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In folio – libri d’artista contemporanei
Mostra dedicata, come dice il titolo, al libro d’artista degli ultimi 25 anni
Comunicato stampa
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Il giorno 8 novembre 2007 si inaugura alla Biblioteca Napoli la mostra In folio, libri d’artista contemporanei, dedicata, come dice il titolo, al libro d’artista degli ultimi 25 anni. La mostra si sviluppa all’interno della rassegna Il libro montagna – nata nell’alveo della campagna nazionale di promozione del libro “Ottobre piovono libri” e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Napoli – attraverso la quale si è voluto dare risalto quelle tipologie di libro che normalmente non hanno grande circolazione (come il libro d’artista, l’audiolibro, la poesia orale, il saggio), ma che sono forme insostituibili di sapere e di conoscenza.
La mostra, organizzata dall’associazione Azimut, e curata da Gianmaria Nerli e Gianluca Riccio, si fonda sull’idea stessa di libro d’artista, vale a dire un oggetto dalle forme, dimensioni, materiali molto eterogenei e variabili, ma che racchiude in sé il concetto della forma libro, una forma carica di tute quelle innumerevoli stratificazioni simboliche che da secoli l’accompagnano. Il libro d’artista, nato con il sorgere delle avanguardie storiche all’inizio del Novecento, può essere effettivamente un volume cartaceo, oppure una scultura di marmo, un libro di con fogli in legno, fogli a incisione montati in forma di libro, e molte altre cose. Al di là di distinzioni a volte eccessivamente nomenclatore – si parla infatti di libro d’artista, di libro d’arte, libro oggetto, libro illustrato come tipologie inconciliabili tra loro –, nella mostra della Biblioteca Nazionale di Napoli i curatori hanno privilegiato una riflessione sul libro d’artista come luogo estetico particolare, come mezzo espressivo esclusivo scelto dall’artista per dare forma alla propria intenzione estetica, ovvero il libro come luogo di approdo dell’atto creativo. «Da una parte» affermano Nerli e Riccio, «per come lo abbiamo inteso, il libro d’artista è quel libro che vale e che significa di per sé, e non per il contenuto, o per la documentazione che trasporta, è esso stesso contenente e contenuto, significato e significante, come in arte accade in ogni volta che si ha investimento di senso sulla forma; e dall’altra, si può dire, si ha libro d’artista quando l’artista decidere di esprimersi attraverso il libro, quando invece di scegliere la tela o il marmo decide di riflettere utilizzando la forma libro, luogo per eccellenza di conservazione della memoria, di trasmissione del pensiero, luogo per eccellenza dell’espressione di sé».
La mostra – che nasce come una riflessione sul libro d’artista degli ultimi 25 anni (appunto dalla poesia visiva al libro a stampa digitale) e insieme come una opportunità didattica per farlo conoscere a un pubblico sempre più ampio – sarà suddivisa in 5 blocchi tematici. In accordo con l’idea del libro d’artista soprattutto come luogo di una intenzione estetica, i blocchi tematici vogliono sottolineare proprio il lato intenzionale delle opere, ovvero la loro forza conoscitiva, comunicativa, estetica in senso ampio, mettendo in risalto il potere sia attivo che passivo del libro, vale a dire la sottolineare che da sempre il libro è fatto (dal suo autore) e insieme fa (agisce sul lettore), il libro è letto (dal lettore) e insieme legge (il mondo). I blocchi tematici, esempi di come si possono articolare queste intenzioni, sono: Il libro (si) guarda e legge; Il libro (si) forma; Il libro (si) urla; Il libro (si) nega; Il libro (si) autoproduce.
Saranno presenti opere dei seguenti artisti: Dennis Adams, Agostino Bonalumi, Mirella Bentivoglio, Bruno Conte, Mauro Folci, Giovanni Fontana, Franco Ionda, Emilio Isgrò, Arrigo Lora Totino, Lorraine Malone, Jonathan Messe, Enrico Pulsoni, Lamberto Pignotti, Stalker.
La mostra sarà presentata giovedì 8 novembre alle ore 17 presso la sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli, e sarà inaugurata nella sala Leopardi alle ore 18; resterà aperta fino al 22 di novembre.
La mostra, organizzata dall’associazione Azimut, e curata da Gianmaria Nerli e Gianluca Riccio, si fonda sull’idea stessa di libro d’artista, vale a dire un oggetto dalle forme, dimensioni, materiali molto eterogenei e variabili, ma che racchiude in sé il concetto della forma libro, una forma carica di tute quelle innumerevoli stratificazioni simboliche che da secoli l’accompagnano. Il libro d’artista, nato con il sorgere delle avanguardie storiche all’inizio del Novecento, può essere effettivamente un volume cartaceo, oppure una scultura di marmo, un libro di con fogli in legno, fogli a incisione montati in forma di libro, e molte altre cose. Al di là di distinzioni a volte eccessivamente nomenclatore – si parla infatti di libro d’artista, di libro d’arte, libro oggetto, libro illustrato come tipologie inconciliabili tra loro –, nella mostra della Biblioteca Nazionale di Napoli i curatori hanno privilegiato una riflessione sul libro d’artista come luogo estetico particolare, come mezzo espressivo esclusivo scelto dall’artista per dare forma alla propria intenzione estetica, ovvero il libro come luogo di approdo dell’atto creativo. «Da una parte» affermano Nerli e Riccio, «per come lo abbiamo inteso, il libro d’artista è quel libro che vale e che significa di per sé, e non per il contenuto, o per la documentazione che trasporta, è esso stesso contenente e contenuto, significato e significante, come in arte accade in ogni volta che si ha investimento di senso sulla forma; e dall’altra, si può dire, si ha libro d’artista quando l’artista decidere di esprimersi attraverso il libro, quando invece di scegliere la tela o il marmo decide di riflettere utilizzando la forma libro, luogo per eccellenza di conservazione della memoria, di trasmissione del pensiero, luogo per eccellenza dell’espressione di sé».
La mostra – che nasce come una riflessione sul libro d’artista degli ultimi 25 anni (appunto dalla poesia visiva al libro a stampa digitale) e insieme come una opportunità didattica per farlo conoscere a un pubblico sempre più ampio – sarà suddivisa in 5 blocchi tematici. In accordo con l’idea del libro d’artista soprattutto come luogo di una intenzione estetica, i blocchi tematici vogliono sottolineare proprio il lato intenzionale delle opere, ovvero la loro forza conoscitiva, comunicativa, estetica in senso ampio, mettendo in risalto il potere sia attivo che passivo del libro, vale a dire la sottolineare che da sempre il libro è fatto (dal suo autore) e insieme fa (agisce sul lettore), il libro è letto (dal lettore) e insieme legge (il mondo). I blocchi tematici, esempi di come si possono articolare queste intenzioni, sono: Il libro (si) guarda e legge; Il libro (si) forma; Il libro (si) urla; Il libro (si) nega; Il libro (si) autoproduce.
Saranno presenti opere dei seguenti artisti: Dennis Adams, Agostino Bonalumi, Mirella Bentivoglio, Bruno Conte, Mauro Folci, Giovanni Fontana, Franco Ionda, Emilio Isgrò, Arrigo Lora Totino, Lorraine Malone, Jonathan Messe, Enrico Pulsoni, Lamberto Pignotti, Stalker.
La mostra sarà presentata giovedì 8 novembre alle ore 17 presso la sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli, e sarà inaugurata nella sala Leopardi alle ore 18; resterà aperta fino al 22 di novembre.
08
novembre 2007
In folio – libri d’artista contemporanei
Dall'otto al 22 novembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO REALE DI NAPOLI
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Napoli, Piazza Del Plebiscito, 1, (Napoli)
Vernissage
8 Novembre 2007, ore 18
Autore
Curatore