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Ilana Halperin / Adam Putnam – Infinte Orogeny
Il rapporto tra uomo e natura, l’integrazione quotidiana tra l’elemento umano e i fenomeni naturali sono al centro di questa mostra che vedrà esposte una serie di fotografie e disegni che documentano le ricerche compiute dai due artisti nell’arco degli ultimi anni
Comunicato stampa
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Lo Studio Giangaleazzo Visconti, in collaborazione con lo Studio Matteo Boetti, ha il piacere di annunciare una doppia personale di due giovani artisti: Ilana Halperin e Adam Putnam.
Il rapporto tra uomo e natura, l’integrazione quotidiana tra l’elemento umano e i fenomeni naturali sono al centro di questa mostra che vedrà esposte una serie di fotografie e disegni che documentano le ricerche compiute dai due artisti nell’arco degli ultimi anni.
Ilana Halperin ci accompagna in un viaggio ai confini della civiltà, in Groenlandia, nell’ultima tappa del percorso dell’artista che da sempre ama il contatto diretto e metafisico con i fenomeni naturali portati al loro estremo. Un’attrazione per il sublime e per le eruzioni vulcaniche, per i terremoti, gli spazi vasti e le distese di ghiaccio, attraverso i quali l’uomo è portato a riflettere sulla propria condizione.
L’artista abbraccia le manifestazioni naturali davanti alle quali l’umanità prende coscienza del proprio limite, gli avvenimenti annientatori che normalmente provocano paura, senso d'insufficienza, di timore perché sfuggono al controllo della ragione. Ilana, al contrario, ne è attratta al punto da volerne studiare ed approfondire la comprensione. Ed ecco che allora le eruzioni vulcaniche, la formazione di isole, i misteri intorno ai movimenti sismici della Terra diventano per lei e per chi trova il modo corretto di rapportasi ad essi, luoghi di tranquillità, di pace, come se fossero il prodotto di una forza travolgente e mistica.
Se Ilana si concentra sui paesaggi, Adam Putnam al contrario approfondisce il rapporto tra il corpo umano e gli ambienti architettonici. Se si volesse rappresentare con un’immagine il percorso in comune tra le opere di Ilana Halperin e Adam Putnam sarebbe probabilmente un intricato labirinto.
Adam studia l’Architettura restituendo alle forme un valore intrinseco, è così che gli interni diventano esterni e i muri diventano labirinti. Sono architetture fantastiche, nelle quali l’artista ricerca una struttura utopica, come pareti senza finestre o corridoi infiniti.
Attraverso l’uso delle Magic Lanterns l’artista riesce a creare una stanza che ingloba se stessa e una scala apparire dal nulla.
Il positivo diventa negativo, gli interni diventano esterni, i muri diventano labirinti.
Opere di Ilana Halperin sono presenti nella collezione permanente dell’Hunterian Museum, e alla Modern Art Gallery di Glasgow. Ha partecipato alla Sharjah Biennial 8 nel 2007. E’ rappresentata in UK da Doggerfisher di Edimburgo e in Italia da Studio Matteo Boetti di Roma.
Adam Putnam ha partecipato alla 2° Biennale di Mosca nel 2007 e collabora con la Taxter & Spengemann Gallery di New York, e la Sandroni Rey di Los Angeles
Il rapporto tra uomo e natura, l’integrazione quotidiana tra l’elemento umano e i fenomeni naturali sono al centro di questa mostra che vedrà esposte una serie di fotografie e disegni che documentano le ricerche compiute dai due artisti nell’arco degli ultimi anni.
Ilana Halperin ci accompagna in un viaggio ai confini della civiltà, in Groenlandia, nell’ultima tappa del percorso dell’artista che da sempre ama il contatto diretto e metafisico con i fenomeni naturali portati al loro estremo. Un’attrazione per il sublime e per le eruzioni vulcaniche, per i terremoti, gli spazi vasti e le distese di ghiaccio, attraverso i quali l’uomo è portato a riflettere sulla propria condizione.
L’artista abbraccia le manifestazioni naturali davanti alle quali l’umanità prende coscienza del proprio limite, gli avvenimenti annientatori che normalmente provocano paura, senso d'insufficienza, di timore perché sfuggono al controllo della ragione. Ilana, al contrario, ne è attratta al punto da volerne studiare ed approfondire la comprensione. Ed ecco che allora le eruzioni vulcaniche, la formazione di isole, i misteri intorno ai movimenti sismici della Terra diventano per lei e per chi trova il modo corretto di rapportasi ad essi, luoghi di tranquillità, di pace, come se fossero il prodotto di una forza travolgente e mistica.
Se Ilana si concentra sui paesaggi, Adam Putnam al contrario approfondisce il rapporto tra il corpo umano e gli ambienti architettonici. Se si volesse rappresentare con un’immagine il percorso in comune tra le opere di Ilana Halperin e Adam Putnam sarebbe probabilmente un intricato labirinto.
Adam studia l’Architettura restituendo alle forme un valore intrinseco, è così che gli interni diventano esterni e i muri diventano labirinti. Sono architetture fantastiche, nelle quali l’artista ricerca una struttura utopica, come pareti senza finestre o corridoi infiniti.
Attraverso l’uso delle Magic Lanterns l’artista riesce a creare una stanza che ingloba se stessa e una scala apparire dal nulla.
Il positivo diventa negativo, gli interni diventano esterni, i muri diventano labirinti.
Opere di Ilana Halperin sono presenti nella collezione permanente dell’Hunterian Museum, e alla Modern Art Gallery di Glasgow. Ha partecipato alla Sharjah Biennial 8 nel 2007. E’ rappresentata in UK da Doggerfisher di Edimburgo e in Italia da Studio Matteo Boetti di Roma.
Adam Putnam ha partecipato alla 2° Biennale di Mosca nel 2007 e collabora con la Taxter & Spengemann Gallery di New York, e la Sandroni Rey di Los Angeles
24
maggio 2007
Ilana Halperin / Adam Putnam – Infinte Orogeny
Dal 24 maggio al 15 luglio 2007
giovane arte
Location
STUDIO GIANGALEAZZO VISCONTI
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Milano, Corso Monforte, 23, (Milano)
Orario di apertura
lunedì - venerdì dalle 11.30 alle 19
Vernissage
24 Maggio 2007, ore 18.30
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