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In font we trust! Arte e tipografia dalle Collezioni del Mart
Inaugura a Casa Depero un percorso intermediale tra opere, manifesti, editoria sperimentale e documenti d’archivio che esplora il complesso rapporto tra arte e tipografia nel XX secolo
Comunicato stampa
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"Io inizio una rivoluzione tipografica, diretta contro la bestiale e nauseante concezione del libro di versi passatista e dannunziana, la carta a mano seicentesca, fregiata di galee, minerve e apolli, di iniziali rosse a ghirigori, ortaggi mitologici, nastri da messale, epigrafi e numeri romani. Il libro deve essere l’espressione del nostro pensiero futurista. "
Filippo Tommaso Marinetti
Nelle sale del museo fondato dal creatore del Libro imbullonato, un affascinante viaggio nel mondo dell'arte e della tipografia attraverso le Collezioni del Mart e dell'Archivio del ’900.
L
a Casa d'Arte Futurista Depero ospita un percorso intermediale tra opere, manifesti, editoria sperimentale e documenti d’archivio che esplora il complesso rapporto tra arte e tipografia nel XX secolo.
Nelle sale del museo fondato da Fortunato Depero, maestro della rivoluzione tipografica futurista, la mostra prende avvio dalle sperimentazioni promosse da Filippo Tommaso Marinetti nel manifesto L’immaginazione senza fili e le parole in libertà (1913). Qui viene teorizzato per la prima volta l’utilizzo simultaneo di più caratteri tipografici e in corpi diversi, pratica che caratterizza l'intera produzione editoriale dei futuristi a partire dal rinomato Zang tumb tuuum. Adrianopoli ottobre 1912 parole in libertà (1914).
Le innovazioni introdotte da Marinetti e dai suoi sodali trovano riscontro anche nelle ricerche tipografiche portate avanti dai dadaisti e dalle avanguardie russe. Queste importanti vicende sono documentate in mostra da pregevoli edizioni conservate in massima parte nell'Archivio di Nuova Scrittura e nel fondo archivistico-librario Denza, dai quali provengono anche le numerose testimonianze di editoria periodica sperimentale del secondo Novecento inserite nel percorso espositivo.
A partire dagli anni Cinquanta, l'eredità delle avanguardie storiche torna a fiorire nell'ambito delle ricerche verbovisuali, incentrate sulla relazione tra parola e immagine. Ne fanno parte movimenti artistici come la Poesia concreta, rappresentata tra gli altri da Carlo Belloli e dal gruppo Noigandres, la Poesia visiva, con gli artisti del Gruppo 70, Fluxus e l’Arte concettuale. Queste pratiche caratterizzano le linee di indagine del Mart e sono protagoniste della mostra allestita negli spazi di Casa Depero, dove figurano tra le altre opere di Vincenzo Agnetti, Alain Arias-Misson, Alighiero Boetti, Jean-Francois Bory, Henry Chopin, Paul De Vree, Emilio Isgrò, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Maurizio Nannucci, Giulia Niccolai e Giovanna Sandri.
Completano il percorso opere di Mail Art, come una serie di francobolli d’artista di Piermario Ciani, i collages di Pablo Echaurren e le creazioni di alcuni protagonisti indiscussi del graphic design internazionale, come AG Fronzoni e Leonardo Sonnoli, che per la mostra ha realizzato un manifesto a disposizione di tutti i visitatori.
Filippo Tommaso Marinetti
Nelle sale del museo fondato dal creatore del Libro imbullonato, un affascinante viaggio nel mondo dell'arte e della tipografia attraverso le Collezioni del Mart e dell'Archivio del ’900.
L
a Casa d'Arte Futurista Depero ospita un percorso intermediale tra opere, manifesti, editoria sperimentale e documenti d’archivio che esplora il complesso rapporto tra arte e tipografia nel XX secolo.
Nelle sale del museo fondato da Fortunato Depero, maestro della rivoluzione tipografica futurista, la mostra prende avvio dalle sperimentazioni promosse da Filippo Tommaso Marinetti nel manifesto L’immaginazione senza fili e le parole in libertà (1913). Qui viene teorizzato per la prima volta l’utilizzo simultaneo di più caratteri tipografici e in corpi diversi, pratica che caratterizza l'intera produzione editoriale dei futuristi a partire dal rinomato Zang tumb tuuum. Adrianopoli ottobre 1912 parole in libertà (1914).
Le innovazioni introdotte da Marinetti e dai suoi sodali trovano riscontro anche nelle ricerche tipografiche portate avanti dai dadaisti e dalle avanguardie russe. Queste importanti vicende sono documentate in mostra da pregevoli edizioni conservate in massima parte nell'Archivio di Nuova Scrittura e nel fondo archivistico-librario Denza, dai quali provengono anche le numerose testimonianze di editoria periodica sperimentale del secondo Novecento inserite nel percorso espositivo.
A partire dagli anni Cinquanta, l'eredità delle avanguardie storiche torna a fiorire nell'ambito delle ricerche verbovisuali, incentrate sulla relazione tra parola e immagine. Ne fanno parte movimenti artistici come la Poesia concreta, rappresentata tra gli altri da Carlo Belloli e dal gruppo Noigandres, la Poesia visiva, con gli artisti del Gruppo 70, Fluxus e l’Arte concettuale. Queste pratiche caratterizzano le linee di indagine del Mart e sono protagoniste della mostra allestita negli spazi di Casa Depero, dove figurano tra le altre opere di Vincenzo Agnetti, Alain Arias-Misson, Alighiero Boetti, Jean-Francois Bory, Henry Chopin, Paul De Vree, Emilio Isgrò, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Maurizio Nannucci, Giulia Niccolai e Giovanna Sandri.
Completano il percorso opere di Mail Art, come una serie di francobolli d’artista di Piermario Ciani, i collages di Pablo Echaurren e le creazioni di alcuni protagonisti indiscussi del graphic design internazionale, come AG Fronzoni e Leonardo Sonnoli, che per la mostra ha realizzato un manifesto a disposizione di tutti i visitatori.
13
ottobre 2017
In font we trust! Arte e tipografia dalle Collezioni del Mart
Dal 13 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CASA D’ARTE FUTURISTA DEPERO
Rovereto, Via Portici, 38, (Trento)
Rovereto, Via Portici, 38, (Trento)
Orario di apertura
Mart-Dom 10 - 18. Lunedì chiuso
Vernissage
13 Ottobre 2017, ore 18
Curatore