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In-oltre
Il fuori è la materia, è la superficie incrostata e corrosa delle lastre metalliche di Stefano Soddu (Confini); è la lucida Spirale ramata di Paolo Barlusconi; sono le sedimentazioni umorali e primordiali di Carla Crosio (Silenzio); sono i codici e i tessuti tecnologici dei video di Lino Budano (Genere: Umano). Il fuori affascina, intriga, sconcerta, evoca trasformazioni e alchimie, misteri e sensazioni tattili, ricordi e richiami fortemente allusivi. La materia di queste opere seduce perché è libera, è se stessa, senza forzature e senza l’inutile pretesa di negare la propria fisicità (anche nella versione cinematografica). Il dentro è il contenuto, è il significato ultimo, sono le forze sottili e segrete che raccontano le emozioni, che conducono all’essenza della vita e al raccoglimento dello spirito, ovvero a quello che per Kirkegaard era la pienezza dell’istante e per Schopenhauer pura volontà. Anche se, per così dire, la meta è comune, le strade che ciascun artista percorre sono diverse. Barlusconi, ad esempio, guarda stupefatto al mistero dagli spazi cosmici; Crosio si addentra nei complicati meandri dell’uomo, esplora il suo bagaglio genetico e cerca in quelle molecole elementari l’essenza vera della sua interiorità. Anche Soddu e Budano guardano alle origini, ma se per Stefano esse giacciono negli starti più profondi delle cose e si sviluppano in un’alienazione della materia, in un nichilismo della superficie, per Lino il segreto è nella trasformazione, nella continua elaborazione e contaminazione tra nuovo e vecchio, presente e passato, ricordo e fantasia.
In-oltre
Milano, Viale Col Di Lana, 8, (Milano)