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Il tempo nel mezzo
5 professionisti si confrontano sul tema del matrimonio, estraendo dai loro archivi 50 foto che rappresentano quella storia parallela che non viene raccontata, ma che merita di essere vista. Un’attenta selezione di fotografie che vanno ben oltre la competenza. Un reportage allo stato puro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
da un’idea di Andrea Gilberti
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una mostra di fotografia di
Giorgio Baruffi / Andrea Gilberti / Alberto Mancini / Alberto Petrò / Roberto Ricca IL TEMPO NEL MEZZO
con un commento di Massimo Minini
un evento di 3 giorni, in collaborazione con Nicola Falappi di Studio Quaranta inaugurazione: venerdì 22 maggio 2015 ore 19
Palazzo Mondini, via f.lli Bandiera, 24 - Brescia
venerdì 22 maggio 2015 / apertura dalle ore 18 alle 21
ore 19:00 / Aperitivo in cortile con Perimetro Good Food District ore 20:00 / Titti Castrini con Paolo Degiuli e Mauro Sereno
sabato 23 maggio 2015 / apertura dalle ore 15 alle 22
ore 18:00 / Bemix Beverage / Soundtrack by Webb
domenica 24 maggio 2015 / apertura dalle ore 10 alle 21
ore 10 - 15 / Brunch in cortile con Mentelocale - Catering mobile ore 18 / Bemix Beverage / Il piano nel mezzo - Simone Lombardi
per ulteriori informazioni:
Alberto Petrò / tel. 328 7469098 Giorgio Baruffi / tel. 338 6123479 iltemponelmezzo@gmail.com
_________________________________________________________________________________
Partners dell’evento/
Studio Quaranta, via Costantino Quaranta 11/E, Brescia
www.quarantastudio.it
Perimetro - Good Food District, Piazza Paolo VI, Brescia www.perimetrofood.it
Bemix Bevarage, Brescia www.bemix.it
Dj Webb
www.facebook.com/LazyDogsDjs
Mentelocale / Fuori di Mente - Catering mobile, via Porta Pile 3, Brescia www.mentelocalebrescia.it
Simone Lombardi - Film Music Composer
www.simone-lombardi.com
Catellani&Smith, via A. Locatelli 47, Villa di Serio, Bergamo www.catellanismith.com
Titti Castrini, musicista www.titticastrini.net

IL TEMPO NEL MEZZO
Giorgio Baruffi / Andrea Gilberti / Alberto Mancini / Alberto Petrò / Roberto Ricca
"Nel mezzo del tempo ordinario (kronos), il tempo straordinario (kairos) accade."
Così come ogni fotografia è un racconto di luce e granuli d’argento (oggi pixel), così ogni reportage è una storia a sè. A prescindere dalla storia, il reportage ha il potere di penetrare, attraverso pochi fermi-immagine, un mondo invisibile, svelando tutti i dettagli necessari affinchè l’essenziale possa emergere.
Per fare ciò il fotografo deve plasmarsi attorno al mondo che sta per raccontare con intuizione e determinazione, poichè spesso non è l’evento appariscente la chiave di lettura, bensì particolari apparentemente silenziosi.
Nel reportage ogni storia ha bisogno di un’estetica che si adatti agli spigoli di una vecchia madia in una masseria del sud Italia, o allo sconfinato paesaggio montano nel Perù amazzonico, o al rispetto di fronte a quel viso che ti guarda implacabile uscendo dal Brooklyn Label e non puoi che ammirarlo per un attimo soltanto. La forza del reportage sta anche nel non fotografare.
Questa storia si ripete da secoli ed è un classico fotografico.
Ogni storia, tra un brindisi ed un bacio, nasconde attimi di tiepida intimità, momenti inconsueti di sospensione in un tempo di mezzo, situazioni apparentemente distaccate da ciò che di più importante sta accadendo attorno, riservate ad un occhio sensibile: una telefonata inaspettata, la densità dei pensieri di quell’uomo seduto in disparte, l’attesa di tre persone all’ombra di un portone.
Questi dettagli non hanno un valore intrinseco, ma se colti intelligentemente, possono trovare la giusta collocazione nella narrazione, così che il reportage possa diventare davvero un documento veritiero.
La mostra
Cinque professionisti si confrontano sul tema del matrimonio, estraendo dai loro archivi 50 immagini che rappresentano quella storia parallela che non viene raccontata abitualmente, ma che merita di essere vista. Non si tratta di un reportage di ricerca sul matrimonio, bensì di un’attenta selezione di fotografie che vanno ben oltre la committenza. Esse offrono una visione rara, che ribalta la concezione estetica legata a questo evento. Durante il matrimonio i fotografi si prendono il loro momento per poter raccontare in maniera personale il resto, e cioè il tempo nel mezzo: fotografie tra le fotografie, un reportage allo stato puro.
________________________________________________________________________________
Giorgio Baruffi (www.gbfotografia.com)
La Kodak Retinette prestatagli dal papà per la gita di quinta elementare fa bella mostra di sé in studio, la tiene sempre carica, non si sa mai. Dalla sua prima volta sono passati quasi quarant’anni, ma l’amore per la fotografia è tutt’ora vivo, pieno, pulsante. Ritiene che essa, in generale, esprima, racconti, rappresenti, informi, emozioni, documenti, denunci, illustri... Giorgio ha scelto quella di matrimonio, non in maniera esclusiva, ma certamente preponderante, perché gli permette di vivere molti momenti unici, spesso irripetibili come solo le emozioni sincere sanno essere, e di raccontarli attraverso i propri occhi.
Andrea Gilberti (www.gilbertimanfredi.com)
Figlio d’arte. Un appellativo pesante, una responsabilità che da vent’anni lo accompagna nel suo mondo fotografico. Inizia giovanissimo con esposimetro al collo e Hasselblad tra le mani, caricatori con pellicole medio formato posizionati nei punti strategici di ogni chiesa. Il mondo del matrimonio è ormai parte integrante della sua vita, una continua sfida fotografica tutt’altro che semplice, una ricerca spasmodica dello scatto perfetto, indimenticabile, quello che possa far emozionare anche a distanza di anni. Sostanzialmente figlio del “Gino”, unico maestro a cui si ispira, nella vita e in quel mondo che tanto ama.

Alberto Mancini (www.aneliti.com)
Prima di definirsi fotografo, benedice l’aver potuto fare l’assistente, non è più tanto facile oggi aver questa fortuna. Così son stati i suoi anni iniziali prima di esporsi fotograficamente, tinteggiando fondali e apprendendo nozioni. La sua espressione è sempre stata legata al disegno, al tratto della matita, poi il passaggio alla fotografia è arrivato naturalmente indirizzando istinti ai quali ha voluto dar ascolto, ritrovandosi grazie a questi ad essere spesso in movimento. Ammette di non ritenersi un fotografo di qualcosa, comprende però che la sua ricerca è molto legata al reportage ed al ritratto.
Alberto Petrò (www.inlimboweddings.com)
Si appassiona alla fotografia proprio quando il digitale subentra all’analogico. Grazie ad un amico collezionista si ritrova tra le mani un tesoro di inestimabile valore: i primi 150 anni di storia della fotografia, dagli emozionanti tentativi degli esordi agli ultimi baluardi della nostra epoca. Migliaia di immagini straordinarie, che può persino toccare, lo travolgono accompagnandone il suo percorso culturale e le sue curiosità tecniche. Sviluppa così una sensibilità artistica che lo porta ad esporre anche all’estero, fino a quando lo scontro con il digitale si rivela ineluttabile. Diventa lentamente professionista, mantenendo un’equilibrata dualità con la sua vita artistica.
Roberto Ricca (www.robertoricca.com)
Fino a qualche anno fa il suo immaginario relativo alla fotografia di matrimonio era popolato da personaggi invadenti con grossi teleobiettivi e pesanti album-valigetta. Poi scopre Jeff Ascough: uno che fotografa matrimoni come farebbe Cartier-Bresson. Da quel giorno alla passione per le coppie tempo/diaframmi aggiunge quella per le coppie tout court. Nel matrimonio ritrova condensato tutto ciò che ama: il reportage, il ritratto, il paesaggio, la street-photography. È convinto che il mondo ci parli e che la fotografia ne sia il vocabolario: cogliere un attimo carico di senso nel flusso ininterrotto del tempo, come un dono che non va né spiegato né interrogato.
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una mostra di fotografia di
Giorgio Baruffi / Andrea Gilberti / Alberto Mancini / Alberto Petrò / Roberto Ricca IL TEMPO NEL MEZZO
con un commento di Massimo Minini
un evento di 3 giorni, in collaborazione con Nicola Falappi di Studio Quaranta inaugurazione: venerdì 22 maggio 2015 ore 19
Palazzo Mondini, via f.lli Bandiera, 24 - Brescia
venerdì 22 maggio 2015 / apertura dalle ore 18 alle 21
ore 19:00 / Aperitivo in cortile con Perimetro Good Food District ore 20:00 / Titti Castrini con Paolo Degiuli e Mauro Sereno
sabato 23 maggio 2015 / apertura dalle ore 15 alle 22
ore 18:00 / Bemix Beverage / Soundtrack by Webb
domenica 24 maggio 2015 / apertura dalle ore 10 alle 21
ore 10 - 15 / Brunch in cortile con Mentelocale - Catering mobile ore 18 / Bemix Beverage / Il piano nel mezzo - Simone Lombardi
per ulteriori informazioni:
Alberto Petrò / tel. 328 7469098 Giorgio Baruffi / tel. 338 6123479 iltemponelmezzo@gmail.com
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Partners dell’evento/
Studio Quaranta, via Costantino Quaranta 11/E, Brescia
www.quarantastudio.it
Perimetro - Good Food District, Piazza Paolo VI, Brescia www.perimetrofood.it
Bemix Bevarage, Brescia www.bemix.it
Dj Webb
www.facebook.com/LazyDogsDjs
Mentelocale / Fuori di Mente - Catering mobile, via Porta Pile 3, Brescia www.mentelocalebrescia.it
Simone Lombardi - Film Music Composer
www.simone-lombardi.com
Catellani&Smith, via A. Locatelli 47, Villa di Serio, Bergamo www.catellanismith.com
Titti Castrini, musicista www.titticastrini.net

IL TEMPO NEL MEZZO
Giorgio Baruffi / Andrea Gilberti / Alberto Mancini / Alberto Petrò / Roberto Ricca
"Nel mezzo del tempo ordinario (kronos), il tempo straordinario (kairos) accade."
Così come ogni fotografia è un racconto di luce e granuli d’argento (oggi pixel), così ogni reportage è una storia a sè. A prescindere dalla storia, il reportage ha il potere di penetrare, attraverso pochi fermi-immagine, un mondo invisibile, svelando tutti i dettagli necessari affinchè l’essenziale possa emergere.
Per fare ciò il fotografo deve plasmarsi attorno al mondo che sta per raccontare con intuizione e determinazione, poichè spesso non è l’evento appariscente la chiave di lettura, bensì particolari apparentemente silenziosi.
Nel reportage ogni storia ha bisogno di un’estetica che si adatti agli spigoli di una vecchia madia in una masseria del sud Italia, o allo sconfinato paesaggio montano nel Perù amazzonico, o al rispetto di fronte a quel viso che ti guarda implacabile uscendo dal Brooklyn Label e non puoi che ammirarlo per un attimo soltanto. La forza del reportage sta anche nel non fotografare.
Questa storia si ripete da secoli ed è un classico fotografico.
Ogni storia, tra un brindisi ed un bacio, nasconde attimi di tiepida intimità, momenti inconsueti di sospensione in un tempo di mezzo, situazioni apparentemente distaccate da ciò che di più importante sta accadendo attorno, riservate ad un occhio sensibile: una telefonata inaspettata, la densità dei pensieri di quell’uomo seduto in disparte, l’attesa di tre persone all’ombra di un portone.
Questi dettagli non hanno un valore intrinseco, ma se colti intelligentemente, possono trovare la giusta collocazione nella narrazione, così che il reportage possa diventare davvero un documento veritiero.
La mostra
Cinque professionisti si confrontano sul tema del matrimonio, estraendo dai loro archivi 50 immagini che rappresentano quella storia parallela che non viene raccontata abitualmente, ma che merita di essere vista. Non si tratta di un reportage di ricerca sul matrimonio, bensì di un’attenta selezione di fotografie che vanno ben oltre la committenza. Esse offrono una visione rara, che ribalta la concezione estetica legata a questo evento. Durante il matrimonio i fotografi si prendono il loro momento per poter raccontare in maniera personale il resto, e cioè il tempo nel mezzo: fotografie tra le fotografie, un reportage allo stato puro.
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Giorgio Baruffi (www.gbfotografia.com)
La Kodak Retinette prestatagli dal papà per la gita di quinta elementare fa bella mostra di sé in studio, la tiene sempre carica, non si sa mai. Dalla sua prima volta sono passati quasi quarant’anni, ma l’amore per la fotografia è tutt’ora vivo, pieno, pulsante. Ritiene che essa, in generale, esprima, racconti, rappresenti, informi, emozioni, documenti, denunci, illustri... Giorgio ha scelto quella di matrimonio, non in maniera esclusiva, ma certamente preponderante, perché gli permette di vivere molti momenti unici, spesso irripetibili come solo le emozioni sincere sanno essere, e di raccontarli attraverso i propri occhi.
Andrea Gilberti (www.gilbertimanfredi.com)
Figlio d’arte. Un appellativo pesante, una responsabilità che da vent’anni lo accompagna nel suo mondo fotografico. Inizia giovanissimo con esposimetro al collo e Hasselblad tra le mani, caricatori con pellicole medio formato posizionati nei punti strategici di ogni chiesa. Il mondo del matrimonio è ormai parte integrante della sua vita, una continua sfida fotografica tutt’altro che semplice, una ricerca spasmodica dello scatto perfetto, indimenticabile, quello che possa far emozionare anche a distanza di anni. Sostanzialmente figlio del “Gino”, unico maestro a cui si ispira, nella vita e in quel mondo che tanto ama.

Alberto Mancini (www.aneliti.com)
Prima di definirsi fotografo, benedice l’aver potuto fare l’assistente, non è più tanto facile oggi aver questa fortuna. Così son stati i suoi anni iniziali prima di esporsi fotograficamente, tinteggiando fondali e apprendendo nozioni. La sua espressione è sempre stata legata al disegno, al tratto della matita, poi il passaggio alla fotografia è arrivato naturalmente indirizzando istinti ai quali ha voluto dar ascolto, ritrovandosi grazie a questi ad essere spesso in movimento. Ammette di non ritenersi un fotografo di qualcosa, comprende però che la sua ricerca è molto legata al reportage ed al ritratto.
Alberto Petrò (www.inlimboweddings.com)
Si appassiona alla fotografia proprio quando il digitale subentra all’analogico. Grazie ad un amico collezionista si ritrova tra le mani un tesoro di inestimabile valore: i primi 150 anni di storia della fotografia, dagli emozionanti tentativi degli esordi agli ultimi baluardi della nostra epoca. Migliaia di immagini straordinarie, che può persino toccare, lo travolgono accompagnandone il suo percorso culturale e le sue curiosità tecniche. Sviluppa così una sensibilità artistica che lo porta ad esporre anche all’estero, fino a quando lo scontro con il digitale si rivela ineluttabile. Diventa lentamente professionista, mantenendo un’equilibrata dualità con la sua vita artistica.
Roberto Ricca (www.robertoricca.com)
Fino a qualche anno fa il suo immaginario relativo alla fotografia di matrimonio era popolato da personaggi invadenti con grossi teleobiettivi e pesanti album-valigetta. Poi scopre Jeff Ascough: uno che fotografa matrimoni come farebbe Cartier-Bresson. Da quel giorno alla passione per le coppie tempo/diaframmi aggiunge quella per le coppie tout court. Nel matrimonio ritrova condensato tutto ciò che ama: il reportage, il ritratto, il paesaggio, la street-photography. È convinto che il mondo ci parli e che la fotografia ne sia il vocabolario: cogliere un attimo carico di senso nel flusso ininterrotto del tempo, come un dono che non va né spiegato né interrogato.
22
maggio 2015
Il tempo nel mezzo
Dal 22 al 24 maggio 2015
fotografia
serata - evento
serata - evento
Location
IN/LIMBO
Brescia, Via Porta Pile, 27, (Brescia)
Brescia, Via Porta Pile, 27, (Brescia)
Orario di apertura
venerdì dalle 18 alle 21, sabato dalle 15 alle 22, domenica dalle 10 alle 21
Vernissage
22 Maggio 2015, ore 19
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