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IL SOGNO E LO SPECCHIO
Il sogno e lo specchio: la mente creativa e l’immagine.
Giuliana Gibellini dialoga con Alberta Pellacani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’ambito della mostra Rêverie, Metronom propone l’incontro aperto: Il sogno e lo specchio: la mente creativa e l’immagine, Giuliana Gibellini dialoga con l’artista Alberta Pellacani. La Rêverie è intesa, per un termine che non conosce un corrispettivo italiano, il sogno ad occhi aperti, la fantasticheria, la capacità di uno sguardo che si apre all’immaginazione.
L’immaginazione degli abitanti dell’isola di Hornby che vivono una esistenza prima di tutto vagheggiata in una ricerca di una dimensione di vita ideale e l’immaginazione dell’artista, di Melissa Moore che crea delle immagini fotografiche che si muovono su un livello che non è quello della documentazione, della registrazione di un luogo, di un paesaggio, ma di ri-immaginarlo. Melissa Moore in Land Ends costruisce nuove relazioni con l’ambiente, ponendosi come fondamento di questa nuova ecologia immaginata, esplorando la relazione e il continuo gioco di rimandi tra arte e natura.
Analogamente il sogno ad occhi aperti di Alberta Pellacani ci viene incontro attraverso la natura presa nel suo momento di massima evidenza creativa, quello della fioritura. Il ciclo della vita e della morte è la parafrasi di un momento in cui realtà e possibilità sono tutt’uno, la trasformazione è in atto ed è quella stessa potenziale trasformazione che è nostra, di chi guarda e si trova sospeso in un momento di incertezza. L’effetto specchiante, la distorsione dell’immagine richiedono una attenzione che è tutt’uno con l’interrogarsi e con il riflettere interiormente. Changing, il cambiamento è proprio questo, lo stato ricco di ansie e di promesse che affidiamo a noi stessi e che cerchiamo nell’altro.
La capacità creatrice della mente, sua potenzialità in particolare di creare immagini è assimilabile alla capacità di produrre immagini che è del mezzo fotografico, immagini che non sono specchio fedele della realtà, ma tradiscono comunque una parzialità intrinseca all’uso stesso del mezzo. E’ un vedere altro, che è quello dell’autore ma è anche di chi guarda l’opera, che viene coinvolto a sua volta in un processo creativo. L’indagine di questo pensiero fluttuante, di questa immagine “invisibile” che si attiva in chi guarda può essere al centro di una riflessione sulla mente e sulla sua capacità di fare affidamento a un paesaggio non solo esteriore ma anche interiore.
L’incontro è aperto al pubblico.
Giuliana Gibellini vive e lavora a Carpi. Psicologa e psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica collabora con il Centro di salute mentale di Carpi e con l’Università di Bologna.
Alberta Pellacani vive e lavora a Carpi. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti e al DAMS di Bologna.
L’immaginazione degli abitanti dell’isola di Hornby che vivono una esistenza prima di tutto vagheggiata in una ricerca di una dimensione di vita ideale e l’immaginazione dell’artista, di Melissa Moore che crea delle immagini fotografiche che si muovono su un livello che non è quello della documentazione, della registrazione di un luogo, di un paesaggio, ma di ri-immaginarlo. Melissa Moore in Land Ends costruisce nuove relazioni con l’ambiente, ponendosi come fondamento di questa nuova ecologia immaginata, esplorando la relazione e il continuo gioco di rimandi tra arte e natura.
Analogamente il sogno ad occhi aperti di Alberta Pellacani ci viene incontro attraverso la natura presa nel suo momento di massima evidenza creativa, quello della fioritura. Il ciclo della vita e della morte è la parafrasi di un momento in cui realtà e possibilità sono tutt’uno, la trasformazione è in atto ed è quella stessa potenziale trasformazione che è nostra, di chi guarda e si trova sospeso in un momento di incertezza. L’effetto specchiante, la distorsione dell’immagine richiedono una attenzione che è tutt’uno con l’interrogarsi e con il riflettere interiormente. Changing, il cambiamento è proprio questo, lo stato ricco di ansie e di promesse che affidiamo a noi stessi e che cerchiamo nell’altro.
La capacità creatrice della mente, sua potenzialità in particolare di creare immagini è assimilabile alla capacità di produrre immagini che è del mezzo fotografico, immagini che non sono specchio fedele della realtà, ma tradiscono comunque una parzialità intrinseca all’uso stesso del mezzo. E’ un vedere altro, che è quello dell’autore ma è anche di chi guarda l’opera, che viene coinvolto a sua volta in un processo creativo. L’indagine di questo pensiero fluttuante, di questa immagine “invisibile” che si attiva in chi guarda può essere al centro di una riflessione sulla mente e sulla sua capacità di fare affidamento a un paesaggio non solo esteriore ma anche interiore.
L’incontro è aperto al pubblico.
Giuliana Gibellini vive e lavora a Carpi. Psicologa e psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica collabora con il Centro di salute mentale di Carpi e con l’Università di Bologna.
Alberta Pellacani vive e lavora a Carpi. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti e al DAMS di Bologna.
10
aprile 2013
IL SOGNO E LO SPECCHIO
10 aprile 2013
fotografia
Location
METRONOM
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Orario di apertura
dalle 21.00
Vernissage
10 Aprile 2013, 21.00
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