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In Itinere
Il filo conduttore è il “viaggio”, tema che lega quattro importanti artisti contemporanei italiani, ognuno foriero di una cifra stilistica distintiva.
Comunicato stampa
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AREZZO – Prosegue con ottimi riscontri “In Itinere”, collettiva di Riccardo Gusmaroli, Barbara Nejrotti e Alfredo Rapetti Mogol, con la partecipazione straordinaria di Ezio Gribaudo, allestita alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Piazza San Francesco, ad Arezzo.
Curata da Liletta Fornasari e realizzata con la collaborazione della Fondazione Guido d’Arezzo e il contributo di Chimet e ArteCerreta, la mostra è stata inaugurata lo scorso marzo e proseguirà fino al 27 maggio 2019, grazie alla proroga decisa in questi giorni.
Il filo conduttore di “In Itinere” è il viaggio, tema che lega quattro importanti artisti contemporanei italiani, ognuno foriero di una cifra stilistica distintiva.
Il viaggio, inteso nelle sue varie accezioni, fa parte della vita dell’uomo fin dagli albori. Esso è migrazione alla ricerca di una terra promessa ma anche condanna per chi è costretto a lasciare il suolo amato, è andare alla scoperta di nuovi posti per soddisfare l’umano desiderio di sapere ma anche raggiungere i luoghi della fede per appagare il lato spirituale. Il viaggio, però, può essere interiore, un itinerario alla ricerca di se stessi e di risposte riguardanti la nostra stessa vita.
Tutte queste sfaccettature si ritrovano nella collettiva aretina in cui, attraverso tecniche e linguaggi eterogenei, vengono raccontati percorsi di crescita individuale e collettiva e forniti strumenti per trovare responsi ai quesiti quotidiani e universali.
Per l’artista veronese Riccardo Gusmaroli il viaggio è il principio assoluto dell’esistenza. Nelle sue tecniche miste su carta e tela, carte geografiche, fotografie piegate, egli esalta l’esplorazione di mondi nuovi, la sublimazione della curiosità umana che è alla base dell’evoluzione e dell’eterno vagare.
Il viaggio si fa più simbolico e intellettuale nelle opere della torinese Barbara Nejrotti, che attraverso saperi antichi contemporaneizzati, come il cucito e il ricamo su vari supporti, stupisce per la capacità di trasmettere emozioni, sentimenti e vibrazioni che affiorano dal profondo. Il suo è un cammino interiore alla ricerca di armonia ed equilibrio con se stessa e l’ambiente esterno.
Pittura, scultura, installazione e scrittura sono le coordinate attraverso cui si muove da tempo l’arte del milanese Alfredo Rapetti Mogol, figlio del celebre paroliere. La sua arte ricca di contaminazioni e il suo “alfabeto” personale parlano incessantemente di trasformazione, dinamismo e di un tragitto attraverso i meandri della memoria.
Special guest della mostra è Ezio Gribaudo, noto artista ed editore torinese. In esposizione alcuni preziosi quaderni dei suoi viaggi ai quattro angoli del mondo.
L’autore ha da poco compiuto novant’anni ma riesce ancora a stupire per l’uso peculiare del colore. I suoi “appunti” ricordano quelli dei viaggiatori dei Grand Tour sette/ottocenteschi, che davanti a vedute, scorci e panorami realizzavano disegni e acquerelli con cui comunicare la meraviglia destata da un luogo visitato.
Conclusa la mostra ad Arezzo, “In Itinere” si prenderà una pausa estiva e quindi si sposterà – per il trio Gusmaroli, Nejrotti e Rapetti Mogol – a Copernico Milano Centrale. Lì, a settembre, sarà uno degli eventi di punta di “Art Journey”, progetto ideato da Copernico, società leader in Italia nel settore dello smart working.
Curata da Liletta Fornasari e realizzata con la collaborazione della Fondazione Guido d’Arezzo e il contributo di Chimet e ArteCerreta, la mostra è stata inaugurata lo scorso marzo e proseguirà fino al 27 maggio 2019, grazie alla proroga decisa in questi giorni.
Il filo conduttore di “In Itinere” è il viaggio, tema che lega quattro importanti artisti contemporanei italiani, ognuno foriero di una cifra stilistica distintiva.
Il viaggio, inteso nelle sue varie accezioni, fa parte della vita dell’uomo fin dagli albori. Esso è migrazione alla ricerca di una terra promessa ma anche condanna per chi è costretto a lasciare il suolo amato, è andare alla scoperta di nuovi posti per soddisfare l’umano desiderio di sapere ma anche raggiungere i luoghi della fede per appagare il lato spirituale. Il viaggio, però, può essere interiore, un itinerario alla ricerca di se stessi e di risposte riguardanti la nostra stessa vita.
Tutte queste sfaccettature si ritrovano nella collettiva aretina in cui, attraverso tecniche e linguaggi eterogenei, vengono raccontati percorsi di crescita individuale e collettiva e forniti strumenti per trovare responsi ai quesiti quotidiani e universali.
Per l’artista veronese Riccardo Gusmaroli il viaggio è il principio assoluto dell’esistenza. Nelle sue tecniche miste su carta e tela, carte geografiche, fotografie piegate, egli esalta l’esplorazione di mondi nuovi, la sublimazione della curiosità umana che è alla base dell’evoluzione e dell’eterno vagare.
Il viaggio si fa più simbolico e intellettuale nelle opere della torinese Barbara Nejrotti, che attraverso saperi antichi contemporaneizzati, come il cucito e il ricamo su vari supporti, stupisce per la capacità di trasmettere emozioni, sentimenti e vibrazioni che affiorano dal profondo. Il suo è un cammino interiore alla ricerca di armonia ed equilibrio con se stessa e l’ambiente esterno.
Pittura, scultura, installazione e scrittura sono le coordinate attraverso cui si muove da tempo l’arte del milanese Alfredo Rapetti Mogol, figlio del celebre paroliere. La sua arte ricca di contaminazioni e il suo “alfabeto” personale parlano incessantemente di trasformazione, dinamismo e di un tragitto attraverso i meandri della memoria.
Special guest della mostra è Ezio Gribaudo, noto artista ed editore torinese. In esposizione alcuni preziosi quaderni dei suoi viaggi ai quattro angoli del mondo.
L’autore ha da poco compiuto novant’anni ma riesce ancora a stupire per l’uso peculiare del colore. I suoi “appunti” ricordano quelli dei viaggiatori dei Grand Tour sette/ottocenteschi, che davanti a vedute, scorci e panorami realizzavano disegni e acquerelli con cui comunicare la meraviglia destata da un luogo visitato.
Conclusa la mostra ad Arezzo, “In Itinere” si prenderà una pausa estiva e quindi si sposterà – per il trio Gusmaroli, Nejrotti e Rapetti Mogol – a Copernico Milano Centrale. Lì, a settembre, sarà uno degli eventi di punta di “Art Journey”, progetto ideato da Copernico, società leader in Italia nel settore dello smart working.
03
marzo 2019
In Itinere
Dal 03 marzo al 27 maggio 2019
arte contemporanea
Location
GCAC – GALLERIA COMUNALE DI ARTE CONTEMPORANEA
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Arezzo, Piazza San Francesco, 4, (Arezzo)
Orario di apertura
da martedì a mercoledì ore 15-18; giovedì, venerdì e domenica ore 10-18; sabato ore 10-20
Vernissage
3 Marzo 2019, ore 18
Autore
Curatore