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Immaginare New York
una selezione di oltre 140 fotografie originali provenienti dalle collezioni permanenti del MoMA.
Comunicato stampa
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Il Mart presenta dall'11 luglio all'11 ottobre 2009 la mostra "mmaginare New York", una selezione di oltre 140 fotografie originali provenienti dalle collezioni permanenti del MoMA.
Protagonista assoluta e' la Città di New York: la mostra, a cura di Sarah Hermanson Meister, ricostruisce la nascita del mito della Grande Mela, attraverso le immagini catturate dai grandi fotografi sin dai primi anni del XX secolo.
Il prezioso e raro materiale fotografico esposto per la prima volta in Italia, non solo testimonia 100 anni della storia della fotografia, ma racconta la storia di quel secolo cosi' complesso che e' stato il '900 e di come lo skyline di New York ne abbia saputo interpretare lo spirito.
Il viaggio partirà dalla celebre immagine "City of Ambition" del 1910 di Alfred Stieglitz, profeta della modernità in terra americana, che colse l'essenza di luoghi che sarebbero presto diventati la meta sognata di molti artisti. Il lavoro di Stiegliz si e' dimostrato di fondamentale importanza: e' stato il primo a decidere di immortalare il dinamismo e il tumulto di New York, influenzando in questo senso tutta la fotografia successiva.
Già dall'inaugurazione, nel 1929, il MoMA comprese fin da subito il valore della fotografia come dimostrano le parole del suo primo direttore Alfred Barr: ".. la collezione deve espandersi oltre i confini della pittura e della scultura.." Le architetture verticali, i grattacieli che iniziano a popolare le strade della città tra gli anni Venti e Trenta, saranno oggetto della prospettiva modernista dei fotografi dell'epoca, simbolo di questa tendenza "Five Corners" del 1935 di Ralph Steiner, o i "Saldatori sull'Empire State Buliding" appesi nel vuoto di Lewis W. Hine.
Nel 1940 il MoMA dedico' un Dipartimento alla Fotografia le cui collezioni sono cresciute in modo costante nel corso degli anni. In quell'epoca si diffonde anche in America la fotografia "di strada" grazie al lavoro di artisti europei come Henri Cartier Bresson, Berenice Abbot o Helen Levitt che riprendono la vitalità, quei tratti del carattere dei newyorkesi, giovani e vecchi, speranzosi e cinici, esuberanti e malinconici che siano.
Gli anni '50 vedono una New York ansiosa di ripartire dal secondo dopoguerra con un rinnovato ottimismo, una fiducia nel futuro, un'aria nuova che si respira nelle strade e che si diffonde attraverso le pagine di riviste illustrate, nate proprio in quegli anni, come Life, Fortune con i ritratti di Irving Penn o la moda patinata di Richard Avedon su Harper's Bazaar.
Dagli anni Sessanta, la fotografia irrompe sempre di piu' nella realtà senza voler rinunciare a svelarne le brutture, il carattere caotico e vibrante della città diventa fonte inesauribile di ispirazione. I grandi fotografi assumono uno sguardo documentaristico, lasciando straordinarie testimonianze dei primi eventi di forte impatto sociale come la campagna elettorale di Kennedy o il primo tour dei Beatles nel 1964, eventi che diverranno epici con il passare del tempo. Saranno infine le immagini intense di artisti delle ultime generazioni, come Cindy Sherman o Thomas Struth, ad accompagnare il visitatore al termine di questo viaggio attraverso il fascino costante che i mille volti di New York, e le sue molteplici anime, non hanno mai smesso di emozionare le firme piu' prestigiose della fotografia internazionale.
Protagonista assoluta e' la Città di New York: la mostra, a cura di Sarah Hermanson Meister, ricostruisce la nascita del mito della Grande Mela, attraverso le immagini catturate dai grandi fotografi sin dai primi anni del XX secolo.
Il prezioso e raro materiale fotografico esposto per la prima volta in Italia, non solo testimonia 100 anni della storia della fotografia, ma racconta la storia di quel secolo cosi' complesso che e' stato il '900 e di come lo skyline di New York ne abbia saputo interpretare lo spirito.
Il viaggio partirà dalla celebre immagine "City of Ambition" del 1910 di Alfred Stieglitz, profeta della modernità in terra americana, che colse l'essenza di luoghi che sarebbero presto diventati la meta sognata di molti artisti. Il lavoro di Stiegliz si e' dimostrato di fondamentale importanza: e' stato il primo a decidere di immortalare il dinamismo e il tumulto di New York, influenzando in questo senso tutta la fotografia successiva.
Già dall'inaugurazione, nel 1929, il MoMA comprese fin da subito il valore della fotografia come dimostrano le parole del suo primo direttore Alfred Barr: ".. la collezione deve espandersi oltre i confini della pittura e della scultura.." Le architetture verticali, i grattacieli che iniziano a popolare le strade della città tra gli anni Venti e Trenta, saranno oggetto della prospettiva modernista dei fotografi dell'epoca, simbolo di questa tendenza "Five Corners" del 1935 di Ralph Steiner, o i "Saldatori sull'Empire State Buliding" appesi nel vuoto di Lewis W. Hine.
Nel 1940 il MoMA dedico' un Dipartimento alla Fotografia le cui collezioni sono cresciute in modo costante nel corso degli anni. In quell'epoca si diffonde anche in America la fotografia "di strada" grazie al lavoro di artisti europei come Henri Cartier Bresson, Berenice Abbot o Helen Levitt che riprendono la vitalità, quei tratti del carattere dei newyorkesi, giovani e vecchi, speranzosi e cinici, esuberanti e malinconici che siano.
Gli anni '50 vedono una New York ansiosa di ripartire dal secondo dopoguerra con un rinnovato ottimismo, una fiducia nel futuro, un'aria nuova che si respira nelle strade e che si diffonde attraverso le pagine di riviste illustrate, nate proprio in quegli anni, come Life, Fortune con i ritratti di Irving Penn o la moda patinata di Richard Avedon su Harper's Bazaar.
Dagli anni Sessanta, la fotografia irrompe sempre di piu' nella realtà senza voler rinunciare a svelarne le brutture, il carattere caotico e vibrante della città diventa fonte inesauribile di ispirazione. I grandi fotografi assumono uno sguardo documentaristico, lasciando straordinarie testimonianze dei primi eventi di forte impatto sociale come la campagna elettorale di Kennedy o il primo tour dei Beatles nel 1964, eventi che diverranno epici con il passare del tempo. Saranno infine le immagini intense di artisti delle ultime generazioni, come Cindy Sherman o Thomas Struth, ad accompagnare il visitatore al termine di questo viaggio attraverso il fascino costante che i mille volti di New York, e le sue molteplici anime, non hanno mai smesso di emozionare le firme piu' prestigiose della fotografia internazionale.
10
luglio 2009
Immaginare New York
Dal 10 luglio all'undici ottobre 2009
fotografia
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Biglietti
intero: euro 10 ridotto: euro 7 gratuito fino a 18 anni e sopra i 65 scolaresche: euro 1 per studente biglietto famiglia (valido per tutti i componenti di un nucleo famigliare): euro 20 gratuito per gli Amici del Museo
Orario di apertura
mar. – dom. 10.00 - 18.00 ven. 10.00 - 21.00 lunedì chiuso
Vernissage
10 Luglio 2009, ore 18
Autore
Curatore