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Imaginarie-Letture visuali
Ben 53 artisti, appartenenti a diverse fasce anagrafiche (dai settantenni già storicizzati ai ventenni appena freschi d’Accademia) e portatori di tecniche, linguaggi e cifre stilistiche ben differenziati, sono stati coinvolti in questa iniziativa, a dimostrazione e conferma di come l’arte contemporanea (non meno di quella delle epoche trascorse) possa continuare a trarre linfa vitale dalla parola scritta, mutuando da essa significativi spunti di riflessione e validi stimoli di natura estetica.
Comunicato stampa
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Quello del narrare è un connotato intrinseco alla fisiologia delle arti visuali. Affabulare per immagini, dare consistenza visiva a quanto abitualmente affidato alle semplici parole è da sempre un dato fondante e costitutivo dell’ideare e agire artistici ad ogni latitudine.
Proprio il potere di penetranza percettivo-cognitiva, di cui il segno, il colore e la forma sono tipicamente portatori, fa sì che alle espressioni immaginifiche sia stato attribuito un ruolo di comunicazione rimasto praticamente inalterato fino ai nostri giorni. Un ruolo rafforzato dall’invenzione della scrittura, che in più d’un caso al suo incipit aveva una struttura ideografica, e ancor di più dalla nascita della letteratura, che proprio grazie alle immagini (si pensi al peso esercitato dalla pittura vascolare greca nella determinazione e nella diffusione dei topoi legati all’epica omerica) ha potuto irretire più facilmente intere generazioni di lettori.
Da queste evidenze inoppugnabili è scaturito il progetto d’una grande mostra collettiva (portato avanti dall’associazione Pittorica per celebrare il proprio decennale) tutta incentrata sulla capacità della letteratura di farsi fonte evocativa di ispirazione per la realizzazione di opere di grafica, pittura, scultura ed installazioni.
Ben 53 artisti, appartenenti a diverse fasce anagrafiche (dai settantenni già storicizzati ai ventenni appena freschi d’Accademia) e portatori di tecniche, linguaggi e cifre stilistiche ben differenziati, sono stati coinvolti in questa iniziativa, a dimostrazione e conferma di come l’arte contemporanea (non meno di quella delle epoche trascorse) possa continuare a trarre linfa vitale dalla parola scritta, mutuando da essa significativi spunti di riflessione e validi stimoli di natura estetica.
Ciò che ne è conseguito è un assemblaggio di manufatti fra loro assai diversi e anche discordi, però capaci di farsi vessilliferi delle istanze presenti nella stretta contingenza artistica e di ergersi a interessante panoramica sulla produzione visuale in atto nella nostra isola (e non solo).
La mostra, che sarà visibile dal 14 maggio al 13 giugno (tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30, la domenica solo al mattino) è stata ideata e curata da Salvo Ferlito.
Proprio il potere di penetranza percettivo-cognitiva, di cui il segno, il colore e la forma sono tipicamente portatori, fa sì che alle espressioni immaginifiche sia stato attribuito un ruolo di comunicazione rimasto praticamente inalterato fino ai nostri giorni. Un ruolo rafforzato dall’invenzione della scrittura, che in più d’un caso al suo incipit aveva una struttura ideografica, e ancor di più dalla nascita della letteratura, che proprio grazie alle immagini (si pensi al peso esercitato dalla pittura vascolare greca nella determinazione e nella diffusione dei topoi legati all’epica omerica) ha potuto irretire più facilmente intere generazioni di lettori.
Da queste evidenze inoppugnabili è scaturito il progetto d’una grande mostra collettiva (portato avanti dall’associazione Pittorica per celebrare il proprio decennale) tutta incentrata sulla capacità della letteratura di farsi fonte evocativa di ispirazione per la realizzazione di opere di grafica, pittura, scultura ed installazioni.
Ben 53 artisti, appartenenti a diverse fasce anagrafiche (dai settantenni già storicizzati ai ventenni appena freschi d’Accademia) e portatori di tecniche, linguaggi e cifre stilistiche ben differenziati, sono stati coinvolti in questa iniziativa, a dimostrazione e conferma di come l’arte contemporanea (non meno di quella delle epoche trascorse) possa continuare a trarre linfa vitale dalla parola scritta, mutuando da essa significativi spunti di riflessione e validi stimoli di natura estetica.
Ciò che ne è conseguito è un assemblaggio di manufatti fra loro assai diversi e anche discordi, però capaci di farsi vessilliferi delle istanze presenti nella stretta contingenza artistica e di ergersi a interessante panoramica sulla produzione visuale in atto nella nostra isola (e non solo).
La mostra, che sarà visibile dal 14 maggio al 13 giugno (tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30, la domenica solo al mattino) è stata ideata e curata da Salvo Ferlito.
14
maggio 2010
Imaginarie-Letture visuali
Dal 14 maggio al 13 giugno 2010
arte contemporanea
Location
LOGGIATO DI SAN BARTOLOMEO
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Palermo, Via Vittorio Emanuele, 25, (Palermo)
Orario di apertura
tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30, la domenica solo al mattino
Vernissage
14 Maggio 2010, ore 18
Autore
Curatore