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Il Sogno del Latte
Il Sogno del Latte conduce lo sguardo verso l’universo femminile che genera vita dal primo istante cellulare. Artiste che disegnano, dipingono, ricamano, fotografano, incollano, tagliano, plasmano…
Comunicato stampa
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Sulla scorta di un bellissimo titolo che introduce l’ultima Biennale di Venezia - dove il territorio del femminile si amplifica in una forma etnografica sorprendente - volevamo riflettere sulle conseguenze morali di quella frase, sul valore generativo che un titolo produce nella sua onda esogena. Il Latte dei Sogni è così diventato Il Sogno del Latte, quasi a ripartire dal primo desiderio di ogni mammifero terrestre, da quell’istante spontaneo in cui il latte introduce i neonati a godersi l’unica dipendenza vitale nei confronti di un altro essere. Il latte come desiderio innato e purissimo, primo carburante del nostro motore, introduzione liquida ad un rituale - l’alimentazione - che plasmerà le azioni e abitudini future, i processi di acquisizione e sedimentazione, l’intero nostro modo di abitare il mondo.
Quel latte resterà un imprinting incosciente in età adulta, quando educazione e cultura stratificheranno la nostra identità sociale, quando ci saremo scordati dell’istante in cui tutto ha preso forma. Ma la sostanza di ogni plausibile forma tornerà sempre al desiderio del latte, al sogno del bianco che permetterà ogni scrittura, ogni colore, ogni decisione, ogni esperienza.
Il Sogno del Latte conduce lo sguardo verso l’universo femminile che genera vita dal primo istante cellulare. Artiste che disegnano, dipingono, ricamano, fotografano, incollano, tagliano, plasmano… artiste diverse tra loro, ognuna con un suo imprinting ideativo e un suo tono produttivo, ognuna con la propria autonomia che esula dai rituali “politici” del gender, ognuna con le proprie radici e il proprio orizzonte sul domani.
Benché ogni artista incarni una proprietà visiva, esiste una traccia identitaria che attraversa ogni creazione femminile: ed è la traccia di un sogno che per le donne diviene produzione attinente, ovvero, la dimensione del latte come vitalità del vivente, ricchezza liquida che unisce la biologia alla trascendenza, la scienza alla magia, la bellezza al senso del mondo. Il Sogno del Latte è quel filo bianco che cuce lo spazio e il tempo del rituale creativo. Un filo resistente che solca i cieli e attraversa la Terra per uscire dal lato opposto, cucendo noi umani nella stesura infinita dell’universo. Il Sogno del Latte risiede nel cuore nascosto di ogni opera che nasce da una visione femminile, un sogno silenzioso con l’innata energia di un anelito continuo al dono.
È l’offerta del dono che unisce assieme le opere di questa mostra, tessendo una trama omogenea in cui le necessarie individualità disegnano la forma di un sogno realizzato. Un sogno che genera doni.
Quel latte resterà un imprinting incosciente in età adulta, quando educazione e cultura stratificheranno la nostra identità sociale, quando ci saremo scordati dell’istante in cui tutto ha preso forma. Ma la sostanza di ogni plausibile forma tornerà sempre al desiderio del latte, al sogno del bianco che permetterà ogni scrittura, ogni colore, ogni decisione, ogni esperienza.
Il Sogno del Latte conduce lo sguardo verso l’universo femminile che genera vita dal primo istante cellulare. Artiste che disegnano, dipingono, ricamano, fotografano, incollano, tagliano, plasmano… artiste diverse tra loro, ognuna con un suo imprinting ideativo e un suo tono produttivo, ognuna con la propria autonomia che esula dai rituali “politici” del gender, ognuna con le proprie radici e il proprio orizzonte sul domani.
Benché ogni artista incarni una proprietà visiva, esiste una traccia identitaria che attraversa ogni creazione femminile: ed è la traccia di un sogno che per le donne diviene produzione attinente, ovvero, la dimensione del latte come vitalità del vivente, ricchezza liquida che unisce la biologia alla trascendenza, la scienza alla magia, la bellezza al senso del mondo. Il Sogno del Latte è quel filo bianco che cuce lo spazio e il tempo del rituale creativo. Un filo resistente che solca i cieli e attraversa la Terra per uscire dal lato opposto, cucendo noi umani nella stesura infinita dell’universo. Il Sogno del Latte risiede nel cuore nascosto di ogni opera che nasce da una visione femminile, un sogno silenzioso con l’innata energia di un anelito continuo al dono.
È l’offerta del dono che unisce assieme le opere di questa mostra, tessendo una trama omogenea in cui le necessarie individualità disegnano la forma di un sogno realizzato. Un sogno che genera doni.
05
giugno 2022
Il Sogno del Latte
Dal 05 giugno al 30 luglio 2022
arte contemporanea
Location
ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Latina, Viale Le Corbusier, (Latina)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16:30-20
Vernissage
5 Giugno 2022, 11-20
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico