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Il segreto di Fornasetti
La Galleria Luisa Delle Piane presenta le lastre litografiche in zinco utilizzate da Piero Fornasetti fino agli anni 70 per stampare tutti i suoi decori.
Comunicato stampa
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“Credo che la produzione di oggetti e mobili di mio padre sia una delle più vaste nel campo delle arti decorative del nostro secolo, non tanto per la tiratura dei singoli pezzi, ma per la diversità dei decori.
Tutti gli oggetti di Piero Fornasetti sono stati manufatti nel suo piccolo atelier di via Bazzini.
Il ciclo produttivo si limitava alla decorazione e finitura che veniva eseguita interamente a mano da pochi esperti artigiani. I mobili, gli accessori e le porcellane venivano forniti da altre piccole aziende dei dintorni di Milano.
Una attenzione particolare va data al metodo di stampa e all’applicazione del decoro usati nell’atelier di Piero Fornasetti. Debbo ricordare innanzitutto che mio padre iniziò negli anni ‘40 a stampare con un torchio a mano litografie per tanti artisti italiani suoi contemporanei.
È qui che avviene il suo più importante contatto con l’arte del 900. Nel suo studio venivano a lavorare nomi del calibro di De Chirico, Campigli, Fontana, Manzù, Sassu e molti altri. Dalla pietra litografica passa alla lastra ed affina una tecnica particolare di trasferimento del disegno sulla superficie laccata dei vari oggetti.
È questo il famoso e spesso mitizzato “segreto di Fornasetti” sul quale lui amava ironizzare: “il mio segreto è l’immaginazione” diceva. Era un grande esperto di tutte le tecniche di stampa e spesso ne inventava anche di nuove. Anche la ceramica era per la maggior parte stampata con le tecniche litografiche e persino il tessuto e i foulard di seta.
In questa mostra sono esposte le lastre litografiche di zinco che servivano per stampare con il torchio a calandra, ormai elettrificato, tutti i decori di Fornasetti.
Una volta litografata una carta speciale (chiamata “carta umida”) si procedeva al trasferimento del disegno, quasi sempre al tratto nero, mediante l’uso di un rullo a mano. L’inchiostro ancora fresco si trasferiva sulla superficie laccata e la carta poteva essere staccata. Il tutto veniva successivamente laccato o colorato a mano. Nell’atelier di oggi ancora tutto è rigorosamente eseguito a mano, il colore come allora è dato a mano copiando dai modelli su carta originali. Allora tutto era perfettamente archiviato e organizzato.
Solo la tecnica di stampa è oggi necessariamente cambiata e si è passati all’uso di tecniche serigrafiche. Anche per questo motivo è possibile distinguere le cose prodotte prima degli anni ’80 da quelle dopo gli anni ’80 con Fornasetti ancora in vita che comunque non avevano data ne numerazione.”
Barnaba Fornasetti
Tutti gli oggetti di Piero Fornasetti sono stati manufatti nel suo piccolo atelier di via Bazzini.
Il ciclo produttivo si limitava alla decorazione e finitura che veniva eseguita interamente a mano da pochi esperti artigiani. I mobili, gli accessori e le porcellane venivano forniti da altre piccole aziende dei dintorni di Milano.
Una attenzione particolare va data al metodo di stampa e all’applicazione del decoro usati nell’atelier di Piero Fornasetti. Debbo ricordare innanzitutto che mio padre iniziò negli anni ‘40 a stampare con un torchio a mano litografie per tanti artisti italiani suoi contemporanei.
È qui che avviene il suo più importante contatto con l’arte del 900. Nel suo studio venivano a lavorare nomi del calibro di De Chirico, Campigli, Fontana, Manzù, Sassu e molti altri. Dalla pietra litografica passa alla lastra ed affina una tecnica particolare di trasferimento del disegno sulla superficie laccata dei vari oggetti.
È questo il famoso e spesso mitizzato “segreto di Fornasetti” sul quale lui amava ironizzare: “il mio segreto è l’immaginazione” diceva. Era un grande esperto di tutte le tecniche di stampa e spesso ne inventava anche di nuove. Anche la ceramica era per la maggior parte stampata con le tecniche litografiche e persino il tessuto e i foulard di seta.
In questa mostra sono esposte le lastre litografiche di zinco che servivano per stampare con il torchio a calandra, ormai elettrificato, tutti i decori di Fornasetti.
Una volta litografata una carta speciale (chiamata “carta umida”) si procedeva al trasferimento del disegno, quasi sempre al tratto nero, mediante l’uso di un rullo a mano. L’inchiostro ancora fresco si trasferiva sulla superficie laccata e la carta poteva essere staccata. Il tutto veniva successivamente laccato o colorato a mano. Nell’atelier di oggi ancora tutto è rigorosamente eseguito a mano, il colore come allora è dato a mano copiando dai modelli su carta originali. Allora tutto era perfettamente archiviato e organizzato.
Solo la tecnica di stampa è oggi necessariamente cambiata e si è passati all’uso di tecniche serigrafiche. Anche per questo motivo è possibile distinguere le cose prodotte prima degli anni ’80 da quelle dopo gli anni ’80 con Fornasetti ancora in vita che comunque non avevano data ne numerazione.”
Barnaba Fornasetti
14
febbraio 2005
Il segreto di Fornasetti
Dal 14 al 28 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA LUISA DELLE PIANE
Milano, Via Giuseppe Giusti, 24, (Milano)
Milano, Via Giuseppe Giusti, 24, (Milano)
Orario di apertura
lunedì 15,30-19,30. Dal martedì al sabato 10,30-13 e 15,30-19,30
Vernissage
14 Febbraio 2005, ore 18
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