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Il ritorno dei tre amici. Gioielli di Robert Baines, Karl Fritsch e Gerd Rothmann
Robert Baines, Karl Fritsch e Gerd Rothmann, sono tra i massimi esponenti a livello internazionale della gioielleria contemporanea di ricerca. In occasione della mostra aperta a Padova dal 15 marzo al 15 aprile presso l’Oratorio di San Rocco presentano una selezione delle loro opere più recenti.
Comunicato stampa
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Robert Baines, Karl Fritsch e Gerd Rothmann, sono tra i massimi esponenti a livello internazionale della gioielleria contemporanea di ricerca. In occasione della mostra aperta a Padova dal 15 marzo al 15 aprile presso l'Oratorio di San Rocco presentano una selezione delle loro opere più recenti.
Dopo le tappe di Monaco di Baviera, di Foiano e di Firenze i tre artisti tornano a Padova, dove hanno già esposto in passato sia in sedi istituzionali che in gallerie private.
Per Robert Baines, caposcuola a Melbourne (Australia), il gioiello è messaggio ricco di cultura, di memoria storica collettiva e personale: un medium che esplora e riflette le vie della tradizione assieme a quelle dell'innovazione. Scanzonati, ironici e fantasiosi quanto importanti nella lavorazione e nella materia, i gioielli di Baines sono di fattura splendida e struttura complessa. Un labirinto di fili, tessuti metallici che sembrano trine.
Karl Fritsch, artista tedesco nato in Nuova Zelanda, è rinomato per le sue interpretazioni iconoclastiche dei gioielli della tradizione; le sue opere sono un’esplosione di forme e colori creati con l’utilizzo giocoso di metalli preziosi. Fritsch crea anelli dalla struttura inaspettata e ricchi di inconsuete pietre: dalla materia sgorgano, come un fluido magma, le più svariate forme e fuoriescono colate metalliche, pietre appena sbozzate, gemme.ù
Gerd Rothmann, artista tedesco, si distingue per la sua ricerca ai confini della body art: il corpo è imprescindibile strumento, importante mezzo di comunicazione tra i destinatari del gioiello e il suo ideatore. La tematica che in particolare viene affrontata è quella delle impronte del corpo impresse sui gioielli; l’impronta diventa traccia, memoria documentata di un’azione, di un momento. Il gioiello diventa un talismano perché personalizzato e non trasferibile.
Accompagna la mostra un catalogo in distribuzione nella sede espositiva.
L’esposizione, curata da Mirella Cisotto Nalon, si inserisce tra i progetti di valorizzazione del gioiello contemporaneo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nell’ambito di un’attività di ricognizione e di promozione che prosegue in città da decenni.
Informazioni
Ingresso libero
Orario: 9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00, chiuso i lunedì non festivi
Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
tel. 049 8204563
Tel. 049 8753981 (Oratorio di San Rocco)
serviziomostre@comune.padova.it
Dopo le tappe di Monaco di Baviera, di Foiano e di Firenze i tre artisti tornano a Padova, dove hanno già esposto in passato sia in sedi istituzionali che in gallerie private.
Per Robert Baines, caposcuola a Melbourne (Australia), il gioiello è messaggio ricco di cultura, di memoria storica collettiva e personale: un medium che esplora e riflette le vie della tradizione assieme a quelle dell'innovazione. Scanzonati, ironici e fantasiosi quanto importanti nella lavorazione e nella materia, i gioielli di Baines sono di fattura splendida e struttura complessa. Un labirinto di fili, tessuti metallici che sembrano trine.
Karl Fritsch, artista tedesco nato in Nuova Zelanda, è rinomato per le sue interpretazioni iconoclastiche dei gioielli della tradizione; le sue opere sono un’esplosione di forme e colori creati con l’utilizzo giocoso di metalli preziosi. Fritsch crea anelli dalla struttura inaspettata e ricchi di inconsuete pietre: dalla materia sgorgano, come un fluido magma, le più svariate forme e fuoriescono colate metalliche, pietre appena sbozzate, gemme.ù
Gerd Rothmann, artista tedesco, si distingue per la sua ricerca ai confini della body art: il corpo è imprescindibile strumento, importante mezzo di comunicazione tra i destinatari del gioiello e il suo ideatore. La tematica che in particolare viene affrontata è quella delle impronte del corpo impresse sui gioielli; l’impronta diventa traccia, memoria documentata di un’azione, di un momento. Il gioiello diventa un talismano perché personalizzato e non trasferibile.
Accompagna la mostra un catalogo in distribuzione nella sede espositiva.
L’esposizione, curata da Mirella Cisotto Nalon, si inserisce tra i progetti di valorizzazione del gioiello contemporaneo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nell’ambito di un’attività di ricognizione e di promozione che prosegue in città da decenni.
Informazioni
Ingresso libero
Orario: 9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00, chiuso i lunedì non festivi
Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche
tel. 049 8204563
Tel. 049 8753981 (Oratorio di San Rocco)
serviziomostre@comune.padova.it
14
marzo 2018
Il ritorno dei tre amici. Gioielli di Robert Baines, Karl Fritsch e Gerd Rothmann
Dal 14 marzo al 15 aprile 2018
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
ORATORIO DI SAN ROCCO
Padova, Via Santa Lucia, (Padova)
Padova, Via Santa Lucia, (Padova)
Orario di apertura
Da martedì a domenica ore 9.30 – 12.30, 15.30 – 19.00
Vernissage
14 Marzo 2018, ore 17.30
Autore
Curatore