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Imprint
Dal 15 al 19 marzo 2016, per Studi Festival – il Festival degli Studi d’artista milanesi, lo Studio di Saba Najafi artista iraniana classe 1979, si apre al pubblico per una rassegna collettiva d’impronta femminile dal titolo “IMPRINT” con opere di pittura, grafica, video e performance
Comunicato stampa
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Dal 15 al 19 marzo 2016, per Studi Festival – il Festival degli Studi d’artista milanesi, lo Studio di Saba Najafi artista iraniana classe 1979, si apre al pubblico per una rassegna collettiva d’impronta femminile dal titolo "IMPRINT" con opere di pittura, grafica, video e performance di:
Sevil Amini
Mandra Cerrone
Loredana Galante
Giovanna Lacedra
Saba Najafi
Guido Nosari
Con-Temporary Art Circle | Studio di Saba Najafi
Via Ruggiero Di Lauria n. 15 – Milano
Info: 3271767707 | 02 39443696
Appuntamenti dal 15 al 19 marzo 2016:
15-18 marzo dalle ore 14.00 alle ore 17.00 .
16 marzo doppio appuntamento con doppia sede,
presso LAB7 di Angela Trapani - via Stilicone n. 21
FOCUS: Sabato 19 marzo dalle ore 18.00 alle ore 21.00
E sempre sabato 19 alle ore 19.00 la nuova
Performance di Giovanna Lacedra:
EMOTIONAL REVOLUTION [LE MANI IN PASTA AL CUORE]
Foto di Cecilia D'Aliberti
"L’impronta mnemonica è sotto le mie dita e dentro agli occhi. La sento vivere come un rumore. Ma le mani in pasta al cuore sono la mia rivoluzione..." [Giò Lacedra]
Il verbo “imprimere”, riferendosi alla tecnica della stampa, significa esattamente premere in modo da lasciare una traccia, un'impronta. Rapido ed irreversibile, lo stesso verbo può riferirsi anche a qualcosa che s’ imprime nel cuore; un ricordo che si fissa nella memoria. Un impressione può stravolgere criteri di percezione e mettere in discussioni forme-pensiero alimentate nel tempo.
Questa “impressione” arriva ai nostri sensi: un’immagine, una parola, un tono di voce, un odore, una consistenza….
Il nostro progetto vuole riflettere sull’ imprinting ricevuto e suggerito. Nel primo caso il nostro vissuto, i nostri ambiti educativi e culturali, i nostri riferimenti formativi, i nostri incontri significativi. Nel secondo caso la trasmissione del nostro “punto di vista” all’altro, le tracce lasciate dai nostri pensieri, le impronte delle nostre parole e delle nostre azioni, la seduzione del fare artistico. L’imprinting emozionale originario, l’imprinting affettivo, quello traumatico. Quello che poi può generare un cortocircuito. Ma anche il superamento di tale imprinting. La cancellazione di un’impronta e l’impressione di una nuova, per volontà di cambiamento.
L’individuo e poi l’artista quanto può, mediante l’ausilio del mezzo evocativo della creazione artistica, persuadere e condizionare?
Può un segno, in quanto portatore di senso, indurre une credenza o sradicarla?
La possibilità d’ influenzare è illusoria o ripaga l’impegno sotteso del fare artistico?
Riconoscersi in un’intenzione è sufficientemente rassicurante?
IMPRINT è allora come un bacio che s’imprime sulle labbra della persona amata, quel momento così intenso, temporalmente indefinibile che suggella l’istante; è l’ichinen dopo il quale qualcosa è cambiato.
L’ichinen: questo fondamentale principio buddista mostra la compenetrazione, momento per momento, tra il mondo fenomenico e la realtà fondamentale della vita, per cui tutti i fenomeni esistono in ciascuno degli istanti di una vita individuale, e che in ogni istante esiste un illimitato potenziale. Semplicemente significa che in un singolo istante, che viene paragonato alla durata della sessantesima parte di uno schiocco delle dita, è contenuto ogni possibile sviluppo di vita. Per cui ogni possibile cambiamento.
Sevil Amini
Mandra Cerrone
Loredana Galante
Giovanna Lacedra
Saba Najafi
Guido Nosari
Con-Temporary Art Circle | Studio di Saba Najafi
Via Ruggiero Di Lauria n. 15 – Milano
Info: 3271767707 | 02 39443696
Appuntamenti dal 15 al 19 marzo 2016:
15-18 marzo dalle ore 14.00 alle ore 17.00 .
16 marzo doppio appuntamento con doppia sede,
presso LAB7 di Angela Trapani - via Stilicone n. 21
FOCUS: Sabato 19 marzo dalle ore 18.00 alle ore 21.00
E sempre sabato 19 alle ore 19.00 la nuova
Performance di Giovanna Lacedra:
EMOTIONAL REVOLUTION [LE MANI IN PASTA AL CUORE]
Foto di Cecilia D'Aliberti
"L’impronta mnemonica è sotto le mie dita e dentro agli occhi. La sento vivere come un rumore. Ma le mani in pasta al cuore sono la mia rivoluzione..." [Giò Lacedra]
Il verbo “imprimere”, riferendosi alla tecnica della stampa, significa esattamente premere in modo da lasciare una traccia, un'impronta. Rapido ed irreversibile, lo stesso verbo può riferirsi anche a qualcosa che s’ imprime nel cuore; un ricordo che si fissa nella memoria. Un impressione può stravolgere criteri di percezione e mettere in discussioni forme-pensiero alimentate nel tempo.
Questa “impressione” arriva ai nostri sensi: un’immagine, una parola, un tono di voce, un odore, una consistenza….
Il nostro progetto vuole riflettere sull’ imprinting ricevuto e suggerito. Nel primo caso il nostro vissuto, i nostri ambiti educativi e culturali, i nostri riferimenti formativi, i nostri incontri significativi. Nel secondo caso la trasmissione del nostro “punto di vista” all’altro, le tracce lasciate dai nostri pensieri, le impronte delle nostre parole e delle nostre azioni, la seduzione del fare artistico. L’imprinting emozionale originario, l’imprinting affettivo, quello traumatico. Quello che poi può generare un cortocircuito. Ma anche il superamento di tale imprinting. La cancellazione di un’impronta e l’impressione di una nuova, per volontà di cambiamento.
L’individuo e poi l’artista quanto può, mediante l’ausilio del mezzo evocativo della creazione artistica, persuadere e condizionare?
Può un segno, in quanto portatore di senso, indurre une credenza o sradicarla?
La possibilità d’ influenzare è illusoria o ripaga l’impegno sotteso del fare artistico?
Riconoscersi in un’intenzione è sufficientemente rassicurante?
IMPRINT è allora come un bacio che s’imprime sulle labbra della persona amata, quel momento così intenso, temporalmente indefinibile che suggella l’istante; è l’ichinen dopo il quale qualcosa è cambiato.
L’ichinen: questo fondamentale principio buddista mostra la compenetrazione, momento per momento, tra il mondo fenomenico e la realtà fondamentale della vita, per cui tutti i fenomeni esistono in ciascuno degli istanti di una vita individuale, e che in ogni istante esiste un illimitato potenziale. Semplicemente significa che in un singolo istante, che viene paragonato alla durata della sessantesima parte di uno schiocco delle dita, è contenuto ogni possibile sviluppo di vita. Per cui ogni possibile cambiamento.
15
marzo 2016
Imprint
Dal 15 al 19 marzo 2016
Location
CON-TEMPORARY ART CIRCLE
Milano, Via Ruggero Di Lauria, 15, (Milano)
Milano, Via Ruggero Di Lauria, 15, (Milano)
Orario di apertura
14-17
Vernissage
15 Marzo 2016, h 14
Autore