Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Viandante e la sua Ombra
Il CLAC apre le sue porte al grande pubblico con l’obiettivo di instaurare con questo un dialogo giocoso e lo fa attivando, con la mostra “Il Viandante e la sua Ombra”, un colloquio tra l’Arte e i visitatori che come due buoni amici si pongono domande dirette o indirette su questioni spinose ed eternamente dibattute.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Centro Labicano per l’Arte Contemporanea CLAC
è lieto di inaugurare l’apertura dei suoi spazi con la mostra
Il Viandante e la Sua Ombra
Collettiva d’Arte Contemporanea
a cura di
Alessio Brugnoli
Artisti:
Alessandro Di Gregorio, Salvatore Melillo,
Andrea Martinucci, Dorian Rex,
Marco Rea (opere da collezione privata),
Luca Lillo, Claudia Venuto, Vincent Bios,
Valentina Majer, Marco Besana, Gloria Vanni,
Chiara Fersini, Ignazio Fresu,
Irene Salvatori, Francesca Fini, Fabrizio Jelmini
dal 25 marzo al 15 aprile 2011
Venerdì, 25 Marzo 2011 Il Centro Labicano per l’Arte Contemporanea - CLAC apre le sue porte al pubblico e lo fa con una collettiva dal titolo Il Viandante e la sua Ombra, a cura di Alessio Brugnoli.
Alessandro Di Gregorio, Salvatore Melillo, Andrea Martinucci, Dorian Rex, Marco Rea, Claudia Venuto, Vincent Bios, Ignazio Fresu, Valentina Majer, Luca Lillo, Marco Besana, Irene Salvatori, Francesca Fini, Gloria Vanni, Fabrizio Jelmini, Chiara Fersini, gli artisti invitati a confrontarsi con l’unico dialogo scritto da Nietzsche.
Un’opera, quella del filosofo, che si pone nella lunga tradizione che considera il viaggio come metafora della conoscenza del Mondo e dell’Io; eppure la tradisce, perché a differenza delle figure classiche, definite dall’aver una meta, uno scopo, il suo viandante ha rinunciato ad ogni obiettivo.
E se il Viandante non ha scopo, allora perché confrontarsi con l’ombra, se non ha bisogno di profezie o di risposte? Semplicemente per parlar a se stesso, in quel senso originale e straniante che è il sentirsi improvvisamente fuori-da-sé, il guardarsi con altri occhi, liberandosi delle maschere e delle corazze costruite ogni giorno per difendersi dalla vita.
La mostra del CLAC tenta di riprodurre per immagini, specchi ed enigmi, le riflessioni presenti all’interno del testo nietzschiano, coinvolgendo nel progetto alcuni dei più interessanti artisti italiani, sia affermati, sia emergenti, in un ampio dialogo intergenerazionale che si esprime tramite una diversità di linguaggi espressivi.
Da una parte, un gruppo d’artisti che si confrontano con l’Uomo, non più misura di tutte le cose, ma inquieto cercatore, a volte schiacciato dai propri istinti e dal peso di vivere, a volte in lotta eroica e incerta contro di questi, ma sempre impegnato in un doloroso meditare su se stessi e sul proprio ruolo nel mondo. Dall’altra, gli artisti che affrontano l’Ombra, i concetti, le parole e le cose che definiscono il nostro vivere.
Tutti accomunati dalla consapevolezza di quanto sia difficile per la Parola, il Logos, dare un senso compiuto al Reale.
Eppure questo tentativo, deve esser compiuto: e l’Arte ha proprio nella consapevolezza della possibilità di fallire il suo essere eroica e tragica.
Arte che si esprime nelle forme tradizionali della pittura e della scultura e in quelle innovative dei video e delle installazioni e delle performance, moderni riti sciamanici per rendere l’Uomo dominatore dei suoi abissi.
Il CLAC apre le sue porte al grande pubblico con l’obiettivo di instaurare con questo un dialogo giocoso e lo fa attivando, con la mostra “Il Viandante e la sua Ombra”, un colloquio tra l’Arte e i visitatori che come due buoni amici si pongono domande dirette o indirette su questioni spinose ed eternamente dibattute.
I consiglieri municipali Massimo Lucà e Gianluca Santilli hanno fortemente voluto l’apertura di questo prestigioso spazio che si presenta alla città di Roma e non solo con degli obiettivi ambiziosi:
1. Introdurre l’area archeologica circostante -Ad Duos Lauros- nei circuiti turistici, permettendo la valorizzazione delle catacombe di San Marcellino e Pietro e dei resti dell’epoca di Costantino;
2. Fungere da incubatore nel VI Municipio per realtà imprenditoriali come gallerie e studi d’arte;
3. Fungere da vetrina per artisti emergenti;
4. Permettere una conoscenza diffusa e pervasiva del contemporaneo;
5. Collaborare con le giovani gallerie e con le riviste d’arte e di cultura.
è lieto di inaugurare l’apertura dei suoi spazi con la mostra
Il Viandante e la Sua Ombra
Collettiva d’Arte Contemporanea
a cura di
Alessio Brugnoli
Artisti:
Alessandro Di Gregorio, Salvatore Melillo,
Andrea Martinucci, Dorian Rex,
Marco Rea (opere da collezione privata),
Luca Lillo, Claudia Venuto, Vincent Bios,
Valentina Majer, Marco Besana, Gloria Vanni,
Chiara Fersini, Ignazio Fresu,
Irene Salvatori, Francesca Fini, Fabrizio Jelmini
dal 25 marzo al 15 aprile 2011
Venerdì, 25 Marzo 2011 Il Centro Labicano per l’Arte Contemporanea - CLAC apre le sue porte al pubblico e lo fa con una collettiva dal titolo Il Viandante e la sua Ombra, a cura di Alessio Brugnoli.
Alessandro Di Gregorio, Salvatore Melillo, Andrea Martinucci, Dorian Rex, Marco Rea, Claudia Venuto, Vincent Bios, Ignazio Fresu, Valentina Majer, Luca Lillo, Marco Besana, Irene Salvatori, Francesca Fini, Gloria Vanni, Fabrizio Jelmini, Chiara Fersini, gli artisti invitati a confrontarsi con l’unico dialogo scritto da Nietzsche.
Un’opera, quella del filosofo, che si pone nella lunga tradizione che considera il viaggio come metafora della conoscenza del Mondo e dell’Io; eppure la tradisce, perché a differenza delle figure classiche, definite dall’aver una meta, uno scopo, il suo viandante ha rinunciato ad ogni obiettivo.
E se il Viandante non ha scopo, allora perché confrontarsi con l’ombra, se non ha bisogno di profezie o di risposte? Semplicemente per parlar a se stesso, in quel senso originale e straniante che è il sentirsi improvvisamente fuori-da-sé, il guardarsi con altri occhi, liberandosi delle maschere e delle corazze costruite ogni giorno per difendersi dalla vita.
La mostra del CLAC tenta di riprodurre per immagini, specchi ed enigmi, le riflessioni presenti all’interno del testo nietzschiano, coinvolgendo nel progetto alcuni dei più interessanti artisti italiani, sia affermati, sia emergenti, in un ampio dialogo intergenerazionale che si esprime tramite una diversità di linguaggi espressivi.
Da una parte, un gruppo d’artisti che si confrontano con l’Uomo, non più misura di tutte le cose, ma inquieto cercatore, a volte schiacciato dai propri istinti e dal peso di vivere, a volte in lotta eroica e incerta contro di questi, ma sempre impegnato in un doloroso meditare su se stessi e sul proprio ruolo nel mondo. Dall’altra, gli artisti che affrontano l’Ombra, i concetti, le parole e le cose che definiscono il nostro vivere.
Tutti accomunati dalla consapevolezza di quanto sia difficile per la Parola, il Logos, dare un senso compiuto al Reale.
Eppure questo tentativo, deve esser compiuto: e l’Arte ha proprio nella consapevolezza della possibilità di fallire il suo essere eroica e tragica.
Arte che si esprime nelle forme tradizionali della pittura e della scultura e in quelle innovative dei video e delle installazioni e delle performance, moderni riti sciamanici per rendere l’Uomo dominatore dei suoi abissi.
Il CLAC apre le sue porte al grande pubblico con l’obiettivo di instaurare con questo un dialogo giocoso e lo fa attivando, con la mostra “Il Viandante e la sua Ombra”, un colloquio tra l’Arte e i visitatori che come due buoni amici si pongono domande dirette o indirette su questioni spinose ed eternamente dibattute.
I consiglieri municipali Massimo Lucà e Gianluca Santilli hanno fortemente voluto l’apertura di questo prestigioso spazio che si presenta alla città di Roma e non solo con degli obiettivi ambiziosi:
1. Introdurre l’area archeologica circostante -Ad Duos Lauros- nei circuiti turistici, permettendo la valorizzazione delle catacombe di San Marcellino e Pietro e dei resti dell’epoca di Costantino;
2. Fungere da incubatore nel VI Municipio per realtà imprenditoriali come gallerie e studi d’arte;
3. Fungere da vetrina per artisti emergenti;
4. Permettere una conoscenza diffusa e pervasiva del contemporaneo;
5. Collaborare con le giovani gallerie e con le riviste d’arte e di cultura.
25
marzo 2011
Il Viandante e la sua Ombra
Dal 25 marzo al 14 aprile 2011
arte contemporanea
Location
CLAC – CENTRO LABICANO ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Casilina, 675 , (Roma)
Roma, Via Casilina, 675 , (Roma)
Orario di apertura
10-13/16-19:30 Lunedì mattina chiuso
Autore
Curatore