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Impronte 2016. Cinque artisti a confronto con l’arte di Salvatore Ferragamo
Impronte, questo il titolo di un’inedita mostra, aperta al pubblico dal 28 luglio al 31 agosto 2016, allestita presso il Convento Francescano di Sant’Antonio nel cuore di Bonito, paese natale di Salvatore Ferragamo.
Per la prima volta le creazioni del “calzolaio dei sogni” – partito nel 1915 alla volta degli Stati Uniti, e lì divenuto celebre tra i divi del cinema, ma poi successivamente rientrato in Italia per creare la sua azienda di moda – vengono esposte nel luogo d’origine, dove la passione per le scarpe nutrita da Salvatore, ancora bambino, dette vita ai suoi primi modelli.
Comunicato stampa
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Impronte, questo il titolo di un’inedita mostra, aperta al pubblico dal 28 luglio al 31 agosto 2016, allestita presso il Convento Francescano di Sant’Antonio nel cuore di Bonito, paese natale di Salvatore Ferragamo.
Per la prima volta le creazioni del “calzolaio dei sogni” - partito nel 1915 alla volta degli Stati Uniti, e lì divenuto celebre tra i divi del cinema, ma poi successivamente rientrato in Italia per creare la sua azienda di moda - vengono esposte nel luogo d’origine, dove la passione per le scarpe nutrita da Salvatore, ancora bambino, dette vita ai suoi primi modelli.
In esposizione 5 calzature realizzate dal celebre artigiano-artista tra gli anni ‘30 e ‘40 del ‘900, tra le più rappresentative della sua produzione del periodo e della storia della moda e del design italiano, che dialogano in maniera coerente con i 5 interventi di arte pubblica realizzati sugli edifici del centro cittadino dai 5 artisti coinvolti nella manifestazione, ovvero: Tellas, Gola Hundun, Milu Correch, Giulio Vesprini e Millo.
Al pari di questi giovani artisti, Salvatore Ferragamo era guidato da precisi canoni estetici e dotato di un’inesauribile curiosità nei confronti dei materiali più inconsueti, che trasformava con straordinaria abilità in manufatti d’impareggiabile bellezza e concezione rivoluzionaria. Rivoluzionaria negli inediti accostamenti di forme e colori, che resero quei manufatti autentiche opere d’arte; ma specialmente sorprendente per la raffinatissima lavorazione dei materiali, che li rendevano veri e propri capolavori.
Ognuno degli artisti ha catturato alcune caratteristiche peculiari del lavoro di Salvatore Ferragamo: Gola Hundun ha scelto l’insolito modello con punta a corno di rinoceronte del 1938 per la sua costante indagine del mondo animale, Millo si è lasciato ispirare dal famoso modello di sandalo creato per Judy Garland che con i suoi colori accesi crea un contrasto dinamico con il meticoloso bianco e nero e tratto grafico dell’artista, Milu Correch ha guardato ad un sandalo a zeppa dipinta a mano con piccoli mazzi di fiori in linea con il suo lavoro sugli elementi floreali e sull’immagine femminile. Uno stivaletto in tela dipinta a motivo di foglie ha permesso a Tellas di indagare nuovamente il suo sodalizio con la natura, mentre Giulio Vesprini, che ha fatto delle geometrie e del dosaggio sapiente dei colori la sua firma stilistica, ha preso spunto dal sandalo Diva, realizzato nel 1941 con fasce di camoscio policromo.
La mostra nasce dalla volontà del Collettivo Boca e del Comune di Bonito di rendere omaggio all’artigiano-artista bonitese, trovando da subito l’appoggio del Museo Salvatore Ferragamo, istituzione nata nel 1995 per volontà della famiglia Ferragamo a Firenze - nella storica sede di Palazzo Spini Feroni - con lo scopo di conservare, tramandare e valorizzare la figura e il lavoro del fondatore attraverso progetti culturali trasversali e sempre innovativi.
L’opening della mostra si terrà il 27 luglio alle ore 17.00 presso il Convento Sant’Antonio alla presenza di Massimo Ferragamo, Chairman della Ferragamo USA Inc.
Per la prima volta le creazioni del “calzolaio dei sogni” - partito nel 1915 alla volta degli Stati Uniti, e lì divenuto celebre tra i divi del cinema, ma poi successivamente rientrato in Italia per creare la sua azienda di moda - vengono esposte nel luogo d’origine, dove la passione per le scarpe nutrita da Salvatore, ancora bambino, dette vita ai suoi primi modelli.
In esposizione 5 calzature realizzate dal celebre artigiano-artista tra gli anni ‘30 e ‘40 del ‘900, tra le più rappresentative della sua produzione del periodo e della storia della moda e del design italiano, che dialogano in maniera coerente con i 5 interventi di arte pubblica realizzati sugli edifici del centro cittadino dai 5 artisti coinvolti nella manifestazione, ovvero: Tellas, Gola Hundun, Milu Correch, Giulio Vesprini e Millo.
Al pari di questi giovani artisti, Salvatore Ferragamo era guidato da precisi canoni estetici e dotato di un’inesauribile curiosità nei confronti dei materiali più inconsueti, che trasformava con straordinaria abilità in manufatti d’impareggiabile bellezza e concezione rivoluzionaria. Rivoluzionaria negli inediti accostamenti di forme e colori, che resero quei manufatti autentiche opere d’arte; ma specialmente sorprendente per la raffinatissima lavorazione dei materiali, che li rendevano veri e propri capolavori.
Ognuno degli artisti ha catturato alcune caratteristiche peculiari del lavoro di Salvatore Ferragamo: Gola Hundun ha scelto l’insolito modello con punta a corno di rinoceronte del 1938 per la sua costante indagine del mondo animale, Millo si è lasciato ispirare dal famoso modello di sandalo creato per Judy Garland che con i suoi colori accesi crea un contrasto dinamico con il meticoloso bianco e nero e tratto grafico dell’artista, Milu Correch ha guardato ad un sandalo a zeppa dipinta a mano con piccoli mazzi di fiori in linea con il suo lavoro sugli elementi floreali e sull’immagine femminile. Uno stivaletto in tela dipinta a motivo di foglie ha permesso a Tellas di indagare nuovamente il suo sodalizio con la natura, mentre Giulio Vesprini, che ha fatto delle geometrie e del dosaggio sapiente dei colori la sua firma stilistica, ha preso spunto dal sandalo Diva, realizzato nel 1941 con fasce di camoscio policromo.
La mostra nasce dalla volontà del Collettivo Boca e del Comune di Bonito di rendere omaggio all’artigiano-artista bonitese, trovando da subito l’appoggio del Museo Salvatore Ferragamo, istituzione nata nel 1995 per volontà della famiglia Ferragamo a Firenze - nella storica sede di Palazzo Spini Feroni - con lo scopo di conservare, tramandare e valorizzare la figura e il lavoro del fondatore attraverso progetti culturali trasversali e sempre innovativi.
L’opening della mostra si terrà il 27 luglio alle ore 17.00 presso il Convento Sant’Antonio alla presenza di Massimo Ferragamo, Chairman della Ferragamo USA Inc.
27
luglio 2016
Impronte 2016. Cinque artisti a confronto con l’arte di Salvatore Ferragamo
Dal 27 luglio al 31 agosto 2016
arte contemporanea
Location
CONVENTO DI SANT’ANTONIO
Bonito, (Avellino)
Bonito, (Avellino)
Orario di apertura
10/13 – 17/20
Vernissage
27 Luglio 2016, h 17
Sito web
www.collettivoboca.it
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