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In Quattro Movimenti
quattro differenti tattiche di relazione fotografica con la realtà
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra In quattro Movimenti si propone di indagare gli esercizi di
quattro differenti tattiche di relazione fotografica con la realtà.
Il movimento di Alessandro Coco, apparentemente geometrico e lineare, non
suggerisce direzioni uniche né traiettoire obbligate. Rifiutando qualsiasi
sistema di coordinate utile all'orientamento, procede di volta in volta
lasciandosi trascinare dal fascino dell'imprevisto.
Quello di Daniele Pario Perra, invece, insiste su spostamenti prestabiliti
che tentano di ridefinire l'identità del territorio attraversato. Il
tragitto risultante è intervallato da una gamma di tappe esemplari che lo
contraddistinguono come un itinerario monumentale.
Cesare Ballardini sceglie di accelerare il tempo di marcia per rincorrere
il mutamento incessante e repentino della realtà esterna. Muovendosi con
rapidità il suo obiettivo s'imbatte in numerosi ostacoli che a volte riesce
a bloccare frontalmente, mentre altre volte riesce appena ad agganciare al
volo, data la loro eccesiva velocità di sparizione.
A differenza degli altri artisti Luca Capuano evita qualsiasi tipo di corse
e di accelerazioni. Preferisce trasformare l'atto del muoversi in una
sequenza fotografica para-narrativa, montata a tavolino pezzo per pezzo. I
tempi del movimento sono sostituiti dai tempi del racconto, cosicchè,
sfogliando le singole immagini, chi osserva, o meglio chi legge, può
arrivare a scoprire l'ultimo traguardo dove si cela il finale della storia.
quattro differenti tattiche di relazione fotografica con la realtà.
Il movimento di Alessandro Coco, apparentemente geometrico e lineare, non
suggerisce direzioni uniche né traiettoire obbligate. Rifiutando qualsiasi
sistema di coordinate utile all'orientamento, procede di volta in volta
lasciandosi trascinare dal fascino dell'imprevisto.
Quello di Daniele Pario Perra, invece, insiste su spostamenti prestabiliti
che tentano di ridefinire l'identità del territorio attraversato. Il
tragitto risultante è intervallato da una gamma di tappe esemplari che lo
contraddistinguono come un itinerario monumentale.
Cesare Ballardini sceglie di accelerare il tempo di marcia per rincorrere
il mutamento incessante e repentino della realtà esterna. Muovendosi con
rapidità il suo obiettivo s'imbatte in numerosi ostacoli che a volte riesce
a bloccare frontalmente, mentre altre volte riesce appena ad agganciare al
volo, data la loro eccesiva velocità di sparizione.
A differenza degli altri artisti Luca Capuano evita qualsiasi tipo di corse
e di accelerazioni. Preferisce trasformare l'atto del muoversi in una
sequenza fotografica para-narrativa, montata a tavolino pezzo per pezzo. I
tempi del movimento sono sostituiti dai tempi del racconto, cosicchè,
sfogliando le singole immagini, chi osserva, o meglio chi legge, può
arrivare a scoprire l'ultimo traguardo dove si cela il finale della storia.
22
settembre 2006
In Quattro Movimenti
Dal 22 al 30 settembre 2006
fotografia
Location
LIMONAIA DI VILLA STROZZI
Firenze, Via Pisana, 77, (Firenze)
Firenze, Via Pisana, 77, (Firenze)
Vernissage
22 Settembre 2006, ore 18
Autore
Curatore