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Ilio Burruni – Lo stupore dell’immagine nei percorsi della bellezza
Fitte trame di segni, alternarsi di limpide cromie, memorie di viaggi e incontri e attese, caratterizzano il lungo percorso di Ilio Burruni, che ritorna ad esporre a Torino con un «corpus» di circa 50 opere che riguardano in prevalenza il periodo attuale. A chiosa e coronamento di questa esperienza espositiva in una saletta dedicata verranno presentati in esclusiva per l’Italia alcuni lavori degli anni ’60 provenienti da una collezione austriaca.
Comunicato stampa
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Inaugura martedì 17 novembre alle ore 18 nelle sale di Piemonte Artistico Culturale la mostra monografica curata dal giornalista e critico Angelo Mistrangelo dedicata al pittore Ilio Burruni.
Fitte trame di segni, alternarsi di limpide cromie, memorie di viaggi e incontri e attese, caratterizzano il lungo percorso di Ilio Burruni, che ritorna ad esporre a Torino con un «corpus» di circa 50 opere che riguardano in prevalenza il periodo attuale. A chiosa e coronamento di questa esperienza espositiva in una saletta dedicata verranno presentati in esclusiva per l’Italia alcuni lavori degli anni '60 provenienti da una collezione austriaca.
L’opera dell’artista che ripercorre materialmente un secolo di arte, è legata ad un’esperienza di vita intensissima che riflette la frequentazione di artisti e personaggi; dalla Sardegna alla Chieri di Roccati, dalla scuola di Gregorio Calvi di Bergolo all'Accademia Albertina di Torino agli anni trascorsi in Sudamerica. Un viaggio intellettuale ed artistico arriva a delineare un’unica e inconfutabile misura espressiva e umana. Ilio Burruni, a 92 anni, con vivacità intellettuale e la volontà di rinnovarsi , forte di una ricerca mai sconfitta dalle attuali sperimentazioni ma sempre scandita nel silenzio di meditate giornate nello studio biellese torna a Torino dopo lungo peregrinare nei territori dell'arte.
Ilio Burruni, è nato a Ghilarza - Sardegna il 25 aprile 1917. Vive a Chieri (TO) con la famiglia a partire dagli otto anni; in questo luogo inizia la sua formazione artistica: a soli 8 anni è allievo per alcuni anni del Barone Manno (avvocato e pittore di temi sacri), a 14 anni conosce il celebre Felice Casorati e sottopone al suo vaglio i suoi primi oli.
Ottiene la maturità Classica nel Liceo di Chieri e Artistica a Torino, poi si laurea in Giurisprudenza seguendo contemporaneamente il corso della libera scuola del Nudo all'Accademia delle Belle Arti di Torino. Nel dopoguerra, dal 1951, svolge attività di ceramista a Buenos Aires, qui esporrà per la prima volta le sue opere pittoriche in una personale. Dal 1954 è a Rio de Janeiro. Il Brasile sarà il luogo di due distinti periodi artistici. Nel primo inizialmente svolge l'attività di ceramista poi soprattutto di pittore, dipinge freneticamente ed espone le sue opere in diverse personali ed alcune collettive con artisti quali Volpi, Dijanira, Guignard, di Cavalcanti...Conosce tra il 1955 e il 1965: il grande Portinari, Iberè Camargo. Berti, allievo di Rosai, Bruno Giorgi scultore, creatore di numerose opere per Brasilia, Jorge Amado e con alcune di queste personalità instaura un dialogo artisticamente costruttivo.
Nel 1962 torna ad esporre anche in Europa (Francia e Italia).Dal 1967 risiede in Francia. Nel 1969 apre uno studio a Torino ed espone sia in Francia sia a Torino (contatti con i critici Renzo Guasco, Marziano Bernardi, Angelo Dragone) ed artisti, in particolare gli amici Maiolo, Molinari, Penna, Sodo, Fonio, Signe Geisen.Nel 1980 è nuovamente in Brasile - secondo periodo - qui espone (personali) con successo e insegna pittura all'università Gama Filho.
Dal1987 rientra e risiede in Italia a Biella, pur alternando brevi soggiorni in Francia.
Fitte trame di segni, alternarsi di limpide cromie, memorie di viaggi e incontri e attese, caratterizzano il lungo percorso di Ilio Burruni, che ritorna ad esporre a Torino con un «corpus» di circa 50 opere che riguardano in prevalenza il periodo attuale. A chiosa e coronamento di questa esperienza espositiva in una saletta dedicata verranno presentati in esclusiva per l’Italia alcuni lavori degli anni '60 provenienti da una collezione austriaca.
L’opera dell’artista che ripercorre materialmente un secolo di arte, è legata ad un’esperienza di vita intensissima che riflette la frequentazione di artisti e personaggi; dalla Sardegna alla Chieri di Roccati, dalla scuola di Gregorio Calvi di Bergolo all'Accademia Albertina di Torino agli anni trascorsi in Sudamerica. Un viaggio intellettuale ed artistico arriva a delineare un’unica e inconfutabile misura espressiva e umana. Ilio Burruni, a 92 anni, con vivacità intellettuale e la volontà di rinnovarsi , forte di una ricerca mai sconfitta dalle attuali sperimentazioni ma sempre scandita nel silenzio di meditate giornate nello studio biellese torna a Torino dopo lungo peregrinare nei territori dell'arte.
Ilio Burruni, è nato a Ghilarza - Sardegna il 25 aprile 1917. Vive a Chieri (TO) con la famiglia a partire dagli otto anni; in questo luogo inizia la sua formazione artistica: a soli 8 anni è allievo per alcuni anni del Barone Manno (avvocato e pittore di temi sacri), a 14 anni conosce il celebre Felice Casorati e sottopone al suo vaglio i suoi primi oli.
Ottiene la maturità Classica nel Liceo di Chieri e Artistica a Torino, poi si laurea in Giurisprudenza seguendo contemporaneamente il corso della libera scuola del Nudo all'Accademia delle Belle Arti di Torino. Nel dopoguerra, dal 1951, svolge attività di ceramista a Buenos Aires, qui esporrà per la prima volta le sue opere pittoriche in una personale. Dal 1954 è a Rio de Janeiro. Il Brasile sarà il luogo di due distinti periodi artistici. Nel primo inizialmente svolge l'attività di ceramista poi soprattutto di pittore, dipinge freneticamente ed espone le sue opere in diverse personali ed alcune collettive con artisti quali Volpi, Dijanira, Guignard, di Cavalcanti...Conosce tra il 1955 e il 1965: il grande Portinari, Iberè Camargo. Berti, allievo di Rosai, Bruno Giorgi scultore, creatore di numerose opere per Brasilia, Jorge Amado e con alcune di queste personalità instaura un dialogo artisticamente costruttivo.
Nel 1962 torna ad esporre anche in Europa (Francia e Italia).Dal 1967 risiede in Francia. Nel 1969 apre uno studio a Torino ed espone sia in Francia sia a Torino (contatti con i critici Renzo Guasco, Marziano Bernardi, Angelo Dragone) ed artisti, in particolare gli amici Maiolo, Molinari, Penna, Sodo, Fonio, Signe Geisen.Nel 1980 è nuovamente in Brasile - secondo periodo - qui espone (personali) con successo e insegna pittura all'università Gama Filho.
Dal1987 rientra e risiede in Italia a Biella, pur alternando brevi soggiorni in Francia.
17
novembre 2009
Ilio Burruni – Lo stupore dell’immagine nei percorsi della bellezza
Dal 17 novembre al 02 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
PIEMONTE ARTISTICO CULTURALE
Torino, Piazza Solferino , 7 , (Torino)
Torino, Piazza Solferino , 7 , (Torino)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato 15,30 – 19,30. Domenica e festivi chiuso
Vernissage
17 Novembre 2009, ore 18
Ufficio stampa
E20X
Autore
Curatore