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In ricordo di Jannis Kounellis
Il 27 maggio alle ore 18 al MAON di Rende si terrà una serata in ricordo di JANNIS KOUNELLIS, uno dei maggiori artisti del ‘900 scomparso tre mesi fa. Saranno presentate le foto di Nello Gallo e il video “Lavori in corso. La storia e il presente” di Ivana Russo sull’intervista di Sicoli a Kounellis.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Al MAON, Museo d’arte dell’Otto e Novecento di Rende (Cosenza), si terrà il 27 maggio alle ore 18 una serata in ricordo di JANNIS KOUNELLIS, uno dei maggiori artisti del Novecento, scomparso tre mesi fa.
Nel corso della serata verranno presentate le foto, raccolte in catalogo, scattate da Nello Gallo, in occasione della realizzazione dell’installazione di Jannis Kounellis "Un tocco leggero come le ali di un passerotto per il museo degli scavi di Sibari", presso il Museo Archeologico della Sibaritide, Sibari in Calabria
Verrà proiettato anche il video "Lavori in corso. La storia e il presente", con intervista a Jannis Kounellis di Tonino Sicoli e girato da Ivana Russo, in occasione della realizzazione dell'installazione " Per Mattia Preti" alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza.
Curato sul piano storico-critico da Bruno Corà, il progetto costituito dalle due installazioni, documentate nel catalogo pubblicato da Gli Ori di Prato, rientrava nell’ambito di “Sensi Contemporanei in Calabria - I luoghi del Mito. Magna Grecia e Arte Contemporanea”. coordinato da Tonino Sicoli e voluto dall’allora assessore alla cultura della Regione Calabria Sandro Principe (7 Ottobre - 30 Dicembre 2007).
«Appena scese del SUV guidato da Michelle, la donna della sua vita, Gianni si fermò nell’ampia area antistante il Museo della Sibaritide, contemplando il grande spazio del sito archeologico magnogreco, sospeso in un tempo rarefatto, suggestionato da segni naturali e storici, accarezzato dalla brezza lieve della campagna aperta.
Si girò attorno e annusò l’aria che trasportava pollini ed essenze di un vuoto pienissimo di linguaggi criptici, sommessi. Vagò in silenzio cogliendo vaghezze di una percezione sub codificata, sublimata. Da una coscienza psicoanaliticamente infelice, che diventava all’improvviso felice, sull'impronta di un gesto irrazionale.
Come un filo di vento che trasporta lievi vibrazioni e intensi profumi, Kounellis fu attratto e si lasciò rapire da emozioni tantriche, coinvolgenti, oniriche, infantili. Più che a fior di pelle si eccitò alla radice della sua carne, resa drammatica dalla finitezza e dal passare del tempo, che lasciava nostalgia, voglia di rivivere, di riprendersi il linguaggio, che parlava di se stesso, in una proiezione cosmica.
“Sento gli odori della mia terra – disse trascinato da un senso ancestrale – gli aromi della mia infanzia, nel Pireo dove sono nato. È come ritornare a casa.” Grecia e Magna Grecia.
La terra, l'uomo, la storia sono tracce di un’identità totalizzante, che sprigiona emozioni, sensazioni, amori, conflitti. Smisurati, minuti. Dolci, sofferti.
Capii poi, sinfonicamente, da dove veniva l’idea dell’installazione, che realizzò dinnanzi al toro cozzante dorato, con cinquecento ciotole di terracotta riempite di essenze profumate, di oli dalle fragranze forti, che stordivano chiunque entrasse in quella sala di suprema archeologia, di sensorialità seducente e di atmosfera inebriante. Oro e terra rossa. Un toro e un tesoro. Un terrifico intreccio di elementi materiali e di percezioni immateriali, terrene e tenere, tenaci e feroci, tenui ed estenuanti.
Chiesi a Gianni di spiegare le sintonie del suo incontro con Sibari, fra il mito e la storia.
Mi rispose: “A Sibari c’è un sito archeologico. Lì si è attratti dai frammenti, che sono anche origine di una sincera emotività. Sono i resti di una comunità. L’opera di Sibari è lirica, evocativa. Ci sono anche gli odori, che sono come un respiro.” » (dal testo Tonino Sicoli in catalogo)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Jannis_Kounellis
Un ringraziamento particolare a Michelle Coudray, Bruno Corà e all'Archivio Jannis Kounellis.
Nel corso della serata verranno presentate le foto, raccolte in catalogo, scattate da Nello Gallo, in occasione della realizzazione dell’installazione di Jannis Kounellis "Un tocco leggero come le ali di un passerotto per il museo degli scavi di Sibari", presso il Museo Archeologico della Sibaritide, Sibari in Calabria
Verrà proiettato anche il video "Lavori in corso. La storia e il presente", con intervista a Jannis Kounellis di Tonino Sicoli e girato da Ivana Russo, in occasione della realizzazione dell'installazione " Per Mattia Preti" alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza.
Curato sul piano storico-critico da Bruno Corà, il progetto costituito dalle due installazioni, documentate nel catalogo pubblicato da Gli Ori di Prato, rientrava nell’ambito di “Sensi Contemporanei in Calabria - I luoghi del Mito. Magna Grecia e Arte Contemporanea”. coordinato da Tonino Sicoli e voluto dall’allora assessore alla cultura della Regione Calabria Sandro Principe (7 Ottobre - 30 Dicembre 2007).
«Appena scese del SUV guidato da Michelle, la donna della sua vita, Gianni si fermò nell’ampia area antistante il Museo della Sibaritide, contemplando il grande spazio del sito archeologico magnogreco, sospeso in un tempo rarefatto, suggestionato da segni naturali e storici, accarezzato dalla brezza lieve della campagna aperta.
Si girò attorno e annusò l’aria che trasportava pollini ed essenze di un vuoto pienissimo di linguaggi criptici, sommessi. Vagò in silenzio cogliendo vaghezze di una percezione sub codificata, sublimata. Da una coscienza psicoanaliticamente infelice, che diventava all’improvviso felice, sull'impronta di un gesto irrazionale.
Come un filo di vento che trasporta lievi vibrazioni e intensi profumi, Kounellis fu attratto e si lasciò rapire da emozioni tantriche, coinvolgenti, oniriche, infantili. Più che a fior di pelle si eccitò alla radice della sua carne, resa drammatica dalla finitezza e dal passare del tempo, che lasciava nostalgia, voglia di rivivere, di riprendersi il linguaggio, che parlava di se stesso, in una proiezione cosmica.
“Sento gli odori della mia terra – disse trascinato da un senso ancestrale – gli aromi della mia infanzia, nel Pireo dove sono nato. È come ritornare a casa.” Grecia e Magna Grecia.
La terra, l'uomo, la storia sono tracce di un’identità totalizzante, che sprigiona emozioni, sensazioni, amori, conflitti. Smisurati, minuti. Dolci, sofferti.
Capii poi, sinfonicamente, da dove veniva l’idea dell’installazione, che realizzò dinnanzi al toro cozzante dorato, con cinquecento ciotole di terracotta riempite di essenze profumate, di oli dalle fragranze forti, che stordivano chiunque entrasse in quella sala di suprema archeologia, di sensorialità seducente e di atmosfera inebriante. Oro e terra rossa. Un toro e un tesoro. Un terrifico intreccio di elementi materiali e di percezioni immateriali, terrene e tenere, tenaci e feroci, tenui ed estenuanti.
Chiesi a Gianni di spiegare le sintonie del suo incontro con Sibari, fra il mito e la storia.
Mi rispose: “A Sibari c’è un sito archeologico. Lì si è attratti dai frammenti, che sono anche origine di una sincera emotività. Sono i resti di una comunità. L’opera di Sibari è lirica, evocativa. Ci sono anche gli odori, che sono come un respiro.” » (dal testo Tonino Sicoli in catalogo)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Jannis_Kounellis
Un ringraziamento particolare a Michelle Coudray, Bruno Corà e all'Archivio Jannis Kounellis.
27
maggio 2017
In ricordo di Jannis Kounellis
27 maggio 2017
serata - evento
Location
MAON – MUSEO D’ARTE DELL’OTTO E NOVECENTO
Rende, Via Raffaele De Bartolo, 1, (Cosenza)
Rende, Via Raffaele De Bartolo, 1, (Cosenza)
Orario di apertura
ore 18.00
Vernissage
27 Maggio 2017, ore 18.00
Autore
Curatore