Per non dimenticare questo importante museo storico e la memoria del suo patrimonio artistico, l’Amministrazione Comunale ripropone periodicamente una scelta delle sue raccolte: è questo infatti lo scopo della nuova esposizione che riaccende l’attenzione su degli oggetti ´minori` di indubbio interesse storico e artistico.

Le
immagini del sacro in mostra documentano il persistere nel corso dei secoli di una tradizione iconografica legata alla devozione popolare, che pur mantenendo stretto il legame con l’arte ufficiale, dal tardo Quattrocento al Settecento viene riproposto con materiali diversi, in stucco, terracotta e maiolica, per permettere una più larga diffusione delle immagini. Si tratta di una produzione artigianale illustre per ricchi committenti del ceto cittadino ed ecclesiastico eseguita durante il Rinascimento dalle più importanti botteghe fiorentine (Ghiberti, Donatello, Benedetto da Maiano e Antonio Rossellino) e ripresa successivamente nei secoli con alcune varianti.