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In piatto. Nutrimenti ad arte
Un menù speciale quello proposto per questo progetto espositivo itinerante, già presentato a Roma e a Napoli in due allestimenti entrambi di grande impatto visivo, che trova ora a Rimini una ulteriore versione altrettanto suggestiva, testimoniando così il principio per cui, in un sistema modulare fondato su un saldo impianto teorico, è la struttura dell’insieme, sia pure di volta in volta adattata all’ambiente espositivo, a dare significato e ruolo ai singoli elementi. Senza che questo sottragga valenza estetica ad ognuno dei “piatti” che costituisce opera a sé stante, godibile in piena autonomia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 18 giugno 2015 alle ore 18,00 a Rimini nella Sala Civica del Palazzo del Podestà, si inaugura la mostra In piatto. Nutrimenti ad arte nell’ambito del Festival del mondo antico "Alimenta, il cibo tra terra e mare" promosso dal Comune di Rimini, Assessorato alla Cultura.
Un menù speciale quello proposto per questo progetto espositivo itinerante, già presentato a Roma e a Napoli in due allestimenti entrambi di grande impatto visivo, che trova ora a Rimini una ulteriore versione altrettanto suggestiva, testimoniando così il principio per cui, in un sistema modulare fondato su un saldo impianto teorico, è la struttura dell’insieme, sia pure di volta in volta adattata all’ambiente espositivo, a dare significato e ruolo ai singoli elementi. Senza che questo sottragga valenza estetica ad ognuno dei “piatti” che costituisce opera a sé stante, godibile in piena autonomia.
I 42 artisti invitati a questa vera e propria installazione corale che nella forma dell’agape esplicita il suo significato sono stati chiamati, infatti, a misurarsi con l’attitudine di stare dentro la complessità della vita, per attivare una molteplicità di riflessioni etiche ed estetiche e concretare l’idea di cambiare il modo di pensare e, soprattutto, di agire. I due ingredienti base di questo menù particolare sono l’ironia e l’empatia. L’ironia, nella sua accezione di “atteggiamento di bonaria irrisione, di superiore distacco dalle cose”, consente alle opere presenti in questa mostra di trattare un argomento grave, che in questo periodo è al centro dell’interesse mondiale per essere il tema dell’Expo, in tono lieve, con quella leggerezza che può nascondere una riflessione profonda, propria dell’arte senza aggettivi. L’empatia come partecipazione, condivisione, volontà di sperimentare attraverso la pratica artistica nuove idee e modalità di interazione con la società, spostando l’attenzione sui bisogni profondi dell’individuo e affrontando le incongruenze che scuotono le certezze di un sistema che si è rivelato fallimentare, oltre che ingiusto e corrotto. “In un piatto infatti – scrive in catalogo Loredana Rea - le differenze si fondono, si mescolano per esaltare una pluralità voluta e ricercata, intesa come terreno comune in cui la diversità diventa non pretestuoso motivo di disgregazione ma imprescindibile collante dell’articolazione della realtà, possibilità ineludibile per superare le divisioni fisiche e mentali e riscoprire se stessi e attraverso sé gli altri.”
Un menù speciale quello proposto per questo progetto espositivo itinerante, già presentato a Roma e a Napoli in due allestimenti entrambi di grande impatto visivo, che trova ora a Rimini una ulteriore versione altrettanto suggestiva, testimoniando così il principio per cui, in un sistema modulare fondato su un saldo impianto teorico, è la struttura dell’insieme, sia pure di volta in volta adattata all’ambiente espositivo, a dare significato e ruolo ai singoli elementi. Senza che questo sottragga valenza estetica ad ognuno dei “piatti” che costituisce opera a sé stante, godibile in piena autonomia.
I 42 artisti invitati a questa vera e propria installazione corale che nella forma dell’agape esplicita il suo significato sono stati chiamati, infatti, a misurarsi con l’attitudine di stare dentro la complessità della vita, per attivare una molteplicità di riflessioni etiche ed estetiche e concretare l’idea di cambiare il modo di pensare e, soprattutto, di agire. I due ingredienti base di questo menù particolare sono l’ironia e l’empatia. L’ironia, nella sua accezione di “atteggiamento di bonaria irrisione, di superiore distacco dalle cose”, consente alle opere presenti in questa mostra di trattare un argomento grave, che in questo periodo è al centro dell’interesse mondiale per essere il tema dell’Expo, in tono lieve, con quella leggerezza che può nascondere una riflessione profonda, propria dell’arte senza aggettivi. L’empatia come partecipazione, condivisione, volontà di sperimentare attraverso la pratica artistica nuove idee e modalità di interazione con la società, spostando l’attenzione sui bisogni profondi dell’individuo e affrontando le incongruenze che scuotono le certezze di un sistema che si è rivelato fallimentare, oltre che ingiusto e corrotto. “In un piatto infatti – scrive in catalogo Loredana Rea - le differenze si fondono, si mescolano per esaltare una pluralità voluta e ricercata, intesa come terreno comune in cui la diversità diventa non pretestuoso motivo di disgregazione ma imprescindibile collante dell’articolazione della realtà, possibilità ineludibile per superare le divisioni fisiche e mentali e riscoprire se stessi e attraverso sé gli altri.”
18
giugno 2015
In piatto. Nutrimenti ad arte
Dal 18 al 28 giugno 2015
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEL PODESTA’ O DELL’ARENGO
Rimini, Piazza Cavour, (Rimini)
Rimini, Piazza Cavour, (Rimini)
Orario di apertura
tutti i giorni escluso il lunedì.
Vernissage
18 Giugno 2015, h 18
Autore
Curatore