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Il Sosia. Artisti e Collezioni Private
Otto artisti, scelti tra i più significativi nel panorama nazionale, si confrontano con alcune opere d’arte moderna e contemporanea provenienti da prestigiose collezioni private
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Otto artisti, scelti tra i più significativi nel panorama nazionale, si confrontano con alcune opere d’arte
moderna e contemporanea provenienti da prestigiose collezioni private.
Invitati dal Mart a “sbirciare” nelle stanze dei più attivi collezionisti del territorio, gli artisti Luca Coser,
Michael Fliri, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Adrian Paci, Giacomo Raffaelli, Alice Ronchi,
Luca Vitone si sono lasciati ispirare dalle opere di alcuni tra i protagonisti principali delle più
interessanti e ricche collezioni trentine.
Il progetto nasce da un’idea del curatore Federico Mazzonelli che ha invitato alcuni artisti a
rintracciare il proprio “sosia”, a cercare in una o più opere uno spunto, un’ispirazione, una suggestione
per la creazione di altri, e nuovi lavori.
In mostra sei site-specific e due interventi su lavori già esistenti sono il risultato del confronto con le
opere di alcuni maestri dell’arte italiana come Medardo Rosso, Giorgio de Chirico, Tullio Garbari,
Luigi Ghirri, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto e Pierpaolo Calzolari, fino ai più giovani
Federico Lanaro e Giovanni De Lazzari, e dell’arte internazionale da Alexander Archipenko a
Darren Almond, da Daniel Buren a Ryan Gander, da Django Hernandez a Roni Horn, da
Zanele Muholi a Mike Nelson, da Thomas Ruff a Markus Schinwald.
Si sviluppa così un percorso fra capolavori di diversi periodi storici, dalle avanguardie alle ricerche
contemporanee, che esalta l’intreccio e la pluralità dei linguaggi generando complicità, deviazioni e
inaspettate familiarità. Un dialogo che di volta in volta prende le forme dell’ossequio, dell’omaggio o del
prestito nell’ordine della reinvenzione delle immagini e dei loro significati. Nell’accostamento tra gli
artisti invitati e le opere scelte come punto di riferimento, si inserisce inevitabilmente la relazione degli
artisti con i collezionisti e con l’intimità delle raccolte private.
Gli otto artisti, individuati tra coloro che nel proprio lavoro privilegiano l’indagine sulla relazione e
attingono alle proprie biografie, hanno lavorato autonomamente, liberi di far le proprie scelte e
costruire nuovi legami, interpretando così il concept della mostra nel pieno rispetto dei ruoli: artista,
curatore, collezionista.
Luca Coser (Trento, 1965) costruisce un allestimento attorno a una scultura di Medardo Rosso e a una
testa retica di Tullio Garbari. Ai due maestri del ‘900 il compito di ispirare una riflessione sul volto e sul
ritratto.
Michael Fliri (Tubre, Bolzano, 1978) mette in relazione una serie di nuove sculture con le opere di
Daniel Buren e Giulio Paolini. L’indagine si focalizza sui temi dello specchio e della maschera, sul limite
tra veridicità e finzione.
Eva Marisaldi (Bologna, 1966) si confronta con opere molto diverse tra loro (di Nelson, Archipenko,
Muholi e Hernandez) e costruisce con i suoi disegni un display espositivo che risulta una mostra nella
mostra.
Marzia Migliora (Alessandria,1972) si lascia ispirare da un lavoro di Ryan Gander a partire dal quale
costruisce e decostruisce il mito del moderno.
Adrian Paci (Scutari, Albania, 1969) compone un trittico onirico mettendo in relazione un video
inedito, un lavoro metafisico di de Chirico e una recente pittura di Giovanni De Lazzari che
ironicamente depotenzia la questione metafisica.
Giacomo Raffaelli (Rovereto, 1988) indaga uno dei processi tipici del mercato dell’arte che vive di
emozioni, relazioni, intuizioni. In collaborazione con un collezionista, presenta la traduzione visiva delle
informazioni e dei dati che si generano quando un’opera d’arte viene acquistata.
Alice Ronchi (Ponte dell’Olio, Piacenza,1989) amplifica con una scultura e un video la suggestiva
atmosfera che scaturisce da una marina vista attraverso una feritoia di Luigi Ghirri.
Luca Vitone (Genova, 1964) dedica 18 disegni e 18 anagrammi ad altrettanti artisti con i quali ha
condiviso l’avvio della propria ricerca ed espone pari numero di autentiche di opere d’arte individuate
presso i collezionisti.
La mostra Il sosia, attraverso suggestivi intrecci estetici, sviluppa alcuni dei temi più indagati della
storia dell’arte, della filosofia e della psicanalisi: il doppio, lo specchio, l’alter-ego.
All’artista viene chiesto di contemplare e di ritrovarsi in un riflesso che lo descrive pur non essendo lui
stesso, di cercare l’altro da sé nella similitudine e nel confronto, di riconoscersi in un duplicato. Di
guardare, guardarsi, essere guardato in una ciclicità relazionale potenzialmente infinita.
La Civica diventa luogo di una narrazione per immagini scandita dagli interventi, dalle scelte e dalle
poetiche dei singoli artisti che, in relazione alle opere scelte, definiscono otto stazioni, otto isole legate
tra loro non in quanto simili o familiari, ma in virtù di quella perturbante empatia che si pone alla base
di ogni processo di sdoppiamento e di metamorfosi delle forme e delle realtà che popolano il nostro
immaginario.
Parallelamente, la mostra riceve il testimone dall’esposizione “Chiamata a Raccolta” che la Galleria
Civica aveva dedicato un anno fa al collezionismo privato.
Il Mart prosegue così la propria indagine sul ruolo del collezionista e sulla relazione tra istituzione
pubblica e collezionismo privato portata avanti in numerose mostre, sia a Rovereto sia a Trento.
Nel caso del Mart, infatti, senza la passione e a volte l’“ossessione” di mecenati e collezionisti non
esisterebbero le grandi raccolte d’arte.
Il Museo, che collabora infatti con alcuni tra i maggiori collezionisti italiani e stranieri, per la mostra “Il
Sosia” ha coinvolto i più vivaci tra coloro che hanno sede nel proprio territorio. Insieme, istituzione
pubblica e privati si adoperano per rendere più dinamica l’attività culturale radicata nei propri luoghi e,
nel contempo, dal respiro nazionale e internazionale.
Galleria Civica Trento
e ADAC – Archivio trentino Documentazione Artisti Contemporanei
Via Belenzani 44
38122 Trento
Tel +39 0461 985511
Fax +39 0461 277033
Tel +39 800 397760
Civica@mart.tn.it
www.mart.trento.it
Orari
mar-dom 10.00-13.00/ 14.00 - 18.00
lunedì chiuso
Tariffe
Intero: 2 €
Gratuito: Mart Membership
bambini fino a 14 anni
Comunicazione, Relazioni Esterne
Ufficio stampa e New media
Flavia Fossa Margutti
Responsabile
f.fossamargutti@mart.tn.it
Tel+39 0464 454189
Carlotta Fanti
Susanna Sara Mandice
Francesca Moretti
press@mart.tn.it
Tel +39 0464 454124/117
Il Mart ringrazia
Provincia autonoma di Trento
Comune di Trento
Comune di Rovereto
In collaborazione con
Proposta vini
Sponsor tecnico
Trentino Sviluppo
Per le attività didattiche
Casse Rurali Trentine
moderna e contemporanea provenienti da prestigiose collezioni private.
Invitati dal Mart a “sbirciare” nelle stanze dei più attivi collezionisti del territorio, gli artisti Luca Coser,
Michael Fliri, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Adrian Paci, Giacomo Raffaelli, Alice Ronchi,
Luca Vitone si sono lasciati ispirare dalle opere di alcuni tra i protagonisti principali delle più
interessanti e ricche collezioni trentine.
Il progetto nasce da un’idea del curatore Federico Mazzonelli che ha invitato alcuni artisti a
rintracciare il proprio “sosia”, a cercare in una o più opere uno spunto, un’ispirazione, una suggestione
per la creazione di altri, e nuovi lavori.
In mostra sei site-specific e due interventi su lavori già esistenti sono il risultato del confronto con le
opere di alcuni maestri dell’arte italiana come Medardo Rosso, Giorgio de Chirico, Tullio Garbari,
Luigi Ghirri, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto e Pierpaolo Calzolari, fino ai più giovani
Federico Lanaro e Giovanni De Lazzari, e dell’arte internazionale da Alexander Archipenko a
Darren Almond, da Daniel Buren a Ryan Gander, da Django Hernandez a Roni Horn, da
Zanele Muholi a Mike Nelson, da Thomas Ruff a Markus Schinwald.
Si sviluppa così un percorso fra capolavori di diversi periodi storici, dalle avanguardie alle ricerche
contemporanee, che esalta l’intreccio e la pluralità dei linguaggi generando complicità, deviazioni e
inaspettate familiarità. Un dialogo che di volta in volta prende le forme dell’ossequio, dell’omaggio o del
prestito nell’ordine della reinvenzione delle immagini e dei loro significati. Nell’accostamento tra gli
artisti invitati e le opere scelte come punto di riferimento, si inserisce inevitabilmente la relazione degli
artisti con i collezionisti e con l’intimità delle raccolte private.
Gli otto artisti, individuati tra coloro che nel proprio lavoro privilegiano l’indagine sulla relazione e
attingono alle proprie biografie, hanno lavorato autonomamente, liberi di far le proprie scelte e
costruire nuovi legami, interpretando così il concept della mostra nel pieno rispetto dei ruoli: artista,
curatore, collezionista.
Luca Coser (Trento, 1965) costruisce un allestimento attorno a una scultura di Medardo Rosso e a una
testa retica di Tullio Garbari. Ai due maestri del ‘900 il compito di ispirare una riflessione sul volto e sul
ritratto.
Michael Fliri (Tubre, Bolzano, 1978) mette in relazione una serie di nuove sculture con le opere di
Daniel Buren e Giulio Paolini. L’indagine si focalizza sui temi dello specchio e della maschera, sul limite
tra veridicità e finzione.
Eva Marisaldi (Bologna, 1966) si confronta con opere molto diverse tra loro (di Nelson, Archipenko,
Muholi e Hernandez) e costruisce con i suoi disegni un display espositivo che risulta una mostra nella
mostra.
Marzia Migliora (Alessandria,1972) si lascia ispirare da un lavoro di Ryan Gander a partire dal quale
costruisce e decostruisce il mito del moderno.
Adrian Paci (Scutari, Albania, 1969) compone un trittico onirico mettendo in relazione un video
inedito, un lavoro metafisico di de Chirico e una recente pittura di Giovanni De Lazzari che
ironicamente depotenzia la questione metafisica.
Giacomo Raffaelli (Rovereto, 1988) indaga uno dei processi tipici del mercato dell’arte che vive di
emozioni, relazioni, intuizioni. In collaborazione con un collezionista, presenta la traduzione visiva delle
informazioni e dei dati che si generano quando un’opera d’arte viene acquistata.
Alice Ronchi (Ponte dell’Olio, Piacenza,1989) amplifica con una scultura e un video la suggestiva
atmosfera che scaturisce da una marina vista attraverso una feritoia di Luigi Ghirri.
Luca Vitone (Genova, 1964) dedica 18 disegni e 18 anagrammi ad altrettanti artisti con i quali ha
condiviso l’avvio della propria ricerca ed espone pari numero di autentiche di opere d’arte individuate
presso i collezionisti.
La mostra Il sosia, attraverso suggestivi intrecci estetici, sviluppa alcuni dei temi più indagati della
storia dell’arte, della filosofia e della psicanalisi: il doppio, lo specchio, l’alter-ego.
All’artista viene chiesto di contemplare e di ritrovarsi in un riflesso che lo descrive pur non essendo lui
stesso, di cercare l’altro da sé nella similitudine e nel confronto, di riconoscersi in un duplicato. Di
guardare, guardarsi, essere guardato in una ciclicità relazionale potenzialmente infinita.
La Civica diventa luogo di una narrazione per immagini scandita dagli interventi, dalle scelte e dalle
poetiche dei singoli artisti che, in relazione alle opere scelte, definiscono otto stazioni, otto isole legate
tra loro non in quanto simili o familiari, ma in virtù di quella perturbante empatia che si pone alla base
di ogni processo di sdoppiamento e di metamorfosi delle forme e delle realtà che popolano il nostro
immaginario.
Parallelamente, la mostra riceve il testimone dall’esposizione “Chiamata a Raccolta” che la Galleria
Civica aveva dedicato un anno fa al collezionismo privato.
Il Mart prosegue così la propria indagine sul ruolo del collezionista e sulla relazione tra istituzione
pubblica e collezionismo privato portata avanti in numerose mostre, sia a Rovereto sia a Trento.
Nel caso del Mart, infatti, senza la passione e a volte l’“ossessione” di mecenati e collezionisti non
esisterebbero le grandi raccolte d’arte.
Il Museo, che collabora infatti con alcuni tra i maggiori collezionisti italiani e stranieri, per la mostra “Il
Sosia” ha coinvolto i più vivaci tra coloro che hanno sede nel proprio territorio. Insieme, istituzione
pubblica e privati si adoperano per rendere più dinamica l’attività culturale radicata nei propri luoghi e,
nel contempo, dal respiro nazionale e internazionale.
Galleria Civica Trento
e ADAC – Archivio trentino Documentazione Artisti Contemporanei
Via Belenzani 44
38122 Trento
Tel +39 0461 985511
Fax +39 0461 277033
Tel +39 800 397760
Civica@mart.tn.it
www.mart.trento.it
Orari
mar-dom 10.00-13.00/ 14.00 - 18.00
lunedì chiuso
Tariffe
Intero: 2 €
Gratuito: Mart Membership
bambini fino a 14 anni
Comunicazione, Relazioni Esterne
Ufficio stampa e New media
Flavia Fossa Margutti
Responsabile
f.fossamargutti@mart.tn.it
Tel+39 0464 454189
Carlotta Fanti
Susanna Sara Mandice
Francesca Moretti
press@mart.tn.it
Tel +39 0464 454124/117
Il Mart ringrazia
Provincia autonoma di Trento
Comune di Trento
Comune di Rovereto
In collaborazione con
Proposta vini
Sponsor tecnico
Trentino Sviluppo
Per le attività didattiche
Casse Rurali Trentine
29
maggio 2015
Il Sosia. Artisti e Collezioni Private
Dal 29 maggio all'undici ottobre 2015
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA DI TRENTO
Trento, Via Rodolfo Belenzani, 44, (Trento)
Trento, Via Rodolfo Belenzani, 44, (Trento)
Biglietti
Intero € 2 - Gratuito bambini fino ai 14 anni, scolaresche e Mart Membership - Biglietto unico per tre sedi: Intero € 13, Ridotto € 9 - Convenzioni sul sito www.mart.tn.it
Orario di apertura
Martedì - Domenica 10.00 - 13.00/14.00 - 18.00 Lunedì chiuso
Vernissage
29 Maggio 2015, ore 18
Autore
Curatore