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Il Seprio nel Medioevo. Longobardi nella Lombardia settentrionale (secc. VI-XIII)
Il volume sarà presentato venerdì 16 dicembre alle ore 18:30 a Varese, presso Villa Recalcati sede della Provincia (Piazzale della Libertà, 1). Interverranno, oltre agli autori, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Varese, Francesca Brianza, il prof. Giuseppe Armocida (Università dell’Insubria e Società Storica Varesina), e il sindaco di Morazzone Matteo Luigi Bianchi, che così spiega l’iniziativa, fortemente voluta dall’Amministrazione da lui guidata, a tutela delle radici locali: “Non si può guardare con serenità ad un mondo globale se non si ha ben presente e radicata la consapevolezza di un’identità locale che possa fare comprendere chi siamo, chi eravamo, chi erano i nostri avi e come essi hanno costruito la cultura e la civiltà del nostro territorio”.
alle ore 18:30
a VARESE
presso Villa Recalcati
sede della Provincia di Varese
(Piazzale della Libertà, 1)
si terrà la presentazione del libro
Il Seprio nel Medioevo.
Longobardi nella Lombardia settentrionale
(secc. VI-XIII)
(Il Cerchio Ed.)
Intervengono tra gli altri:
Francesca Brianza – Assessore alla Cultura Provincia di Varese
Matteo L. Bianchi – Sindaco di Morazzone
Giuseppe Armocida – Università dell'Insubria
e gli autori
Elena Percivaldi – medievista e curatrice del volume
Paola Marina De Marchi – Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Cristiano Brandolini - archeologo
Diego Dalla Gasperina – storico
Maddalena Pizzo – coordinatrice SIMArch
**
LA S.V. è cordialmente invitata
***
COMUNICATO STAMPA
con preghiera di pubblicazione
“Dal Lago Maggiore seguendo il corso del fiume Ticino fino a Padregnano, e da Padregnano a Cerro di Parabiago e da Parabiago a Caronno e da Caronno fino al fiume Seveso, e dal Seveso fino al fiume Tresa fin dove il Tresa si getta nel suddetto Lago Maggiore”. Ecco i confini del Seprio così come li stabiliva, il 10 febbraio 1185, l'imperatore Federico Barbarossa. Il documento, noto come Trattato di Reggio, concedeva ai milanesi le regalie che l'impero aveva nei contadi non solo del Seprio, ma anche della Martesana, della Bulgaria, di Lecco e di Stazzona (Angera). Ma si trattava di confini ormai ristretti: a nord alla sponda meridionale del Lago di Lugano, a est al corso del Seveso, a ovest al Verbano e al Ticino, a sud al collegamento tra Seveso e Ticino all'altezza di Parabiago. Solo un pallido ricordo di ciò che era stato, nell'alto medioevo, uno dei territori più decisivi – strategicamente, militarmente, commercialmente, politicamente - per la storia non solo d'Italia, ma dell'intera Europa.
A raccontarne la lunga e intensa storia di quest'area oggi appartenente alla Provincia di Varese c'è ora un volume, “Il Seprio nel Medioevo. Longobardi nella Lombardia Settentrionale (secc.VI-XIII)” (ed. Il Cerchio, Rimini) che raccoglie gli Atti dell'importante convegno svoltosi a Morazzone (Va) nell'aprile 2010. Un volume e una storia quanto mai attuali dopo il recentissimo (giugno 2011) ingresso di Castelseprio e Torba nella World Heritage List dell'Unesco come parte integrante del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 dC)” .
Il volume sarà presentato venerdì 16 dicembre alle ore 18:30 a Varese, presso Villa Recalcati sede della Provincia (Piazzale della Libertà, 1). Interverranno, oltre agli autori, l'Assessore alla Cultura della Provincia di Varese, Francesca Brianza, il prof. Giuseppe Armocida (Università dell'Insubria e Società Storica Varesina), e il sindaco di Morazzone Matteo Luigi Bianchi, che così spiega l'iniziativa, fortemente voluta dall'Amministrazione da lui guidata, a tutela delle radici locali: “Non si può guardare con serenità ad un mondo globale se non si ha ben presente e radicata la consapevolezza di un'identità locale che possa fare comprendere chi siamo, chi eravamo, chi erano i nostri avi e come essi hanno costruito la cultura e la civiltà del nostro territorio”.
Il libro inizia con un vasto affresco, curato dalla medievista Elena Percivaldi - curatrice anche del volume - che ripercorre le vicende del Seprio dal periodo tardo-antico fino all'età di Federico Barbarossa. Gli altri saggi raccolti nel volume analizzano singoli aspetti della storia e dei luoghi del Seprio. Paola Marina De Marchi, funzionario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e direttrice del Parco Archeologico di Castelseprio, ha ricostruito le varie fasi dell'abitato di Sibrium fornendo un'accurata sintesi degli scavi susseguiti nel tempo nonché dei materiali restituiti. Lo storico Diego Dalla Gasperina ha invece focalizzato l'attenzione sulla cittadina di Morazzone, ricostruendone le vicende - nonostante la penuria di documentazione – fino alle soglie dell'età moderna. L'archeologo Cristiano Brandolini presenta invece per la prima volta il resoconto dettagliato sugli scavi svolti nella chiesetta della Maddalena. Completa il testo una disamina del Sistema museale archeologico della Provincia di Varese (SiMArch) condotta dalla sua coordinatrice Maddalena Pizzo.
IL SEPRIO NEL MEDIOEVO. Longobardi nella Lombardia Settentrionale (secc.VI-XIII)
a cura di Elena Percivaldi
Contributi di Elena Percivaldi, Paola Marina De Marchi, Diego Dalla Gasperina, Cristiano Brandolini, Maddalena Pizzo
Il Cerchio Iniziative Editoriali, Rimini
pp. 104, euro 18
Il Seprio nel Medioevo. Longobardi nella Lombardia settentrionale (secc. VI-XIII)
incontro - conferenza
Varese, Piazzale Della Libertà, 1, (Varese)