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Immacolata Datti – Senza tempo
Per questa esposizione Immacolata Datti presenta nuove sculture in cui la terracotta, materia espressiva d’elezione, si relaziona dialetticamente al legno, per dare vita a forme ibride di grande fascino
Comunicato stampa
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La mostra è il settimo e ultimo appuntamento di Itinerari per viaggiatori distratti, ciclo di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea con l’intento di riflettere sul ruolo dell’arte, sul suo valore e sul suo campo d’azione.
Tra febbraio e giugno, Immacolata Datti, Rita Mele, Margherita Levo Rosenberg, Maurizio Cesarini, Enzo Cursaro, Riccarda Montenero e Grazia Sernia, artisti differenti per formazione e scelte operative, si sono confrontati per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alle metodologie di lavoro e agli strumenti di espressione, suggerendo un itinerario complesso nella sua multiforme articolazione.
Per questa esposizione Immacolata Datti presenta nuove sculture in cui la terracotta, materia espressiva d’elezione, si relaziona dialetticamente al legno, per dare vita a forme ibride di grande fascino. Il tema conduttore sono le Metamorfosi di Ovidio, da cui l’artista è partita per ricostruire una narrazione mitologica, che offre ad ognuno la possibilità di scoprire il sottile equilibrio tra passato e presente e di cancellare la contrapposizione tra essi, materializzando l’inarrestabile divenire delle cose.
Quello che Datti propone nello spazio della galleria è infatti una sorta di bosco sacro, in cui gli alberi creati con rami e tronchi di recupero attraverso la ceramica acquistano nuove forme, per ritrovare la presenza di Dafne e Mirra, di Atti e le Eliadi e seguire le suggestioni irresistibili del mito, che rappresenta non soltanto la ragione di rinnovati impulsi creativi, quanto soprattutto l’opportunità di concretare il dialogo tra visibile e invisibile.
Tra febbraio e giugno, Immacolata Datti, Rita Mele, Margherita Levo Rosenberg, Maurizio Cesarini, Enzo Cursaro, Riccarda Montenero e Grazia Sernia, artisti differenti per formazione e scelte operative, si sono confrontati per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alle metodologie di lavoro e agli strumenti di espressione, suggerendo un itinerario complesso nella sua multiforme articolazione.
Per questa esposizione Immacolata Datti presenta nuove sculture in cui la terracotta, materia espressiva d’elezione, si relaziona dialetticamente al legno, per dare vita a forme ibride di grande fascino. Il tema conduttore sono le Metamorfosi di Ovidio, da cui l’artista è partita per ricostruire una narrazione mitologica, che offre ad ognuno la possibilità di scoprire il sottile equilibrio tra passato e presente e di cancellare la contrapposizione tra essi, materializzando l’inarrestabile divenire delle cose.
Quello che Datti propone nello spazio della galleria è infatti una sorta di bosco sacro, in cui gli alberi creati con rami e tronchi di recupero attraverso la ceramica acquistano nuove forme, per ritrovare la presenza di Dafne e Mirra, di Atti e le Eliadi e seguire le suggestioni irresistibili del mito, che rappresenta non soltanto la ragione di rinnovati impulsi creativi, quanto soprattutto l’opportunità di concretare il dialogo tra visibile e invisibile.
04
giugno 2013
Immacolata Datti – Senza tempo
Dal 04 al 21 giugno 2013
arte contemporanea
Location
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Roma, Via Ercole Bombelli, 22, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.
Vernissage
4 Giugno 2013, ore 18,00
Autore
Curatore