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In Quattro per Muky
Due giorni, quattro artisti, quattro installazioni di pittura, segno e poesia, per un appuntamento d’arte che contemporaneamente vuole essere un tributo a Muky, artista di primo piano ed interprete dell’essenza della comunicazione, che da anni ospita incontri e manifestazioni di cultura a Faenza, sua città di adozione, accogliendo un pubblico sempre numeroso e attento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
titolo mostra: In Quattro per Muky
genere: arte contemporanea
artisti: Gaetano Blaiotta - Maria Elena Danelli
Marco Gurtner - Stefania Vecchi
sede: Loggetta del Trentanove, P.zza 2 Giugno, 8 - Faenza (Ra)
vernissage: sabato 11 settembre, dalle ore 21.00 alle 23.00
atto sonoro: a cura di Francesco De Vita
finissage: domenica 12 settembre, dalle 17.00 alle 20.00
atto sonoro: a cura di Alessandro Scala
testo mostra: Enrico Brunella
Due giorni, quattro artisti, quattro installazioni di pittura, segno e poesia, per un appuntamento d’arte che contemporaneamente vuole essere un tributo a Muky, artista di primo piano ed interprete dell’essenza della comunicazione, che da anni ospita incontri e manifestazioni di cultura a Faenza, sua città di adozione, accogliendo un pubblico sempre numeroso e attento.
I protagonisti dell’evento sono un gruppo di artisti ripetutamente legati da anni di lavoro artistico condiviso e da amicizia: Gaetano Blaiotta, artista visivo e poeta, muove i molteplici aspetti del suo lavoro nella casa/studio/galleria “La casa nel giardino” a Casalzuigno, in provincia di Varese; Maria Elena Danelli, scenografo, artista visivo e poeta, lavora nella sua casa/studio a Cuvio, in provincia di Varese; Marco Gurtner, artista visivo, intreccia la sua attività di direttore artistico al Museo Casa Cavallier Pellanda di Biasca, al suo lavoro nella casa/atelier di Minusio, in Svizzera; Stefania Vecchi, artista visivo, lavora a Fusignano a “Casa Vecchi” e a Lugo, dove ha sede il suo studio, in provincia di Ravenna.
Assieme daranno vita a quattro rispettive composizioni, variamente fondate nella pittura, nel segno e nella poesia, nel rispetto delle specifiche peculiarità che caratterizzano il lavoro di ognuno.
Enrico Brunella, architetto, pittore e poeta, vive e lavora libero nel necessario silenzio di una cascina d’Armino insieme alla sua tribù, è l’autore del testo che accompagna la mostra.
L’evento espositivo si avvarrà di importanti contributi musicali: all’inaugurazione è prevista la partecipazione di Francesco De Vita e, nella successiva giornata di chiusura, la mostra si avvarrà della collaborazione di Alessandro Scala.
____________________________________________________________________
La Loggetta del Trentanove prende il nome dal plasticatore, riminese ma a lungo operante in Faenza, Antonio Trentanove, che fra il 1775 ed il 1780 eseguì quattro grandi statue in stucco, tuttora in loco, per le nicchie del porticato pensile che costituivano il fondale (il cosiddetto "attergato") del palazzo Bandini-Rossi, costruito dal grande architetto Giuseppe Pistocchi e fortemente danneggiato con i bombardamenti del 1944, al punto da essere demolito. L'attergato con la loggia al primo piano costituisce quindi l'unica parte superstite - e anche ben conservata - di uno degli edifici neoclassici più importanti per il '700 faentino. La loggia è costituita da dieci "snelle colonne corinzie", simili a quelle interne del Teatro Masini, sempre del Pistocchi. Entro quattro nicchie stanno appunto le statue del Trentanove che simboleggiano acqua, terra, aria, fuoco.
genere: arte contemporanea
artisti: Gaetano Blaiotta - Maria Elena Danelli
Marco Gurtner - Stefania Vecchi
sede: Loggetta del Trentanove, P.zza 2 Giugno, 8 - Faenza (Ra)
vernissage: sabato 11 settembre, dalle ore 21.00 alle 23.00
atto sonoro: a cura di Francesco De Vita
finissage: domenica 12 settembre, dalle 17.00 alle 20.00
atto sonoro: a cura di Alessandro Scala
testo mostra: Enrico Brunella
Due giorni, quattro artisti, quattro installazioni di pittura, segno e poesia, per un appuntamento d’arte che contemporaneamente vuole essere un tributo a Muky, artista di primo piano ed interprete dell’essenza della comunicazione, che da anni ospita incontri e manifestazioni di cultura a Faenza, sua città di adozione, accogliendo un pubblico sempre numeroso e attento.
I protagonisti dell’evento sono un gruppo di artisti ripetutamente legati da anni di lavoro artistico condiviso e da amicizia: Gaetano Blaiotta, artista visivo e poeta, muove i molteplici aspetti del suo lavoro nella casa/studio/galleria “La casa nel giardino” a Casalzuigno, in provincia di Varese; Maria Elena Danelli, scenografo, artista visivo e poeta, lavora nella sua casa/studio a Cuvio, in provincia di Varese; Marco Gurtner, artista visivo, intreccia la sua attività di direttore artistico al Museo Casa Cavallier Pellanda di Biasca, al suo lavoro nella casa/atelier di Minusio, in Svizzera; Stefania Vecchi, artista visivo, lavora a Fusignano a “Casa Vecchi” e a Lugo, dove ha sede il suo studio, in provincia di Ravenna.
Assieme daranno vita a quattro rispettive composizioni, variamente fondate nella pittura, nel segno e nella poesia, nel rispetto delle specifiche peculiarità che caratterizzano il lavoro di ognuno.
Enrico Brunella, architetto, pittore e poeta, vive e lavora libero nel necessario silenzio di una cascina d’Armino insieme alla sua tribù, è l’autore del testo che accompagna la mostra.
L’evento espositivo si avvarrà di importanti contributi musicali: all’inaugurazione è prevista la partecipazione di Francesco De Vita e, nella successiva giornata di chiusura, la mostra si avvarrà della collaborazione di Alessandro Scala.
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La Loggetta del Trentanove prende il nome dal plasticatore, riminese ma a lungo operante in Faenza, Antonio Trentanove, che fra il 1775 ed il 1780 eseguì quattro grandi statue in stucco, tuttora in loco, per le nicchie del porticato pensile che costituivano il fondale (il cosiddetto "attergato") del palazzo Bandini-Rossi, costruito dal grande architetto Giuseppe Pistocchi e fortemente danneggiato con i bombardamenti del 1944, al punto da essere demolito. L'attergato con la loggia al primo piano costituisce quindi l'unica parte superstite - e anche ben conservata - di uno degli edifici neoclassici più importanti per il '700 faentino. La loggia è costituita da dieci "snelle colonne corinzie", simili a quelle interne del Teatro Masini, sempre del Pistocchi. Entro quattro nicchie stanno appunto le statue del Trentanove che simboleggiano acqua, terra, aria, fuoco.
11
settembre 2010
In Quattro per Muky
Dall'undici al 12 settembre 2010
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
LOGGETTA DEL TRENTANOVE
Faenza, Piazza Ii Giugno, 8, (Ravenna)
Faenza, Piazza Ii Giugno, 8, (Ravenna)
Vernissage
11 Settembre 2010, dalle ore 21.00 alle 23.00
Autore