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IL SACRO E IL PROFANO NELLA TRADIZIONE RUSSA
Oggetto della mostra saranno le sacre visioni nelle Icone Russe e le profane rappresentazioni militari di soldatini in piombo raffiguranti personaggi russi e non.
Comunicato stampa
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In occasione della Festa Patronale 2012, in programma a Pavone Canavese nel mese di settembre, la Fondazione Alfredo d'Andrade ospiterà da sabato 8 settembre a domenica 7 ottobre la mostra "IL SACRO E IL PROFANO NELLA TRADIZIONE RUSSA", a cura degli Amici del Caudano e con la collaborazione di Pierluigi Portinaro.
Oggetto della mostra saranno le sacre visioni nelle Icone Russe e le profane rappresentazioni militari di soldatini in piombo raffiguranti personaggi russi e non.
La mostra sarà visitabile da sabato 8 settembre a domenica 7 ottobre con i seguenti orari:
martedì e venerdì: 14-18;
domenica: 15-18
apertura straordinaria con inaugurazione:
sabato 8 settembre dalle ore 16 alle ore 22
Inoltre, nello stesso pomeriggio, si terrà la consegna del “Premio Alfredo d’Andrade per la Scuola 2012”: questo premio, giunto alla VI edizione, nasce con l’intento di valorizzare la figura e l’opera di Alfredo d’Andrade. Al bando hanno partecipato alunni, classi, istituzioni scolastiche che, nell'ambito della scuola, abbiano ideato e realizzato un progetto didattico-educativo volto a sottolineare la figura di Alfredo d’Andrade (Lisbona, 1839 – Genova, 1915), pittore, viaggiatore, architetto, direttore per la Conservazione dei monumenti di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.
Seguono due brevi descrizioni sulle Icone e sui soldatini.
ICONE - Il termine Icona è parola prettamente Greca e designava la pittura su tavola di carattere sacro. Le prime Icone di cui si hanno notizie appartengono alla scuola Bizantina ma le cui origini vanno cercate molto più in dietro, ai primi
secoli del cristianesimo, esse infatti si rifacevano alla ritrattistica romana ed ellenistica di Alessandria di Egitto. Le più antiche erano dipinte ad encausto su una tavola di legno ricoperta di tela ma questa tecnica venne ben presto abbandonata e si dipinse direttamente su legno ricoperto da uno strato di gesso sul quale si eseguiva l'opera. I maggiori centri di produzione furono i paesi compresi nell'area dell'Impero Bizantino quali la Grecia, la Bulgaria, la Russia e alcune zone dell'Italia dove maggiormente si sentiva l'influenza dell'Impero di oriente, ossia Venezia e le regioni meridionali. Le Icone sono sì delle magnifiche opere d'arte ma sono soprattutto immagini sacre oggetti di culto. Per secoli solo i monaci ne furono gli anonimi autori ma in seguito quest'arte si diffuse tra artisti di ogni angolo della Russia e dei paesi vicini. I temi trattati più frequentemente sono quelli della Bibbia dei Vangeli e della vita dei Santi.
L'arte delle Icone raggiunse in Russia il suo massimo splendore, qui si sono mescolati in uno splendido equilibrio il senso artistico primitivo proprio del popolo russo, con una ingenua e mistica fede religiosa. Le Icone furono dipinte in Russia dal 1100 a tutto il 1800, ed erano di misure svariatissime, alcune di oltre 2 metri x 1,30 altre piccolissime destinate ad essere portate con sè da viaggiatori. Dopo il 1300 alcune immagini dipinte venivano ricoperte da una lamina di argento sbalzata che lasciava scoperti solo il volto e le mani dei personaggi questa copertura venne detta "RIZA". Le Icone non erano soltanto per le Chiese e i monasteri ma erano soprattutto nelle case; dalle più modeste alle più lussuose, ogni casa aveva l'angolo dedicato alle Icone dinanzi alle quali si pregava.
Verso il XVII sec. con l'acquisizione di nuovi territori verso il Mar Nero, i Pope russi si fecero realizzare dai monaci del monastero di santa Caterina sul Sinai, ancora
oggi in attività isolato in mezzo ad un deserto di pietra dove vivono solo i monaci ortodossi, delle Icone in madreperla da esibire sui loro pettorali. Le conchiglie scolpite rappresentavano l’arte della madreperla nella sua forma più raffinata, dove veniva scolpita la parte interna della conchiglia. Venivano scolpite delle icone e i disegni sulla superficie convessa esterna della conchiglia, permetteva all’artista di essere più creativo. I modelli successivi sono stati inoltre distinti per il loro squisito lavoro di traforo. Una singola conchiglia poteva contenere un
mono-scena o icona, due scene principali, oppure una scena importante nel centro circondata da un gruppo di scene di solito in forme circolari.
SOLDATINI - La precisa nascita geografica del soldatino di stagno o piombo è da collocarsi nella città di Norimberga verso gli albori del 1700 per la ragione che nella zona abbondavano miniere di stagno. Il culto della rappresentazione dell'oggetto risale agli Egizi, Romani e successivamente ai Re di Francia, Gran Bretagna, Prussia e Zar di Russia. Costruiti in legno, in argilla proponiamo miniature storiche in piombo, stagno a "ronde basse", cioè a tutto tondo optando in prevalenza per l'artigianato russo completando l’allestimento con soldatini in pasta di pane e stoffa e moderni soggetti di eserciti di tutto il mondo.
Oggetto della mostra saranno le sacre visioni nelle Icone Russe e le profane rappresentazioni militari di soldatini in piombo raffiguranti personaggi russi e non.
La mostra sarà visitabile da sabato 8 settembre a domenica 7 ottobre con i seguenti orari:
martedì e venerdì: 14-18;
domenica: 15-18
apertura straordinaria con inaugurazione:
sabato 8 settembre dalle ore 16 alle ore 22
Inoltre, nello stesso pomeriggio, si terrà la consegna del “Premio Alfredo d’Andrade per la Scuola 2012”: questo premio, giunto alla VI edizione, nasce con l’intento di valorizzare la figura e l’opera di Alfredo d’Andrade. Al bando hanno partecipato alunni, classi, istituzioni scolastiche che, nell'ambito della scuola, abbiano ideato e realizzato un progetto didattico-educativo volto a sottolineare la figura di Alfredo d’Andrade (Lisbona, 1839 – Genova, 1915), pittore, viaggiatore, architetto, direttore per la Conservazione dei monumenti di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.
Seguono due brevi descrizioni sulle Icone e sui soldatini.
ICONE - Il termine Icona è parola prettamente Greca e designava la pittura su tavola di carattere sacro. Le prime Icone di cui si hanno notizie appartengono alla scuola Bizantina ma le cui origini vanno cercate molto più in dietro, ai primi
secoli del cristianesimo, esse infatti si rifacevano alla ritrattistica romana ed ellenistica di Alessandria di Egitto. Le più antiche erano dipinte ad encausto su una tavola di legno ricoperta di tela ma questa tecnica venne ben presto abbandonata e si dipinse direttamente su legno ricoperto da uno strato di gesso sul quale si eseguiva l'opera. I maggiori centri di produzione furono i paesi compresi nell'area dell'Impero Bizantino quali la Grecia, la Bulgaria, la Russia e alcune zone dell'Italia dove maggiormente si sentiva l'influenza dell'Impero di oriente, ossia Venezia e le regioni meridionali. Le Icone sono sì delle magnifiche opere d'arte ma sono soprattutto immagini sacre oggetti di culto. Per secoli solo i monaci ne furono gli anonimi autori ma in seguito quest'arte si diffuse tra artisti di ogni angolo della Russia e dei paesi vicini. I temi trattati più frequentemente sono quelli della Bibbia dei Vangeli e della vita dei Santi.
L'arte delle Icone raggiunse in Russia il suo massimo splendore, qui si sono mescolati in uno splendido equilibrio il senso artistico primitivo proprio del popolo russo, con una ingenua e mistica fede religiosa. Le Icone furono dipinte in Russia dal 1100 a tutto il 1800, ed erano di misure svariatissime, alcune di oltre 2 metri x 1,30 altre piccolissime destinate ad essere portate con sè da viaggiatori. Dopo il 1300 alcune immagini dipinte venivano ricoperte da una lamina di argento sbalzata che lasciava scoperti solo il volto e le mani dei personaggi questa copertura venne detta "RIZA". Le Icone non erano soltanto per le Chiese e i monasteri ma erano soprattutto nelle case; dalle più modeste alle più lussuose, ogni casa aveva l'angolo dedicato alle Icone dinanzi alle quali si pregava.
Verso il XVII sec. con l'acquisizione di nuovi territori verso il Mar Nero, i Pope russi si fecero realizzare dai monaci del monastero di santa Caterina sul Sinai, ancora
oggi in attività isolato in mezzo ad un deserto di pietra dove vivono solo i monaci ortodossi, delle Icone in madreperla da esibire sui loro pettorali. Le conchiglie scolpite rappresentavano l’arte della madreperla nella sua forma più raffinata, dove veniva scolpita la parte interna della conchiglia. Venivano scolpite delle icone e i disegni sulla superficie convessa esterna della conchiglia, permetteva all’artista di essere più creativo. I modelli successivi sono stati inoltre distinti per il loro squisito lavoro di traforo. Una singola conchiglia poteva contenere un
mono-scena o icona, due scene principali, oppure una scena importante nel centro circondata da un gruppo di scene di solito in forme circolari.
SOLDATINI - La precisa nascita geografica del soldatino di stagno o piombo è da collocarsi nella città di Norimberga verso gli albori del 1700 per la ragione che nella zona abbondavano miniere di stagno. Il culto della rappresentazione dell'oggetto risale agli Egizi, Romani e successivamente ai Re di Francia, Gran Bretagna, Prussia e Zar di Russia. Costruiti in legno, in argilla proponiamo miniature storiche in piombo, stagno a "ronde basse", cioè a tutto tondo optando in prevalenza per l'artigianato russo completando l’allestimento con soldatini in pasta di pane e stoffa e moderni soggetti di eserciti di tutto il mondo.
08
settembre 2012
IL SACRO E IL PROFANO NELLA TRADIZIONE RUSSA
Dall'otto settembre al 07 ottobre 2012
arte etnica
Location
MUSEO ALFREDO D’ANDRADE
Pavone Canavese, Via Giuseppe Quilico, 5, (Torino)
Pavone Canavese, Via Giuseppe Quilico, 5, (Torino)
Orario di apertura
martedì e venerdì: 14-18;
domenica: 15-18
apertura straordinaria con inaugurazione:
sabato 8 settembre dalle ore 16 alle ore 22
Vernissage
8 Settembre 2012, h 16