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in carta
La mostra presenta un corpus di opere che esprime un uso sapiente della carta, esaltandone il rigore, il nitore e la semplicità. Avvicina in uno stimolante dialogo le opere di Caterina Arciprete e Susy Manzo , dialogo in cui la carta diviene materia rivelatrice di un processo creativo.
Comunicato stampa
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La mostra presenta un corpus di opere che esprime un uso sapiente della carta, esaltandone il rigore, il nitore e la semplicità.
I lavori hanno in comune l’elegante purezza della carta, la quasi assenza di colore – salvo la presenza di bagliori di luce- e la precisione con cui la carta viene maneggiata, tanto da diventare flessibile, morbida e sinuosa, talvolta dotata di volume e plasticità, senza mai privarsi totalmente della sua leggerezza fragile.
Questo nuovo progetto espositivo avvicina in uno stimolante dialogo le opere di Caterina Arciprete e Susy Manzo , dialogo in cui la carta è al contempo medium artistico e trama/filo conduttore , divenendo materia rivelatrice di un processo creativo.
Le opere fotografiche di Caterina Arciprete, grazie alla tecnica del collage, si combinano con la carta o l’inchiostro per dare ancora più impulso e forza concreta alla sua fotografia, alla ricerca di quell’intuizione poetica che oltrepassi la visibilità, fino a creare una visione a più livelli, quel disvelamento che superi e vada oltre l’immagine fotografata, al di là della forma, nella contemplazione del silenzio e della pausa fuori dal perenne essere, nella leggerezza dell’anima bianca.
Il lavoro artistico di Susy Manzo è di carta e con la meticolosa tecnica del paper cutting interviene sulla carta integra con un’azione distruttiva-generativa che sottrae materia attraverso i tagli , componendo volumetrie fatte di vuoti e giochi di luci e ombre.
Il confronto tra la purezza della carta e i suoi innesti o le sue sottrazioni delinea un incontro simbolico tra il visibile e l’invisibile, filtrato dalla sensibilità interpretativa di quella bianchezza intatta di un materiale che gioca ora con le sovrapposizioni di colori delicati e luminescenti , ora con le ombre create dai tagli che nei vuoti crea ombre cangianti .
Una metafora dal duplice sguardo : ora razionale e lucido, ora emotivo, traslucente e mutevole.
Il corpus di opere esposte esprime attraverso le tecniche usate una manualità fine e delicata che esalta e fa percepire la bellezza e la fragilità delle carta, un materiale così fragile ma che sorprendentemente racchiude in sé la facoltà di incoraggiare associazioni emotive e mentali con la realtà e l’immaginazione.
I lavori hanno in comune l’elegante purezza della carta, la quasi assenza di colore – salvo la presenza di bagliori di luce- e la precisione con cui la carta viene maneggiata, tanto da diventare flessibile, morbida e sinuosa, talvolta dotata di volume e plasticità, senza mai privarsi totalmente della sua leggerezza fragile.
Questo nuovo progetto espositivo avvicina in uno stimolante dialogo le opere di Caterina Arciprete e Susy Manzo , dialogo in cui la carta è al contempo medium artistico e trama/filo conduttore , divenendo materia rivelatrice di un processo creativo.
Le opere fotografiche di Caterina Arciprete, grazie alla tecnica del collage, si combinano con la carta o l’inchiostro per dare ancora più impulso e forza concreta alla sua fotografia, alla ricerca di quell’intuizione poetica che oltrepassi la visibilità, fino a creare una visione a più livelli, quel disvelamento che superi e vada oltre l’immagine fotografata, al di là della forma, nella contemplazione del silenzio e della pausa fuori dal perenne essere, nella leggerezza dell’anima bianca.
Il lavoro artistico di Susy Manzo è di carta e con la meticolosa tecnica del paper cutting interviene sulla carta integra con un’azione distruttiva-generativa che sottrae materia attraverso i tagli , componendo volumetrie fatte di vuoti e giochi di luci e ombre.
Il confronto tra la purezza della carta e i suoi innesti o le sue sottrazioni delinea un incontro simbolico tra il visibile e l’invisibile, filtrato dalla sensibilità interpretativa di quella bianchezza intatta di un materiale che gioca ora con le sovrapposizioni di colori delicati e luminescenti , ora con le ombre create dai tagli che nei vuoti crea ombre cangianti .
Una metafora dal duplice sguardo : ora razionale e lucido, ora emotivo, traslucente e mutevole.
Il corpus di opere esposte esprime attraverso le tecniche usate una manualità fine e delicata che esalta e fa percepire la bellezza e la fragilità delle carta, un materiale così fragile ma che sorprendentemente racchiude in sé la facoltà di incoraggiare associazioni emotive e mentali con la realtà e l’immaginazione.
20
aprile 2023
in carta
Dal 20 aprile al primo giugno 2023
arte contemporanea
Location
NAMI gallery
Napoli, Via Carlo Poerio, 9, (NA)
Napoli, Via Carlo Poerio, 9, (NA)
Orario di apertura
martedì e giovedì dalle 16 alle 19- altri giorni su appuntamento
Vernissage
20 Aprile 2023, 16-20
Autore