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In situ II – Anno Bianco
Dall’abbecedario del poeta maledetto fino ai bianchi su bianchi della radicalità spiritualista di Kazimir Malevitc passando per l’essenzialità neo-barocca del Manifesto Blanco di Lucio Fontana; dal biancore siderale della luna all’episodio della trilogia cromatica di Kieslowski; dalle cattedrali bianche al candore del latte… il bianco, i bianchi evocano la luce, la vita.
Comunicato stampa
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No hay caminos, hay che caminar1 è stato il sigillo con cui abbiamo voluto identificare lo spirito nomade che anima i viandanti dello spirito, i ricercatori della forma che è essa stessa sostanza: gli artisti.
Nel 2003 la prima edizione di INSITU coinvolse sette artisti che esplorarono, mediante la loro cifra estetica, cinque materiali della tradizione locale piemontese.
Nel 2004 il viaggio immobile si avvia con l'ANNO BIANCO nel solco lieve del talco che, dalle profondità della terra, emerge nelle forme bianche evocando tracciati, percorsi, strade, nella geografia dell'immaginario.
...E bianca...candori di vapori e di tende, lance di ghiaccio, brividi di umbelle, bianchi re...2 da qui ci avviamo, dai percorsi sinestesici di Rimbaud, per cercare le parole del bianco e per accorgersi subito dell'infinità dei bianchi che costellano il nostro immaginario.
Dall'abbecedario del poeta maledetto fino ai bianchi su bianchi della radicalità spiritualista di Kazimir Malevitc passando per l'essenzialità neo-barocca del Manifesto Blanco di Lucio Fontana; dal biancore siderale della luna all'episodio della trilogia cromatica di Kieslowski; dalle cattedrali bianche al candore del latte... il bianco, i bianchi evocano la luce, la vita.
Anno Bianco vuole partire da questo e chiosare un discorso pacato, lento, trasparente... alla ricerca di contrappunti stilistici fondati su un'economia estetica che viva di elementi essenziali e precipui.
I bianchi come filo conduttore di un circuito sottile che innervi la visione assumendo le forme aperte, in divenire, degli artisti invitati.
Si parte con la performance di Ileana Rossello accompagnata dai suoni di Luca Pagani: Sottopelle è un viaggio sul corpo(dell'artista), sul sottile diaframma che è la pelle, sul confine fra noi e l'aria... il viaggio continua con le micro-sculture di Adriana Delfino alla ricerca delle asimmetrie naturali esplorando,
nei bianchi degli abiti sulla neve, la percezione sottile nelle sovraesposizioni del video di Stefania Bonatelli, nel suo pranzo anoressico che fluisce nel nulla e del nulla si nutre e nutre la visione.
Prosegue poi con gli esercizi di stile di Sara Rotta Loria alla ricerca di parole afone che risuonino nel nostro immaginario stuzzicando e nutrendo lo spirito.
Anno Bianco riavvia il discorso da dove lo abbiamo lasciato, crea una trama apparentemente
monocroma ma è come la luce: non si puo' mai dire quale sia e quando è e già diventata altro in un incessante divenire vitale.
Luglio 2004 Marco Filippa
1 "Non c'è cammino, c'è solo il camminare" - Iscrizione murale anonima, presente in
un chiostro di Toledo del XIII secolo
2 Arthur Rimbaud - Vocali - 1871
3 Krzysztof Kieslowski - Trois Couleurs-Blanc - 1993
Nel 2003 la prima edizione di INSITU coinvolse sette artisti che esplorarono, mediante la loro cifra estetica, cinque materiali della tradizione locale piemontese.
Nel 2004 il viaggio immobile si avvia con l'ANNO BIANCO nel solco lieve del talco che, dalle profondità della terra, emerge nelle forme bianche evocando tracciati, percorsi, strade, nella geografia dell'immaginario.
...E bianca...candori di vapori e di tende, lance di ghiaccio, brividi di umbelle, bianchi re...2 da qui ci avviamo, dai percorsi sinestesici di Rimbaud, per cercare le parole del bianco e per accorgersi subito dell'infinità dei bianchi che costellano il nostro immaginario.
Dall'abbecedario del poeta maledetto fino ai bianchi su bianchi della radicalità spiritualista di Kazimir Malevitc passando per l'essenzialità neo-barocca del Manifesto Blanco di Lucio Fontana; dal biancore siderale della luna all'episodio della trilogia cromatica di Kieslowski; dalle cattedrali bianche al candore del latte... il bianco, i bianchi evocano la luce, la vita.
Anno Bianco vuole partire da questo e chiosare un discorso pacato, lento, trasparente... alla ricerca di contrappunti stilistici fondati su un'economia estetica che viva di elementi essenziali e precipui.
I bianchi come filo conduttore di un circuito sottile che innervi la visione assumendo le forme aperte, in divenire, degli artisti invitati.
Si parte con la performance di Ileana Rossello accompagnata dai suoni di Luca Pagani: Sottopelle è un viaggio sul corpo(dell'artista), sul sottile diaframma che è la pelle, sul confine fra noi e l'aria... il viaggio continua con le micro-sculture di Adriana Delfino alla ricerca delle asimmetrie naturali esplorando,
nei bianchi degli abiti sulla neve, la percezione sottile nelle sovraesposizioni del video di Stefania Bonatelli, nel suo pranzo anoressico che fluisce nel nulla e del nulla si nutre e nutre la visione.
Prosegue poi con gli esercizi di stile di Sara Rotta Loria alla ricerca di parole afone che risuonino nel nostro immaginario stuzzicando e nutrendo lo spirito.
Anno Bianco riavvia il discorso da dove lo abbiamo lasciato, crea una trama apparentemente
monocroma ma è come la luce: non si puo' mai dire quale sia e quando è e già diventata altro in un incessante divenire vitale.
Luglio 2004 Marco Filippa
1 "Non c'è cammino, c'è solo il camminare" - Iscrizione murale anonima, presente in
un chiostro di Toledo del XIII secolo
2 Arthur Rimbaud - Vocali - 1871
3 Krzysztof Kieslowski - Trois Couleurs-Blanc - 1993
28
agosto 2004
In situ II – Anno Bianco
Dal 28 agosto al 30 settembre 2004
arte contemporanea
Location
EN PLEIN AIR ARTE CONTEMPORANEA
Pinerolo, Stradale Baudenesca, 118, (Torino)
Pinerolo, Stradale Baudenesca, 118, (Torino)
Orario di apertura
28 agosto > 5 settembre 16/19
dal 6 al 30 settembre sabato e festivi 15,30 /19
Vernissage
28 Agosto 2004, ore 18