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Il vino inciso. La vite L’uva Il vino
Terza raccolta 2010
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nella rinnovata cornice dei giardini di Palazzo Gonzaga, quest’anno grandi novità: esposizione e degustazione dei vini passiti da tutta Italia, prodotti tipici, cene di Gala con lo chef Renatone (da “la Prova del Cuoco” Rai 1), menu convenzionati, mostre a tema, banco d’assaggio, degustazioni guidate con Paolo Lauciani (da “Gusto” Canale 5) e Osvaldo Murri (da “Vivere Meglio” Rete 4). Ed in più lunedì 3 Maggio giornata riservata agli operatori
Il Programma
Ecco il Programma quasi definitivo per l’edizione 2010
VENERDI’ 30 Aprile 2010
Alle ore 14.00: Apertura degli spazi espositivi con:
Rassegna dei vini passiti: esposizione dei vini partecipanti con scheda tecnica
Banco d’assaggio: dove si potranno gustare tutti i vini in rassegna
Mostra Mercato: le aziende espongono, fanno degustare e vendono i loro vini ed i loro prodotti
Mostre tematiche – Rassegna dell’editoria di settore
Ore 16.00: Inaugurazione della Mostra: IL VINO INCISO. LA VITE, L’UVA, IL VINO, a cura di Arianna Sartori. Presentazione in catalogo di Maria Gabriella Savoia. (La mostra sarà aperta anche Sabato 8 e Domenica 9 Maggio 2010).
Ore 16.30: Inaugurazione ufficiale Mostra Nazionale Vini Passiti e da Meditazione
Ore 20.00: Chiusura stand
SABATO 1 DOMENICA 2 Maggio 2010
Ore 9.00: Apertura degli spazi espositivi
Dalle 10.00 alle 11.30: Degustazioni guidate vini passiti, cioccolato-passiti, sigari – passiti
Dalle ore 15.00: Spazio ludico per bambini
Dalle 15.30 alle 19.00: Degustazioni guidate vini passiti, cioccolato-passiti, sigari – passiti
Ore 20.00: Chiusura stand
LUNEDI’ 3 Maggio 2010
Alle ore 9.00: I Produttori vitivinicoli incontrano la Ristorazione
Alle ore 13.00: Buffet con presentazione dei prodotti
Alle ore 16.00: Chiusura stand
Negli spazi espositivi saranno presenti sommelier professionisti per aiutare i visitatori nella scelta e nella degustazione dei vini.
Le degustazioni guidate sono a cura di: Sommelier, Analisti sensoriali di fama nazionale.
Possibilità di visite guidate al Palazzo Gonzaga, alle mura del castello e alle torri.
Nei tre giorni della Mostra i ristoranti convenzionati di Volta Mantovana presenteranno un menù tipico accompagnato da vini riserva locali e vino passito al prezzo concordato di €. 25,00.
IL VINO INCISO. LA VITE, L’UVA, IL VINO - Terza raccolta 2010
Opere di:
Ernesto Achilli, Maurizio Boiani, Emilia Bonfanti, Lucia Caprioglio
Luciana Caravella, Tina Ciravegna Giacone, Maria Corte, Gino Costantino
Manola De Gobbi, Gianni Favaro, Gian Carlo Ferraris, Mario Gambedotti
Anna Guasco, Achille Guzzardella, Lia Laterza, Giuseppina Lesa
Luigi Marcon, Raffaello Margheri, Mauro Maulini, Antonio Mele
Raffaele Minotto, Elena Monaco, Roberta Musi, Paola Nasso, Anna Ottani
Maristella Pau, Mariella Pelissero, Nella Piantà, Dunio Piccolin
Vincenza Poneti, Danilo Rovai, Gabriella Santarelli, Placido Scandurra
Luciano Schiavo, Maurizio Sicchiero, Salvatore Simone, Marisa Simoni
Piero Tacconi, Luisa Tinazzi, Girolamo Battista Tregambe, Michele Volpe
Volta Mantovana (MN) Palazzo Gonzaga - Casa del giardiniere e limonaia
30 Aprile, 1, 2, 3 Maggio 2010 in occasione della Mostra Nazionale Vini Passiti e da Meditazione
e Sabato 8, Domenica 9 Maggio 2010
Mostra realizzata
dal Comune di Volta Mantovana
in collaborazione
con il Centro Studi Sartori per la Grafica di Mantova
Progetto e Coordinamento
Adalberto Sartori
Catalogo a cura di
Arianna Sartori
Presentazione di
Maria Gabriella Savoia
Notizie biografiche a cura di
Maria Gabriella Savoia
Catalogo
Centro Studi Sartori per la Grafica
Ringraziamenti
Giuseppe Adami
Sindaco del Comune
di Volta Mantovana
Giuseppe Basso
Assessore alla Cultura
del Comune di Volta Mantovana
Adalberto Sartori
Raccolta delle Stampe Sartori
di Mantova
“Il vino nelle incisioni”
Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e tutta la mitologia è concorde nell’attribuire a Dioniso, il più giovane figlio immortale di Zeus, l’introduzione della coltura della vite tra gli uomini, tanto che Dioniso, il dio del vino, fu oggetto di culto non solo presso i Greci, ma anche in Etruria, dove era identificato con la divinità agreste Fufluns, e quindi nel mondo romano, dove era conosciuto come Bacco e ricollegato a Liber, antica divinità latina della fertilità.
Secondo la versione più conosciuta del mito, Dioniso era nato dall’unione di Zeus con Semele, figlia di Cadmo, re di Tebe. Zeus per avvicinare la donna, che era mortale, le aveva nascosto il suo vero aspetto, ma Semele, istigata dalla gelosa Era, gli chiese di poterlo ammirare nella sua forma di dio del cielo, ed essendogli Zeus comparso con la folgore, restò incenerita. Zeus allora salvò dal suo corpo il piccolo Dioniso e lo cucì nella propria coscia per portarne a compimento la gestazione; quando il bimbo nacque, lo affidò alle ninfe del monte Nisa affinché lo allevassero. Cresciuto nella solitudine dei boschi, educato da Sileno, Dioniso piantò la vite, inebriandosi dell’ “umòr che da essa cola” e il suo destino fu di peregrinare di luogo in luogo accompagnato da animali feroci, pantere o tigri, e seguito da un numeroso corteggìo di menadi, satiri e sileni.
In Etruria, dove la coltura della vite aveva fatto la sua apparizione nella prima metà del VII sec. a.C., già nel corso del VI la distribuzione di anfore vinarie nel Lazio, in Campania e nella Sicilia orientale, in Sardegna e in Corsica e, a nord, sulle coste meridionali della Francia e della Spagna, è indice non solo della quantità dei traffici intrapresi, ma anche dell’intensità di una produzione ormai ben avviata. L’Etruria, evidentemente, è stata capace di organizzarsi in breve tempo sul piano commerciale per smerciare al meglio il prodotto vinicolo in eccedenza. Almeno nella fase iniziale, il fondamento di questo commercio sembra sia stato sostanzialmente lo scambio di generi di necessità e/o di prestigio, come il vino, contro metallo o prodotti semilavorati. Le anfore, recipienti solidi o affusolati, idonei ad essere accatastati razionalmente sulle navi, sono sempre state considerati i contenitori da trasporto per eccellenza.
Sembra pressoché certo che la tendenza di incidere il metallo con acidi sia stata introdotta dagli armaioli con il preciso scopo di decorare armi ed armature, ed il primo che utilizzò questo metodo per ottenere una stampa fu Daniel Hopfer, in attività nei primi decenni del Cinquecento e la prima acquaforte datata è stata realizzata dall’orafo svizzero Urs Graf nel 1513. In Italia, gli allievi del Parmigianino seguirono le indicazioni del maestro e raggiunsero una maturità artistica e tecnica come nel caso dell’Annunciazione di Federico Barocci e nel giro di pochi decenni artisti come il Guercino si misero in evidenza.
In Italia, nel XVIII secolo, soprattutto a Venezia sorse una ottima produzione di stampe, basti ricordare la serie dei Capricci del Tiepolo, delle Vedute del Canaletto, nei quali all’abilità tecnica si associò una grande inventiva. Agli inizi dell’Ottocento, l’opera di Bartolomeo Pinelli chiuse un’epoca, quella dello specialismo, visto che in seguito l’acquaforte passerà nelle mani di artisti che si cimenteranno in modo saltuario.
Alla bevanda “di-vina” per eccellenza è dedicata questa raccolta di stampe eseguite dai migliori incisori nazionali. Più di quaranta sono gli artisti che hanno aderito all’iniziativa del Centro della Grafica Sartori giunta, quest’anno alla sua terza raccolta, ed hanno realizzato una matrice utilizzando una delle numerose tecniche incisorie. Il risultato è tutto da vedere.
Non solo il vino, ma i vigneti, le diverse fasi di lavorazione del vino, le cantine dove le bottiglie vengono mese per invecchiare, e i diversi momenti conviviali della mescita e del consumo: ogni artista ha a suo modo interpretato l’aspetto più congegnale alla propria espressione artistica.
Maria Gabriella Savoia
Il Programma
Ecco il Programma quasi definitivo per l’edizione 2010
VENERDI’ 30 Aprile 2010
Alle ore 14.00: Apertura degli spazi espositivi con:
Rassegna dei vini passiti: esposizione dei vini partecipanti con scheda tecnica
Banco d’assaggio: dove si potranno gustare tutti i vini in rassegna
Mostra Mercato: le aziende espongono, fanno degustare e vendono i loro vini ed i loro prodotti
Mostre tematiche – Rassegna dell’editoria di settore
Ore 16.00: Inaugurazione della Mostra: IL VINO INCISO. LA VITE, L’UVA, IL VINO, a cura di Arianna Sartori. Presentazione in catalogo di Maria Gabriella Savoia. (La mostra sarà aperta anche Sabato 8 e Domenica 9 Maggio 2010).
Ore 16.30: Inaugurazione ufficiale Mostra Nazionale Vini Passiti e da Meditazione
Ore 20.00: Chiusura stand
SABATO 1 DOMENICA 2 Maggio 2010
Ore 9.00: Apertura degli spazi espositivi
Dalle 10.00 alle 11.30: Degustazioni guidate vini passiti, cioccolato-passiti, sigari – passiti
Dalle ore 15.00: Spazio ludico per bambini
Dalle 15.30 alle 19.00: Degustazioni guidate vini passiti, cioccolato-passiti, sigari – passiti
Ore 20.00: Chiusura stand
LUNEDI’ 3 Maggio 2010
Alle ore 9.00: I Produttori vitivinicoli incontrano la Ristorazione
Alle ore 13.00: Buffet con presentazione dei prodotti
Alle ore 16.00: Chiusura stand
Negli spazi espositivi saranno presenti sommelier professionisti per aiutare i visitatori nella scelta e nella degustazione dei vini.
Le degustazioni guidate sono a cura di: Sommelier, Analisti sensoriali di fama nazionale.
Possibilità di visite guidate al Palazzo Gonzaga, alle mura del castello e alle torri.
Nei tre giorni della Mostra i ristoranti convenzionati di Volta Mantovana presenteranno un menù tipico accompagnato da vini riserva locali e vino passito al prezzo concordato di €. 25,00.
IL VINO INCISO. LA VITE, L’UVA, IL VINO - Terza raccolta 2010
Opere di:
Ernesto Achilli, Maurizio Boiani, Emilia Bonfanti, Lucia Caprioglio
Luciana Caravella, Tina Ciravegna Giacone, Maria Corte, Gino Costantino
Manola De Gobbi, Gianni Favaro, Gian Carlo Ferraris, Mario Gambedotti
Anna Guasco, Achille Guzzardella, Lia Laterza, Giuseppina Lesa
Luigi Marcon, Raffaello Margheri, Mauro Maulini, Antonio Mele
Raffaele Minotto, Elena Monaco, Roberta Musi, Paola Nasso, Anna Ottani
Maristella Pau, Mariella Pelissero, Nella Piantà, Dunio Piccolin
Vincenza Poneti, Danilo Rovai, Gabriella Santarelli, Placido Scandurra
Luciano Schiavo, Maurizio Sicchiero, Salvatore Simone, Marisa Simoni
Piero Tacconi, Luisa Tinazzi, Girolamo Battista Tregambe, Michele Volpe
Volta Mantovana (MN) Palazzo Gonzaga - Casa del giardiniere e limonaia
30 Aprile, 1, 2, 3 Maggio 2010 in occasione della Mostra Nazionale Vini Passiti e da Meditazione
e Sabato 8, Domenica 9 Maggio 2010
Mostra realizzata
dal Comune di Volta Mantovana
in collaborazione
con il Centro Studi Sartori per la Grafica di Mantova
Progetto e Coordinamento
Adalberto Sartori
Catalogo a cura di
Arianna Sartori
Presentazione di
Maria Gabriella Savoia
Notizie biografiche a cura di
Maria Gabriella Savoia
Catalogo
Centro Studi Sartori per la Grafica
Ringraziamenti
Giuseppe Adami
Sindaco del Comune
di Volta Mantovana
Giuseppe Basso
Assessore alla Cultura
del Comune di Volta Mantovana
Adalberto Sartori
Raccolta delle Stampe Sartori
di Mantova
“Il vino nelle incisioni”
Nel mondo greco il vino era ritenuto un dono degli dei e tutta la mitologia è concorde nell’attribuire a Dioniso, il più giovane figlio immortale di Zeus, l’introduzione della coltura della vite tra gli uomini, tanto che Dioniso, il dio del vino, fu oggetto di culto non solo presso i Greci, ma anche in Etruria, dove era identificato con la divinità agreste Fufluns, e quindi nel mondo romano, dove era conosciuto come Bacco e ricollegato a Liber, antica divinità latina della fertilità.
Secondo la versione più conosciuta del mito, Dioniso era nato dall’unione di Zeus con Semele, figlia di Cadmo, re di Tebe. Zeus per avvicinare la donna, che era mortale, le aveva nascosto il suo vero aspetto, ma Semele, istigata dalla gelosa Era, gli chiese di poterlo ammirare nella sua forma di dio del cielo, ed essendogli Zeus comparso con la folgore, restò incenerita. Zeus allora salvò dal suo corpo il piccolo Dioniso e lo cucì nella propria coscia per portarne a compimento la gestazione; quando il bimbo nacque, lo affidò alle ninfe del monte Nisa affinché lo allevassero. Cresciuto nella solitudine dei boschi, educato da Sileno, Dioniso piantò la vite, inebriandosi dell’ “umòr che da essa cola” e il suo destino fu di peregrinare di luogo in luogo accompagnato da animali feroci, pantere o tigri, e seguito da un numeroso corteggìo di menadi, satiri e sileni.
In Etruria, dove la coltura della vite aveva fatto la sua apparizione nella prima metà del VII sec. a.C., già nel corso del VI la distribuzione di anfore vinarie nel Lazio, in Campania e nella Sicilia orientale, in Sardegna e in Corsica e, a nord, sulle coste meridionali della Francia e della Spagna, è indice non solo della quantità dei traffici intrapresi, ma anche dell’intensità di una produzione ormai ben avviata. L’Etruria, evidentemente, è stata capace di organizzarsi in breve tempo sul piano commerciale per smerciare al meglio il prodotto vinicolo in eccedenza. Almeno nella fase iniziale, il fondamento di questo commercio sembra sia stato sostanzialmente lo scambio di generi di necessità e/o di prestigio, come il vino, contro metallo o prodotti semilavorati. Le anfore, recipienti solidi o affusolati, idonei ad essere accatastati razionalmente sulle navi, sono sempre state considerati i contenitori da trasporto per eccellenza.
Sembra pressoché certo che la tendenza di incidere il metallo con acidi sia stata introdotta dagli armaioli con il preciso scopo di decorare armi ed armature, ed il primo che utilizzò questo metodo per ottenere una stampa fu Daniel Hopfer, in attività nei primi decenni del Cinquecento e la prima acquaforte datata è stata realizzata dall’orafo svizzero Urs Graf nel 1513. In Italia, gli allievi del Parmigianino seguirono le indicazioni del maestro e raggiunsero una maturità artistica e tecnica come nel caso dell’Annunciazione di Federico Barocci e nel giro di pochi decenni artisti come il Guercino si misero in evidenza.
In Italia, nel XVIII secolo, soprattutto a Venezia sorse una ottima produzione di stampe, basti ricordare la serie dei Capricci del Tiepolo, delle Vedute del Canaletto, nei quali all’abilità tecnica si associò una grande inventiva. Agli inizi dell’Ottocento, l’opera di Bartolomeo Pinelli chiuse un’epoca, quella dello specialismo, visto che in seguito l’acquaforte passerà nelle mani di artisti che si cimenteranno in modo saltuario.
Alla bevanda “di-vina” per eccellenza è dedicata questa raccolta di stampe eseguite dai migliori incisori nazionali. Più di quaranta sono gli artisti che hanno aderito all’iniziativa del Centro della Grafica Sartori giunta, quest’anno alla sua terza raccolta, ed hanno realizzato una matrice utilizzando una delle numerose tecniche incisorie. Il risultato è tutto da vedere.
Non solo il vino, ma i vigneti, le diverse fasi di lavorazione del vino, le cantine dove le bottiglie vengono mese per invecchiare, e i diversi momenti conviviali della mescita e del consumo: ogni artista ha a suo modo interpretato l’aspetto più congegnale alla propria espressione artistica.
Maria Gabriella Savoia
30
aprile 2010
Il vino inciso. La vite L’uva Il vino
Dal 30 aprile al 09 maggio 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO GONZAGA
Volta Mantovana, Via Beata Paola Montaldi, (Mantova)
Volta Mantovana, Via Beata Paola Montaldi, (Mantova)
Orario di apertura
1, 2, 3 Maggio 2010 in occasione della Mostra Nazionale Vini Passiti e da Meditazione e Sabato 8, Domenica 9 Maggio 2010
Vernissage
30 Aprile 2010, ore 16.30
Autore
Curatore