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Imbestialiti dall’arte
Opere di Raffaello Becucci, Claudio Parrini e Gianluca Sgherri ed oggetti d’arredo, quadri, stampe, sculture, ninnoli, giocattoli e quant’altro sul tema degli animali e “dell’animale” nella cultura popolare, selezionati dai magazzini di “Ditutto Dipiù” e collezioni private
Comunicato stampa
Segnala l'evento
il giorno 3 e 4 Ottobre, si terrà nella sede di “Ditutto Dipiù”, a Montelupo (Firenze), l'evento
espositivo “ImBESTIAliti dall'arte”, un progetto/mostra/mercatino che ha come tema centrale
quello sul rapporto tra varie forme di espressioni artistiche, artigianato, oggettistica “popolare” e
l'universo degli animali. Una mostra che è, prima di tutto, uno spazio di condivisione, e non solo di
esposizione, di dialogo aperto al confronto per cogliere alcuni aspetti di un argomento vasto
quanto articolato, nella cospicua raccolta di ninnoli, dipinti, statue, giocattoli e quant'altro,
selezionati dai magazzini di “Ditutto Dipiù”, ed esposti secondo il modello delle famose
“wunderkammer” , raccolte di memorie e meraviglie, stranezze, oggetti rari e curiosi, prototipo di
quell'idea tutta moderna di esposizione e di “mostra”...
Da questo nasce l'idea del progetto, una riflessione tra arte e diffusione “popolare” di essa, e
come questo si riflette sull'esegesi e il significato dell'animale: un tema che si perde negli anfratti
della storia e che ritorna oggi come non mai, se teniamo conto della forza che l'effige delle bestie
provoca ed evoca nella nostra memoria, sopratutto sul piano simbolico, mitologico, sacro, morale,
filosofico, ma anche visionario, inconscio, onirico, leggendario,..
Parlare e lavorare sugli “animali” prelude la riscoperta di una dimensione sommersa del nostro
essere: il tema si perde in tanti studi, e il suddetto progetto è l'occasione ancora una volta per
fare chiarezza sull'argomento, gettando sulla piazza espositiva altre domande pe avere altre
risposte, così da cogliere il senso di questo nella sua dimensione più “popolare”, non soltanto in
maniera culturale ma anche economica (nella vendita, appunto, di oggetti per uso domestico,
caratteristica peculiare dei mercatini e di “Ditutto Dipiù”).
Gli animali sono la nostra forza ribelle, sono l'urlo e la tenerezza, sono il coraggio e la
“sopravvivenza”, sono il “selvatico” (in senso filosofico), ma anche la cura, la conoscenza (qui
occorre aprire una parentesi nell'antropologia di certe culture, dove l'animale viene visto sotto
forma di sacra deità...). Ma oltre a questo, il progetto pone sotto i riflettori anche il gioco
sull'essere “animale”, nella creatività più semplice e pulita, disincantata e libera da certe
ingombranti “ingessature”, come quando da bambini si passava ore a disegnare strani animali,
compagni di giochi, amici immaginari ed intimi confessori...
Per approfondire ancora di più, all'interno di questa curiosa “wunderkammer” animalesca, gli
artisti Raffaello Becucci, Claudio Parrini e Gianluca Sgherri esporranno una selezione di
opere sul tema, che si incastoneranno con effetto tra i tanti oggetti. Così il bestiario visionario di
Raffaello Becucci, con piccoli disegni ad inchiostro e caffè realizzati su carta su tavola, in cui
emerge quel senso di inconscio e irrazionale capace di risvegliare certe immagini interiori, in un
gioco sottile ad incastri di suggestioni, citazioni, simboli e strane allegorie, ispirate queste ai
bestiari medievali e alle stampe popolari antiche. Invece Claudio Parrini, propone dipinti giocati
sul filo sottile della memoria, cani ritratti con semplicità lineare, come fossero dei graffiti rupestri,
mentre Gianluca Sgherri adotta una visione lievemente più astratta (nel senso di astrarsi dalla
realtà?), in tele composte da linee e forme spezzate, paesaggi fantasmagorici abitati da piccole
presenze, farfalle, insetti, come apparizioni magiche...
Inoltre sabato 3 Ottobre dalle 17,00, verrà allestito, all'interno dello spazio della mostra, un
incontro aperto al pubblico dal titolo “Animali e territori. Un'immagine...” con la partecipazione di
Ubaldo Fadini (docente di filosofia morale all'università di Firenze) e Francesco Galluzzi (critico
d'arte e di cinema, docente all'accademia di belle arti di Carrara).
espositivo “ImBESTIAliti dall'arte”, un progetto/mostra/mercatino che ha come tema centrale
quello sul rapporto tra varie forme di espressioni artistiche, artigianato, oggettistica “popolare” e
l'universo degli animali. Una mostra che è, prima di tutto, uno spazio di condivisione, e non solo di
esposizione, di dialogo aperto al confronto per cogliere alcuni aspetti di un argomento vasto
quanto articolato, nella cospicua raccolta di ninnoli, dipinti, statue, giocattoli e quant'altro,
selezionati dai magazzini di “Ditutto Dipiù”, ed esposti secondo il modello delle famose
“wunderkammer” , raccolte di memorie e meraviglie, stranezze, oggetti rari e curiosi, prototipo di
quell'idea tutta moderna di esposizione e di “mostra”...
Da questo nasce l'idea del progetto, una riflessione tra arte e diffusione “popolare” di essa, e
come questo si riflette sull'esegesi e il significato dell'animale: un tema che si perde negli anfratti
della storia e che ritorna oggi come non mai, se teniamo conto della forza che l'effige delle bestie
provoca ed evoca nella nostra memoria, sopratutto sul piano simbolico, mitologico, sacro, morale,
filosofico, ma anche visionario, inconscio, onirico, leggendario,..
Parlare e lavorare sugli “animali” prelude la riscoperta di una dimensione sommersa del nostro
essere: il tema si perde in tanti studi, e il suddetto progetto è l'occasione ancora una volta per
fare chiarezza sull'argomento, gettando sulla piazza espositiva altre domande pe avere altre
risposte, così da cogliere il senso di questo nella sua dimensione più “popolare”, non soltanto in
maniera culturale ma anche economica (nella vendita, appunto, di oggetti per uso domestico,
caratteristica peculiare dei mercatini e di “Ditutto Dipiù”).
Gli animali sono la nostra forza ribelle, sono l'urlo e la tenerezza, sono il coraggio e la
“sopravvivenza”, sono il “selvatico” (in senso filosofico), ma anche la cura, la conoscenza (qui
occorre aprire una parentesi nell'antropologia di certe culture, dove l'animale viene visto sotto
forma di sacra deità...). Ma oltre a questo, il progetto pone sotto i riflettori anche il gioco
sull'essere “animale”, nella creatività più semplice e pulita, disincantata e libera da certe
ingombranti “ingessature”, come quando da bambini si passava ore a disegnare strani animali,
compagni di giochi, amici immaginari ed intimi confessori...
Per approfondire ancora di più, all'interno di questa curiosa “wunderkammer” animalesca, gli
artisti Raffaello Becucci, Claudio Parrini e Gianluca Sgherri esporranno una selezione di
opere sul tema, che si incastoneranno con effetto tra i tanti oggetti. Così il bestiario visionario di
Raffaello Becucci, con piccoli disegni ad inchiostro e caffè realizzati su carta su tavola, in cui
emerge quel senso di inconscio e irrazionale capace di risvegliare certe immagini interiori, in un
gioco sottile ad incastri di suggestioni, citazioni, simboli e strane allegorie, ispirate queste ai
bestiari medievali e alle stampe popolari antiche. Invece Claudio Parrini, propone dipinti giocati
sul filo sottile della memoria, cani ritratti con semplicità lineare, come fossero dei graffiti rupestri,
mentre Gianluca Sgherri adotta una visione lievemente più astratta (nel senso di astrarsi dalla
realtà?), in tele composte da linee e forme spezzate, paesaggi fantasmagorici abitati da piccole
presenze, farfalle, insetti, come apparizioni magiche...
Inoltre sabato 3 Ottobre dalle 17,00, verrà allestito, all'interno dello spazio della mostra, un
incontro aperto al pubblico dal titolo “Animali e territori. Un'immagine...” con la partecipazione di
Ubaldo Fadini (docente di filosofia morale all'università di Firenze) e Francesco Galluzzi (critico
d'arte e di cinema, docente all'accademia di belle arti di Carrara).
03
ottobre 2015
Imbestialiti dall’arte
Dal 03 al 04 ottobre 2015
arte contemporanea
Location
DITUTTO DIPIU’
Montelupo Fiorentino, Via Del Lavoro, 6, (Firenze)
Montelupo Fiorentino, Via Del Lavoro, 6, (Firenze)
Orario di apertura
dalle 10,00 alle 13,00, dalle 15,30 alle 20,00
Sito web
www.outarte.com
Autore