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Immagini, Storie e Narrazioni. Il Trionfo della Morte di Palermo
Una conferenza e una mostra per il Trionfo della Morte, l’affresco, di autore ignoto, realizzato nella prima metà del ‘400 a Palermo. Opera modernissima anche per il significato: non più rappresentazione del Giudizio Universale, ma piuttosto morte laica, figurazione tragica del fallimento umano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con questo incontro la Galleria Nuvole desidera iniziare un percorso di approfondimento di alcune opere d’arte fondamentali del patrimonio storico artistico della Sicilia. L'intento è quello di narrare le opere anche recuperando le letture, storiche e letterarie, che da queste hanno tratto linfa e suggestioni. Chiameremo inoltre di volta in volta un artista contemporaneo a confrontarsi con le singole opere.
Questo primo incontro è dedicato al Trionfo della Morte, l’affresco grandioso e misterioso, di autore ignoto, realizzato nella prima metà del ‘400 a Palermo per una parete del chiostro di Palazzo Sclafani, quando questo fu trasformato in ospedale della città. L’affresco, dopo i bombardamenti del 1943 che distrussero il Palazzo, fu trasferito nella Sala delle Lapidi nel Municipio della città e molti anni dopo, nel 1953, con il riordinamento della Galleria Nazionale a Palazzo Abatellis a cura dell’architetto Carlo Scarpa, fu collocato definitivamente in un’apposita sala all’interno del Museo. L’affresco è veramente un’opera unica e grandiosa sia per l’unità di stile che la caratterizza e che tuttavia richiama elementi catalani, borgognoni e lombardi ma anche toscani sia per la sua struttura e rappresentazione, per certi versi modernissima, sia per il significato che le si può attribuire: non più legato alla rappresentazione del Giudizio Universale e alla rappresentazione dell’Inferno e del Paradiso, quanto piuttosto una morte laica, forse potremmo dire una rappresentazione tragica del fallimento umano. Anche per questo alcuni sostengono che Picasso abbia guardato a questo Trionfo nel dipingere la sua Guernica: la Guerra che è morte senza speranza, senza salvezza, senza giudizio.
All'incontro prenderanno parte Maria Antonietta Spadaro, Umberto Santino e Aldo Carano.
Maria Antonietta Spadaro, vicepresidente nazionale Anisa (Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell'Arte) e autrice di numerosi saggi di Storia dell’arte e di didattica dei Beni Culturali, nel maggio del 2012, nell’ambito del convegno organizzato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, ha raccontato, immaginando plausibili accadimenti, la storia del cantiere del Trionfo della Morte.
Umberto Santino, fondatore del Centro Siciliano di documentazione, poi intitolato a Giuseppe Impastato, ha scritto nel 2002 un piccolo libro (Il cavallo e la fontana …. Dipingendo il Trionfo della morte) con il quale ricostruisce le conversazioni immaginarie tra l’autore (ignoto) e il suo aiutante durante la gestazione e la realizzazione dell’opera. Prendono così forma la vita, la cultura, le miserie della Palermo del ‘400.
Aldo Carano, architetto, parlerà dell'inserimento dell'opera all'interno del restauro di Palazzo Abatellis e delle scelte museografiche di Carlo Scarpa.
La Galleria Nuvole accoglierà, in questa occasione, un'opera installazione di Francesco Balsamo: Dal Mancato Finale. L'opera si concentra sul senso teatrale di irruzione nella scena del cavallo / morte e sul senso di spinta oltre il quadro che questo porta con sé. Francesco Balsamo ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e alla Facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Disegna, dipinge e scrive versi.Nel 2001 è tra i vincitori del premio Eugenio Montale - sezione inediti - con Appendere l'ombra a un chiodo e nel 2002 riceve il premio Sandro Penna per l'inedito con Discorso dell'albero e delle sue foglie. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste e antologie. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive in Italia e all'Estero.
Questo primo incontro è dedicato al Trionfo della Morte, l’affresco grandioso e misterioso, di autore ignoto, realizzato nella prima metà del ‘400 a Palermo per una parete del chiostro di Palazzo Sclafani, quando questo fu trasformato in ospedale della città. L’affresco, dopo i bombardamenti del 1943 che distrussero il Palazzo, fu trasferito nella Sala delle Lapidi nel Municipio della città e molti anni dopo, nel 1953, con il riordinamento della Galleria Nazionale a Palazzo Abatellis a cura dell’architetto Carlo Scarpa, fu collocato definitivamente in un’apposita sala all’interno del Museo. L’affresco è veramente un’opera unica e grandiosa sia per l’unità di stile che la caratterizza e che tuttavia richiama elementi catalani, borgognoni e lombardi ma anche toscani sia per la sua struttura e rappresentazione, per certi versi modernissima, sia per il significato che le si può attribuire: non più legato alla rappresentazione del Giudizio Universale e alla rappresentazione dell’Inferno e del Paradiso, quanto piuttosto una morte laica, forse potremmo dire una rappresentazione tragica del fallimento umano. Anche per questo alcuni sostengono che Picasso abbia guardato a questo Trionfo nel dipingere la sua Guernica: la Guerra che è morte senza speranza, senza salvezza, senza giudizio.
All'incontro prenderanno parte Maria Antonietta Spadaro, Umberto Santino e Aldo Carano.
Maria Antonietta Spadaro, vicepresidente nazionale Anisa (Associazione Nazionale Insegnanti Storia dell'Arte) e autrice di numerosi saggi di Storia dell’arte e di didattica dei Beni Culturali, nel maggio del 2012, nell’ambito del convegno organizzato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, ha raccontato, immaginando plausibili accadimenti, la storia del cantiere del Trionfo della Morte.
Umberto Santino, fondatore del Centro Siciliano di documentazione, poi intitolato a Giuseppe Impastato, ha scritto nel 2002 un piccolo libro (Il cavallo e la fontana …. Dipingendo il Trionfo della morte) con il quale ricostruisce le conversazioni immaginarie tra l’autore (ignoto) e il suo aiutante durante la gestazione e la realizzazione dell’opera. Prendono così forma la vita, la cultura, le miserie della Palermo del ‘400.
Aldo Carano, architetto, parlerà dell'inserimento dell'opera all'interno del restauro di Palazzo Abatellis e delle scelte museografiche di Carlo Scarpa.
La Galleria Nuvole accoglierà, in questa occasione, un'opera installazione di Francesco Balsamo: Dal Mancato Finale. L'opera si concentra sul senso teatrale di irruzione nella scena del cavallo / morte e sul senso di spinta oltre il quadro che questo porta con sé. Francesco Balsamo ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera e alla Facoltà di Lettere dell'Università di Catania. Disegna, dipinge e scrive versi.Nel 2001 è tra i vincitori del premio Eugenio Montale - sezione inediti - con Appendere l'ombra a un chiodo e nel 2002 riceve il premio Sandro Penna per l'inedito con Discorso dell'albero e delle sue foglie. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste e antologie. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive in Italia e all'Estero.
29
ottobre 2014
Immagini, Storie e Narrazioni. Il Trionfo della Morte di Palermo
Dal 29 ottobre all'otto novembre 2014
arte contemporanea
Location
ASSOCIAZIONE NUVOLE INCONTRI D’ARTE
Palermo, Vicolo Ragusi, 35, (Palermo)
Palermo, Vicolo Ragusi, 35, (Palermo)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11-13 e 17-19
Vernissage
29 Ottobre 2014, ore 17.30
Autore
Curatore