Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il tempo dell’Oca. 1965….
Quarant’anni fa nasceva l’Oca, come libreria-galleria a due passi da Piazza del Popolo, in via dell’Oca, di fronte a casa di Alberto Moravia e Elsa Morante. Diventa presto un luogo d’incontro, frequentato dall’effervescente mondo culturale dell’epoca. Ora nella sua nuova sede riaperta nel 2003 festeggia il suo anniversario con una piccola retrospettiva che ricorda la sua storia e al contempo il presente che occhieggia al futuro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Quarant’anni fa nasceva l’Oca, come libreria-galleria a due passi da Piazza del Popolo, in via dell’Oca, di fronte a casa di Alberto Moravia e Elsa Morante. Diventa presto un luogo d'incontro, frequentato dall’effervescente mondo culturale dell’epoca. Ora nella sua nuova sede riaperta nel 2003 festeggia il suo anniversario con una piccola retrospettiva che ricorda la sua storia e al contempo il presente che occhieggia al futuro.
Matta, che ha rappresentato fin dall’inizio un nume tutelare della galleria, associava il nome, l’Oca, alla parola spagnola Loca, che designa la follia. Attribuiva quindi a questo luogo, l’estro e la bizzarria che possono condurre a scelte artistiche originali.
Così è nata questa esposizione cercando di mostrare un po’ di quella bizzarria che forse ha contraddistinto alcune iniziative.
Un breve flash back eludendo quasi totalmente le grandi mostre sul ‘900, ricordando i compagni di strada, e gli artisti che hanno lavorato con la galleria dal nuovo inizio. Questi ultimi in particolare hanno creato opere e gioielli realizzati appositamente. Un tentativo di uscire dagli schemi di un anniversario un po’ speciale, una piccola scommessa sia per chi le ha realizzate, che per la galleria.
Lo spazio è cambiato ma la finalità di essere un luogo a disposizione delle idee è rimasta identica.
Matta, che ha rappresentato fin dall’inizio un nume tutelare della galleria, associava il nome, l’Oca, alla parola spagnola Loca, che designa la follia. Attribuiva quindi a questo luogo, l’estro e la bizzarria che possono condurre a scelte artistiche originali.
Così è nata questa esposizione cercando di mostrare un po’ di quella bizzarria che forse ha contraddistinto alcune iniziative.
Un breve flash back eludendo quasi totalmente le grandi mostre sul ‘900, ricordando i compagni di strada, e gli artisti che hanno lavorato con la galleria dal nuovo inizio. Questi ultimi in particolare hanno creato opere e gioielli realizzati appositamente. Un tentativo di uscire dagli schemi di un anniversario un po’ speciale, una piccola scommessa sia per chi le ha realizzate, che per la galleria.
Lo spazio è cambiato ma la finalità di essere un luogo a disposizione delle idee è rimasta identica.
30
novembre 2005
Il tempo dell’Oca. 1965….
Dal 30 novembre 2005 al 30 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’OCA STUDIO
Roma, Via Della Mercede, 12/a, (Roma)
Roma, Via Della Mercede, 12/a, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10–13 e 16:30–19:30. Sabato su appuntamento