Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
IL SUSSURRO DELL’ARTE
Esposizione personale di Carla benvenuto
– Il sussurro dell’Arte-
Palazzo SanPaolo Invest Genova Via M. Piaggio 1
Giovedì 25 maggio h. 18.00
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Carla Benvenuto (Genova 1956) vive e lavora tra Italia e Francia.
Pittrice, lavora da tempo sulle declinazioni della scrittura, con materiali di narrazione che diventano dipinti e oggetti scultorei.
Le sue “Storie che viaggiano” sono scritte a mano su carta e poi assemblate in installazioni esposte in permanenza in luoghi pubblici e privati, gallerie e musei, sia in Italia che all'estero.
Grandi formati sono stati realizzati per il Palazzo della Regione di Trento, con seimila rotoli di carta, o per la Biennale Arte Dolomiti, o il Museo di Sant'Agostino a Genova, il Nhow di Milano, in Francia a Villa Aurélienne Frejus, Eragny sur Oise..
Nel 2017 espone presso il foyer del Teatro della Corte di Genova presenta le prime tre pagine de “La storia di Salì”, che oggi sono un libro di oltre cinquecento pagine al centro di un progetto che l’artista presenterà al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova.
Con - il sussurro dell'Arte- si vuole intendere una modalità garbata attraverso la quale raccontare storie potenti.
La costante ricerca di trasparenza è sempre la stessa, sia nel sovrapporsi di vernici velate, sia nella profondità materica, sia nel rapportarsi socialmente.
L'immaginazione ha il compito di mutare ovvie realtà scontate, attraverso una nuova spiritualità.
Così, a volte, può accadere che accogliere un'opera d'arte tra le mura private di casa, operi una sorta di beatitudine all'anima, anche a quella più distratta.
Può accadere ( ed è ciò a cui auspichiamo) , che il fruitore, contemplando con attenzione la trasparenza di quel dipinto, comprenda davvero quanto sia stato scavato e inciso, sfregiato, coperto e ripreso, senza sosta. In una perenne ricerca del "senso" più vero e onesto, cioè di quella dannata necessità di trovare la bellezza delle cose: il lato positivo del mondo.
Carla Benvenuto
Una rappresentazione silenziosa, nei personaggi e nelle parole esibite dal repertorio pittorico di Carla Benvenuto per la mostra personale “Il sussurro dell’Arte”. L’artista genovese riordina e articola il proprio lavoro tra parole e visioni che si manifestano tanto sulla tela quanto sulla carta. Sono documenti, testimonianze, lettere, ovvero il materiale epico, cui sono speculari le figure di donna che emergono dai grandi quadri, quasi sfuggenti, attrici e coro di un poema di inquietudine. Le lettere, poi, sono il nucleo pensato per un grande progetto in corso, “La storia di Salì”, in elaborazione per il Museo di Arte contemporanea di Villa Croce a Genova: tele, installazioni e appunto un libro - per così dire destrutturato - il tutto inteso come metafora di un grande viaggio (senti)mentale, di arte e cultura, partendo dalla storia personale dell’autrice.
L’opera di Carla Benvenuto si sviluppa dunque nella sempre più decisa e ricca professione del testo - scritto, ovvero dipinto - mentre diversamente le parole sono sottintese nelle presenze mute che le accompagnano, una trattazione coerente particolarmente dopo “Aria”, progetto allestito al Galata Museo del Mare.
“Una pittura - ne scrivevo per l’occasione - astrattamente concettuale e nel contempo concettualmente astratta (nell’assenza di figure, in questa serie) nella quale è mantenuta irrinunciabile l’idea di scrittura, che Carla Benvenuto sviluppa in modo complementare alla ricerca sul colore. “Aria” è dunque un palinsesto su cui disporre i materiali, pittorici e narrativi, perché gli uni richiamino sempre gli altri e viceversa, come un grande oceanico racconto che l’artista ha intrapreso da tempo su vari piani di lettura e di scrittura.
Aria è, suggerisce Carla Benvenuto, trasparenza, ovvero la forma ingannevole dell’elemento. L’aria ha un suo peso, una sua potenza invisibile ma tangibile nel bene e nel male, dalle grandi masse vorticanti in grado di distruggere intere regioni alla produzione di energia, sia essa destinata al consumo di elettricità o alla spinta sul mare di una vela. E quest’ultimo riferimento sintetizza la ricerca che si articola su più spunti. Il mare (al pari dell’aria ingannevolmente trasparente), il cielo che è a sua volta tela e tavolozza tra aria e acqua, il viaggio, esperienza simbolica (interiore, intima, filosofica, antropologica), sino alla luce “che nasce dall’oscurità”, conferma Benvenuto. E nei suoi lavori l’oscurità, appunto, si presenta cromatica e mentale, e da questa emerge in un processo di costruzione intellettuale, liberatorio. Sino a giungere alla superficie, al culmine della riflessione: qui riverbera luccicante la novità del colore, il rosa. Piccole delicate talvolta impercettibili macchie che rifulgono coerenti tra un mare al tramonto e un cielo all’aurora e un cuore mai indispettito dalla vita”.
Qui i vari elementi, che appaiono in qualche modo disuniti (perché appartenenti a motivi e momenti diversi, si ricompongono in forma unitaria, si aggregano per sottolineare con coerenza e chiarezza questa originale adesione alla scrittura ottenuta mescolando più alfabeti in grado di esprimere un sono linguaggio.
Stefano Bigazzi
Pittrice, lavora da tempo sulle declinazioni della scrittura, con materiali di narrazione che diventano dipinti e oggetti scultorei.
Le sue “Storie che viaggiano” sono scritte a mano su carta e poi assemblate in installazioni esposte in permanenza in luoghi pubblici e privati, gallerie e musei, sia in Italia che all'estero.
Grandi formati sono stati realizzati per il Palazzo della Regione di Trento, con seimila rotoli di carta, o per la Biennale Arte Dolomiti, o il Museo di Sant'Agostino a Genova, il Nhow di Milano, in Francia a Villa Aurélienne Frejus, Eragny sur Oise..
Nel 2017 espone presso il foyer del Teatro della Corte di Genova presenta le prime tre pagine de “La storia di Salì”, che oggi sono un libro di oltre cinquecento pagine al centro di un progetto che l’artista presenterà al Museo di Arte Contemporanea Villa Croce di Genova.
Con - il sussurro dell'Arte- si vuole intendere una modalità garbata attraverso la quale raccontare storie potenti.
La costante ricerca di trasparenza è sempre la stessa, sia nel sovrapporsi di vernici velate, sia nella profondità materica, sia nel rapportarsi socialmente.
L'immaginazione ha il compito di mutare ovvie realtà scontate, attraverso una nuova spiritualità.
Così, a volte, può accadere che accogliere un'opera d'arte tra le mura private di casa, operi una sorta di beatitudine all'anima, anche a quella più distratta.
Può accadere ( ed è ciò a cui auspichiamo) , che il fruitore, contemplando con attenzione la trasparenza di quel dipinto, comprenda davvero quanto sia stato scavato e inciso, sfregiato, coperto e ripreso, senza sosta. In una perenne ricerca del "senso" più vero e onesto, cioè di quella dannata necessità di trovare la bellezza delle cose: il lato positivo del mondo.
Carla Benvenuto
Una rappresentazione silenziosa, nei personaggi e nelle parole esibite dal repertorio pittorico di Carla Benvenuto per la mostra personale “Il sussurro dell’Arte”. L’artista genovese riordina e articola il proprio lavoro tra parole e visioni che si manifestano tanto sulla tela quanto sulla carta. Sono documenti, testimonianze, lettere, ovvero il materiale epico, cui sono speculari le figure di donna che emergono dai grandi quadri, quasi sfuggenti, attrici e coro di un poema di inquietudine. Le lettere, poi, sono il nucleo pensato per un grande progetto in corso, “La storia di Salì”, in elaborazione per il Museo di Arte contemporanea di Villa Croce a Genova: tele, installazioni e appunto un libro - per così dire destrutturato - il tutto inteso come metafora di un grande viaggio (senti)mentale, di arte e cultura, partendo dalla storia personale dell’autrice.
L’opera di Carla Benvenuto si sviluppa dunque nella sempre più decisa e ricca professione del testo - scritto, ovvero dipinto - mentre diversamente le parole sono sottintese nelle presenze mute che le accompagnano, una trattazione coerente particolarmente dopo “Aria”, progetto allestito al Galata Museo del Mare.
“Una pittura - ne scrivevo per l’occasione - astrattamente concettuale e nel contempo concettualmente astratta (nell’assenza di figure, in questa serie) nella quale è mantenuta irrinunciabile l’idea di scrittura, che Carla Benvenuto sviluppa in modo complementare alla ricerca sul colore. “Aria” è dunque un palinsesto su cui disporre i materiali, pittorici e narrativi, perché gli uni richiamino sempre gli altri e viceversa, come un grande oceanico racconto che l’artista ha intrapreso da tempo su vari piani di lettura e di scrittura.
Aria è, suggerisce Carla Benvenuto, trasparenza, ovvero la forma ingannevole dell’elemento. L’aria ha un suo peso, una sua potenza invisibile ma tangibile nel bene e nel male, dalle grandi masse vorticanti in grado di distruggere intere regioni alla produzione di energia, sia essa destinata al consumo di elettricità o alla spinta sul mare di una vela. E quest’ultimo riferimento sintetizza la ricerca che si articola su più spunti. Il mare (al pari dell’aria ingannevolmente trasparente), il cielo che è a sua volta tela e tavolozza tra aria e acqua, il viaggio, esperienza simbolica (interiore, intima, filosofica, antropologica), sino alla luce “che nasce dall’oscurità”, conferma Benvenuto. E nei suoi lavori l’oscurità, appunto, si presenta cromatica e mentale, e da questa emerge in un processo di costruzione intellettuale, liberatorio. Sino a giungere alla superficie, al culmine della riflessione: qui riverbera luccicante la novità del colore, il rosa. Piccole delicate talvolta impercettibili macchie che rifulgono coerenti tra un mare al tramonto e un cielo all’aurora e un cuore mai indispettito dalla vita”.
Qui i vari elementi, che appaiono in qualche modo disuniti (perché appartenenti a motivi e momenti diversi, si ricompongono in forma unitaria, si aggregano per sottolineare con coerenza e chiarezza questa originale adesione alla scrittura ottenuta mescolando più alfabeti in grado di esprimere un sono linguaggio.
Stefano Bigazzi
25
maggio 2023
IL SUSSURRO DELL’ARTE
Dal 25 maggio al 15 ottobre 2023
arte contemporanea
Location
SANPAOLO INVEST
Genova, Via Dante Alighieri, 2, (Genova)
Genova, Via Dante Alighieri, 2, (Genova)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 21.00, e il sabato e la domenica, dalle 8.30 alle 19.00.
Vernissage
25 Maggio 2023, Dalle 18.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico