Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
In Memoriam: Edgardo Abbozzo, Paolo Marzagalli e gli amici Lodigiani
All’interno della tredicesima edizione del ciclo “Cesaris per le Arti Visive”, mostra in ricordo di Edgardo Abbozzo e Paolo Marzagalli a dieci anni dalla morte, esposizione che si inserisce nelle manifestazioni “Per i 50 anni del Cesaris”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 3 Dicembre all’I.I.S. “Cesaris” di Casalpusterlengo all’interno della tredicesima edizione del ciclo “Cesaris per le Arti Visive” a cura di Amedeo Anelli, si aprirà la mostra in ricordo di Edgardo Abbozzo e Paolo Marzagalli a dieci anni dalla morte, dal titolo “In Memoriam: Edgardo Abbozzo, Paolo Marzagalli e gli amici Lodigiani. La mostra si inserisce nelle manifestazioni “Per i 50 anni del Cesaris”. Per festeggiare il mezzo secolo dell’Istituto, una mostra nello spirito di questo tredicennio di allestimenti con artisti di livello locale, nazionale ed internazionale. Saranno esposte opere di Edgardo Abbozzo, Andrea Cesari, Franco De Bernardi, Paolo Marzagalli, Domenico Mangione, Pino Secchi, Riccardo Valla. La mostra terminerà il 6 febbraio 2015.
Edgardo Abbozzo è nato a Perugia il 25 febbraio 1937. Fra i maggiori artisti europei ad occuparsi del rapporto arte-
alchimia, ha partecipato nel 1986 all’omonima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (XLII) nella sezione curata da Arturo Schwarz e ha esposto in personali e collettive nei maggiori centri d’Europa, d’America e del Giappone.
Formatosi nel contatto e nell’amicizia con esponenti del mondo artistico romano, quali Roberto Melli e Corrado Cagli, e di quello perugino quali il futurista Gerardo Dottori e Dante Filippucci, negli anni ’50 Abbozzo ebbe amore per la lezione di Paul Klee, di Picasso, di Capogrossi, di Jackson Pollock e per il clima informale. Tutto ciò influenza la sua
prima formazione, accanto alla curiosità per le tecniche artigianali e per la ceramica mai abbandonata. Nel ’62 assume a soli venticinque anni la direzione dell’Istituto d’Arte di Deruta, dirigerà poi l’Istituto d’Arte e il corso superiore di
Disegno Industriale di Firenze, quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara, infine quella di Perugia. Dal 1976 al 1985
è anche Consigliere Nazionale al Ministero della Pubblica Istruzione. Sempre negli anni '60 Abbozzo entra in contatto
con Martin Krampen e con esponenti della scuola di Ulm. Nello stesso periodo partecipa alla Triennale di Milano,
espone a Buenos Aires e a Berlino ed entra in relazione con Lucio Fontana, Osvaldo Calò, Edgardo Mannucci con
critici come Carlo Giulio Argan, Italo Tomassoni, Nello Ponente, Giuseppe Gatt, Giancarlo Politi, presenze che
suscitano la puntuale riflessione sulla propria posizione e sulle tensioni in atto. L’opera indaga in quegli anni la tematica
delle forze elementari e totemiche e del segno. Nel '70 compaiono precise citazioni del patrimonio iconografico
dell’alchimia e un fruttuoso dialogo con le tecniche industriali. Della metà di quegli anni sono i primi marmi e la
collaborazione in campo didattico, fra gli altri, con Munari, Umbro Apollonio, Coppola e Fabro affiancati da Antonio
Calderara e Getullio Alviani. Nel frattempo si fanno dominanti le ricerche sui temi della luce e dell’ombra, della
temporalità, dell’allegoria, della prospettiva, della scrittura e del disegno di luce. Dalla fine degli anni '80, dopo i lavori
sulle pietre monocrome, sono gli acquerelli a luce Wood, le Macchine e le Bilance, le sculture con i laser. Intanto si
intensifica l’amicizia con Vittorio Fagone e si approfondisce l’indagine sul rapporto Arte e Scienza che gli permetterà il
ritorno negli anni '90 ai temi della figura della prospettiva, della geometria. Ma come scrive Giovanni Venturini nella
sua "Scheda Biografica" stampata negli ultimi cataloghi di Abbozzo, è alla fine degli anni '80 «l'incontro con due
figure di intellettuali quali Amedeo Anelli e Franco Federici, a favorire in Edgardo Abbozzo un ulteriore
approfondimento e verifica della sua poetica; da una parte Federici, psichiatra, teorico e professore presso l'Accademia
di Perugia della Teoria della Percezione, gli permette di sviluppare un'attitudine ad un'arte fortemente legata alla
profondità dell'essere, ad una qualità della percezione e dell'intuizione ove ogni impressione tende a farsi segno;
dall'altra parte Amedeo Anelli, che facilita in Abbozzo l'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra arte e
poesia, filosofia e scienza, temi questi che hanno sempre intrigato Abbozzo, e che ora sembrano elevarsi ad un maggior
grado di consapevolezza. Amedeo Anelli, poi, gli presenta alcuni poeti molto apprezzati, quali Daniela Marcheschi e
Guido Oldani che anch'essi incontreranno Abbozzo in svariate occasioni, mostrandogli anch'essi stima e affetto». Negli
anni '90 parallelamente elabora una intensa attività riflessivache sfocia in una mirata produzione letteraria di Aforismi
(pubblicati in «Kamen’» n. 0, n. 19, n. 27, «Concertino» in cataloghi e altre riviste). Frequente l’attività espositiva e
didattica che lo hanno portato in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Cina. Numerose le pubblicazioni di cataloghi,
libri d’arte e d’artista. Edgardo Abbozzo muore improvvisamente il 20 luglio 2004, a Perugia, in seguito ad aneurisma.
Andrea Cesari è nato nel 1950 a Codogno. Nel 1979 ha iniziato la sua attività artistica nell'ambito della tradizione
figurativa approfondendo ricerche grafiche nell'ambito della xilografia, dell'acquaforte, dell'acquatinta, in seguito questa
tradizione sarà abbandonata per uno spiccato interesse per lavori in cui sono utilizzati tessuti monocromi o policromi
con risonanze materiche-texture, superfici assorbenti o riflettenti. Il campo grafico non sarà abbandonato ma il tutto si
posta verso il non figurativo con politecnie e ricerche più in consonanza con quelle in tessuto. Nel 1981 ha frequentato
i Corsi Internazionali di Xilografia presso l'Istituto D'Arte di Urbino e nel 1985 ha terminato quelli di Progettazione
Grafica presso l'Istituto Superiore Industrie Artistiche (ISIA) sempre di Urbino.
Inizia nel frattempo lavori di interazione fra architettura e arredo urbano con progetti che prendono in considerazione
lo spazio tridimensionale o bidimensionale dell'ambiente e dell'ambientazione, dove l'uso e la modulazione del colore
permettano un rapporto dinamico e visivamente intrigante con l'architettura, la materia, la luce e lo spazio.Tali lavori
iniziati sotto la guida di Michele Provinciali ad Urbino "Il colore nella realtà dell'ambiente Urbano" (1983) si sono
protratti nel corso degli anni successivi "Colore nella città" Loggia Comunale Codogno (1986). Per quanto riguarda
i lavori in tessuto ha partecipato fra l'altro alla Tredicesima Biennale della Tapisserie di Losanna (1986). Oltre alle
mostre al “Gelso” di Lodi, ed a quelle nazionali con il Gruppo di Grafica Originale, si ricordano in questi anni la
partecipazione alla mostra Realtà e Realismi nel Lodigiano 1970-2001 a cura di Raffaele De Grada, Fernando De
Filippi, Stefano Pizzi, Amedeo Anelli, alla Banca Popolare di Lodi (Bipielle City Lodi) e la mostra a Görlitz: Textile
Miniaturen, Artemis Galerie 2000. Nel 2006 Lodi Aula Magna Liceo Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano
nel Secondo Novecento” a cura di Amedeo Anelli. Nel 2008 ha esposto all’IIS “Cesaris” “Forma e colore”. Nel 2009
ha esposto al Viaggiatore di S. Angelo. Ha partecipato a Semina Verbi a Casalpusterlengo dal 2005 al 2012. “Elogio
della nebbia” a cura di Amedeo Anelli, Comune di Caselle Landi 2010/2011. Nel 2011 “Syrix II. Aspetti dell’Arte nel
Lodigiano nel secondo Novecento”. I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo. Nel 2012: “10 anni di Cesaris per le arti visive” e
“Naturalia I” I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, “Ciò che unisce”, Caselle Landi,“Naturalia II”, Castello di Fombio.
Le sue opere e il suo percorso creativo sono presenti nel sito: www.cesariandrea.it Intensa anche l'attività nell'ambito
della grafica editoriale e della didattica.
Franco De Bernardi è nato a Codogno il 29 gennaio del 1941. La passione per la pittura è nata dalla frequentazione
dello zio Carlo De Bernardi ritrattista e forte disegnatore. Fra le esposizioni degli anni Settanta, con un’attività
nazionale, si ricordano le iniziative promosse a Codogno da Bellini che nella sua piccola galleria in Via Roma andava
esponendo autori di livello, e sempre in città alla Pro Loco situata allora in via Garibaldi. Si possono poi citare mostre
a S. Margherita Ligure, Piacenza, Cremona, ecc... Negli anni Ottanta partecipa alle esperienze del “Gelso” di Lodi di
Giovanni Bellinzoni che per gli autori locali apriva prospettive di livello internazionale. Seguono fino alla fine degli
anni Ottanta un’attività espositiva sempre più selezionata che lo porta ad esporre ad Urbino, Milano, Lodi, Como, ed
in altre sedi. Nel proseguo degli anni l’autore preferisce un’ulteriore selezione, dato il progressivo deteriorarsi dei
rapporti col sistema dell’arte e della gestione degli spazi espositivi, puntando più sul lavoro rigoroso e sulla produzione
di cataloghi che ne documentino l’attività che disperdere energie in relazioni finalizzate a fare mostre. Fra le mostre
recenti si citano le esposizioni al Brandale di Savona, Artecultura, Galleria Ucai a Brescia, alla Galleria Internazionale
di Bergamo, alla Galleria S. Paolo di Bologna, Ex Ospedale Soave a Codogno, Centro Culturale S. Agostino di Crema,
Galleria Fluxia Chiavari, a Palazzo della Corgna di Città della Pieve, alla sala dei Lanari di Perugia, I.I.S “Cesaris”
Casalpusterlengo, Villa Biancardi-Vistarini Zorlesco, Museo d’Arte Sacra di Casalpusterlengo, Lodi Aula Magna Liceo
Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola
Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. Mostra di Arte Sacra, Laus Expo 2008, Villa Litta, Orio
Litta 2008.”Semina verbi” 2005/06/07/08/09/10/11/12. Biennale d’Arte, S. Cristoforo, Lodi 2007/2009; “Anniversari”
stessa sede 2008. Nel 2008 con Gianfranco Tomassini “La forma della luce” Galleria Mandarini, Torgiano (PG). Nel
2009 personale “Percorsi nella luce” presso le salette superiori del Castello Belgioioso a S. Colombano al Lambro. Nel
2010 “Per quattro”, Cremarena, Crema. “Percorsi nella luce” Palazzo Municipale, Formigara . Con Borsotti, Ex chiesa
del Viandante, Tavazzano. “Elogio della nebbia” a cura di Amedeo Anelli, Comune di Caselle Landi 2010/2011.
Nel 2011 “Syrix II. Aspetti dell’Arte nel Lodigiano nel secondo Novecento”. I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo. Nel
2012: “10 anni di Cesaris per le arti visive” e “Naturalia I” I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, “Ciò che unisce”, Caselle
Landi,“Naturalia II”, Castello di Fombio, collettiva alla sala “Maria Teresa” della Braidense “Piccoli, piccolissimi, anzi
grandissimi “ Libri d’artista, Milano. È presente nei maggiori centri di documentazione italiani e internazionali d’Arte.
È inoltre presente nel volume di critica e teoria delle arti Novanta. Verso un’arte di pensiero, C.R.T. Editrice, Pistoia,
1999 di Amedeo Anelli.
Paolo Marzagalli è nato a Lodi nel 1927 e qui è mancato nel 2004 . È a Giovanni Bellinzoni nel 1977 che si deve
l’organizzazione della prima mostra personale al “Gelso”. Tale sostegno in numerose collettive e altre personali
(1981,1985) non è mai cessato nei restanti anni di vita del gallerista ed è stato ricambiato con un’intensa partecipazione
alle manifestazioni e alle attività del Circolo Culturale che si contraddistinse per un’intensa attività di animazione
ed incontro con il territorio e l’ambiente artistico internazionale.Negli anni Ottanta partecipa al premio Puecher di
Casalpusterlengo ed è premiato nel 1982 al Fabriano. Il museo Civico di Lodi gli dedica nel 1983 una mostra nella
Sala dei Notai e negli anni successivi partecipa agli scambi con la città di Costanza. Sempre a cura di Aurelio Natali è
la mostra a Roma nell’86 alle sede della Banca Popolare di Milano con riscontro di pubblico e di critica. Fra le recenti
manifestazioni si ricordano la personale all’ex Chiesa dell’Angelo a Lodi nel 1997, I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo
2003/2004, e la partecipazione alla mostra Realtà e Realismi del Lodigiano 1970-2001 a cura di Raffaele De Grada,
Fernando De Filippi, Stefano Pizzi, Amedeo Anelli, alla Banca Popolare di Lodi (Bipielle City Lodi).
Domenico Mangione è nato a Lodi nel 1939. Pittore, incisore e ceramista, inizia a dipingere nei primi
anni Settanta partecipando a numerose manifestazioni artistiche con premi e riconoscimenti. Fra le mostre:
collettiva al “Gelso” di Lodi (1984); “Quaranta Artisti per Lodi Provincia” (1996-Premio acquisto); “Artisti
in Fiera” a Parma e a Reggio Emilia (2000); Collettiva Galleria Forni di Bologna (2000); Nel 2002 ha vinto
il 1° Premio Acquisto della Camera di Commercio di Lodi. Nel 2003 mostra di ceramica alla Burgersaal
di Costanza. Nel 2004 I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, Premio “Oldrado da Ponte” in memoria di
Paolo Marzagalli.. Nel 2005 I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo “Amici per un amico. Omaggio ad Edgardo
Abbozzo”, “Chiesa dell’Angelo” Lodi, “Semina verbi” Casalpusterlengo. Nel 2006 Lodi Aula Magna Liceo
Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua” Museo del
Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. 2007 “Sogno della Materia”
ex Conventino di Lodi Vecchio , ”Semina Verbi a Casalpusterlengo sempre a cura di Amedeo Anelli. 2008
Anniversari, San Cristoforo Lodi. Da questi anni ha partecipato a Lodi a tutte le edizioni dell’Oldrado da
Ponte e quest’anno ad una mostra alla Chiesa dell’Angelo sempre a Lodi.
Pino Secchi nasce fotograficamente nel 1972 quando si iscrive al “Fotoclub Barbarossa“, del quale diventa
assiduofrequentatore, partecipando attivamente alle diverse iniziative messe in atto da questa associazione. Nel
1980 l’attività professionale rende difficoltosa la sua presenza e la sua partecipazione alle manifestazioni del Club:
quindi lascia il gruppoe continua ad utilizzare il poco tempo libero a disposizione per soddisfarela sua passione per il
mondo della fotografia. Rimane legato a questo mondo frequentando mostre fotografiche, partecipando agli incontri
internazionali di Arles (Francia) e collaborando con la Galleria d'arte “il Gelso“ del mitico Giovanni, nell’organizzare
alcune mostre fotografiche in collaborazione con la Galleria “Il Diaframma“ diretta da Lanfranco Colombo. La
frequentazione di queste gallerie gli ha permesso di incontrare personaggi noti nel panorama della fotografia e della
pittura (Aldo Tagliaferro, Elio Mariani, Nino Migliori, Zvonomir Vladanovic, Jasper Johns, tanto per citarne alcuni) che
hanno influito in modo rilevante nell’ampliare la sua visione ed interpretazione della fotografia fino ad elaborarne una
linea personale. Pino Secchi è autodidatta, per quanto concerne la formazione tecnica della disciplina fotografica, ma
ha sperimentato e praticato, con ottimi risultati, tutto il processo elaborativo della fotografia dallo sviluppo del negativo
fino alla stampa finale dell’immagine. Attualmente si dedica, con particolare attenzione, all’approfondimento della
conoscenza ed dell’utilizzo, nonchè dell’applicazione, delle tecniche offerte dalla tecnologia digitale.
Riccardo Valla – Nato a Parma il 28/04/1962 vive a Casalpusterlengo (LO). Appassionato d’arte, dopo aver
frequentato un corso di “disegno dal vero” con il Maestro Ettore Santus presso la Scuola Borgognone di Lodi,
continua il percorso artistico come autodidatta. Nel 1986 inizia l’attività pittorica ed in seguito amplia il suo linguaggio
utilizzando varie tecniche: scultura, collage, polimaterica, fino all’esposizione completa nel 1990 al Lenz (Biraga-
Terranova dei Passerini (LO). Successivamente ha partecipato ad una collettiva presso la Galleria il Gelso di Lodi.
Negli anni a venire sposta l’interesse sulla fotografia sperimentando una tecnica di movimento “pittorico”, ottenendo un
risultato al confine tra pittura e fotografia. Con queste opere nel 1997 ha organizzato una personale presso ScuolaArte
a Codogno (LO). L’ultima esposizione personale risale al 1998 “Vigna Alta Bar Ristorante presso localtà Torretta” a
Lodi, dal titolo “Luci Sonore”. Ha partecipato alle collettive “Semina Loci” nelle edizioni 2007, 2008 e 2010 presso
il Centro Cultura “Mons. Enrico Orsini” di Casalpusterlengo. Nel 2011 “Syrix II. Aspetti dell’Arte nel Lodigiano nel
secondo Novecento”. I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo. Nel 2012: “10 anni di Cesaris per le arti visive” e “Naturalia I”
I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, “Ciò che unisce”, Caselle Landi,“Naturalia II”, Castello di Fombio.
Edgardo Abbozzo è nato a Perugia il 25 febbraio 1937. Fra i maggiori artisti europei ad occuparsi del rapporto arte-
alchimia, ha partecipato nel 1986 all’omonima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (XLII) nella sezione curata da Arturo Schwarz e ha esposto in personali e collettive nei maggiori centri d’Europa, d’America e del Giappone.
Formatosi nel contatto e nell’amicizia con esponenti del mondo artistico romano, quali Roberto Melli e Corrado Cagli, e di quello perugino quali il futurista Gerardo Dottori e Dante Filippucci, negli anni ’50 Abbozzo ebbe amore per la lezione di Paul Klee, di Picasso, di Capogrossi, di Jackson Pollock e per il clima informale. Tutto ciò influenza la sua
prima formazione, accanto alla curiosità per le tecniche artigianali e per la ceramica mai abbandonata. Nel ’62 assume a soli venticinque anni la direzione dell’Istituto d’Arte di Deruta, dirigerà poi l’Istituto d’Arte e il corso superiore di
Disegno Industriale di Firenze, quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara, infine quella di Perugia. Dal 1976 al 1985
è anche Consigliere Nazionale al Ministero della Pubblica Istruzione. Sempre negli anni '60 Abbozzo entra in contatto
con Martin Krampen e con esponenti della scuola di Ulm. Nello stesso periodo partecipa alla Triennale di Milano,
espone a Buenos Aires e a Berlino ed entra in relazione con Lucio Fontana, Osvaldo Calò, Edgardo Mannucci con
critici come Carlo Giulio Argan, Italo Tomassoni, Nello Ponente, Giuseppe Gatt, Giancarlo Politi, presenze che
suscitano la puntuale riflessione sulla propria posizione e sulle tensioni in atto. L’opera indaga in quegli anni la tematica
delle forze elementari e totemiche e del segno. Nel '70 compaiono precise citazioni del patrimonio iconografico
dell’alchimia e un fruttuoso dialogo con le tecniche industriali. Della metà di quegli anni sono i primi marmi e la
collaborazione in campo didattico, fra gli altri, con Munari, Umbro Apollonio, Coppola e Fabro affiancati da Antonio
Calderara e Getullio Alviani. Nel frattempo si fanno dominanti le ricerche sui temi della luce e dell’ombra, della
temporalità, dell’allegoria, della prospettiva, della scrittura e del disegno di luce. Dalla fine degli anni '80, dopo i lavori
sulle pietre monocrome, sono gli acquerelli a luce Wood, le Macchine e le Bilance, le sculture con i laser. Intanto si
intensifica l’amicizia con Vittorio Fagone e si approfondisce l’indagine sul rapporto Arte e Scienza che gli permetterà il
ritorno negli anni '90 ai temi della figura della prospettiva, della geometria. Ma come scrive Giovanni Venturini nella
sua "Scheda Biografica" stampata negli ultimi cataloghi di Abbozzo, è alla fine degli anni '80 «l'incontro con due
figure di intellettuali quali Amedeo Anelli e Franco Federici, a favorire in Edgardo Abbozzo un ulteriore
approfondimento e verifica della sua poetica; da una parte Federici, psichiatra, teorico e professore presso l'Accademia
di Perugia della Teoria della Percezione, gli permette di sviluppare un'attitudine ad un'arte fortemente legata alla
profondità dell'essere, ad una qualità della percezione e dell'intuizione ove ogni impressione tende a farsi segno;
dall'altra parte Amedeo Anelli, che facilita in Abbozzo l'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra arte e
poesia, filosofia e scienza, temi questi che hanno sempre intrigato Abbozzo, e che ora sembrano elevarsi ad un maggior
grado di consapevolezza. Amedeo Anelli, poi, gli presenta alcuni poeti molto apprezzati, quali Daniela Marcheschi e
Guido Oldani che anch'essi incontreranno Abbozzo in svariate occasioni, mostrandogli anch'essi stima e affetto». Negli
anni '90 parallelamente elabora una intensa attività riflessivache sfocia in una mirata produzione letteraria di Aforismi
(pubblicati in «Kamen’» n. 0, n. 19, n. 27, «Concertino» in cataloghi e altre riviste). Frequente l’attività espositiva e
didattica che lo hanno portato in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Cina. Numerose le pubblicazioni di cataloghi,
libri d’arte e d’artista. Edgardo Abbozzo muore improvvisamente il 20 luglio 2004, a Perugia, in seguito ad aneurisma.
Andrea Cesari è nato nel 1950 a Codogno. Nel 1979 ha iniziato la sua attività artistica nell'ambito della tradizione
figurativa approfondendo ricerche grafiche nell'ambito della xilografia, dell'acquaforte, dell'acquatinta, in seguito questa
tradizione sarà abbandonata per uno spiccato interesse per lavori in cui sono utilizzati tessuti monocromi o policromi
con risonanze materiche-texture, superfici assorbenti o riflettenti. Il campo grafico non sarà abbandonato ma il tutto si
posta verso il non figurativo con politecnie e ricerche più in consonanza con quelle in tessuto. Nel 1981 ha frequentato
i Corsi Internazionali di Xilografia presso l'Istituto D'Arte di Urbino e nel 1985 ha terminato quelli di Progettazione
Grafica presso l'Istituto Superiore Industrie Artistiche (ISIA) sempre di Urbino.
Inizia nel frattempo lavori di interazione fra architettura e arredo urbano con progetti che prendono in considerazione
lo spazio tridimensionale o bidimensionale dell'ambiente e dell'ambientazione, dove l'uso e la modulazione del colore
permettano un rapporto dinamico e visivamente intrigante con l'architettura, la materia, la luce e lo spazio.Tali lavori
iniziati sotto la guida di Michele Provinciali ad Urbino "Il colore nella realtà dell'ambiente Urbano" (1983) si sono
protratti nel corso degli anni successivi "Colore nella città" Loggia Comunale Codogno (1986). Per quanto riguarda
i lavori in tessuto ha partecipato fra l'altro alla Tredicesima Biennale della Tapisserie di Losanna (1986). Oltre alle
mostre al “Gelso” di Lodi, ed a quelle nazionali con il Gruppo di Grafica Originale, si ricordano in questi anni la
partecipazione alla mostra Realtà e Realismi nel Lodigiano 1970-2001 a cura di Raffaele De Grada, Fernando De
Filippi, Stefano Pizzi, Amedeo Anelli, alla Banca Popolare di Lodi (Bipielle City Lodi) e la mostra a Görlitz: Textile
Miniaturen, Artemis Galerie 2000. Nel 2006 Lodi Aula Magna Liceo Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano
nel Secondo Novecento” a cura di Amedeo Anelli. Nel 2008 ha esposto all’IIS “Cesaris” “Forma e colore”. Nel 2009
ha esposto al Viaggiatore di S. Angelo. Ha partecipato a Semina Verbi a Casalpusterlengo dal 2005 al 2012. “Elogio
della nebbia” a cura di Amedeo Anelli, Comune di Caselle Landi 2010/2011. Nel 2011 “Syrix II. Aspetti dell’Arte nel
Lodigiano nel secondo Novecento”. I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo. Nel 2012: “10 anni di Cesaris per le arti visive” e
“Naturalia I” I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, “Ciò che unisce”, Caselle Landi,“Naturalia II”, Castello di Fombio.
Le sue opere e il suo percorso creativo sono presenti nel sito: www.cesariandrea.it Intensa anche l'attività nell'ambito
della grafica editoriale e della didattica.
Franco De Bernardi è nato a Codogno il 29 gennaio del 1941. La passione per la pittura è nata dalla frequentazione
dello zio Carlo De Bernardi ritrattista e forte disegnatore. Fra le esposizioni degli anni Settanta, con un’attività
nazionale, si ricordano le iniziative promosse a Codogno da Bellini che nella sua piccola galleria in Via Roma andava
esponendo autori di livello, e sempre in città alla Pro Loco situata allora in via Garibaldi. Si possono poi citare mostre
a S. Margherita Ligure, Piacenza, Cremona, ecc... Negli anni Ottanta partecipa alle esperienze del “Gelso” di Lodi di
Giovanni Bellinzoni che per gli autori locali apriva prospettive di livello internazionale. Seguono fino alla fine degli
anni Ottanta un’attività espositiva sempre più selezionata che lo porta ad esporre ad Urbino, Milano, Lodi, Como, ed
in altre sedi. Nel proseguo degli anni l’autore preferisce un’ulteriore selezione, dato il progressivo deteriorarsi dei
rapporti col sistema dell’arte e della gestione degli spazi espositivi, puntando più sul lavoro rigoroso e sulla produzione
di cataloghi che ne documentino l’attività che disperdere energie in relazioni finalizzate a fare mostre. Fra le mostre
recenti si citano le esposizioni al Brandale di Savona, Artecultura, Galleria Ucai a Brescia, alla Galleria Internazionale
di Bergamo, alla Galleria S. Paolo di Bologna, Ex Ospedale Soave a Codogno, Centro Culturale S. Agostino di Crema,
Galleria Fluxia Chiavari, a Palazzo della Corgna di Città della Pieve, alla sala dei Lanari di Perugia, I.I.S “Cesaris”
Casalpusterlengo, Villa Biancardi-Vistarini Zorlesco, Museo d’Arte Sacra di Casalpusterlengo, Lodi Aula Magna Liceo
Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola
Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. Mostra di Arte Sacra, Laus Expo 2008, Villa Litta, Orio
Litta 2008.”Semina verbi” 2005/06/07/08/09/10/11/12. Biennale d’Arte, S. Cristoforo, Lodi 2007/2009; “Anniversari”
stessa sede 2008. Nel 2008 con Gianfranco Tomassini “La forma della luce” Galleria Mandarini, Torgiano (PG). Nel
2009 personale “Percorsi nella luce” presso le salette superiori del Castello Belgioioso a S. Colombano al Lambro. Nel
2010 “Per quattro”, Cremarena, Crema. “Percorsi nella luce” Palazzo Municipale, Formigara . Con Borsotti, Ex chiesa
del Viandante, Tavazzano. “Elogio della nebbia” a cura di Amedeo Anelli, Comune di Caselle Landi 2010/2011.
Nel 2011 “Syrix II. Aspetti dell’Arte nel Lodigiano nel secondo Novecento”. I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo. Nel
2012: “10 anni di Cesaris per le arti visive” e “Naturalia I” I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, “Ciò che unisce”, Caselle
Landi,“Naturalia II”, Castello di Fombio, collettiva alla sala “Maria Teresa” della Braidense “Piccoli, piccolissimi, anzi
grandissimi “ Libri d’artista, Milano. È presente nei maggiori centri di documentazione italiani e internazionali d’Arte.
È inoltre presente nel volume di critica e teoria delle arti Novanta. Verso un’arte di pensiero, C.R.T. Editrice, Pistoia,
1999 di Amedeo Anelli.
Paolo Marzagalli è nato a Lodi nel 1927 e qui è mancato nel 2004 . È a Giovanni Bellinzoni nel 1977 che si deve
l’organizzazione della prima mostra personale al “Gelso”. Tale sostegno in numerose collettive e altre personali
(1981,1985) non è mai cessato nei restanti anni di vita del gallerista ed è stato ricambiato con un’intensa partecipazione
alle manifestazioni e alle attività del Circolo Culturale che si contraddistinse per un’intensa attività di animazione
ed incontro con il territorio e l’ambiente artistico internazionale.Negli anni Ottanta partecipa al premio Puecher di
Casalpusterlengo ed è premiato nel 1982 al Fabriano. Il museo Civico di Lodi gli dedica nel 1983 una mostra nella
Sala dei Notai e negli anni successivi partecipa agli scambi con la città di Costanza. Sempre a cura di Aurelio Natali è
la mostra a Roma nell’86 alle sede della Banca Popolare di Milano con riscontro di pubblico e di critica. Fra le recenti
manifestazioni si ricordano la personale all’ex Chiesa dell’Angelo a Lodi nel 1997, I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo
2003/2004, e la partecipazione alla mostra Realtà e Realismi del Lodigiano 1970-2001 a cura di Raffaele De Grada,
Fernando De Filippi, Stefano Pizzi, Amedeo Anelli, alla Banca Popolare di Lodi (Bipielle City Lodi).
Domenico Mangione è nato a Lodi nel 1939. Pittore, incisore e ceramista, inizia a dipingere nei primi
anni Settanta partecipando a numerose manifestazioni artistiche con premi e riconoscimenti. Fra le mostre:
collettiva al “Gelso” di Lodi (1984); “Quaranta Artisti per Lodi Provincia” (1996-Premio acquisto); “Artisti
in Fiera” a Parma e a Reggio Emilia (2000); Collettiva Galleria Forni di Bologna (2000); Nel 2002 ha vinto
il 1° Premio Acquisto della Camera di Commercio di Lodi. Nel 2003 mostra di ceramica alla Burgersaal
di Costanza. Nel 2004 I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, Premio “Oldrado da Ponte” in memoria di
Paolo Marzagalli.. Nel 2005 I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo “Amici per un amico. Omaggio ad Edgardo
Abbozzo”, “Chiesa dell’Angelo” Lodi, “Semina verbi” Casalpusterlengo. Nel 2006 Lodi Aula Magna Liceo
Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua” Museo del
Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. 2007 “Sogno della Materia”
ex Conventino di Lodi Vecchio , ”Semina Verbi a Casalpusterlengo sempre a cura di Amedeo Anelli. 2008
Anniversari, San Cristoforo Lodi. Da questi anni ha partecipato a Lodi a tutte le edizioni dell’Oldrado da
Ponte e quest’anno ad una mostra alla Chiesa dell’Angelo sempre a Lodi.
Pino Secchi nasce fotograficamente nel 1972 quando si iscrive al “Fotoclub Barbarossa“, del quale diventa
assiduofrequentatore, partecipando attivamente alle diverse iniziative messe in atto da questa associazione. Nel
1980 l’attività professionale rende difficoltosa la sua presenza e la sua partecipazione alle manifestazioni del Club:
quindi lascia il gruppoe continua ad utilizzare il poco tempo libero a disposizione per soddisfarela sua passione per il
mondo della fotografia. Rimane legato a questo mondo frequentando mostre fotografiche, partecipando agli incontri
internazionali di Arles (Francia) e collaborando con la Galleria d'arte “il Gelso“ del mitico Giovanni, nell’organizzare
alcune mostre fotografiche in collaborazione con la Galleria “Il Diaframma“ diretta da Lanfranco Colombo. La
frequentazione di queste gallerie gli ha permesso di incontrare personaggi noti nel panorama della fotografia e della
pittura (Aldo Tagliaferro, Elio Mariani, Nino Migliori, Zvonomir Vladanovic, Jasper Johns, tanto per citarne alcuni) che
hanno influito in modo rilevante nell’ampliare la sua visione ed interpretazione della fotografia fino ad elaborarne una
linea personale. Pino Secchi è autodidatta, per quanto concerne la formazione tecnica della disciplina fotografica, ma
ha sperimentato e praticato, con ottimi risultati, tutto il processo elaborativo della fotografia dallo sviluppo del negativo
fino alla stampa finale dell’immagine. Attualmente si dedica, con particolare attenzione, all’approfondimento della
conoscenza ed dell’utilizzo, nonchè dell’applicazione, delle tecniche offerte dalla tecnologia digitale.
Riccardo Valla – Nato a Parma il 28/04/1962 vive a Casalpusterlengo (LO). Appassionato d’arte, dopo aver
frequentato un corso di “disegno dal vero” con il Maestro Ettore Santus presso la Scuola Borgognone di Lodi,
continua il percorso artistico come autodidatta. Nel 1986 inizia l’attività pittorica ed in seguito amplia il suo linguaggio
utilizzando varie tecniche: scultura, collage, polimaterica, fino all’esposizione completa nel 1990 al Lenz (Biraga-
Terranova dei Passerini (LO). Successivamente ha partecipato ad una collettiva presso la Galleria il Gelso di Lodi.
Negli anni a venire sposta l’interesse sulla fotografia sperimentando una tecnica di movimento “pittorico”, ottenendo un
risultato al confine tra pittura e fotografia. Con queste opere nel 1997 ha organizzato una personale presso ScuolaArte
a Codogno (LO). L’ultima esposizione personale risale al 1998 “Vigna Alta Bar Ristorante presso localtà Torretta” a
Lodi, dal titolo “Luci Sonore”. Ha partecipato alle collettive “Semina Loci” nelle edizioni 2007, 2008 e 2010 presso
il Centro Cultura “Mons. Enrico Orsini” di Casalpusterlengo. Nel 2011 “Syrix II. Aspetti dell’Arte nel Lodigiano nel
secondo Novecento”. I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo. Nel 2012: “10 anni di Cesaris per le arti visive” e “Naturalia I”
I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo, “Ciò che unisce”, Caselle Landi,“Naturalia II”, Castello di Fombio.
03
dicembre 2014
In Memoriam: Edgardo Abbozzo, Paolo Marzagalli e gli amici Lodigiani
Dal 03 dicembre 2014 al 06 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
IIS CESARIS
Casalpusterlengo, Viale Luigi Cadorna, (Lodi)
Casalpusterlengo, Viale Luigi Cadorna, (Lodi)
Autore
Curatore