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In between
In occasione della seconda edizione di Generazione Critica viene presentata la mostra In Between, che raccoglie i lavori di fotografi italiani e internazionali. Il filo conduttore tra tutte le opere è la riflessione sul gesto, una comunicazione non verbale che è ugualmente carica di significato.
Comunicato stampa
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Anticipa la seconda edizione di Generazione Critica, in programma dal 24 ottobre, la mostra collettiva In Between, che raccoglie i lavori di artisti italiani e internazionali che sono ormai parte integrante della collezione di Metronom.
L'idea che si propone come filo conduttore dell'allestimento è una riflessione sul gesto, intervento umano volontario e veicolo di comunicazione che sfugge al linguaggio verbale, ma ugualmente carico di significato. Il gesto può così lasciare la sua traccia nell'occultamento di un'immagine, analogamente a quanto avviene nelle fotografie di Martina Della Valle; può rimandare a un determinato momento nella memoria storica, al quale fa riferimento il lavoro di The Cool Couple; o ancora, si colloca a metà tra realtà e finzione, tra linguaggio e corpo, tra immagine e parola, come evidenziato dalle opere di Eeva Hannula, ampiamente ispirate dalla psicanalisi. Rappresentata dagli artisti impegnati nelle ricerche più diverse, che grazie a questo tema possono essere efficacemente contrapposti, la gestualità è un elemento imprescindibilmente legato alla presenza umana e al corpo, al compimento di un atto o, al contrario, all'assoluta mancanza di movimento. L’azione si traduce anche però nella scelta dell’artista di compiere un'operazione che porta a una “apertura” dell’opera, letteralmente attraverso l’immagine, come la serie Reale, digitale di Marco Signorini. L’esito aderente a un approccio performativo si ritrova in Schnee dove Esther Mathis esplora il rapporto, la relazione tra uomo e ambiente in un dialogo silenzioso e poetico al tempo stesso. Il concetto di azione in arte rimanda alle esperienze performative, a una certa idea di arte fotografica di ambito concettuale, a un utilizzo della fotografia che vede il fotografo assumere “un atteggiamento tale da riunire in un’unica immagine il compiersi dell’opera, l’opera compiuta e il soggetto che la compie”. Un’arte in cui il tema della memoria diventa accessorio e non è più, per gli artisti, riproduzione, registrazione, ma si fonde con il gesto stesso, nell’unicità di quell’istante. Diventa quindi oggi interessante provare a esplorare e indagare come nel presente gli artisti che lavorano attraverso l’immagine siano influenzati o interpretino questa fusione con l’opera in modo più o meno consapevole.
Gli artisti in mostra sono: Simone Bergantini, Michele Buda, Martina Della Valle, Annabel Elgar, Eeva Hannula, Sanna Kannisto, Lisa Kereszi, Filippo Luini, Esther Mathis, Melissa Moore, Marco Signorini, Valentina Sommariva, The Cool Couple.
Per informazioni, consultare il sito di Metronom all'indirizzo www.metronom.it oppure scrivere a metronom@metronom.it.
L'idea che si propone come filo conduttore dell'allestimento è una riflessione sul gesto, intervento umano volontario e veicolo di comunicazione che sfugge al linguaggio verbale, ma ugualmente carico di significato. Il gesto può così lasciare la sua traccia nell'occultamento di un'immagine, analogamente a quanto avviene nelle fotografie di Martina Della Valle; può rimandare a un determinato momento nella memoria storica, al quale fa riferimento il lavoro di The Cool Couple; o ancora, si colloca a metà tra realtà e finzione, tra linguaggio e corpo, tra immagine e parola, come evidenziato dalle opere di Eeva Hannula, ampiamente ispirate dalla psicanalisi. Rappresentata dagli artisti impegnati nelle ricerche più diverse, che grazie a questo tema possono essere efficacemente contrapposti, la gestualità è un elemento imprescindibilmente legato alla presenza umana e al corpo, al compimento di un atto o, al contrario, all'assoluta mancanza di movimento. L’azione si traduce anche però nella scelta dell’artista di compiere un'operazione che porta a una “apertura” dell’opera, letteralmente attraverso l’immagine, come la serie Reale, digitale di Marco Signorini. L’esito aderente a un approccio performativo si ritrova in Schnee dove Esther Mathis esplora il rapporto, la relazione tra uomo e ambiente in un dialogo silenzioso e poetico al tempo stesso. Il concetto di azione in arte rimanda alle esperienze performative, a una certa idea di arte fotografica di ambito concettuale, a un utilizzo della fotografia che vede il fotografo assumere “un atteggiamento tale da riunire in un’unica immagine il compiersi dell’opera, l’opera compiuta e il soggetto che la compie”. Un’arte in cui il tema della memoria diventa accessorio e non è più, per gli artisti, riproduzione, registrazione, ma si fonde con il gesto stesso, nell’unicità di quell’istante. Diventa quindi oggi interessante provare a esplorare e indagare come nel presente gli artisti che lavorano attraverso l’immagine siano influenzati o interpretino questa fusione con l’opera in modo più o meno consapevole.
Gli artisti in mostra sono: Simone Bergantini, Michele Buda, Martina Della Valle, Annabel Elgar, Eeva Hannula, Sanna Kannisto, Lisa Kereszi, Filippo Luini, Esther Mathis, Melissa Moore, Marco Signorini, Valentina Sommariva, The Cool Couple.
Per informazioni, consultare il sito di Metronom all'indirizzo www.metronom.it oppure scrivere a metronom@metronom.it.
24
ottobre 2014
In between
Dal 24 ottobre al 20 dicembre 2014
fotografia
arte contemporanea
incontro - conferenza
giovane arte
arte contemporanea
incontro - conferenza
giovane arte
Location
METRONOM
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19
Vernissage
24 Ottobre 2014, ore 15
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