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In-urban#3
La proposta neo-figurativa di un gruppo di giovani artisti contemporanei si fa strada nei luoghi meno consueti
Comunicato stampa
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In Urban giunge alla sua terza tappa. La proposta neo-figurativa di un gruppo di giovani artisti contemporanei si fa strada nei luoghi meno consueti, ma forse più consoni: dopo la stamperia “Piscina Comunale” di Milano e la ex fabbrica Montecatini di Romano di Lombardia, giunge ora a un centro commerciale. Non a caso. E’ nei luoghi legati al vissuto quotidiano di chi non frequenta le gallerie che è possibile l’incontro tra arte e pubblico: arte sperimentale, perché ogni volta gli artisti rinnovano le loro proposte, e comprensione del pubblico, che include persino i bambini delle scuole, chiamati a realizzare disegni sul tema della città.
Attraverso la pittura, la fotografia o opere di istallazione si affrontano molti temi legati all’urbanizzazione: da una parte l’incomunicabilità, l’alienazione, o il perseguimento di un’affermazione autoreferenziale; dall’altra colori e forme architettoniche serene, anche se forse soltanto all’apparenza, perché la metropoli è pur sempre affollata e invivibile. C’è chi dipinge con nostalgia le fabbriche abbandonate e chi si lascia coinvolgere dalla monumentalità di un contenitore di sostanze chimiche dipinto con materiali poveri.
In-urban mostra ciò che di fatto c’è ‘nella città’ (‘in’ preposizione), ciò che non le è proprio e forse sarebbe meglio non ci fosse (‘in’ negazione come in ‘in-urbàno’) e ciò che, bene o male, nella città non c’era, ma ci sta entrando (come in ‘in-urbazione’). Certo è che la città si espande inglobando senza preoccupazioni deontologiche ciò che le sta attorno e portando a stretto contatto il vecchio e il nuovo, il ricco e il povero; alcune zone si degradano, altre si riqualificano, alcune cambiano funzione e attirano nuove professioni, contribuendo spesso al depauperamento demografico e culturale delle campagne. Si espande, ma i suoi spazi all’interno non diventano più larghi e ci si chiede quali vantaggi vi siano per i cittadini, quali possibilità abbiano di vivere la città come protagonisti, come quegli ‘animali politici/urbani’ che i greci identificavano con gli uomini liberi, cioè con gli uomini tout court. In molte di queste opere, gli uomini non ci sono o scompaiono per la loro insignificanza di fronte ad architetture imponenti e razionali, tanto razionali da suggerire in certi casi la forma di un tempio greco, senza dio e senza offerte…”
Attraverso la pittura, la fotografia o opere di istallazione si affrontano molti temi legati all’urbanizzazione: da una parte l’incomunicabilità, l’alienazione, o il perseguimento di un’affermazione autoreferenziale; dall’altra colori e forme architettoniche serene, anche se forse soltanto all’apparenza, perché la metropoli è pur sempre affollata e invivibile. C’è chi dipinge con nostalgia le fabbriche abbandonate e chi si lascia coinvolgere dalla monumentalità di un contenitore di sostanze chimiche dipinto con materiali poveri.
In-urban mostra ciò che di fatto c’è ‘nella città’ (‘in’ preposizione), ciò che non le è proprio e forse sarebbe meglio non ci fosse (‘in’ negazione come in ‘in-urbàno’) e ciò che, bene o male, nella città non c’era, ma ci sta entrando (come in ‘in-urbazione’). Certo è che la città si espande inglobando senza preoccupazioni deontologiche ciò che le sta attorno e portando a stretto contatto il vecchio e il nuovo, il ricco e il povero; alcune zone si degradano, altre si riqualificano, alcune cambiano funzione e attirano nuove professioni, contribuendo spesso al depauperamento demografico e culturale delle campagne. Si espande, ma i suoi spazi all’interno non diventano più larghi e ci si chiede quali vantaggi vi siano per i cittadini, quali possibilità abbiano di vivere la città come protagonisti, come quegli ‘animali politici/urbani’ che i greci identificavano con gli uomini liberi, cioè con gli uomini tout court. In molte di queste opere, gli uomini non ci sono o scompaiono per la loro insignificanza di fronte ad architetture imponenti e razionali, tanto razionali da suggerire in certi casi la forma di un tempio greco, senza dio e senza offerte…”
08
dicembre 2007
In-urban#3
Dall'otto dicembre 2007 al 06 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
CENTRO COMMERCIALE IL BORGO
Romano Di Lombardia, Strada Statale Soncinese, (Bergamo)
Romano Di Lombardia, Strada Statale Soncinese, (Bergamo)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30, chiuso 25, 26 dicembre e primo gennaio
Vernissage
8 Dicembre 2007, ore 16
Autore
Curatore