubblica l’informazione nazionale ed internazionale; ogni quotidiano integra un dorso di cronaca locale.
*********
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
I PATROCINI: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero per le Politiche Giovanili, Ministero per le Politiche Europee, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero dello Sviluppo Economico – Comunicazioni, Ministero per il Turismo, Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare, Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna.
COMITATO D’ONORE: Presidente Marisa Monti Riffeser Presidente Poligrafici Editoriale, Renato Schifani Presidente del Senato della Repubblica, Gianfranco Fini Presidente della Camera dei Deputati,Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio dei Ministri, Mariastella Gelmini Ministro dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, Michela Vittoria Brambilla Ministro del Turismo, Giorgia Meloni Ministro per le Politiche Giovanili, Andrea Ronchi Ministro per le Politiche Europee, Vasco Errani Presidente Regione Emilia Romagna, Gian Mario Spacca Presidente Regione Marche, Beatrice Draghetti Presidente Provincia di Bologna, Patrizia Casagrande Presidente Provincia di Ancona, Sonia Masini Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Anna Maria Cancellieri Commissario Straordinario del Comune di Bologna, Fiorello Gramillano Sindaco del Comune di Ancona, Giorgio Pighi Sindaco del Comune di Modena, Massimo Pironi Sindaco del Comune di Riccione, Lucia Aleotti Consigliera di A. Menarini, Industrie Farmaceutiche, Nerio Alessandri Presidente Technogym e Wellness Foundation, Michele G. Ambrosini Presidente Banca Marche, Patrizia Angelini Presidente Italian Women in the World, Andrea Babbi Amministratore Delegato APT Servizi, Lorenzo Cagnoni Presidente di RiminiFiera, Aristide Canosani Presidente Unicredit Banca, Filippo Cavazzuti Presidente Consorzio PattiChiari, Andrea Ceccherini Presidente Osservatorio Permanente Giovani-Editori, Claudia Cremonini Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne Gruppo Cremonini, Giuseppe Feliziani Direttore Regionale Carisbo - E/R, Marche, Abruzzo e Molise, Tomaso Grassi Presidente di Hippogroup Cesenate, Franco Manfredini Presidente Confindustria Ceramica, Anna Marchetti Presidente Anna Marchetti Group, Giuseppe Mussari Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena, Antonio Patuelli Presidente Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna, Andrea Riffeser Monti Amministratore Delegato Poligrafici Editoriale, Fabio Alberto Roversi Monaco Presidente BolognaFiere, Carlo Sangalli Presidente Confcommercio-Imprese per l’Italia, Pierluigi Stefanini Presidente Uipol Gruppo Finanziario, Tomaso Tommasi di Vignano Presidente Gruppo Hera, Graziano Verdi Presidente Gruppo Graniti Fiandre e AD Gruppo Iris, Fabrizio Viola Amministratore Delegato Gruppo BPER, Pierluigi Visci Direttore Responsabile di QN il Resto del Carlino.
CHI HA VOLUTO E CHI HA RESO POSSIBILE LA MOSTRA
La mostra si inserisce nella nutrita serie di eventi organizzati per festeggiare i 125 anni del quotidiano ed è sostenuta da UniCredit Banca, Banca Marche, Confcommercio Imprese per l’Italia.
La mostra nasce dalla volontà de il Resto del Carlino/Gruppo Monrif, sviluppata da un’idea di Gabriella Castelli di Laboratorio delle Idee e realizzata da Comunicazionivisive.net. La produzione delle strutture allestitive (pannelli e totem) è a cura di Modular.
28
luglio 2010
il Resto del Carlino: 45.000 notti passate a scrivere la Storia
Dal 28 luglio al 26 agosto 2010
Location
ASCOM ARTE – PALAZZO DEL COMMERCIO
Lugo, Via Albertino Acquacalda, 29, (Ravenna)
Lugo, Via Albertino Acquacalda, 29, (Ravenna)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00 – sabato dalle 9,00 alle 13,00 – domenica chiuso
Vernissage
28 Luglio 2010, ore 12 Sala Mostre “Lino Longhi” e sarà preceduta dalla Tavola Rotonda
Sito web
www.125ilrestodelcarlino.it
Ufficio stampa
LABORATORIO DELLE IDEE - BOLOGNA