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Il Sogno Ribelle
Opere di 16 artisti
Comunicato stampa
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Opere installazioni, per la maggior parte, ma non solo. E' questa la sottotitolatura della manifestazione artistica; assolutamente provocatoria, assolutamente bizzarra, come la definisce l'Assessore alla Cultura Giovanni Balducci; assolutamente voluta da Claudio Schiavoni.
E' l'artista ermetico Claudio Schiavoni dunque, che coinvolge vari artisti contemporanei, suoi colleghi nel territorio, provocandoli con una tematica che spazia dal "romantico" all'”intelletuale-psicologioco”, e che sarà interpretazione soggettiva di ognuno.
Gli spazi archittettonici del San Benedetto faranno da cornice ad una performance della quale non abbiamo anteprima - come è nell'uso artistico dell'installazione, ma che sarà sicuramente accattivante.
Le installazioni saranno opera di: Tiziana Bargagnati, Mara Brera, Mario Castellani, Luigi Cioli, Lorenza De Dea, Roberta Fratini, Luisa Gianfelici, Monica Giorgi, Paolo Gobbi, Monica Lasconi, Anna Massinissa, Gabrilele Mazzara, Massimo Melchiorri, Rosella Passeri, Claudio Schiavoni, Franco Zingaretti.
"La psicanalisi freudiana ha combattuto un lungo corpo a corpo con il sogno senza riuscire a venirne definitivamente a capo. La natura misteriosa del sogno è legata a elementi inconsci, profondi, rappresentazioni, sentimenti e emozioni che solo in parte risalgono alla superficie dell'esperienza consapevole dell'individuo; spesso restano intrappolati da meccanismi di non facile interpretazione ai livelli profondi della psiche."
Così il critico d'Arte Francesco Armezzani, introduce la mostra, preannunciandone aspetti inaspettati.
La mostrà sarà inaugurata sabato 14 maggio, alle ore 18.00 e sarà aperta al pubblico dal 12 al 22 maggio 2012, tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00. Una rappresentanza degli artisti e lo stesso curatore saranno sempre presenti per valorizzare, commentare, spiegare le proprie interpretazioni artistiche a quanti vorranno vederle.
"E' ancora l'occasione di ospitare le idee artistiche che nel territorio prendono vita e stimolarle anche attraverso il contesto dei luoghi" spiega Giovanni Balducci Ass. al Turismo, a valorizzare ulteriormente lo spirito con il quale InArte e gli artisti coinvolti nelle manifestazioni cittadine, vogliono dare valore all'Arte ed alla città.
TESTO DI PRESENTAZIONE/CRITICO di Francesco Armezzani:
”Il sogno è per sua natura ambiguo. La psicanalisi freudiana ha combattuto un lungo corpo a corpo con il sogno senza riuscire a venirne definitivamente a capo. La natura misteriosa del sogno è legata a elementi inconsci, profondi, rappresentazioni, sentimenti e emozioni che solo in parte risalgono alla superficie dell'esperienza consapevole dell'individuo; spesso restano intrappolati da meccanismi di non facile interpretazione ai livelli profondi della psiche.
Nella cultura occidentale degli ultimi cento anni il sogno ha conquistato un posto centrale nella rappresentazione che l'essere umano ha di se stesso. Il sogno ha finito proprio per questo col trasferire all'uomo moderno una parte della propria misteriosa esistenza notturna, inconscia, irriducibile all'esperienza della ragione.
Spesso si è finito con l'attribuire al sogno una dimensione irriducibilmente irreale, una specie di via privilegiata per accedere ad un mondo di esperienze nuove e inusitate. Il sogno apre le porte all'idea di una possibile dimensione alternativa a quella della vita reale, dell'eseprienza sensibile quotidiana.
L'individuo si trova quindi immerso e sprofondato in una dimensione ambigua: a metà tra la realtà e il sogno la percezione di sé e della propria vita appare oscura e a tratti incomprensibile.
Restare intrappolati nei sogni pregiudica il proprio contributo alla vita quotidiana, rallenta i riflessi, rende le persone meno partecipi alle proprie esperienze collettive, alle proprie responsabilità di fronte a se stessi e agli altri. D'altro canto il sogno rende in qualche modo accessibile a tutti la percezione di un'esperienza altra rispetto a quella della realtà sensibile. Le ragioni del mondo esterno vengono indebolite dall'esperienza onirica, di fronte al sogno la realtà perde la propria assoluta supremazia.
Nel contempo il sogno non produce effetti nella vita reale: a prescindere dagli stati fisiologici immediati che accompagnano i sogni, la forza causale del sogno è nulla. Il sogno lascia il mondo esattamente com'è. Se a volte diciamo che i sogni si realizzano intendiamo con questo qualcosa di completamente diverso dal sogno inteso come attività inconscia profonda. Il sogno nel senso di qualcosa che vorremmo fare ma che solo molto raramente siamo in grado di realizzare indica piuttosto la natura del desiderio.
Sogno e desiderio vanno tenuti però nettamente distinti e separati. Il sogno porta sempre con sé un elemento imponderabile di casualità e di eccezionalità: il sogno si realizza per conto suo, il contributo del sognatore è praticamente nullo. Essendo il sogno difatti privo di effettualità causale il sognatore è a sua volta ineffettuale, incapace o più semplicemente inattivo. La dimensione drammatica del sogno è la fantasticheria, l'incubo o peggio ancora il delirio. Il tragico nel sogno è l'aspetto patologico.
Nel desiderio invece la componente inconsapevole è continuamente costretta a confrontarsi con le relazioni causali del mondo reale. Il desiderante a differenza del sognatore vuole e cerca di trasformare la realtà, produce, scambia, comunica, condivide. Il tragico del desiderio è la sconfitta, la morte, la derisione, ma si può dare anche il contrario: la vittoria, la libertà, la realizzazione.
Il sognatore difatti è generalmente innocuo, un sognatore è una figura simpatica, a volte patetica, il sognatore, soprattutto oggi, è utile al sistema della produzione e del consumo. Noi quotidianamente ci cibiamo di sogni televisivi, pubblicitari, artistici, estetici, economici. Viviamo in una dimensione immaginaria, nel mondo dello spettacolo diffuso di massa. Nella società dello spettacolo l'esperienza del sogno viene resa compatibile con il massimo di adesione al mondo così com'è insieme al massimo di fuga individuale onirica dal mondo reale. Il mondo dice al sognatore: non desiderare, consuma!
Niente di simile nel desiderio: esso rovescia il mondo reale, insoddisfatto brama una realizzazione profonda, il desiderio sporca, inquieta, inquina la mente da svegli, il desiderio nega l'universale per il particolare. La dimensione del desiderio è reale nel senso della negazione e è immaginaria nel senso della affermazione.
Nel sogno l'immaginazione è riccamente produttiva di illusioni, di apparenze, di fantasmi; nel desiderio l'immaginazione sovverte la realtà ad occhi aperti. La natura potentemente illusoria del sogno rischia infine di soffocare la natura potentemente immaginativa del desiderante, il sogno annulla il desiderio, lo mortifica, lo rende velleitario, violento, nichilista.
Dalla somiglianza tra sogno e desiderio siamo pervenuti infine ad un conflitto: alla natura immaginaria dei sogni, immateriale e impalpabile si contrappone la materialità dura e pesante del desiderio, il suo aspetto scabroso, vitale.
Il desiderio, non il sogno, è pertanto il ribelle.” Francesco Armezzani
TESTO DI PRESENTAZIONE/dell’Assessore al Turismo del Comune di Fabriano, Ing. Giovanni Balducci:
E' questa una seconda edizione: un percorso iniziato appena un anno fa con la mostra che ha ospitato presso il complesso San Benedetto le opere installazioni degli artisti coordinati da InArte e da Claudio Schiavoni. L'evento promosse idee bizzarre legate al "pensiero", un pensiero che in linea con la tipologia tipica dell'opera installazione, era stato sviluppato solo ed esclusivamente per questa bellissima cornice. La città ha curiosato le opere e furono tanti i concittadini che, in visita alla mostra, hanno ammiccato con ammirazione alla creatività dei nostri artisti.
Proponiamo oggi un secondo accattivante appuntamento, il tema è, per continuità, il "sogno" aspetto gemello, per certi versi anche più interessante, del pensiero.
E' ancora l'occasione di ospitare le idee artistiche che nel territorio prendono vita e stimolarle anche attraverso il contesto dei luoghi che saranno presto dimora dell'elaborazione della creatività, nelle forme più diverse, sempre coinvolgenti.
I ringraziamenti vanno ancora agli artisti, ai curatori dell'esposizione e a tutti quanti vorranno godere insieme a noi di questo momento culturale.
Benvenuti dunque e buona visione.
Giovanni Balducci Ass. al Turismo
E' l'artista ermetico Claudio Schiavoni dunque, che coinvolge vari artisti contemporanei, suoi colleghi nel territorio, provocandoli con una tematica che spazia dal "romantico" all'”intelletuale-psicologioco”, e che sarà interpretazione soggettiva di ognuno.
Gli spazi archittettonici del San Benedetto faranno da cornice ad una performance della quale non abbiamo anteprima - come è nell'uso artistico dell'installazione, ma che sarà sicuramente accattivante.
Le installazioni saranno opera di: Tiziana Bargagnati, Mara Brera, Mario Castellani, Luigi Cioli, Lorenza De Dea, Roberta Fratini, Luisa Gianfelici, Monica Giorgi, Paolo Gobbi, Monica Lasconi, Anna Massinissa, Gabrilele Mazzara, Massimo Melchiorri, Rosella Passeri, Claudio Schiavoni, Franco Zingaretti.
"La psicanalisi freudiana ha combattuto un lungo corpo a corpo con il sogno senza riuscire a venirne definitivamente a capo. La natura misteriosa del sogno è legata a elementi inconsci, profondi, rappresentazioni, sentimenti e emozioni che solo in parte risalgono alla superficie dell'esperienza consapevole dell'individuo; spesso restano intrappolati da meccanismi di non facile interpretazione ai livelli profondi della psiche."
Così il critico d'Arte Francesco Armezzani, introduce la mostra, preannunciandone aspetti inaspettati.
La mostrà sarà inaugurata sabato 14 maggio, alle ore 18.00 e sarà aperta al pubblico dal 12 al 22 maggio 2012, tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00. Una rappresentanza degli artisti e lo stesso curatore saranno sempre presenti per valorizzare, commentare, spiegare le proprie interpretazioni artistiche a quanti vorranno vederle.
"E' ancora l'occasione di ospitare le idee artistiche che nel territorio prendono vita e stimolarle anche attraverso il contesto dei luoghi" spiega Giovanni Balducci Ass. al Turismo, a valorizzare ulteriormente lo spirito con il quale InArte e gli artisti coinvolti nelle manifestazioni cittadine, vogliono dare valore all'Arte ed alla città.
TESTO DI PRESENTAZIONE/CRITICO di Francesco Armezzani:
”Il sogno è per sua natura ambiguo. La psicanalisi freudiana ha combattuto un lungo corpo a corpo con il sogno senza riuscire a venirne definitivamente a capo. La natura misteriosa del sogno è legata a elementi inconsci, profondi, rappresentazioni, sentimenti e emozioni che solo in parte risalgono alla superficie dell'esperienza consapevole dell'individuo; spesso restano intrappolati da meccanismi di non facile interpretazione ai livelli profondi della psiche.
Nella cultura occidentale degli ultimi cento anni il sogno ha conquistato un posto centrale nella rappresentazione che l'essere umano ha di se stesso. Il sogno ha finito proprio per questo col trasferire all'uomo moderno una parte della propria misteriosa esistenza notturna, inconscia, irriducibile all'esperienza della ragione.
Spesso si è finito con l'attribuire al sogno una dimensione irriducibilmente irreale, una specie di via privilegiata per accedere ad un mondo di esperienze nuove e inusitate. Il sogno apre le porte all'idea di una possibile dimensione alternativa a quella della vita reale, dell'eseprienza sensibile quotidiana.
L'individuo si trova quindi immerso e sprofondato in una dimensione ambigua: a metà tra la realtà e il sogno la percezione di sé e della propria vita appare oscura e a tratti incomprensibile.
Restare intrappolati nei sogni pregiudica il proprio contributo alla vita quotidiana, rallenta i riflessi, rende le persone meno partecipi alle proprie esperienze collettive, alle proprie responsabilità di fronte a se stessi e agli altri. D'altro canto il sogno rende in qualche modo accessibile a tutti la percezione di un'esperienza altra rispetto a quella della realtà sensibile. Le ragioni del mondo esterno vengono indebolite dall'esperienza onirica, di fronte al sogno la realtà perde la propria assoluta supremazia.
Nel contempo il sogno non produce effetti nella vita reale: a prescindere dagli stati fisiologici immediati che accompagnano i sogni, la forza causale del sogno è nulla. Il sogno lascia il mondo esattamente com'è. Se a volte diciamo che i sogni si realizzano intendiamo con questo qualcosa di completamente diverso dal sogno inteso come attività inconscia profonda. Il sogno nel senso di qualcosa che vorremmo fare ma che solo molto raramente siamo in grado di realizzare indica piuttosto la natura del desiderio.
Sogno e desiderio vanno tenuti però nettamente distinti e separati. Il sogno porta sempre con sé un elemento imponderabile di casualità e di eccezionalità: il sogno si realizza per conto suo, il contributo del sognatore è praticamente nullo. Essendo il sogno difatti privo di effettualità causale il sognatore è a sua volta ineffettuale, incapace o più semplicemente inattivo. La dimensione drammatica del sogno è la fantasticheria, l'incubo o peggio ancora il delirio. Il tragico nel sogno è l'aspetto patologico.
Nel desiderio invece la componente inconsapevole è continuamente costretta a confrontarsi con le relazioni causali del mondo reale. Il desiderante a differenza del sognatore vuole e cerca di trasformare la realtà, produce, scambia, comunica, condivide. Il tragico del desiderio è la sconfitta, la morte, la derisione, ma si può dare anche il contrario: la vittoria, la libertà, la realizzazione.
Il sognatore difatti è generalmente innocuo, un sognatore è una figura simpatica, a volte patetica, il sognatore, soprattutto oggi, è utile al sistema della produzione e del consumo. Noi quotidianamente ci cibiamo di sogni televisivi, pubblicitari, artistici, estetici, economici. Viviamo in una dimensione immaginaria, nel mondo dello spettacolo diffuso di massa. Nella società dello spettacolo l'esperienza del sogno viene resa compatibile con il massimo di adesione al mondo così com'è insieme al massimo di fuga individuale onirica dal mondo reale. Il mondo dice al sognatore: non desiderare, consuma!
Niente di simile nel desiderio: esso rovescia il mondo reale, insoddisfatto brama una realizzazione profonda, il desiderio sporca, inquieta, inquina la mente da svegli, il desiderio nega l'universale per il particolare. La dimensione del desiderio è reale nel senso della negazione e è immaginaria nel senso della affermazione.
Nel sogno l'immaginazione è riccamente produttiva di illusioni, di apparenze, di fantasmi; nel desiderio l'immaginazione sovverte la realtà ad occhi aperti. La natura potentemente illusoria del sogno rischia infine di soffocare la natura potentemente immaginativa del desiderante, il sogno annulla il desiderio, lo mortifica, lo rende velleitario, violento, nichilista.
Dalla somiglianza tra sogno e desiderio siamo pervenuti infine ad un conflitto: alla natura immaginaria dei sogni, immateriale e impalpabile si contrappone la materialità dura e pesante del desiderio, il suo aspetto scabroso, vitale.
Il desiderio, non il sogno, è pertanto il ribelle.” Francesco Armezzani
TESTO DI PRESENTAZIONE/dell’Assessore al Turismo del Comune di Fabriano, Ing. Giovanni Balducci:
E' questa una seconda edizione: un percorso iniziato appena un anno fa con la mostra che ha ospitato presso il complesso San Benedetto le opere installazioni degli artisti coordinati da InArte e da Claudio Schiavoni. L'evento promosse idee bizzarre legate al "pensiero", un pensiero che in linea con la tipologia tipica dell'opera installazione, era stato sviluppato solo ed esclusivamente per questa bellissima cornice. La città ha curiosato le opere e furono tanti i concittadini che, in visita alla mostra, hanno ammiccato con ammirazione alla creatività dei nostri artisti.
Proponiamo oggi un secondo accattivante appuntamento, il tema è, per continuità, il "sogno" aspetto gemello, per certi versi anche più interessante, del pensiero.
E' ancora l'occasione di ospitare le idee artistiche che nel territorio prendono vita e stimolarle anche attraverso il contesto dei luoghi che saranno presto dimora dell'elaborazione della creatività, nelle forme più diverse, sempre coinvolgenti.
I ringraziamenti vanno ancora agli artisti, ai curatori dell'esposizione e a tutti quanti vorranno godere insieme a noi di questo momento culturale.
Benvenuti dunque e buona visione.
Giovanni Balducci Ass. al Turismo
14
maggio 2011
Il Sogno Ribelle
Dal 14 al 22 maggio 2011
arte contemporanea
Location
COMPLESSO DI SAN BENEDETTO ABATE
Fabriano, Via T. Mamiani, 36, (Ancona)
Fabriano, Via T. Mamiani, 36, (Ancona)
Orario di apertura
tutti i giorni 18.00/20.00
Vernissage
14 Maggio 2011, ore 18
Autore
Curatore