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In ostaggio di loro stessi
In un ambiente intriso di storia e di eleganza sabauda, centro della tradizione cittadina, tre artisti “irregolari” irrompono con le loro ossessioni estetiche, concettuali ed esistenziali
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da un’idea di Gianni Colosimo nasce la mostra “In ostaggio di loro stessi”
che, nelle storiche sale del Caffè Fiorio, ospita i lavori di Franko B, Cosimo
Cavallo e dello stesso Colosimo.
In un ambiente intriso di storia e di eleganza sabauda, centro della tradizione
cittadina, tre artisti “irregolari” irrompono con le loro ossessioni estetiche,
concettuali ed esistenziali. Fra i velluti e gli ori di Fiorio, si affollano in
un’unica sequenza i ricami di Franko B, maestro internazionale della
performing art, in cui il tema della casa viene riproposto in continue variazioni,
i dipinti di Cosimo Cavallo, figura notissima nel mondo underground
torinese, che raccontano invece un universo avvitato su se stesso, alla ricerca
di una forma perfetta che l’artista trova nelle biglie, dipinte in decine e decine di
varianti, fino ad approdare ai mantra di Gianni Colosimo, altra figura storica
del mondo dell’arte internazionale, in cui la ricerca della fama e della
notorietà diventano essi stessi soggetto e oggetto estetico.
Sette sale piene di ricchezza ed opulenza ospitano una settantina di opere
dei tre artisti creando una situazione di straniamento e di forte contrasto: il
tempio della torinesità, con tutto il suo carico di storia e di tradizione, viene
invaso dall’irregolarità di una creatività che rifiuta le convenzioni.
La mostra è organizzata in collaborazione con Riccardo Costantini
Contemporary.
Franko B (Milano 1960) lavora attraverso la performance, il disegno e la
scultura. Negli anni la sua opera ha ottenuto una notorietà internazionale.
Docente all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, al Royal College of Art
di Londra e alla Northampton University, è stato protagonista di numerose
performance e mostre. Fra le più importanti: Tate Modern; ICA (Londra); South
London Gallery; Arnolfini (Bristol); Palais des Beaux Artes (Bruxelles); Bluecoat
Museum (Liverpool); Tate Liverpool; RuArts Foundation (Mosca); Victoria and
Albert Museum (Londra); PAC (Milano); Contemporary Art Center
(Copenhagen). Sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di molti musei
e istituzioni pubbliche, fra cui: Tate Modern, Victoria and Albert Museum e la
collezione permanente della Città di Milano.
Cosimo Cavallo (Torino 1968) si dedica da anni alla pittura e si è formato
all’Accademia Albertina di Belle Arti. Figura non convenzionale, unisce ad uno
stile pittorico originale una vita da vero bohémien negli spazi della Cavallerizza
Reale di Torino. Cavallo ha vissuto per anni in strada ma non ha mai
abbandonato la creazione artistica. Ha esposto in numerose mostre personali e
collettive e il suo lavoro ha incontrato l’interesse di critici e curatori. Fra le
mostre: Galleria Rizomi (Torino); InGenio Arte Contemporanea (Torino);
Palazzo Barolo (Torino).
Gianni Colosimo (Santa Severina 1953) nel 1977 debutta a Torino alla
Galleria Multipli di Giorgio Persano con la performance “Freud mein Freund”
che lo impone all’attenzione del pubblico e della critica. Gli spettacoli teatrali
che realizza a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta lo fanno emergere come
una delle figure più rappresentative della performance e del teatro sperimentale
internazionale. Dal 2006 riprende la sua attività artistica realizzando
l’installazione “Wallpaper – Il vortice del desiderio è privo d’orizzonte” presso la
Galleria Pack di Milano, in cui tappezza l’intero spazio espositivo con banconote
da un dollaro. Questa mostra proietta Colosimo nel dibattito artistico
internazionale, soprattutto dopo la causa che intenterà contro la Fondazione
Guggenheim di New York dove Hans Peter Feldmann aveva realizzato
un’opera simile alla sua. Maurizio Cattelan renderà omaggio a Colosimo e
Feldmann chiedendo all’artista citazionista Eric Doeringer di realizzare la
medesima installazione alla mostra “Shit and die”.
Nel 2011 espone al Centre Pompidou-Metz la mostra “L’arte contemporanea
raccontata ai bambini”, replicata l’anno successivo alla Sucriere di Lione.
Nel 2014-2015 la Galleria d’arte moderna di Torino gli dedica la mostra “Il
grande sonno della trapezista”.
che, nelle storiche sale del Caffè Fiorio, ospita i lavori di Franko B, Cosimo
Cavallo e dello stesso Colosimo.
In un ambiente intriso di storia e di eleganza sabauda, centro della tradizione
cittadina, tre artisti “irregolari” irrompono con le loro ossessioni estetiche,
concettuali ed esistenziali. Fra i velluti e gli ori di Fiorio, si affollano in
un’unica sequenza i ricami di Franko B, maestro internazionale della
performing art, in cui il tema della casa viene riproposto in continue variazioni,
i dipinti di Cosimo Cavallo, figura notissima nel mondo underground
torinese, che raccontano invece un universo avvitato su se stesso, alla ricerca
di una forma perfetta che l’artista trova nelle biglie, dipinte in decine e decine di
varianti, fino ad approdare ai mantra di Gianni Colosimo, altra figura storica
del mondo dell’arte internazionale, in cui la ricerca della fama e della
notorietà diventano essi stessi soggetto e oggetto estetico.
Sette sale piene di ricchezza ed opulenza ospitano una settantina di opere
dei tre artisti creando una situazione di straniamento e di forte contrasto: il
tempio della torinesità, con tutto il suo carico di storia e di tradizione, viene
invaso dall’irregolarità di una creatività che rifiuta le convenzioni.
La mostra è organizzata in collaborazione con Riccardo Costantini
Contemporary.
Franko B (Milano 1960) lavora attraverso la performance, il disegno e la
scultura. Negli anni la sua opera ha ottenuto una notorietà internazionale.
Docente all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, al Royal College of Art
di Londra e alla Northampton University, è stato protagonista di numerose
performance e mostre. Fra le più importanti: Tate Modern; ICA (Londra); South
London Gallery; Arnolfini (Bristol); Palais des Beaux Artes (Bruxelles); Bluecoat
Museum (Liverpool); Tate Liverpool; RuArts Foundation (Mosca); Victoria and
Albert Museum (Londra); PAC (Milano); Contemporary Art Center
(Copenhagen). Sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di molti musei
e istituzioni pubbliche, fra cui: Tate Modern, Victoria and Albert Museum e la
collezione permanente della Città di Milano.
Cosimo Cavallo (Torino 1968) si dedica da anni alla pittura e si è formato
all’Accademia Albertina di Belle Arti. Figura non convenzionale, unisce ad uno
stile pittorico originale una vita da vero bohémien negli spazi della Cavallerizza
Reale di Torino. Cavallo ha vissuto per anni in strada ma non ha mai
abbandonato la creazione artistica. Ha esposto in numerose mostre personali e
collettive e il suo lavoro ha incontrato l’interesse di critici e curatori. Fra le
mostre: Galleria Rizomi (Torino); InGenio Arte Contemporanea (Torino);
Palazzo Barolo (Torino).
Gianni Colosimo (Santa Severina 1953) nel 1977 debutta a Torino alla
Galleria Multipli di Giorgio Persano con la performance “Freud mein Freund”
che lo impone all’attenzione del pubblico e della critica. Gli spettacoli teatrali
che realizza a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta lo fanno emergere come
una delle figure più rappresentative della performance e del teatro sperimentale
internazionale. Dal 2006 riprende la sua attività artistica realizzando
l’installazione “Wallpaper – Il vortice del desiderio è privo d’orizzonte” presso la
Galleria Pack di Milano, in cui tappezza l’intero spazio espositivo con banconote
da un dollaro. Questa mostra proietta Colosimo nel dibattito artistico
internazionale, soprattutto dopo la causa che intenterà contro la Fondazione
Guggenheim di New York dove Hans Peter Feldmann aveva realizzato
un’opera simile alla sua. Maurizio Cattelan renderà omaggio a Colosimo e
Feldmann chiedendo all’artista citazionista Eric Doeringer di realizzare la
medesima installazione alla mostra “Shit and die”.
Nel 2011 espone al Centre Pompidou-Metz la mostra “L’arte contemporanea
raccontata ai bambini”, replicata l’anno successivo alla Sucriere di Lione.
Nel 2014-2015 la Galleria d’arte moderna di Torino gli dedica la mostra “Il
grande sonno della trapezista”.
11
ottobre 2017
In ostaggio di loro stessi
Dall'undici ottobre 2017 all'undici gennaio 2018
arte contemporanea
Location
CAFFE’ FIORIO
Torino, Via Po, 8, (Torino)
Torino, Via Po, 8, (Torino)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 8,00 all’una
Vernissage
11 Ottobre 2017, ore 19
Autore
Curatore