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Il segno si fa luce. La luce è vita
inedito e talentuoso duetto al femminile
Comunicato stampa
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Un originale e coinvolgente itinerario di cui è protagonista la luce, Il segno si fa luce. La luce è vita, esposizione di Rosa Maria Lena e Francesca Storaro, sarà inaugurata sabato 21 aprile alle ore 18,30 nella prestigiosa Sala a Volte delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati: madrina d’eccezione, l’attrice Maria Grazia Cucinotta, ritratta in una delle opere esposte.
Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, la mostra, aperta al pubblico fino al 13 maggio 2007 è presentata in catalogo da Gabriele Simongini.
«Questo inedito e talentuoso duetto al femminile, che fa parte della rassegna da noi ideata “Doppio Verso”, conferma la vocazione delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati - dichiara Stefano Di Tommaso, Assessore alle Politiche Culturali – a promuovere esposizioni originali costruite sull’incontro tra artisti di diversa formazione. In questo caso, due donne che dialogano attraverso la pittura e la luce, dando vita ad opere che risultano una positiva e qualificata novità nel panorama artistico nazionale e rendono omaggio anche al mondo del cinema, verso il quale lo spazio museale della nostra Città in questi anni ha rivolto una particolare attenzione celebrandolo con importanti mostre».
«Nelle opere di Rosa Maria Lena c’è una sorta di ossessione per la superficie luminosa delle presenze umane e degli oggetti che rifiuta l’ombra e la profondità. Con questi quadri - sottolinea nel suo saggio in catalogo Gabriele Simongini - dialoga perfettamente la luce artificiale, bianca e pura, degli “illuminatori” di Francesca Storaro che prende forma accarezzando le opere, fecondandole e svelandone l’energia e i segreti materici”.
E ancora: «Il viola che spicca in tante opere sembra invadere anche le volte della sala espositiva tramite l’uso sapiente di una luce colorata che le inonda. Così l’azione creativa del duo Lena-Storaro diventa un’installazione ambientale che genera un nuovo spazio e che va percepita nel suo complesso e non frammentata nei singoli elementi compositivi, capace com’è di condurci in una dimensione percettiva separata dalla realtà quotidiana. Semmai – prosegue Simongini - vengono alla mente dei grandi schermi su cui viene proiettato un film interiore fondato sul flusso dinamico della memoria visualizzato per flash improvvisi, ora intensamente poetici (come nei ritratti di famiglia o nelle foto d’infanzia o, ancora, nei cieli sublimi che aprono lo spazio in senso barocco e nella lirica proliferazione floreale), altre volte focalizzati sullo star system (con le presenze opulente e “barocche” di Maria Grazia Cucinotta e Sofia Loren) oppure asceticamente concentrati su una dimensione mentale, minimale, neuronale, formalmente e rigorosamente astratta (c’è il ricordo del neoplasticismo olandese ma anche un’affinità con il “Neo-geometric conceptualism” di Peter Halley come pure un curioso e forse inconsapevole affioramento delle strutture tipiche dei microcircuiti informatici). Né va tralasciata, nella strategia di Rosa Maria Lena, un’azione neo-pop basata sul reportage massmediatico, sulla netta perentorietà dell’immagine e sullo spaesamento del frammento».
Promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Frascati e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio, la mostra, aperta al pubblico fino al 13 maggio 2007 è presentata in catalogo da Gabriele Simongini.
«Questo inedito e talentuoso duetto al femminile, che fa parte della rassegna da noi ideata “Doppio Verso”, conferma la vocazione delle Scuderie Aldobrandini del Comune di Frascati - dichiara Stefano Di Tommaso, Assessore alle Politiche Culturali – a promuovere esposizioni originali costruite sull’incontro tra artisti di diversa formazione. In questo caso, due donne che dialogano attraverso la pittura e la luce, dando vita ad opere che risultano una positiva e qualificata novità nel panorama artistico nazionale e rendono omaggio anche al mondo del cinema, verso il quale lo spazio museale della nostra Città in questi anni ha rivolto una particolare attenzione celebrandolo con importanti mostre».
«Nelle opere di Rosa Maria Lena c’è una sorta di ossessione per la superficie luminosa delle presenze umane e degli oggetti che rifiuta l’ombra e la profondità. Con questi quadri - sottolinea nel suo saggio in catalogo Gabriele Simongini - dialoga perfettamente la luce artificiale, bianca e pura, degli “illuminatori” di Francesca Storaro che prende forma accarezzando le opere, fecondandole e svelandone l’energia e i segreti materici”.
E ancora: «Il viola che spicca in tante opere sembra invadere anche le volte della sala espositiva tramite l’uso sapiente di una luce colorata che le inonda. Così l’azione creativa del duo Lena-Storaro diventa un’installazione ambientale che genera un nuovo spazio e che va percepita nel suo complesso e non frammentata nei singoli elementi compositivi, capace com’è di condurci in una dimensione percettiva separata dalla realtà quotidiana. Semmai – prosegue Simongini - vengono alla mente dei grandi schermi su cui viene proiettato un film interiore fondato sul flusso dinamico della memoria visualizzato per flash improvvisi, ora intensamente poetici (come nei ritratti di famiglia o nelle foto d’infanzia o, ancora, nei cieli sublimi che aprono lo spazio in senso barocco e nella lirica proliferazione floreale), altre volte focalizzati sullo star system (con le presenze opulente e “barocche” di Maria Grazia Cucinotta e Sofia Loren) oppure asceticamente concentrati su una dimensione mentale, minimale, neuronale, formalmente e rigorosamente astratta (c’è il ricordo del neoplasticismo olandese ma anche un’affinità con il “Neo-geometric conceptualism” di Peter Halley come pure un curioso e forse inconsapevole affioramento delle strutture tipiche dei microcircuiti informatici). Né va tralasciata, nella strategia di Rosa Maria Lena, un’azione neo-pop basata sul reportage massmediatico, sulla netta perentorietà dell’immagine e sullo spaesamento del frammento».
21
aprile 2007
Il segno si fa luce. La luce è vita
Dal 21 aprile al 13 maggio 2007
arte contemporanea
Location
SCUDERIE ALDOBRANDINI
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Frascati, Piazza Guglielmo Marconi, 6, (Roma)
Biglietti
intero euro 5.50; ridotto euro 3.00
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10.00-18.00 sabato e domenica: 10.00-19.00
Vernissage
21 Aprile 2007, ore 18.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore