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Impronte digitali
fotografia
Comunicato stampa
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Quando ho iniziato ad occuparmi di fotografia, non dico che c’erano i dagherrotipi, ma quasi. Negli ultimi dieci anni ho visto passare la quasi totalità dei fotografi al digitale, e ora quotidianamente m’imbatto in files anziché negativi, stampe o diapositive. Ho dovuto così familiarizzare con i “RAW” (crudo, radice) ovvero l’immagine come viene registrata dal sensore della fotocamera digitale. I files-immagini che scarichiamo dalle memorie vengono archiviate nelle memorie del computer come “JPG”, “EPS”, “PSD”, “PDF” o “TIF” sono le estensioni dei nomi dati alle immagini binarie e compresse; nomi divenuti d’uso comune che paiono persino esserci divenuti familiari. Alla sorgente, nella memoria della macchina digitale, i file “RAW” vengono registrati con l’estensione che identifica l’azienda produttrice. Così le foto scattate con una Nikon digitale saranno Nikon Electronic Files: “NEF”. Canon identifica, e decodifica, le sue immagini con “CRW” e “CR2”. Un’estensione del tipo “OLF” dirà a noi e al nostro MAC che le foto provengono da una memoria della Olympus e “RAF” da una Fuij. Col passare del tempo ho avuto l’impressione che attorno al mondo Raw ruotasse una serie di personaggi che interpretano il ruolo del loro marchio. Nef, Raf, Orf e Crow mi sono sembrati “amici ditali”, “persone” che si confrontano col mondo che li circonda, immagazzinando immagini sotto forma di dati. Sfogliando il Photo District News, ho immaginato che anche a Milano vi fosse un Photo District, come a New York, dove Raf e Nef potrebbero incontrarsi, interagire, scontrarsi. Nef potrebbe cacciarsi un grosso guaio, addirittura essere accusato di un oscuro omicidio, commesso nei luoghi che potrebbero assumere il nome di Capture One (una piattaforma per la manipolazione d’immagini), ma anche un locale notturno dove tutti si ritrovano a notte fonda dopo aver pranzato all'Aperture. Ambiente d'altri tempi sarebbero il Lunasix, il Gossen o il Weston (vecchi esposimetri), meglio se li considerassimo ritrovi “alla luce del sole”. Mired potrebbe essere la bellona della discoteca e involontaria testimone di un delitto dove Olf e Crow potrebbero essere a loro volta trati in ballo e Kelvin (gradi con cui si misura la temperatura colore; un grado Kelvin si suddivide in dieci Mired), avrebbe l'aspetto di un severo giudice e Fresnel (lente di Fresnel, presente nelle reflex), l’acuto investigatore, non fosse altre per la sua innata attitudine a mettere a fuoco le cose. Gitzo e Manfrotto (cavalletti e treppiedi) i ricettatori a cui appoggiarsi per smerciare la grossa refurtiva (cloruro d’argento?), e così via. E se la vecchia e gloriosa Nikon F s’imbattesse in questa banda di replicanti? Ma, come direbbe qualcuno, questa è un’altra storia, e ce la racconterà lo scrittore Nicola Fantini. A dare un “volto” a questi “personaggi” ci ha pensato l’artista Daniele Righi Ricco.
Giuseppe Biselli
Giuseppe Biselli
13
ottobre 2006
Impronte digitali
Dal 13 al 15 ottobre 2006
fotografia
Location
PALAZZO PENOTTI UBERTINI
Orta San Giulio, Via Corinna Caire Albertoletti, (Novara)
Orta San Giulio, Via Corinna Caire Albertoletti, (Novara)
Orario di apertura
14 e 15 ottobre 2006 dalle ore 10 alle ore 20
Vernissage
13 Ottobre 2006, ore 17
Autore
Curatore