Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il senso del ridicolo
In tre giorni di eventi, mostre, proiezioni cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi, filosofi, scrittori, giornalisti, radio-star, letterati, storici dell’arte e del cinema e naturalmente comici, si interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione rivelatrice dell’umorismo, della comicità e della satira
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo il successo della passata edizione, torna a Livorno dal 23 al 25 settembre IL SENSO DEL
RIDICOLO, festival italiano sull'umorismo, sulla comicità e sulla satira.
Il festival, diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, è gestito e
organizzato da Fondazione Livorno - Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il
patrocinio della Regione Toscana. Sono partner della manifestazione Trenitalia e Aedes Siiq, con il
supporto di Pictet e Rai Radio2 è media partner.
In tre giorni di eventi, mostre, proiezioni cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi, filosofi,
scrittori, giornalisti, radio-star, letterati, storici dell'arte e del cinema e naturalmente comici, si
interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione rivelatrice dell'umorismo, della
comicità e della satira.
“Ai temi della comicità e dell’umorismo si addice quella competenza leggera che non vuole costruire
discorsi solenni e chiusi in se stessi ma tenere sempre aperti dialoghi e giochi, nel tentativo di
migliorare il nostro umore e, assieme, il nostro acume. – afferma il direttore del festival, Stefano
Bartezzaghi – È stato questo il criterio predominante, se non l’unico, che ha ispirato le scelte del
programma: la speranza è che ci aiuti a preservare una fra le più imprescindibili (ma anche fra le più
sottovalutate) delle vere necessità della vita, individuale e associata: il senso del ridicolo, appunto.”
La lectio magistralis inaugurale (23 settembre, ore 17.30), tenuta da Maurizio Ferraris gioca (e sta
lì il suo magistero) con il classico titolo di Hegel: in questo caso per «Fenomenologia dello spirito» si
intende una scorreria nei territori dell’umorismo filosofico, in un dialogo ideale con un amico e
maestro da poco scomparso, Umberto Eco. Ma tutto il programma di quest’anno è intessuto di
dialoghi, di matrice di volta in volta radiofonica (LaLaura e Fabio Canino, 24 settembre, ore 12.30),
teatrale (Ottavia Piccolo con Sara Chiappori, 24 settembre, ore 21.00), cinematografica (Gianni
Canova e Davide Ferrario, 25 settembre, ore 19.50), giornalistica (Marianna Aprile e Alessio
Viola, 25 settembre, ore 18.00), letteraria (Achille Campanile e Ludovico Ariosto: questi due,
impossibilitati a intervenire, verranno evocati in spirito dal nostro Nostradamus, Marco Ardemagni,
23 settembre, ore 19.00), satirica (Mario Cardinali e Bruno Gambarotta, 25 settembre, ore 19.30),
comica (Geppi Cucciari con Stefano Bartezzaghi, 23 settembre, ore 21.30).
Nell’anno in cui la cultura italiana celebra il 500esimo anniversario dalla prima edizione dell’Orlando
Furioso, una linea ariostesca percorrerà i nostri incontri, con le letture di Ottavia Piccolo, già in scena
nella storica edizione teatrale di Luca Ronconi (24 settembre, ore 21.00) e di Marco Ardemagni (24
settembre, ore 19.00), con l’approfondimento arguto dello studioso Fabrizio Bondi (24 settembre, ore
15.45); ma anche con i sorprendenti casi dei «matti», furiosi o miti, di varie città italiane (fra cui
Livorno), raccolti da Paolo Nori (25 settembre, ore 11.30).
Il 24 settembre, alle ore 12.45, il campo delle arti visive sarà battuto, da parte dello storico dell’arte
Andrea Daninos, con le beffe inscenate direttamente da artisti (a partire da Giotto); con una storia di
antiquariato scritta da Alan Bennett e letta da Ottavia Piccolo (25 settembre, ore 16.45), con la
ricapitolazione del caso livornese delle teste di Modigliani compiuta il 24 settembre, alle ore 15.30 dal
giornalista che a suo tempo l’aveva portato alla luce, Gianni Farneti: non per riaprire ferite forse mai
del tutto rimarginate, ma per ricordare come e perché si fossero prodotte. Una delle famose tre teste,
l’unica generata proprio soltanto per scherzo, parteciperà con la sua muta presenza a una mostra, Se i
quadri potessero parlare, in cui i quadri che hanno fatto la storia dell’arte si mettono a parlare: è
Stefano Guerrera, lo spiritoso autore, che li prende in giro o sono loro a prendere in giro noi? Una
seconda mostra, Bruno Munari: un personaggio in cerca d'aurore, ci riporterà a considerare la
produzione di Bruno Munari, il geniale artista, designer e pensatore che ci ha insegnato a trasformare
la fantasia in immaginazione, creatività, invenzione.
Si è già fatto il nome di Bennett: il «british humour» è un mito anche equivoco, che Andrea Cane ci
aiuterà a conoscere nei suoi connotati reali, se non regali (25 settembre, ore 15.30). L’irresistibile
Amleto del CollettivO CineticO fornirà poi un riscontro teatrale, attorno a uno dei massimi totem
della cultura non solo britannica (24 settembre, ore 19.15).
Le tre linee - l’ariostesca-folle, l’artistica-beffarda, la britannica-ironica - si incroceranno su uno
sfondo campito e screziato da due tinte complementari: quella della vita quotidiana e quella dei mass-
media. Il 25 settembre, alle ore 12.30, le storie individuali sono materia di lavoro e trasformazione
anche comica per Matteo Caccia e per Claudia De Lillo, nota anche come Elasti (25 settembre, alle
ore 10.30); il comico nei mass-media le rispecchia e le deforma a partire da «format» ormai classici,
come le comiche di Laurel & Hardy raccontate da Gabriele Gimmelli (24 settembre, ore 10.45), per
arrivare alle sit-com e alla serialità che caratterizzano la tv contemporanea, secondo le analisi che
risultano dal lavoro di critico e di studioso di Aldo Grasso (24 settembre, ore 10.30). Il direttore di Tv
Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali propone poi un’antologia personale di cose da ridere, da lui incontrate
in un curriculum eclettico che lo ha portato dalla musica pop ai fumetti per ragazzi, dalla letteratura
umoristica sino alla tv (24 settembre, ore 17.45).
Nella sua seconda edizione, il «Senso del Ridicolo» integra il suo programma con due nuove offerte:
quattro laboratori per bambini e ragazzi condotti dalla linguista e animatrice Giulia Addazi (24 –
25 settembre) e un ciclo di tre film in omaggio al maestro della commedia all’italiana Luigi
Comencini (nel centenario della sua nascita), curato da Gianni Canova (23-24-25 settembre, ore
21.00).
IL SENSO DEL RIDICOLO - Livorno, 23-25 settembre 2016
www.ilsensodelridicolo.it
Facebook: Il senso del ridicolo | Twitter: @sensoridicolo | Instagram: @ilsensodelridicolo
Ufficio stampa: Stilema srl - 011 5624259
Roberta Canevari – canevari@stilema-to.it
Cristina Negri – cristina.negri@stilema-to.it
Clara Rizzitelli - clara.rizzitelli@stilema-to.it
RIDICOLO, festival italiano sull'umorismo, sulla comicità e sulla satira.
Il festival, diretto da Stefano Bartezzaghi e promosso da Fondazione Livorno, è gestito e
organizzato da Fondazione Livorno - Arte e Cultura, con la collaborazione del Comune di Livorno e il
patrocinio della Regione Toscana. Sono partner della manifestazione Trenitalia e Aedes Siiq, con il
supporto di Pictet e Rai Radio2 è media partner.
In tre giorni di eventi, mostre, proiezioni cinematografiche, laboratori per bambini e ragazzi, filosofi,
scrittori, giornalisti, radio-star, letterati, storici dell'arte e del cinema e naturalmente comici, si
interrogheranno sul significato del riso e sulla straordinaria funzione rivelatrice dell'umorismo, della
comicità e della satira.
“Ai temi della comicità e dell’umorismo si addice quella competenza leggera che non vuole costruire
discorsi solenni e chiusi in se stessi ma tenere sempre aperti dialoghi e giochi, nel tentativo di
migliorare il nostro umore e, assieme, il nostro acume. – afferma il direttore del festival, Stefano
Bartezzaghi – È stato questo il criterio predominante, se non l’unico, che ha ispirato le scelte del
programma: la speranza è che ci aiuti a preservare una fra le più imprescindibili (ma anche fra le più
sottovalutate) delle vere necessità della vita, individuale e associata: il senso del ridicolo, appunto.”
La lectio magistralis inaugurale (23 settembre, ore 17.30), tenuta da Maurizio Ferraris gioca (e sta
lì il suo magistero) con il classico titolo di Hegel: in questo caso per «Fenomenologia dello spirito» si
intende una scorreria nei territori dell’umorismo filosofico, in un dialogo ideale con un amico e
maestro da poco scomparso, Umberto Eco. Ma tutto il programma di quest’anno è intessuto di
dialoghi, di matrice di volta in volta radiofonica (LaLaura e Fabio Canino, 24 settembre, ore 12.30),
teatrale (Ottavia Piccolo con Sara Chiappori, 24 settembre, ore 21.00), cinematografica (Gianni
Canova e Davide Ferrario, 25 settembre, ore 19.50), giornalistica (Marianna Aprile e Alessio
Viola, 25 settembre, ore 18.00), letteraria (Achille Campanile e Ludovico Ariosto: questi due,
impossibilitati a intervenire, verranno evocati in spirito dal nostro Nostradamus, Marco Ardemagni,
23 settembre, ore 19.00), satirica (Mario Cardinali e Bruno Gambarotta, 25 settembre, ore 19.30),
comica (Geppi Cucciari con Stefano Bartezzaghi, 23 settembre, ore 21.30).
Nell’anno in cui la cultura italiana celebra il 500esimo anniversario dalla prima edizione dell’Orlando
Furioso, una linea ariostesca percorrerà i nostri incontri, con le letture di Ottavia Piccolo, già in scena
nella storica edizione teatrale di Luca Ronconi (24 settembre, ore 21.00) e di Marco Ardemagni (24
settembre, ore 19.00), con l’approfondimento arguto dello studioso Fabrizio Bondi (24 settembre, ore
15.45); ma anche con i sorprendenti casi dei «matti», furiosi o miti, di varie città italiane (fra cui
Livorno), raccolti da Paolo Nori (25 settembre, ore 11.30).
Il 24 settembre, alle ore 12.45, il campo delle arti visive sarà battuto, da parte dello storico dell’arte
Andrea Daninos, con le beffe inscenate direttamente da artisti (a partire da Giotto); con una storia di
antiquariato scritta da Alan Bennett e letta da Ottavia Piccolo (25 settembre, ore 16.45), con la
ricapitolazione del caso livornese delle teste di Modigliani compiuta il 24 settembre, alle ore 15.30 dal
giornalista che a suo tempo l’aveva portato alla luce, Gianni Farneti: non per riaprire ferite forse mai
del tutto rimarginate, ma per ricordare come e perché si fossero prodotte. Una delle famose tre teste,
l’unica generata proprio soltanto per scherzo, parteciperà con la sua muta presenza a una mostra, Se i
quadri potessero parlare, in cui i quadri che hanno fatto la storia dell’arte si mettono a parlare: è
Stefano Guerrera, lo spiritoso autore, che li prende in giro o sono loro a prendere in giro noi? Una
seconda mostra, Bruno Munari: un personaggio in cerca d'aurore, ci riporterà a considerare la
produzione di Bruno Munari, il geniale artista, designer e pensatore che ci ha insegnato a trasformare
la fantasia in immaginazione, creatività, invenzione.
Si è già fatto il nome di Bennett: il «british humour» è un mito anche equivoco, che Andrea Cane ci
aiuterà a conoscere nei suoi connotati reali, se non regali (25 settembre, ore 15.30). L’irresistibile
Amleto del CollettivO CineticO fornirà poi un riscontro teatrale, attorno a uno dei massimi totem
della cultura non solo britannica (24 settembre, ore 19.15).
Le tre linee - l’ariostesca-folle, l’artistica-beffarda, la britannica-ironica - si incroceranno su uno
sfondo campito e screziato da due tinte complementari: quella della vita quotidiana e quella dei mass-
media. Il 25 settembre, alle ore 12.30, le storie individuali sono materia di lavoro e trasformazione
anche comica per Matteo Caccia e per Claudia De Lillo, nota anche come Elasti (25 settembre, alle
ore 10.30); il comico nei mass-media le rispecchia e le deforma a partire da «format» ormai classici,
come le comiche di Laurel & Hardy raccontate da Gabriele Gimmelli (24 settembre, ore 10.45), per
arrivare alle sit-com e alla serialità che caratterizzano la tv contemporanea, secondo le analisi che
risultano dal lavoro di critico e di studioso di Aldo Grasso (24 settembre, ore 10.30). Il direttore di Tv
Sorrisi e Canzoni, Aldo Vitali propone poi un’antologia personale di cose da ridere, da lui incontrate
in un curriculum eclettico che lo ha portato dalla musica pop ai fumetti per ragazzi, dalla letteratura
umoristica sino alla tv (24 settembre, ore 17.45).
Nella sua seconda edizione, il «Senso del Ridicolo» integra il suo programma con due nuove offerte:
quattro laboratori per bambini e ragazzi condotti dalla linguista e animatrice Giulia Addazi (24 –
25 settembre) e un ciclo di tre film in omaggio al maestro della commedia all’italiana Luigi
Comencini (nel centenario della sua nascita), curato da Gianni Canova (23-24-25 settembre, ore
21.00).
IL SENSO DEL RIDICOLO - Livorno, 23-25 settembre 2016
www.ilsensodelridicolo.it
Facebook: Il senso del ridicolo | Twitter: @sensoridicolo | Instagram: @ilsensodelridicolo
Ufficio stampa: Stilema srl - 011 5624259
Roberta Canevari – canevari@stilema-to.it
Cristina Negri – cristina.negri@stilema-to.it
Clara Rizzitelli - clara.rizzitelli@stilema-to.it
23
settembre 2016
Il senso del ridicolo
Dal 23 al 25 settembre 2016
arte contemporanea
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
SEDI VARIE – Livorno
Livorno, (Livorno)
Livorno, (Livorno)
Biglietti
Gli eventi “Fenomenologia dello spirito” e “Centurie labroniche” sono a ingresso gratuito
Tutti gli altri sono a pagamento: 3.00 euro
Vernissage
23 Settembre 2016, ore 17 Piazza del Luogo Pio
Sito web
www.ilsensodelridicolo.it
Ufficio stampa
STILEMA
Curatore